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Giuseppe Piva

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Contenuti inseriti da Giuseppe Piva

  1. ehehe no problem... certo che le 10 e mezzo non é proprio l'alba, eh? Non penso abbiano un sito internet. A Milano la pratica é diretta da un francese con cui feci un viaggio in macchina un paio di anni fa, che mi disse di fare capo a questa federazione europea che segue un certo maestro di cui non ricordo il nome. Ho un paio di amici che ne fanno parte; se vuoi posso informarmi, ma penso che pratichino solo a Milano. Voi di dove siete? Posso al limite indirizzarvi da qualcun altro, se volete approfondire il MSR. Tra l'altro tra poco ci sará un seminario a Torino tenuto da Rene van Amsfort (7o dan), se la cosa vi puó interessare...
  2. A che maestro di Musoshinden fate riferimento in Giappone? Ogni quanto tempo lo fate venire in Italia? Conosco una associazione europea di musoshinden - anche abbastanza numerosa - ma non sapevo che anche la battodo italia facesse MSR.
  3. La storia del seitei iaido é abbastanza semplice: deriva dalla necessitá di uniformare i metri di giudizio in caso di esami ed insegnamento. Nei koryu infatti ogni maestro segue una tradizione differente anche all'interno dello stesso stile in quanto ogni generazione apporta dei cambiamenti che vengnono trasmessi agli allievi. Il seitei invece ha delle regole scritte nero su bianco, universalmente valide indipendentemente dal maestro che le insegna. Io pratico seitei e musoshinden da quasi vent'anni e mentre ormai studio il koryu esclusivamente col mio maestro (che quindi vedo solo 2-3 volte all'anno), posso migliorare il mio seite con tutti i maestri che vengono in Italia. I principi di base sono naturalmente gli stessi e d'altronde il seitei é stato creato da un consesso di capiscuola di stili antichi e deriva da kata dei vari koryu. A livello storico il seitei é stato creato per promuovere la diffusione dello iaido, in particolar modo tra i praticanti di kendo. Taira, con chi pratichi musoshindenryu?
  4. La causa fondamentale di questa situazione risiede nel cambiamento radicale che c'è stato per quel che riguarda l'apprezzamento delle nihonto. L'amatore di nihonto moderno (inteso non come periodo ma come approccio alla spada) valuta la valenza artistica di una lama e le sue caratteristiche sostanzialmente estetiche. Gli spadai avevano invece come obiettivo primario la costruzione di un'arma efficace, che in secondo luogo rispettasse certi canoni estetici. Non è poi certo un caso che le spade più efficaci, taglienti e resistenti siano anche le più belle: questo perchè il grande spadaio è sempre anche un grande artista. Arte e artigianato sono sempre andati a braccetto, in tutto il mondo. Un oggetto bello di un artigiano del passato (fino alla rivoluzione industriale) è sempre stato anche efficiente. Oggi noi non andiamo in giro ad affettare le persone e non abbiamo esigenze di combattimento. Il nostro apprezzamento delle nihonto si basa su canoni estetici e siamo sicuri che una spada di Kunimitsu sarà senz'altro una buona spada sul campo perchè è costruita con troppa cura per non esserlo! Voler prendere un altro approccio penso sia sbagliato: non possiamo valutare una lama solo tagliando un makiwara perchè un taglio del genere non può fornirci nessuna informazione di rilievo. Come non ci può fornire nessuna informazione il toccare una lama. Può essere una libidine per qualcuno - al massimo - ma non utile. L'unico modo per conoscere e apprezzare una spada è quello tradizionale: lo studio e l'analisi delle sue caratteristiche fisiche.
  5. Anche perchè ad eccezione dell'inchino che comunque in Giappone si fa sempre, non ci sono norme che non siano dettate da esigenza di sicurezza fisica per sè, per i presenti e per la salute della lama.
  6. Shimi, il criterio più utilizzato dalle persone che io conosco è semplicissimo: chiedi al tuo maestro di procurarti una spada! Pler quel che riguarda la terminologia hai sostanzialmente ragione e nell'ambiente dello iai si parla di "shinken" per riferirsi a una spada vera. Però penso che il termine nihonto sia davvero ampio e includa anche le shinken. Questo perchè non si parla mai di shinken per una semplice lama affilata...
  7. Il mio riferimento al secondo dan è infatti più dettato da questioni di sicurezza. Quando hai degli allievi desideri che non si facciano male e che non ne facciano a chi sta loro vicino. Comunque sono d'accordo, prima si inizia ad usare una nihonto e meglio è.
  8. No niente di simbolico. Come puoi immaginare il bilanciamento di una spada eseguita da uno spadaio non è replicabile a stampo su una lama in lega... inoltre il dover essere attenti il 100% del tempo per non tagliarsi è un forte stimolo alla concentrazione. Prima di passare a una spada vera (circa 4 anni fa) potevo fare un rinfodero in okuden più veloce della luce... adesso - che sono migliorato anche parecchio - penso di eseguirlo al massimo al 20% di quella velocità per non correre il rischio di trovarmi con un pollice in meno...
  9. Ragazzi, per tornare al topic principale... in Giappone ci sono maestri che con lo iaito non ti fanno nemmeno entrare nel dojo! Anche nel libro della ZNKR si dice di iniziare con una nihonto se è possibile. Io personalmente ho preso la shinken quando avevo il quarto dan, ma forse perchè prima non potevo permettermela!!! Adesso se qualche allievo mi chiede un consiglio, lo lascio libero, ma come preferenza direi che un secondo dan è un livello necessario per non essere di pericolo a sè e agli altri...
  10. Le avevano esposte così alla mostra del British. Meglio sempre portarsi una potente torcia elettrica per poter apprezzare bene le caratteristiche della lama, dato che il vetro di protezione non ci permette di muoverci liberamente attorno alla spada! Quante testate contro i vetri che ho preso...
  11. Bravo. Ottimo inizio!
  12. Giuseppe Piva

    Fotografare Le Spade

    Non so... non capisco alcuni di questi consigli: la luce diretta è indispensabile per poter fotografare sia lo hada che lo hamon. A luce diffusa davvero non so come si possa fare. Se puoi postare una foto di una lama - anche solo un particolare - fotografata con la tecnica che discrivi, te ne sarei grato. Io utilizzo una tecnica esattamente opposta, che a quanto so è la tecnica usata normalmente per fotografare le nihonto. Ecco un paio di immagini.
  13. 141 variato (se guardi il testo della INTK è l'ultima variazione) e 778
  14. Lo facevo nella vecchia versione del sito. Poi mi sono reso conto che non ho il tempo per redigere tutte le schede e quindi le pagine web non venivano mai aggiornate. Per questo motivo adesso inserisco solamente le foto e le notizie di base, lasciando il resto al contatto orale.
  15. Si, shimi, dovresti proprio avere ragione. Purtroppo ragazzi per motivi di riservatezza tolgo gli ingrandimenti delle spade vendute...
  16. Io insegno iaido della ZNKR e Muso Shinden ryu a Milano. Visita www.shumpukan.com per maggiori informazioni.
  17. Per gli amanti delle lame corte e dei koshirae... Ho inserito un nuovo tanto nel mio sito, sezione armi: http://www.giuseppepiva.com/ita/armi.html. Copio qui la scheda: Tanto in aikuchi koshirae Sue Seki, Eisho:1555; koshirae XIX secolo Koto, Mino, kaga no kuni Mei: Kaneharu saku Nagasa: 28,8 cm Motohaba: 26 mm Motokasane: 7 mm Sugata: hira-zukuri con iori-mune Kitae: itame hada che diventa nagare verso lo ha Hamon: notare-gonome in nie-deki Hataraki: ko-nie, ashi, sunagashi, nioiguchi, muneyaki Boshi: ko-maru con ampio e lungo kaeri Nakago: ubu, kurijiri, due mekugi-ana, higaki-yasuri Koshirae Saya in lacca nera ishime con montature da aikuchi in shibuichi che comprendono kojiri, saya-dogane, kurigata, kogai, kozuka, koi-guchi e fuchi kashira, tutti incisi a motivo karakusa. Menuki in shibuichi e oro a soggetto di piccione. Sia la la lama che il koshirae sono accompagnati da un certificato hozon della Societa’ per la Conservazione della Spada Artistica Giapponese (Nihon Bijutsu Token Hozon Kyokai), entrambi datati 1992. Provenienza: Collezione A.Z. Freeman Esposizioni: Bowdoin College Museum of Art, Brunswick, Maine, 1992 Toko Taikan: 118 pt, ¥2.5M Fujishiro Chu-jo saku
  18. Shimi, se mi trovi una spada cosí a quella cifra, o anche solo simile, to do da guadagnare altri 300.000 yen!!! Cara si, senza dubbio, ma non esageriamo...
  19. I puntini neri dovrebbero essere ossidazioni superficiali, salvo cattive sorprese. Dello spadaio non ti so dire niente; é un nome che onestamente non ho mai sentito. Il valore di una tachi shinshinto comunque dovrebbe essere abbastanza modesto...
  20. Giuseppe Piva

    Presentazione

    Esatto, é tokubetsu hozon, con koshirae tokubetsu kitcho... Approposito, quando ci sará un altro incontro? C'é niente nell'aria?
  21. Giuseppe Piva

    Presentazione

    Si, davvero. A parte la firma direi che ci sono proprio tutti i requisiti richiesti... E' una lama di una eleganza pazzesca. Tu l'avevi vista vero alla riunione di Bologna?
  22. Giuseppe Piva

    Presentazione

    Una lama lunga certificata juyo in genere parte dai 50.000, ma si arriva tranquillamente anche al doppio... Quando ti capita di venire a trovarmi ti mostro le lame che non metto nel sito, eh eh eh
  23. Caro Paolo, su Nobukuni mi aspetterei una struttura in nie che forma abbondanti sunagashi, nonchè un boshi più lineare. Alri suggerimenti? Potrebbe anche essere antica, secondo il tuo motore?
  24. Io la vedo così: se anche fosse buona non va comperata; questo perchè è così rovinata nelle proporzioni e così giù di conservazione che un amatore di nihonto dovrebbe rivolgersi ad altri lidi. Quando vedo oggetti del genere non mi pongo nemmeno più di tanto il dubbio se siano falsi...

Chi è I.N.T.K.

La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

Come associarsi ad I.N.T.K.:

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- Riceverete il bollettino trimestrale dell'Associazione.

"Una singola freccia si rompe facilmente, ma non dieci frecce tenute assieme."

(proverbio popolare giapponese)

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