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Bellissima monografica alla Permanente di Milano. Chi ci passa non la perda! Lui è un didascalico, fotografa tutto e cè una parte sui guerrieri che vi farà acquistare certamente il catalogo (non è permesso fotografare, chissà perché...). Ma come da costume, cercherò di raccontarvi le mie impressioni, che non si trovano su internet, ancora per poco. La mostra è curata con grandissima attenzione, dando una completa idea dell'artista. Ma fanno di più, cercano di mettere in luce una sua caratteristica originale che lo rende un po diverso dagli altri, documentando esaurientemente la loro idea. L'artista visionario. Non nella scelta dei soggetti, non nel modo di rappresentare, lui non è Hokusai. Lui è visionario nel modo di guardare il mondo. Lui è l'illustratore di favole e di leggende, fatte di balene, di elefanti, di rospi giganteschi e di carpe sovrumane. Ci troviamo temi a noi cari, i 47 Ronin, i temibili Tengu che addestrano nelle arti marziali, mezzi uomini e mezzi corvi. Cè tutto un Olimpo di dei ed eroi che combattono battaglie impossibili, contro tutto e contro tutti. Siano gli avversari, uomini o la natura. Ma la sua capacità di andare oltre, di andare al di là e nella capacità di trasfigurare. Di trasformare uomini in animali, di far prendere vita alle bambole, di incarnare negli attori rappresentati l'Anima dei guerrieri del passato. I giapponesi indicano quest'essenza nascosta con il termine Kokoro. E questa parte è per tradizione ed educazione sempre celata a tutti. A tutti, tranne che a un visionario. Eccovi un'immagine (si, qualche foto l'ho fatta), tanto per darvi un assaggio. Non ho scelto spade e guerrieri, ma un ventaglio. Dal lato omote, sono gattini che giocano. Non molto diversi dai manga che a lui si sarebbero ispirati un secolo più tardi. Ma dal lato ura ecco che il visionario sa cogliere quanto sfugge all'occhio disattento dell'osservatore superficiale. Ci troviamo di fronte ad un leone, ad un gufo e ad una maschera della gelosia. La mostra si può visitare anche con laudio guida. Esiste anche un percorso con laudio guida per i bimbi. Mia figlia lo ha fatto, divertendosi. Poi, però, come stavano davvero le cose è venuta a chiederlo al suo papà. Ahahahahahahahahah
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