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Kentozazen

La Qualità Nelle Spade

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Non saprei, più volte ho sentito dire che l'azione del tempo "migliora" le qualità estetiche dell'acciaio, ma anche se così fosse io non parlerei di miglioramento quanto di modificazione. Certo è sicuramente vero che le shinsakuto hanno spesso un tessuto molto compatto e questo permette di dare particolare evidenza agli inazuma di Yoshindo per esempio, gli hataraki di Yoshihara infatti, sempre a mio parere, non sono particolarmente grandi, nel caso di inazuma direi che quello osservato nella waki era assai fine, ma spiccava proprio grazie alla particolare compattezza del tessuto.

Va poi detto a proposito di hada che molti politori (soprattutto occidentali) hanno la tendenza ad evidenziare il jihada il più possibile; personalmente non credo più che questa sia necessariamente una regola da seguire, come mi spiegava Kapp parlando di jizuya esistono vari tipi di jizu : alcuni troppo morbidi non esaltano il tessuto, altri lo esaltano in maniera soddisfacente (e fin qui tutto ovvio) ma altri ancora lo evidenziano troppo! ecco i pare che molti politori ed estimatori non tengano in considerazione quest'ultima possibilità. Il miglior hada non è necessariamente quello maggiormente contrastato, esattamente come il miglior vino rosso non è il più rosso, o il miglior acuto in lirica è il più acuto.

E' qui che scaturisce il discorso dell'equilibrio estetico, la corretta sensibilità è quella che porta la lama ad esprimere il massimo di se stessa in quanto opera. A mio parere l'interpretazione di Fujishiro della Yoshihara ha volutamente evidenzito il tessuto in maniera pienamente percettibile ma non eccessiva, tornando quindi all'omogeneità, un opera omogenea con un preciso senso della misura dei toni che donano un sofisticato equilibrio generale di rara eleganza.

Reperiamo una foto.

Modificato: da Kentozazen

Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi.

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Ecco alcune foto della lama in questione

Lama1.jpg

lama.jpg

 

Concordo con quanto detto da Kento e Yama.

Relativamente alla trama fitta delle spade moderne, questo potrebbe eesere dovuto al miglioramento delle tecniche di ribattitura (fatta anche con sistemi pneumatici). Già molte lame shinshinto presentano strutture molto più compatte delle lame Koto e Shinto. Anzi proprio in questo periodo vengono prodotte lame Muji.

Modificato: da Budo

Budo

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Se c'è qualcosa che manca ai samurai, questa è la paura.

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Grazie per le foto Budo, ancora come sempre bisogna dire che per quanto ben fatte non rendono giustizia allo splendore dell'oggetto. L'utilizzo del flash marca molto lo hadori che in realtà non è così contrastato come appare in foto. Concordate?


Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi.

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Reperiamo una foto.

 

Fujishiro Matsuo,pochi anni prima della sua scomparsa,fu insignito del titolo "Nigen Kokuho",ossia tesoro nazionale vivente.

 

28nugui.jpg

(L'O-Sensei Matsuo Sama nel suo studio che effettua nugui)

 

Appena vidi quelle spade mi è venuta subito in mente la scuola Fujishiro... :laugh:

Per quanto riguarda il discorso foto...Io avrei un video che ritrae da destra verso sinistra e da sinistra verso destra sia la Katana che il Ko-wakizashi dell' O-Sensei Yoshihara (con una ripresa abbastanza accettabile).

L'hamon e gli ashi sono chiaramente visibili,così come il colore dell'acciaio.

La calca formatasi,e l'illuminazione scadente ,però non mi hanno permesso di affrontare anche il discorso hada :sad:


La vittoria è di colui,

ancor prima del confronto,

che non pensa a sè

e dimora nel non-pensiero della grande origine.

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L'utilizzo del flash marca molto lo hadori che in realtà non è così contrastato come appare in foto. Concordate?

Assolutamente si. Il flash ha marcato molto lo hadori. In realtà era molte più delicato.


Budo

______________________________________

Se c'è qualcosa che manca ai samurai, questa è la paura.

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Shimitsu uppa il video su youtube e posta il link, poi ci penso io a renderlo visibile direttamente in questa pagina. altrimenti passamelo via mail che "ghe pensu mi"



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Avrei dei video anche sullo tsuchioki e lo yakiire e la dimostrazione effettuata da Leon Kapp :arigatou:


La vittoria è di colui,

ancor prima del confronto,

che non pensa a sè

e dimora nel non-pensiero della grande origine.

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ovviamente graditissimi!

però per adesso metti solo quello delle lame, gli altri li useremo per l'articolo principale



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a firenze kapp mi diceva che per un politore è molto difficile far risaltare lo hada proprio perchè l'acciaio è più compatto...inoltre avanzava l'ipotesi che le micro particelle formatesi nelle ribattiture, anche se minime, con i decenni tendono a modificarsi...


<!-- isHtml:1 --><!-- isHtml:1 --><em class='bbc'>Insisti, Resisti e Persisti...Raggiungi e Conquisti!<br /><img src='http://www.intk-token.it/forum/uploads/monthly_11_2008/post-34-1227469491.jpg' alt='Immagine inserita' class='bbc_img' /><br /></em>

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Far risaltare lo hada è una cosa difficile perchè la politura è difficile, immagino che Kapp intendesse questo; parlando di politori veri e propri -ovvero gente che non ha problemi a evidenziare lo hada- l'abilità sta nel decidere che misura di evidenza dargli. E' in questo , tra le altre cose che Fujishiro si è espresso magnificamente.

Comunque secondo me ha ragione Togishi quando sostiene che la cosa più difficile -tecnicamente- è il boshi.

Ma qui non si parlava di tecnica, una volta assodato che la tecnica sia nota e si sia in grado di eseguirla perfettamente, Fujishiro sposta lo standard qualitativo molto più avanti definendo il confine tra una forma di artigianato assai complessa ed una vera espressione artistica di livello superbo che indica anche una conoscenza della nihonto decisamente superiore.

Modificato: da Kentozazen

Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi.

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