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hunter

Esperimento Hamon

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E una macro di nijuba

nijubatest.jpg


Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi.

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e un'altra immagine più generale

boshitest.jpg


Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi.

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Anni fa' avevo la possibilita' di forgiare, adesso lo posso fare piu' raramente. In questo momento, ad esempio, sono sul monte shasta, california, molto distante dalla mia forgia. Quando torno preparero' 2 pezzi in C70 apposta per il forum, provando anche la formula dell'argilla di YamaArashi.

 

Quel tipo di yakiba-tsuchi Yoshihara la usa per ricoprire il ji, mune, shinogi-ji e per fare gli ashi solo dopo aver applicato sulla lama durante il tsuchitori un impasto di argilla formato in modo approssimativo da: omura , carbone argilla e acqua.

Modificato: da shimitsu masatsune

La vittoria è di colui,

ancor prima del confronto,

che non pensa a sè

e dimora nel non-pensiero della grande origine.

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angelo hai mai provato a temprare acciai ottenuti da cavi di ferro prearroltolati??

ho visto qualcosa su internet però penso che una materia prima cosi influisca molto anche sul tipo di yaki-ire, ma nn so in che modo......

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angelo hai mai provato a temprare acciai ottenuti da cavi di ferro prearroltolati??

ho visto qualcosa su internet però penso che una materia prima cosi influisca molto anche sul tipo di yaki-ire, ma nn so in che modo......

 

Ho fatto un esperimento diversi anni fa' di saldatura di cavi ma si e' trattato di una prova isolata e non sono arrivato a temperarlo. Questa tecnica permette di ottenere un damasco con un effetto superficiale tipo pelle di serpente. Sembra che nella saldatura la superfice dei fili perda velocemente carbonio, quando si compattano la parte povera di carbonio disegna i contorni dei fili dando un disegno che ricorda le squame di un serpente. E' considerato un buon tipo di damasco e piu' facile da produrre del damasco classico. dovrei finire di mettere a punto la forgia a gas per le saldature poi si potrebb

e anche provare

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Quel tipo di yakiba-tsuchi Yoshihara la usa per ricoprire il ji, mune, shinogi-ji e per fare gli ashi solo dopo aver applicato sulla lama durante il tsuchitori un impasto di argilla formato in modo approssimativo da: omura , carbone argilla e acqua.

Tipico, figurati se non ci voleva qualche ingrediente tipo "1 parte unghie di drago rosso dei blacani". Poi ci sichiede perche' tutti non usano questo metodo di tempra. Proviamo con chamotte, argilla e polvere di carbone in parti unguali e poi vediamo cosa succede. Alla peggio ordinero' l'omura

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Angelo,mi dici dove ti fornisci di acciaio c 70 o similare :arigatou: , per provare del semplice c 40 non va bene,non per altro mi dispiacerebbe sprecare dell'ottimo acciaio,visto che sono ancora in panne sull'impasto refrattario. :ichiban:

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Tipico, figurati se non ci voleva qualche ingrediente tipo "1 parte unghie di drago rosso dei blacani". Poi ci sichiede perche' tutti non usano questo metodo di tempra. Proviamo con chamotte, argilla e polvere di carbone in parti unguali e poi vediamo cosa succede. Alla peggio ordinero' l'omura

L'omura è una delle poche pietre che si trovano comunemene anche qui: è arenaria. E se viene utilizzata un polvere potrebbe andare bene anche una sabbia fina.


Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi.

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Angelo,mi dici dove ti fornisci di acciaio c 70 o similare :arigatou: , per provare del semplice c 40 non va bene,non per altro mi dispiacerebbe sprecare dell'ottimo acciaio,visto che sono ancora in panne sull'impasto refrattario. :ichiban:

Il c70 si puo' ordinare presso un rivenditore di acciai al dettaglio, non fare come ho fatto io che ho cercato di piazzare un ordine alle acciaierie falk. Uno ottimo e' DIN ACCIAI, vicino a Milano, si rifornisce sempre dalle acciaierie Cogne (cosa molto importante) e vende in qualsiasi pezzatura. In alternaniva al C70 puoi usare il C50 con ottimi risultati. Ho visto diversi lavori fatti in questo accaio da professionisti che producono pugnali in stile giapponese e sono veramente interessanti. Il C50 e' comune e non credo ci sia bisogno di ordinarlo. Se invece vuoi andare piu' sul tranquillo puoi andare alla Fapa acciai (http://www.fapacciai.com/). Sono specializzati nelle forniture hobbistiche e professionali anche per nomi di coltellinai italiani famosi. Un po' caro ma trovi il C70 a lastre. Compra la quantita' di acciaio che ti serve tutta insieme in modo che sia della stessa fusione, questo aiuta a minimizzare le variazioni dovute alle colate, non esistono due colate di acciaio uguali.

Per quello che riguarda la forgia, se sei alle prime esperienze, tienila piu' semplice possibile. In cina ho visto un fabbro che riparava scalpelli farsi una forgia sul posto con due mattoni messi sul lato stretto, un tubo e una ventola. Una volta, in Egitto, ho forgiato un coltello in un fuoco di legna dentro un bacile di ferro. Vedrai che la forgia a carbone minerale ha diversi svantaggi non mettere un patrimonio in una forgia che potresti aver voglia di cambiare tra' due mesi. Soprattuto buon combattimento contro la loppa.

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L'omura è una delle poche pietre che si trovano comunemene anche qui: è arenaria. E se viene utilizzata un polvere potrebbe andare bene anche una sabbia fina.

:gocciolone:  Meno male!!!!

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Cos'è la loppa?


Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi.

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Cos'è la loppa?

 

la loppa dovrebbe essere una scoria che si forma nell'altoforno durante la produzione della ghisa.

nella forgiatura di una lama ( se dico una castroneria cazziatemi pure!) potrebbe essere la patina carboniosa che si forma sulla superficie della lama portata a calor rosso. O no? :confused:

:arigatou: nikon

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la loppa dovrebbe essere una scoria che si forma nell'altoforno durante la produzione della ghisa.

nella forgiatura di una lama ( se dico una castroneria cazziatemi pure!) potrebbe essere la patina carboniosa che si forma sulla superficie della lama portata a calor rosso. O no? :confused:

:arigatou: nikon

Nella parte piu' calda e ossidante della forgia, cioe' sulla grata da dove entra l'aria, i silicati, rumenta varia, sa solo iddio cosa vetrificano e fromano una massa incandescente che prendendo il posto del carbone riducendo il potere calorifico della brace. Circa ogni ora la loppa deve essere rimossa. Smuovendo il carbone con un ferro si toglie dalla grata la massa vetrosa che si e' formata. Se ben ricordo il nome per le scorie degli altiforni e' ganga.

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Nella parte piu' calda e ossidante della forgia, cioe' sulla grata da dove entra l'aria, i silicati, rumenta varia, sa solo iddio cosa vetrificano e fromano una massa incandescente che prendendo il posto del carbone riducendo il potere calorifico della brace. Circa ogni ora la loppa deve essere rimossa. Smuovendo il carbone con un ferro si toglie dalla grata la massa vetrosa che si e' formata. Se ben ricordo il nome per le scorie degli altiforni e' ganga.

 

Go ganga go ganga go ganganghenga ghi go gu ghi gangango ... scusi dottore, come vede sono affetto... (Giorgio Gaber)

 

Shirojiro

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