Kentozazen 44 · Inserita: 9 marzo 2009 (modificato) Franc con rispetto non ho mai pensato che esista un aspetto primario un una spada giapponese. Ho sempre sostenuto che l'aspetto artistico non si pssa scindere da quello pratico, sarebbe un grave errore, sarebbe un "non comprendere". Se poi è difficile affermare con precisione i motivi della superiorità generale di una Masamune (e quando si parla di superiorità, quando Tokugawa raccoglieva le Masamune, non si parla mai del solo aspetto funzionale ma della sinergia tra estetica e funzionalità) allora affermare che una Masamune sia superiore da un mero punto di vista funzionale beh ti dico dal mio punto di vista lo definirei una leggerezza estrema, impossibile, indimostrabile, inverificabile nemmeno se fossimo ancora nel 1300 al servizio di qualche Daimyo. Ecco a questo ho una risposta io volendo: sono certo che esaminando varie lame da un solo punto di vista funzionale, facendo dunque una analisi così parziale e assurda, sono certo che non si potrà affermare nè dimostrare la superiorità di Masamune nè ora ne mai. Ma per fortuna nessun conoscitore della spada giapponese (di ieri, di oggi, di domani) si permetterebbe di esaminare una nihonto solo per uno dei suoi aspetti considerando gli altri di minore importanza (solo funzionalità e niente estetica niente bijutsu) . Grazie al cielo questa prerogativa e riservata a pochi sparuti invasati di scarsa cultura ed ancor minor capacità di comprendere la nihonto per ciò che è, e per fortuna nessuno di questi è tra noi. La nihonto deve la sua fama, la sua essenza ad una inscindibile combinazione estetico/funzionale. Non vi è primato di alcun aspeto sull'altro, il sistema complesso che costituisce la lama è una amalgama omogenea. Personalmente in questo vedo il rifiuto della concezione dualistica come insegnato dai precetti Buddhisti...ma io vedo tutto in chiave buddhista quindi non fateci molto caso. ;) Cecco grande! Un coraggioso! Eh si sa che Cecco è un coraggioso e si butta nella lotta anche se dispone di ben poche armi (in questo caso, solo in questo caso...e come tutti). Hamon bello e luminoso. Basta così? Poche armi , poche armi, o ti ritiri o fai di meglio. Hamon più bello degli altri? Per esempio? Luminoso più degli altri? ...Sicuro? Modificato: 9 marzo 2009 da Kentozazen Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi. Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
C3CCO 9 · Inserita: 9 marzo 2009 ho trovato la risposta.. ovviamente mi sono documentato Andrea mi hai bastonato!!!! Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Matteo 43 · Inserita: 9 marzo 2009 "ma io vedo tutto in chiave buddhista quindi non fateci molto caso. ;)" sarei un ipocrita se criticassi... Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Gisberto 10 · Inserita: 9 marzo 2009 Ho trovato un bell'aricolo su Masamune e Muramasa su swordforum: http://forums.swordforum.com/showthread.php?t=16592 Non so se le fonti sono attendibili (se lo sono mi offro di tradurre l'articolo ed inserirlo nella scheda di Masamune), comunque c'è un passo interessante: Il suo successo è stato in parte dovuto al fatto che egli selezionava accuratamente il suo ferro, forgiando insieme diversi tipi di acciai per dare una migliore resistenza e durezza. Ha avuto successo anche nel temprare lame ad una temperatura superiore di chiunque altro prima di lui, ottenendo Nie brillanti. L'elevata temperatura di solito provoca che la lama di diventi estremamente dura e fragile, ma è anche accreditato per aver inventato la riduzione di stress (ndt. è il rinvenimento forse?), evitando in tal modo questo effetto indesiderato. Dando per buone queste informazioni si può affermare oggettivamente che, oltre ad essere un importante esponente del Soshu den (allievo del fondatore, quindi senza i vantaggi che può portare una lunga tradizione a cui ispirarsi e fare riferimento) è stato anche un innovatore della tecnica. Questo a mio avviso giustifica il fatto che il suo nome abbia un posto di rilievo nella storia delle nihonto. Gisberto Gisberto (ex nick Koala) Persevera nell'addestramento come se fossi una spada che deve essere forgiata con il più puro dei metalli. (Takuan Soho) Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Kentozazen 44 · Inserita: 10 marzo 2009 Io il posto di rilievo glielo concedo eccome. E' il primato assoluto che metto in discussione. Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi. Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Alberto Desideri 10 · Inserita: 10 marzo 2009 Non ho sotto mano il libro di Kanzan Satō (lo tengo nel taxi e me lo leggo tra una corsa e l'altra)... comunque ricordo che, pur citando Masamune tra i più grandi spadai, non lo erge alla improponibile vetta del "più grande di tutti". Tra l'altro, nella disamina delle meitō (le "spade con un nome", ossia le migliori spade giapponesi secondo un'autorevole tradizione), Satō cita tra le migliori lame della storia due tachi koto precedenti a Masamune (del quale pubblica comunque un pregevolissimo tanto)... ...ma non è l'autorevole opinione di Kanzan Satō che qui ci interessa. Lo spirito della provocazione di Kento ("perché si dice che Masamune sia il migliore") non verte su Masamune in sé e su quali siano le caratteristiche delle sue sublimi lame, ma se abbia senso o meno dare una palma al "più grande spadaio di tutti". Se si parla di geni (ossia di grandi artisti - in questo caso di eccelsi spadai) "scegliere tra di loro è impossibile". Scusate l'autocitazione, o meglio la ri-proposizione dello scritto di Victor Hugo che avevo già postato ( http://www.intk-token.it/forum/index.php?s...ost&p=57619 ) circa l'eguaglianza di altezza tra capolavori. Non resisto adesso alla tentazione di riprodurre un altro brano, questa volta tratto dal libretto Adelphi intitolato "101 storie zen" che molti di voi conosceranno, e che è certamente più adattto al contesto culturale giapponese nel quale stiamo sguazzando... (p. 46) "Camminando per un mercato, Banzan colse un dialogo tra un macellaio e un suo cliente. "Dammi il miglior pezzo di carne che hai", disse il cliente. "Nella mia bottega tutto è il migliore", ribatté il macellaio. "Qui non trovi un pezzo di carne che non sia il migliore". A queste parole Banzan fu illuminato". Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Giova 0 · Inserita: 10 marzo 2009 Non ho sotto mano il libro di Kanzan Satō (lo tengo nel taxi e me lo leggo tra una corsa e l'altra)... Perdona se mi permetto, non volgio snaturare la questione, ma i tuoi clienti come reagiscono a vedere un libro di lame nel taxi.....? Alcuni miei allievi una volta mi videro con un catalogo di armi e lame e le loro facce erano a dir poco interrogative, c'è da dire in più che mi conoscevano e sapevano che sono un tipo molto tranquillo... Immagino quindi la faccia di un cliente che ti vede leggere di lame tra una corsa e l'altra.... Qualche domanda se la fa certamente... Un caro saluto Giovanni "The credit belongs to the man who is actually in the arena; whose face is marred by the dust and sweat and blood; who knows the great enthusiasms, the great devotions and spends himself in a worthy cause;[...] who at the best, knows in the end the triumph of high achievement, and who, at worst, if he fails, at least fails while daring greatly; so that his place shall never be with those cold and timid souls who know neither victory or defeat" Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Alberto Desideri 10 · Inserita: 11 marzo 2009 Beh, finora nessuno ha fatto commenti, tanto lo sanno che dai tassisti ci si può aspettare di tutto - il libro sulle spade giapponesi è il meno! Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Giova 0 · Inserita: 11 marzo 2009 Beh, finora nessuno ha fatto commenti, tanto lo sanno che dai tassisti ci si può aspettare di tutto - il libro sulle spade giapponesi è il meno! E ti credo che non fanno commenti...... In compenso non rompono nemmeno troppo le scatole. Potrebbe essre un bel metodo contro gli scocciatori "The credit belongs to the man who is actually in the arena; whose face is marred by the dust and sweat and blood; who knows the great enthusiasms, the great devotions and spends himself in a worthy cause;[...] who at the best, knows in the end the triumph of high achievement, and who, at worst, if he fails, at least fails while daring greatly; so that his place shall never be with those cold and timid souls who know neither victory or defeat" Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti