Vai al contenuto
Accedi per seguirlo  
G.Luca Venier

Traduzione mei

Messaggi consigliati

...........................................

Dovrebbe esserci una scheda su di lui sul libro di John Slough 'Modern Japanese Swordsmiths' , pag.67 (io però non lo posseggo)

...................................

 

 

Vedi allegato

 

Kanetaka 0.jpeg

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

Devi guardare le ultime due:

kanetaka.jpg

sono molto simili.

 

Credo che si tratti di due forgiatori diversi anche se entrambi risiedono nella antica provincia di Mino.

 

Quello da te indicato firma "Nōshū Jū Hirata Kanetaka" mentre quello proposto da Jan indica sempre "Seki" e si presenta come "Seki Jū Kuwayama Kanetaka"

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

 

 

Vedi allegato

 

Kanetaka 0.jpeg

 

Grazie Paolo

:arigatou: :arigatou: :arigatou: :arigatou: :arigatou: :arigatou:

 

Mi par di capire che questo autore firmi in tre modi diversi, tra cui anche con un sintetico 'Kanetaka', giusto ?

Peccato che la scheda non fornisca altri dettagli stilistici.....

Comunque, per quel che no posso capire io, lo yasurime della mia lama non corrisponde a quello che si vede nella scheda. Infatti direi che si tratta di un sujikai, che corre su tutto il nakago; mentre nella scheda c'è una variazione nel suri dashi (ci vedo bene? Sarebbe un esempio di kesho yasuri ?).

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

 

............

 

Mi par di capire che questo autore firmi in tre modi diversi, tra cui anche con un sintetico 'Kanetaka', giusto ?

..................

 

Giusto !

 

 

 

 

Comunque, per quel che no posso capire io, lo yasurime della mia lama non corrisponde a quello che si vede nella scheda. Infatti direi che si tratta di un sujikai, che corre su tutto il nakago; mentre nella scheda c'è una variazione nel suri dashi (ci vedo bene? Sarebbe un esempio di kesho yasuri ?).

 

OK, molto bene.

In effetti sulla lama del libro lo Yasurime è del tipo Sujikai con Keshō mentre nella lama da te postata si legge uno Yasurime di tipo Ōsujikai.

Per favore posta l'immagine dell'intero Nakago per verificare la presenza od assenza del Keshō e per valutare la finitura della punta del Nakago stesso.

 

Supponendo che la lama sia veramente di Kuwayama Kanetaka, per quanto riguarda la firma sembrerebbe che questa sia stata incisa non dal forgiatore ma da uno dei tanti incisori professionisti presenti nei diversi arsenali militari durante il periodo Shōwa.

Tali personaggi incidevano le Mei (in modo "industriale" e con la propria "calligrafia") su lame provenienti da forgiatori diversi.

A questo punto potrebbe rientrare in gioco anche il Kanetaka indicato da Mauri od addirittura qualche altro con lo stesso nome.

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

 


In effetti sulla lama del libro lo Yasurime è del tipo Sujikai con Keshō mentre nella lama da te postata si legge uno Yasurime di tipo Ōsujikai.
Per favore posta l'immagine dell'intero Nakago per verificare la presenza od assenza del Keshō e per valutare la finitura della punta del Nakago stesso.

Supponendo che la lama sia veramente di Kuwayama Kanetaka, per quanto riguarda la firma sembrerebbe che questa sia stata incisa non dal forgiatore ma da uno dei tanti incisori professionisti presenti nei diversi arsenali militari durante il periodo Shōwa.
Tali personaggi incidevano le Mei (in modo "industriale" e con la propria "calligrafia") su lame provenienti da forgiatori diversi.
A questo punto potrebbe rientrare in gioco anche il Kanetaka indicato da Mauri od addirittura qualche altro con lo stesso nome.





Forse dalla foto non si vede perfettamente ma il kesho non c'è. Anche il nakagojiri mi pare leggermente diverso e la finitura di tutto il nakago non mi sembra all'altezza di quella mostrata in scheda. Quindi, almeno da questo unico confronto, non mi pare si possa dire che siamo di fronte allo stesso forgiatore.

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

 

...........................

 

Forse dalla foto non si vede perfettamente ma il kesho non c'è. Anche il nakagojiri mi pare leggermente diverso e la finitura di tutto il nakago non mi sembra all'altezza di quella mostrata in scheda. Quindi, almeno da questo unico confronto, non mi pare si possa dire che siamo di fronte allo stesso forgiatore.

 

Dalla immagine sembra che il Nakagojiri della tua lama sia più del tipo Iriyamagata che Ha-agarikurijiri ma può essere solo un'impressione ottica.

Quello che invece sembra certa è la presenza di un Nakago-sori mancante invece nel Nakago della pag. 67.

 

Però sono solo ....... "prove indiziarie" e quindi non possono, in maniera automatica ed autorevole, "condannare" la tua lama. :smile:

Sarebbe necessario poter confrontare anche la lama, oltre il Nakago, con un paio di opere certe di Kuwayama Kanetaka

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

 

Dalla immagine sembra che il Nakagojiri della tua lama sia più del tipo Iriyamagata che Ha-agarikurijiri ma può essere solo un'impressione ottica.

Quello che invece sembra certa è la presenza di un Nakago-sori mancante invece nel Nakago della pag. 67.

 

Però sono solo ....... "prove indiziarie" e quindi non possono, in maniera automatica ed autorevole, "condannare" la tua lama.

Sarebbe necessario poter confrontare anche la lama, oltre il Nakago, con un paio di opere certe di Kuwayama Kanetaka

 

Il nakago-sori immagino sia coerente con il sugata che, a detta di Togishi, è in stile 'antico' quindi piuttosto pronunciato. Al più presto cerco di postarne una foto decente.

 

In realtà la condanna non esiste, anzi...già il fatto di poterne discutere in questa sede è per questa lama una clamorosa promozione :happy:

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

 

Supponendo che la lama sia veramente di Kuwayama Kanetaka, per quanto riguarda la firma sembrerebbe che questa sia stata incisa non dal forgiatore ma da uno dei tanti incisori professionisti presenti nei diversi arsenali militari durante il periodo Shōwa.

Tali personaggi incidevano le Mei (in modo "industriale" e con la propria "calligrafia") su lame provenienti da forgiatori diversi.

A questo punto potrebbe rientrare in gioco anche il Kanetaka indicato da Mauri od addirittura qualche altro con lo stesso nome.

 

 

Questo tipo di firma sarebbe dunque un esempio di nakirishi mei, da non confondersi con il dai mei/dai saku mei, giusto ?

Sarebbe coerente, essendo che questa pratica risulta frequente proprio nell'area di Seki (Mino/Noshu).

 

A proposito di un confronto con una lama certa di Kuwayama Kanetaka, essendo che la qualità delle lame prodotte era generalmente così variabile, possibile che pure un confronto risulti fuorviante ? Voglio dire: questo Kanetaka è valutato un milione di Yen, ovvio che la stima si riferisca alle sue migliori lame. Anche supponendo fantasiosamente che questa possa essere una sua lama 'di gioventù' oppure una 'ciambella riuscita senza buco' (avendo l'unica sicurezza che NON parliamo di una lama da un milione dii yen), una attribuzione ragionevole come si fa a farla?

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

 

Questo tipo di firma sarebbe dunque un esempio di nakirishi mei, da non confondersi con il dai mei/dai saku mei, giusto ?

Sarebbe coerente, essendo che questa pratica risulta frequente proprio nell'area di Seki (Mino/Noshu).

 

Giustissimo.

 

A proposito di un confronto con una lama certa di Kuwayama Kanetaka, essendo che la qualità delle lame prodotte era generalmente così variabile, possibile che pure un confronto risulti fuorviante ? Voglio dire: questo Kanetaka è valutato un milione di Yen, ovvio che la stima si riferisca alle sue migliori lame. Anche supponendo fantasiosamente che questa possa essere una sua lama 'di gioventù oppure una 'ciambella riuscita senza buco' (avendo l'unica sicurezza che NON parliamo di una lama da un milione dii yen), una attribuzione ragionevole come si fa a farla?

 

Fai una giusta domanda cui dare risposta, è per me, molto difficile.

In ogni caso credo che ci siano due parametri principali da valutare: uno tecnico ed uno tecnico-commerciale.

 

1) La qualità intrinseca della lama (indipendentemente da qualsiasi firma)- E' pacchianamente fatta a macchina oppure si nota una lavorazione artigianale ? Ed in questo caso, l'artigiano ha lavorato bene ?

 

2) Se lo spadaio è noto, quale valutazione ha a livello dei sacri testi: Hawley, Fujishiro, ..... ?

 

A ciascuno dei due parametri bisognerebbe dare un "peso" (cosa non facile) e poi il risultato andrebbe ulteriormente mediato con l'andamento del mercato delle lame in un certo periodo (cosa ancor più difficile).

Ad esempio, fino a 20-30 anni fa, le lame del primo periodo Shōwa (1926 - 1938) erano tutte considerate dei ferracci, anche quelle realizzate con metodi artigianali tradizionali (causa problemi di moda e di scarsa conoscenza).

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

Fai una giusta domanda cui dare risposta, è per me, molto difficile.

In ogni caso credo che ci siano due parametri principali da valutare: uno tecnico ed uno tecnico-commerciale.

 

1) La qualità intrinseca della lama (indipendentemente da qualsiasi firma)- E' pacchianamente fatta a macchina oppure si nota una lavorazione artigianale ? Ed in questo caso, l'artigiano ha lavorato bene ?

 

2) Se lo spadaio è noto, quale valutazione ha a livello dei sacri testi: Hawley, Fujishiro, ..... ?

 

A ciascuno dei due parametri bisognerebbe dare un "peso" (cosa non facile) e poi il risultato andrebbe ulteriormente mediato con l'andamento del mercato delle lame in un certo periodo (cosa ancor più difficile).

Ad esempio, fino a 20-30 anni fa, le lame del primo periodo Shōwa (1926 - 1938) erano tutte considerate dei ferracci, anche quelle realizzate con metodi artigianali tradizionali (causa problemi di moda e di scarsa conoscenza).

 

Assolutamente sensato. Naturalmente io mi riferisco solo ad un parametro tecnico, in quanto quello commerciale non è in ogni caso (per questo esempio) di grande interesse. Il mio interrogativo si basa su un paragone, probabilmente sbagliato: in pittura, per dire, quando si fa un'attribuzione, si riesce spesso a riconoscere i dettagli tecnici distintivi di un determinato artista anche quando si tratta di un'opera 'minore' (non sempre, ma spesso un esperto ci riesce con buon margine di certezza). Cercavo di capire, da buon novello, se la stessa cosa si può fare anche nel campo delle nihonto,se partendo dall'esempio di un'opera 'maggiore' si può capire quella 'minore', oppure se è cosa ardua e tutto sommato inutile...dal momento che giustamente ad un certo livello ha senso comprendere a pieno la qualità intrinseca di una lama piuttosto che lanciarsi in collegamenti fantasiosi e non dimostrabili.

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per commentare

Devi essere un utente per poter lasciare un commento

Crea un account

Registrati per un nuovo account nella nostra comunità. è facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui.

Accedi ora
Accedi per seguirlo  

Chi è I.N.T.K.

La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

Come associarsi ad I.N.T.K.:

Potete trovare QUI tutte le informazioni per associarsi ad I.N.T.K..
Associandovi ad I.N.T.K. accettate in maniera esplicita il Codice Etico e lo statuto dell'associazione ed avrete accesso ad una serie di benefici:
- Accesso alle aree riservate ai soci del sito e del forum;
- Possibilità di partecipare agli eventi patrocinati dall'associazione (ritrovi, viaggi, kansho, ecc...);
- Riceverete il bollettino trimestrale dell'Associazione.

"Una singola freccia si rompe facilmente, ma non dieci frecce tenute assieme."

(proverbio popolare giapponese)

×
×
  • Crea nuovo/a...

Informazione importante

Si prega di accettare i Termini di utilizzo e la Politica sulla Privacy