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daniele83

Caratterizzazione qualitativa di antiche spade giapponesi

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Ciao a tutti :ciaociao: mi farebbe piacere condividere con voi questo documento che ho trovato in rete davvero interessante tratta di una indagine qualitativa attraverso un processo non invasivo chiamato "imaging neutronico risolto in energia" che permette di determinare, qualitativamente e quantitativamente, la presenza di fasi, così come la distribuzione di tessiture ed eventuali tensioni residue, l'articolo prende a campione 5 frammenti di antiche lame alcune firmate altre no...non vi dico altro, lascio a voi una buona lettura :smile: .

 

Un saluto

Daniele :arigatou:

1188-4595-1-PB.pdf

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Grazie, ancora lo Stibbert, interessante il risultato, a volte la scienza non ha peli sulla lingua a dire alla fede cose che questa non si vorrebbe sentir dire.


"accorciati la firma". Ernst Jünger

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interessante. se l'esame non è invasivo sarebbe interessante studiare anche lame più antiche ed appartenenti a periodi in cui la produzione ha raggiunto picchi di eccellenza(Kamakura e Nambokucho).

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Grazie, ancora lo Stibbert, interessante il risultato, a volte la scienza non ha peli sulla lingua a dire alla fede cose che questa non si vorrebbe sentir dire.

Prego non c'è di che [emoji4] ...comunque il bello di questo esame é che rivela anche i difetti di forgiatura situati nel cuore della lama anche se esternamente la lama risulta perfetta.

Sarebbe bello se l'esame con costasse molto, esaminare le nostre nihonto per verificare il loro stato di salute ed eventuali difetti (sono però dell'idea che come dici tu la scienza potrebbe rivelare forse e non in tutti i casi amare sorprese!).

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interessante. se l'esame non è invasivo sarebbe interessante studiare anche lame più antiche ed appartenenti a periodi in cui la produzione ha raggiunto picchi di eccellenza(Kamakura e Nambokucho).

Sì sì, infatti sarebbe bello per esempio esaminare una lama di masamune [emoji4].

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Masamune è un esempio, sicuramente ottimo, ma ricordiamo che deve parte della sua fama alla passione degli shogun Tokugawa per questo forgiatore.

se io penso ai picchi della spada giapponese non posso non pensare anche ad Awataguchi, Ko-Bizen, Ichimonji, ecc...

per altro nello studio hanno usato lame che coprono un periodo storico piuttosto breve, e chiunque abbia potuto esaminarle dal vivo s'è reso conto della differenza che passa tra una Sue-Bizen, per quanto ottima sia(tralasciando qualche esempio davvero di qualità ecclatante), ed una Bizen Kamakura o Nambokucho di alto livello.

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... Awataguchi (quaaannto mi piace awataguchi) :tioffrounabirra:


Sii immobile come una montagna ...
ma non trattare le cose importanti troppo seriamente.

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Masamune è un esempio, sicuramente ottimo, ma ricordiamo che deve parte della sua fama alla passione degli shogun Tokugawa per questo forgiatore.

se io penso ai picchi della spada giapponese non posso non pensare anche ad Awataguchi, Ko-Bizen, Ichimonji, ecc...

per altro nello studio hanno usato lame che coprono un periodo storico piuttosto breve, e chiunque abbia potuto esaminarle dal vivo s'è reso conto della differenza che passa tra una Sue-Bizen, per quanto ottima sia(tralasciando qualche esempio davvero di qualità ecclatante), ed una Bizen Kamakura o Nambokucho di alto livello.

Si in effetti hai ragione le lame che hanno utilizzato sono in un periodo breve...è comunque bello vedere dalle loro prove che la lama Osafune Sukesada del periodo Koto risulta meglio realizzata perchè con molta probabilità spettava ad un samuai di alto rango, inoltre mi sembra di capire che questa lama è tra le 5 selezionate la meglio realizzata.

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beh, nel tardo Muromachi erano poche le scuole che producevano lame considerabili d'eccellenza. un numero discreto di lame Sue-Bizen ha connotazioni culturali importanti(Tokubetsu-Juyo, Juyo-Bijutsuhin, ecc) a differenza di altre tradizioni. già all'epoca v'era un culto ed una ricerca per le lame del passato, la ricerca di lame dei periodi Kamakura e Nambokucho non è un fatto recente. per capire il valore culturale che queste lame avevano basta osservare quali erano le lame favorite dei grandi daimyo del Sengoku: le lame di contemporanei erano invece circoscritte a relativamente pochi esempi di poche scuole. (se ricordo bene Date Masamune utilizzava una Sue-Bizen di Sukesada, per esempio).

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beh, nel tardo Muromachi erano poche le scuole che producevano lame considerabili d'eccellenza. un numero discreto di lame Sue-Bizen ha connotazioni culturali importanti(Tokubetsu-Juyo, Juyo-Bijutsuhin, ecc) a differenza di altre tradizioni. già all'epoca v'era un culto ed una ricerca per le lame del passato, la ricerca di lame dei periodi Kamakura e Nambokucho non è un fatto recente. per capire il valore culturale che queste lame avevano basta osservare quali erano le lame favorite dei grandi daimyo del Sengoku: le lame di contemporanei erano invece circoscritte a relativamente pochi esempi di poche scuole. (se ricordo bene Date Masamune utilizzava una Sue-Bizen di Sukesada, per esempio).

Grazie mille della tua spiegazione davvero molto utile

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La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

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