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Funboy

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  1. Funboy

    Mi Presento...pollo...

    Ciao Buddha, senza offesa per te naturalmente, che cercando di informarti hai mostrato giudizio, ma io me la prendo con chi le compra ste lame e non con chi le vende. E un pò come chi va dal mago o dalla cartomante. Ma come si pensa di poter comprare una lama del XII° secolo con 5 euro o 100 euro? Non lo capisco prprio. Comunque ben venuto e chiedi senza esitare.
  2. Si il taglio laser viene usato per certi lavori mentre quello ad acqua per altri. Non è che quello ad acqua sia l'ultimo ritrovato ma semplicemente ci sono casi in cui il calore del laser non può essere usato quindi si usa il taglio acqua. Può raggiungere 4000 bar di pressione e si usa su vetro, plastica, metalli,ecc
  3. Funboy

    Campioni Del Mondo

    Su bellissima partita avrei qualcosa da dire ma in qesto momento chisse ne frega!! CAMPIONE DEL MONDO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
  4. A me sembra fatto con il fotoritocco.
  5. Secondo il mio punto di vista tutto si risolve in pochi principi base. Ognuno fa quello che vuole, si può massacrare con un bastone o mani nude dentro una rete da polli, essendo tutti e due consenzienti, l'importante e che poi non dicano di praticare Arti Marziali. Quel che fanno non mi interessa, se sfogano la loro rabbia repressa verso il mondo o le loro insodisfazioni così sono liberissimi di farlo, basta che non infangano centinaia di anni di discipline Orientali mostrandosi grandi maestri, ottavi o tredicesimi dan di questo o quello poichè chi crede in quello spirito veramente si tiene ben lontano da tali sciocchezze violente. Seconda cosa nessuna combattimento di tipo agonistico potrà mai avere un qualsiasi valore di carattere tecnico o metrico dell'efficacia di un Arte Marziale nata in contesti diversi e per principi diversi. E' sport, violento o quel che sia, ma sempre sport, manca proprio quel quid che lo distingue dalla vita reale, di quella di un Samurai o di un qualsiasi individuo che combatte per la strada per sopravvivere. Coinvolgimento diverso , preparazione diversa, adrenalina, paura, insomma condizioni diverse tra un uomo che si prepara in palestra per il giorno tot contro la persona taldeitali, con pubblico, medici a bordo ring e soldi in ballo che con uno con figli a seguito che si trova difronte un deficente con un coltello in mano. Se si volgiono scannare che lo facciano, ma che tengano fuori le arti marziali a cui migliaia di persone nel passato e nel presente dedicano la vita per innalzarle a qualcosa di più che sangue e pugni, cercando di inculcare tale e tanti buoni principi nei ragazzi e nelle gioventù a venire.
  6. Funboy

    Finalmente Connesso!!!!!!!!

    Finalmente ho istallato la DSL a casa con un bel sistema WiFi che mi accompagna per tutta casa, ora si che potrò dedicarmi al forum, in neogizo era un pò problematico.(Quindi anche in bagno! ) Felicitazioni a me!!!!!!!
  7. Funboy

    Disciplina Marziale

    Scusa Giuseppe io non volgio smontare nessuno, pratico dall'età di 13 anni quindi se dico certe cose è proprio perchè a volta i ragazzi si avvicinano alle Discipline Orientali senza cognizione di causa e spesso sono fuorviati o peggio mal indirizzati a causa di maldestri maestri che si improvvisano chissà chi o di sapere chissa cosa . Questo l'ho visto anche nello Iaido e nel Kendo, nulla è esente da teste calde e incopetenti. E cosa peggiore proprio questi spesso portano il principiabte ad allontanarsi poichè si sente tradito o comunque riceve un insegnamento sbagliato sia in senzo tecnico che morale,e specie nel tempo e con la maturità e con il confronto con altri si accorge di questo Ho diverse conoscenze di fatti del genere purtroppo, e faticoso è stato far capire che quel che avevano visto non era ciò che realmente tali arti volevano trasmettere. Sicuramente dello Iaido e nel Kendo questo avviene meno poichè sia per una questione di attrezzatura che di conoscenze è molto più difficile rispetto a Judo o Karate improvvisarsi 12° Dan, ma non penso che siano esenti da tali problemi. Il mio era solo un consiglio per drizzre le orecchie, far attenzione a chi si ha difronte. Potrei riportare tante di quelle brutte esperienze in questo campo da scoraggiare molti, ma non lo faccio sia perchè non è mia intenzione ma sopratutto perchè è proprio nel desiderio e nella caparbietà di voler a tutti i costi apprendere e comprendere che si vede chi vuol andar veramente avanti, cosa che penso sia la fase di eliminazione per il principiante più selettiva. So che tu, come altri, pratichi e insegni nel modo giusto altrimenti non saresti qui a far valere i giusti principi della tua arte, quindi spero che si avvicini a qualsivoglia disciplina abbia la fortuna di trovare persone come te. Ciao
  8. Funboy

    Disciplina Marziale

    Bè innanzi tutto ho spostato il post in questa sezione che mi sembra più adatta. Per quanto riguarda il consiglio penso che lo Iaido sia esattamente quello che cerchi poichè è proprio l'arte che studia l'uso della Spada Giapponese, in connessione con una sua visione filosofica, spirituale e di profonda disciplina. Inoltre con un fondamentale e indiscindibile applicazione dei riti e delle tradizioni tipiche di quest'arte antica di secoli. Comunque nel nostro forum c'è un maestro di questa disciplina che potrà meglio illuminarti. La parte più pratica dell'uso della Spada forse potresti trovarla nel Kenjutsu, ma non penso che tu riesca a trovare facilmente chi insegna questa antica arte che non è altro che l'antisignana del Ken-do(La via della spada) nella suo forma più pratica, efficace e diciamo anche violenta in quanto volta all'annientamento fisico dell'avversario con una lama vera o con il Bokken(katana in legno massello). Io ho praticato sia Kendo che Iaido e penso che le due siano complementari in quanto dalla prima apprendi l'uso di una vera Katana, con tutto quello che questo comporta quindi la senzazione del peso reale , la pericolosità di utilizzarla(anche se non affilata), ciò che essa ti comunica in quanto "vera" spada, ecc. Però con il limite, secondo me, di non avere la consapevolezza di ciò che una spada può farti quando ti colpisce, l'adrenalina e la preparazione psicologica a questo. Mentre dal Kendo hai la percezione di essere colpito, e se hai un buon maestro che ti fa capire che lo Shinai(spada di bambù e corde) non è una "mazza" ma come una spada vera e se riesce a farti entrare in quest'ordine di idee ( come il mio maestro ha fatto, addirittura punendoci se prendevamo lo shinai dalla parte dell'ipotetica lama ad esempio) quando verrai attaccato e ti sentirai colpire forte sulla testa(men) o tagliare un fianco(do) allora ti renderai conto di molte cose, svilupperai un certo atteggiamento mentale che ti aprirà un mondo nuovo verso queste discipline. In definitiva con i Kata di Iaido avrai una parte e con il Kendo un altra, che si complemteranno con la pratica assidua e molto faticosa per entrambe le discipline però. Difficile è trovare una buona palestra di Kendo in quando oramai, come nel Judo, la parte sportiva predomina e spesso l'uso della forza e della preparazione attletica la fanno da padrone, sminuendone il vero significato. Sicuramente cosa che specie il grande Jigoro Kano non avrebbe mai voluto, poichè creò il Judo da una costola del Ju Jutsu proprio per dare una Via(Do) hai ragazzi di oggi, una Via da intraprendere per migliorare se stessi, per studiare, per imparare l'importanza del prossimo e di come possiamo aiutarlo, principi quasi completamente persi. Discipline oramai trasformate in SPORT per ragazzi che fanno palestra per aumentare la propria forza, fatte per soddisfare i genitori a bordo tatami a incitare i figli solo a vincere per ottenere una coppa o una medaglia da mostrare con inutile orgoglio ad amici e parenti. Scusate lo sfogo , ho divagato un pò ma ho molto a cuore i principi e i concetti base per cui qualcuno insegna e qualcun'altro apprende le Arti Marziali. A presto
  9. Bè si secondo me spostarsi a metà strada non sarebbe male, anche Umbria o Marche, in qualche bel casale magari, in campagna dove la tranquilità della natura non stonerebbe con quel che facciamo. Inoltre sarebbe più facile per chi viene dal sud o centro, almeno ogni tanto.
  10. Io invece vi comunico ufficialmente che non sarò sabato a Bologna, purtroppo questo è il periodo più caldo in tutti i sensi per il mio lavoro e se fosse stato di domenica non avrei avuto problemi. Mi spiace, sarà la mia prima assenza! Mi raccomando agli organizzatori le prossime volte che sia di Domenica vi prego! Ciao
  11. La tecnica del bloccaggio della lama in un colpo dall''alto non era concepita per la difesa ma unicamente come dimostrazaine di abilità e di capacità di concentrazione, non era "pratica" per così dire. Del resto come ha detto Ken bastava semplicemente ritirare la lama per dilanoiare le mani dell'avversario, ben conoscendo la capacità di taglio di una Katana. Penso quindi che molto derivi da aneddotti e racconti arrivati dall'oriente da coloro che avevano visto queste tecniche in una dimostrazione nei secoli scorsi e che poi voci narranti hanno trasformato in qualcosa di esoterioc e realistico. In più penso che la televisione abbia fatto il lavoro migliore!! Moltissime delle tecniche di Kata che studio nell'HontaiYoshin Ryu sono derivate da evoluzioni a mani nude di tecniche di spada e di difesa da attacco con spada, specie colpi in cui la rotazione del polso determina una rotazione dell'impugnatura della spada dell'avversario che si ritrova attaccato con la sua stessa lama.
  12. No è una domostrazione che spesso si realizzava per impressionare più che per capacità tecnica. Un pò di anni fa e anche un pò di esibizionismo fà mi divertivo con gli amici a chi vi riusciva e spesso accadeva. Diciamo che può essere un buon allenamento per far in modo che il pungo venga eseguito correttamente secondo una traiettoria ben precisa, e con un inclinazione della mano corretta che permetta all'aria di essere compressa in una direzione, come uno stantuffo diciamo. Forse la difficoltà maggiore è nel fatto che chi esegue un pugno in modo giusto vi riesce sempre mentre andando a tentativi a volte la si spegne e a volte no. Sicuramente dietro vi sarà una tradizione e una storia, ma forse chi conosce meglio le arti del colpire te lo saprà dire, tipo Ken. Io mi dedico alle rotture di articolazione principalmente! Fun
  13. Bè io metto a disposizione le mia capacità fotografiche e se c'è bisogno posso mettere a disposizione anche le mie tecniche di lavorazione del ferro ma con flessibile e saldatrice, come ben sà Ken!!!
  14. Funboy

    Bonsai!!

    Chi ha parlato?chi è filippo?chi è stato?
  15. Funboy

    Bonsai!!

    Un pò di storia: Il termine bonsai deriva dal giapponese bon (vaso) e sai (pianta) e con questo termine si è soliti indicare una forma d'arte, che consente di coltivare alberi dalle dimensioni ridotte, nel rispetto dei canoni e delle proporzioni degli esemplari che si possono ammirare in natura. Il Bonsai nasce circa 2300 anni fa in Cina come pratica di scultura nel tempo di piante miniaturizzate in vaso. La maggior parte dei bonsai cinesi si ispiravano a miti e leggende quindi cercavano di ricreare figure di draghi ardenti, serpenti arrotolati uccelli magici e animali mitologici. Le forme che i bonsai assumono, provengono dall'immaginazione del 'proprietario' piuttosto che dalla realta'. Non si tratta quindi di realizzare una copia in miniatura di un albero ma di guidarlo verso forme e stili immaginari. Per rintracciare l'origine della coltivazione bonsai vera e propria si deve partire da un'antica quanto famosa leggenda cinese, la quale racconta che il poeta Guen-Ming, nel IV secolo dopo Cristo, si ritirò a vita privata per dedicarsi alla coltivazione di crisantemi in dei contenitori, dando così inizio alla coltivazione delle piante in vaso con scopi non solamente estetici. L'evoluzione verso l'arte bonsai oggi conosciuta si ebbe con la diffusione in Cina, alcuni secoli più tardi, dell'arte del Pen-jin, attraverso la quale venivano riprodotti veri e propri paesaggi con tanto di uomini, animali ed ovviamente piante. Con i secoli tali pratiche si radicarono profondamente nella cultura cinese e nel 1300 la coltivazione seguiva già degli stili ben codificati. Le origini della coltivazione di piante in vaso sono antichissime e risalgono per lo più alle esigenze dei popoli nomadi e semi-nomadi del medioriente, ma non solo. Anche nell'occidentale Roma imperiale, per fini puramente estetici, si coltivavano piante in vaso dalle dimensioni ridotte, tanto che ne parla persino lo scrittore latino Plinio il Giovane. In questi casì però non si può parlare di bonsai nel senso stretto della parola perchè si tratta di fenomeni totalmente svincolati dalla filosofia che sottostà alla coltivazione bonsai vera e propria. L'ingresso dei bonsai in Giappone avvenne casualmente, infatti alcuni esemplari furono portati in dono nella terra del sol levante da ricchi commercianti cinesi. Il bonsai entra nella cultura giapponese durante il periodo di Kamakura (1185 - 1333) per mezzo del Buddhismo Zen - che si andava diffondendo in tutta l'Asia. Anche l'arte del Bonsai ebbe nello zen giapponese la sua migliore evoluzione: non venivano piu' rappresentati animali mitologici ma vennero delineati stili ben precisi, dai piu' semplici ai piu' complessi. L'arte del Bonsai divenne un'arte di pensiero, meditazione ed evoluzione , cosi' come tutto cio' che e' Zen. Dai monasteri , il bonsai entro' a far parte delle case dell'aristocrazia giapponese come simbolo di prestigio e onore.Per i giapponesi, il bonsai rappresenta una fusione di credenza antica con le filosofie orientali dell' armonia fra l' uomo, l' anima e la natura. In un rotolo giapponese antico del periodo di Kamakura, è scritto: " Per apprezzare e trovare il piacere in alberi conservati in vaso stranamente curvati occorre amare la deformita'". Il fatto che questa sia da intendersi come istruzione positiva e non negativa, e' dimostrato dalla storia: entro il XIV secolo il bonsai effettivamente è stato indicato nei testi come forma altamente raffinata di arte tipica di monasteri e aristocrazia.. Il Bonsai viene mostrato in cerimonie ed eventi speciali solo a monaci e all'elite giapponese . Si trasforma in una parte importante di vita giapponese e per questi vengono addirittura progettate speciali mensole e portavasi pregiati per permetterne l'osservazione e la coltura. Nel diciassettesimo e diciottesimo secolo, le arti giapponesi hanno raggiunto il loro apice. Il Bonsai si è evoluto ancora ad una comprensione e ad un perfezionamento molto più alti della natura stessa . Il fattore principale dell'arte del bonsai divenne la "rimozione" delle parti della pianta anche importanti per guidarne la crescita verso la simbologia e lo stile desiderato.La riduzione della pianta agli elementi essenziali ed all' ultimo perfezionamento era molto simbolica della filosofia giapponese di quel tempo - essenziale, minimalista e intimista cosi' come indicato dai giardini giapponesi del famoso tempio di Roan-ji . In quei tempi l'arte del bonsai era pubblica , non piu' solo dell'elite e dei monaci. Con il tempo, l'arte del bonsai ha cominciato a sviluppare stili differenti. Gli artisti di Bonsai hanno introdotto altri elementi culturalmente importanti nelle loro colture di bonsai : la roccia e perfino piccole costruzioni e personaggi (stile bon-kei-kei) . Verso la fine del periodo Edo fu aperto, con enorme soddisfazione della classe nobile, il primo vivaio dedicato esclusivamente ai bonsai. Nella prosperità generale gli studi, le arti e le lettere fioriscono ed è proprio nell'attività di pensiero che si annidano i germi del male che dovevano corrodere alle basi il potere e fare crollare lo shogunato, portando alla restaurazione dell'autorità imperiale. Nel periodo Ten Mei (1781-1788) si cominciò a tenere ogni anno, presso il Maruyama no Ryou, a Kyoto, una mostra di bonsai di pino. I partecipanti, provenienti da cinque province e da vari distretti, concorrevano con un paio di esemplari ciascuno. Durante i periodi Bunka e Bunsei (1804-1829) si ha maggiore gusto per le piante con foglie, mentre in epoca precedente era diffuso il gusto per i bonsai con fiori con predilizione per azalee e camelie. Furono stampati numerosi libri sull'argomento, quali Somoku Dodate-Gusa (1818), Somoku Kihin Kagami (1824), Somoku Kinyoshu (1829) e Kinseiju Fu (1833). Durante il periodo Meiji si cominciò a diffondere una forma di associazionismo e alcuni bonsaisti scrissero pubblicazioni sull'argomento. Noto fino ad allora con il nome Hachi-ue, e in seguito denominato Hacinoki, soltanto durante questo periodo fu chiamato bonsai. Nel 1892 a Tokyo si tenne il Concorso Artistico di Bonsai, cui fece seguito la pubblicazione di tre volumi "Bonsai artistici nella pittura" (Bijutsu Bonsaizu); per quell'occasione furono esposti alberi ispirati allo stile del "pino classico", sistemati in vasi di coccio opaco. Nella prima meta' del 1900, dopo più di 230 anni di isolamento globale, il Giappone si è aperto al resto del mondo. La parola Bonsai si è diffusa grazie ai viaggiatori che hanno visitato il Giappone . Sono nate mostre a Londra, Vienna e Parigi nella seconda parte del secolo: In particolare l'esposizione Universale di Parigi del 1900 ha aperto gli occhi del mondo all'arte del bonsai. I giapponesi hanno imparato sfruttare molto rapidamente l' interesse modiale verso questa forma di arte, aprendo scuole dedicate solamente allo sviluppo, addestramento, coltivazione e quindi esportazione di alberi di bonsai. Le piante utilizzate sono di specie sempre piu' ampie per adattarle ai diversi climi modiali destinatari dei bonsai. Il Bonsai oggi riflette il gusto internazionale e non piu' solo tradizionale giapponese. Nel Giappone oggi, il bonsai è comunque fortemente visto come simbolo della loro coltura e dei propri ideali. Il nuovo anno non è completo a meno che il tokonoma - il luogo speciale in ogni casa giapponese usata per la mostra degli ornamenti e dei beni preziosi posseduti - sia riempito con un bonsai 'sbocciante' di prugna o di albicocca.
  16. Specie quando è accompagnato da incontri e grosse magnate!!!
  17. Funboy

    ..mi Presento!

    Anche da me!
  18. Funboy

    Saggezza Giapponese

    Devo assolutamente trovare un bambino che piange!!!
  19. Ottimi testi, una sorta di bibbia per noi che studiamo nihonto, poi dovrai passare all'inglese però! Ciao
  20. Funboy

    Auguri Anche A Kaname!

    E' un pò che non la vedo, comunque AUGURI!!!!!!!!!! :hiya:
  21. Funboy

    Auguri Shimitsu

    Auguri anche da parte mia!

Chi è I.N.T.K.

La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

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"Una singola freccia si rompe facilmente, ma non dieci frecce tenute assieme."

(proverbio popolare giapponese)

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