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Reputazione comunità
0 NeutralChe riguarda pica
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- Compleanno 02/07/1981
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re
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La lama e stata polita.
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Per quanto riguarda il kiku ha anche una scritta più piccola di fianco, e lo avevo visto solamente su un oshigata ed e chiamato Kiku Shoai
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Dalle foto non si vede ma appena sopra gli horimono la lama diventa u no kubi zukuri, ad anche la lunghezza del nakago. Pero forse piu che una naginata potrebbe essere una nagamaki?, tipo questa:
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Questo wakizashi sembrerebbe ricavato da una naginata, anche se la forma è un po particlare specialmente il kissaki Nagasa 56 cm Sori 1,1 cm Mune iorimune Kasane 0,9 cm Ha machi 3,3 cm Nakago 26 cm Meguki ana 2 Nakago Jiri ha agari kurijiri Horimono Kurikara + Bonji Mei ?
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Buone feste a tutti
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Cosa pensate di questa lama?
pica ha risposto a pica alla discussione in Consigli e discussioni varie
In primis la poca diffrenza tra gli haba, la larghezza al kissaki che è troppa. Le altre lame sia quella di Giuseppe Piva che quella su su sho-shin a quasi parità di nagasa hanno un sori più profondo ed un saki haba più stetto. -
Blade length : 69.7 cm or 27.44 inches. Sori : 1.0cm or 0.39 inches. Mekugi : 2 Width at the hamachi :3.14 cm or 1.23 inches. Width at the Kissaki : 2.75cm or 1.08 inches. Kasane : 0.79cm or 0.31 inches. weigth: 870 grams Era :Late Kamakura period. http://www.aoijapan.com/katana-mumeirai-kunimitsu C'è qualcosa nelle misure che non torna?
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Avrei bisogno di auito anche nella traduzione di questa mei.
pica ha inserito una discussione in Consigli e discussioni varie
Ho gia postato altre immaggini nella sezione delle schede, la lama in questione è una nata Inoltre qualcuno saprebbe dirmi che tipo di horimono è questo? -
Questo utensile dovrebbe chiamarsi nata, però non mi sembra chiaro come mai se è un utensile da bonsaista il koshirae porti il kozuka. Ho anche letto che potrebbe trattarsi di un coltello da caccia, però non saprei a quale fine.
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Aiuto traduzione Tachi mei poco leggibile
pica ha risposto a pica alla discussione in Consigli e discussioni varie
Grazie Sandro -
Questo è il suo koshirae, l'habaki è in oro, il kozuka non è il suo originale e manca il kashira
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Non è proprio un tanto , questo ultensile si dovrebbe chiamare nata La nagasa è di 24,6 cm l'hammon che faccio fatica a fotografare e midare La mei non so tradurla e come si può definire questo horimono?
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Inoltre sul sito sho-shin ho trovato anche questa Tsunahiro Presentation Odachi Overall: 142cm Nagasa: 99.3cm With this Sword, Shimada Masahiro becomes Soshu Tsunahiro. Given to the Hojo Ujitsuna Hachiman-Gu, he receives his new career name. Shinogi-tsukuri, Ihori-mune, wide, deeply curved Odachi with Bo-Hi-ni-SueBi. Retaining a perfect balance of form, the massive sweep comes to his elongated O-Kissaki. Itame Hada with JiNie. Gunome-Midare Ba with Tobi-yaki becomes Hitatsura Ba. Hitatsura Boshi. Inscription: Hono Hachiman-Gu GyoHo Sakyo-Dayu Taira Ujitsuna Ten-Mon Shichi Tsuchi-no-e Inu Ne Hachi-Gatsu Ni Hi 1538 "Year of the Dog" Shogan Joju Kairei Monsoku Soshu Ju Tsunahiro Saku http://www.sho-shin.com/soshu.html
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An unusually long tachi in mounts By Masataka, Edo period, 1842 Sugata (configuration): honzukuri, iorimune, kogissaki, koshizori Kitae (forging pattern): densely packed koitame mixed with mokume of fine jinie Hamon (tempering pattern): jukachoji midare with sakachoji in nie with koashi, saka ashi, yo, tobiyaki, yakidashi Boshi (tip): komaru Nakago (tang): very long ubu with osujikai file marks and two holes, signed Ozaki Nagato no kami Tenryushi Fujiwara Masataka, with carved seal and dated Tenpo juninen nigatsu hi (1842.2) Habaki (collar): one piece, gold leaf over copper Nagasa (length from tip to beginning of tang): 38 1/8in (96.7cm) Motohaba (width at start of tempered edge): 1 3/8in (3.3cm) Sakihaba (width before tip): 3/4in (1.9cm) Koshirae comprising a black lacquer saya finished with a pebbled surface; tsuka mounted with shakudo nanako fuchi-gashira and large shakudo and gold menuki of a swordsmith's tools, doe skin wrapping under silk cords; circular iron plate Tenbo-style tsuba With a certificate issued by the Nihon Token Hozon Kai (Society for the preservation of Japanese swords) no. 7375, dated 1984.5.26 Note a piè di paginaPublished: Token to rekishi 541 (1984): 3. This is an example of the extremely long swords that appeared at the close of the Edo period, in reaction to a public outcry against the feudal system. In the years before the Meiji restoration there were several factions who called for a restructuring of the government and tried to usurp the power of the samurai class. Swords such as this Masataka tachi underscored the power struggles between the warrior elite and the burgeoning democratic masses. This tachi has an elegant shape calling to mind early swords by masters like O-Kanemitsu. It is a masterful work showing incredible strength and refined beauty.
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An exceptionally long Mino presentation tachi Attributed to Kanetsune, Muromachi period (16th century) Sugata (configuration): honzukuri, iorimune, extended kissaki, toriizori with a wide kasane Kitae (forging pattern): itame hada Hamon (tempering pattern): gunome midare changing to suguha near the hamachi Boshi (tip): hakikake Nakago (tang): ubu kurijiri with sujikai file marks and two holes Habaki (collar): two-piece silvered-copper Nagasa (length from tip to beginning of tang): 46 3/4in (118.7cm) Motohaba (width at start of tempered edge): 1 7/8in (4.7cm) Sakihaba (width before tip): 1 1/2in (3.9cm) In a black lacquer saya with bamboo wraps With Tokubetsu kicho token (Especially precious sword) certificate no. 5504897 issued by the Nihon Bijutsu Token Hozon Kyokai (The Society for the Preservation of the Japan Art Sword), dated 1980.4.7.
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La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.
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