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Rinnovo/Iscrizioni N.B.T.H.K. Italian Branch 2024

La Branch italiana è un piccolo organismo, sostenuto dall’impegno e dalla passione di pochi, ma risulta molto importante per lo sviluppo dei nostri studi sulla token. Vi esortiamo a prendere in considerazione l’idea di far parte di questo gruppo, non solo per progredire nello studio ma anche per diventarne sostenitori attivi. Oltre ad essere economicamente vantaggioso per chi vuole essere socio N.B.T.H.K., permette di avere un contatto privilegiato con la Sede Centrale a Tokyo, dando l'accesso a canali di studio altrimenti impensabili per un occidentale, come accaduto durante l'ultimo Special Meeting.
Chi è interessato e desidera avere maggiori informazioni, che sia già Socio INTK o meno, può contattare il Presidente Gianluca Venier entro il 20 marzo direttamente via email: nbthk.italianbranch@gmail.com

Mauro Piantanida

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  1. Mauro Piantanida

    Nuove tsuba

    Salve, leggo solo ora questo post. In effetti la seconda tsuba potrebbe essere di area Higo. I trafori simmetrici (左右大透 - sayū-ō-sukashi) rappresentano takarafukuro (宝袋), la bisaccia di Hotei, una delle 7 divinità della buona fortuna. La terza è sicuramente una tsuba sanmai (ne possiedo una pressochè identica). La decorazione dovrebbe rappresentare "shishi no ko otoshi" (獅子の児落し); secondo la leggenda la leonessa spinge i cuccioli giù da un precipizio, e si occupa solo di quelli che dimostrano la forza sufficiente per risalire arrampicandosi senza aiuto. Saluti, Mauro
  2. Magari fossero tutte mie... Solo (quasi tutte) quelle senza logo del museo che le ospita. Le rimanenti immagini vengono da: The Metropolitan Museum, New York, The Cleveland Museum of Art, Museum of Fine Arts, Boston, Victoria and Albert Museum, Londra, The Walters Art Museum, Baltimora, Rijksmuseum, Amsterdam Altre immagini potenzialmente utili da musei italiani, spagnoli (Bilbao) ed inglesi (Ashmolean di Oxford) sono de facto inutilizzabili per policy non chiare o procedure farraginose per la gestione dei diritti di riproduzione.
  3. Aggiunto Zanthoxylum piperitum (sorvoliamo sulla liceità di riproduzione delle immagini, è per una buona causa...)
  4. Da un input venutomi dal Nihonto Message Board, ho compilato questo opuscolo: https://www.dropbox.com/s/frt7dkpoj6b5x8y/FHJ.pdf?dl=0 Suscettibile di ampliamento, se riuscirò a reperire ulteriore materiale (il limite è la disponibilità di immagini decenti in libera disponibilità). Saluti, Mauro
  5. Shinchū-zōgan (真鍮象嵌) significa agemina di ottone. Non so cosa significa hinchu.
  6. La trascrizione della parte più importante del ninteisho: 水玉小透鐔 - mizutama ko-sukashi tsuba 鉄地丸形小透 - tetsu-ji maru-gata ko-sukashi 無銘 (国廣) - mumei (Kunihiro) Sono insicuro su Kunihiro, però.
  7. Mauro Piantanida

    Tsuba ottagonale...

    Si intravede la decorazione a raggera (Amida-ishime-ji - 阿弥陀石目地). Purtroppo la corrosione è più marcata di quanto apparisse nelle prime immagini.
  8. Mauro Piantanida

    Tsuba con firma...

    Tornando al quesito originale: 武州住 友貞 - Bushū jū Tomosada (è solo un tentativo) PS - ti capisco, Klaus, ho avuto anch'io la mia fase compulsiva agli inizi. Comunque si impara quancosa, ma il costo economico alla fine non è indifferente in rapporto a quello che si porta a casa...
  9. Bella tsuba. Ajiro-mon nikubori (網代紋肉彫), kin-gin-nunome-zōgan (金銀布目象嵌), nadekaku-gata (撫角形), dote-mimi (土手耳). Probabilmente Shōami. E' tua?
  10. Grazie per gli ulteriori esempi. Risultra peraltro confermato che con scuola Kaga si intendono prevalentemente tsuba kinkō: nel Nihontō Kōza tra quelle illustrate solo 1 su 4 è in ferro, ed anche la tsuba di Aoi-Art è in shakudō. Grazie betadine per il link al libro del Victoria&Albert Museum, mi mancava. Saluti, Mauro
  11. Come mi ero ripromesso, ho rivisto la limitata letteratura di cui dispongo (non ho deliberatamente preso in considerazione siti Internet commerciali e non) per cavar fuori qualcosa di utile a delimitare lo stile Kaga. Anticipo già che il risultato è sconfortante. Cominciamo con "Tsuba: An Aesthetic Study" di Torigoye e Haynes; da p. 41 a p. 52 tratta di tsuba in ferro con decorazioni prevalenti in shinchū-zōgan, elencando Ōnin, Heianjō-zōgan, Kaga Yoshirō e Bizen Yoshirō. Secondo questi autori lo stile Kaga "nativo" era una produzione parallela ma non direttamente derivata dal fondatore Keiko Yoshirō Naomasa; due stili possibili: - Kaga Yoshirō stile uno: forma tonda, ovale, mokkō o kiku (insomma una a caso...), spessore da 3 a 4,5 mm (come il 90% di tutte le tsuba), metallo di buona qualità e forgiatura abbastanza buona (se almeno fosse riportata forgiatura "ad minchiam canis" sarebbe un dato più utile...), grandi inserti circolari traforati con emblemi o fiori (insomma i classici ranma-sukashi - 欄間透 che anche noi neofiti riconosciamo come la più basilare caratteristica delle tsuba Yoshirō). - Kaga Yoshirō stile due: forma ovale o kiku goishi-gata (cioè più spessa al seppa-dai che si assottiglia progressivamente al bordo), inserti di ottone, argento e rame, a volte mischiati nella stessa tsuba; il design è floreale con karakusa, ma non simboli traforati come nel precedente stile. Insomma la tsuba originale di Klaus all'inizio di questo post potrebbe legittimamente fregiarsi dell'appellativo Kaga Yoshirō stile due (il fatto che la descrizione venga tranquillamente centrata anche dalle più ampie caratteristiche dello stile Heianjō-zōgan e che da nessuna parte sembra importante se gli inserti siano a livello - hira-zōgan - oppure no, dev'essere un mio problema di limitato comprendonio). In "Tanoshi Shinchū Zōgan Tsuba: 100 Tsuba" di Ōtani nessuna delle tsuba illustrate ha un'attribuzione Kaga. Anche in "Tosogu Classroom" di Fukushi, vol.1, che tratta tsuba Ōnin, Heianjō-zōgan e Yoshirō-zōgan da p. 225 a p. 236 non cita uno specifico stile Kaga (ma fornisce un qualche criterio differenziale comprensibile - le tsuba Ōnin non sono mai hira-zōgan, le Yoshirō apparentemente lo sono sempre). In " The Japanese Sword and its Fittings: from the Collections of the Members of the Japanese Sword Society of New York and the Cooper Union Museum" (poco più di un opuscolo) a p. 21 sono raffigurate due tsuba: quella riportata come "Kaga school" ha i mon traforati (l'altra definita "Yoshiro school" ha hitsu-ana modellati e dote-mimi... grande confusione sotto il cielo). In " Illustrated Catalogues of Tokyo National Museum. Sword Guard" sono riportati esempi Ōnin, Heianjō e Yoshirō, ma non ho trovato la denominazione Kaga. In "Nihontō Kōza - Kodōgu Kantei-hen" vol. 6 di Honma e Satō vengono trattati Ōnin, Heianjō e Yoshirō da p. 13 a p. 25, ma non ho trovato diretti riferimenti ad una scuola Kaga per tsuba in ferro (ma il testo è tutto in giapponese, e mi ci vorrà un po' per vederlo per bene). In conclusione, per quanto ho capito, il termine scuola Kaga riferito alle tsuba in ferro dovrebbe più o meno essere sinonimo di Yoshirō-zōgan. Altra cosa sono invece le stuba kinkō, come si evince dai certificati NBTHK. Per il momento questo è tutto. Saluti, Mauro
  12. Nel mio data-base di tsuba con certificato NBTHK ce ne sono 14 con attribuzione Kaga-zōgan o Kaga-kinkō. 13 sono in shakudō con hira-zōgan, e solo una in ferro (peraltro con agemine decisamente atipiche). Per il poco che mi sembra di aver capito ci dovrebbe essere una certa sovrapposizione tra Kaga e Yoshiro (con hira-zōgan, quindi). La tsuba dal sito di Haynes e Long mi sembra più probabilmente Shoami (Heianjō mi sembra a volte uno "scatolone" dove mettere tutte le tsuba con shinchū-zōgan). Quando torno a casa cercherò nella mia biblioteca degji esempi di tsuba Kaga da postare.
  13. Mauro Piantanida

    Tsuba ottagonale...

    Sì, mi piace, una tsuba tōshō Edo o forse più antica, forse da uchigatana e poi riadattata al nakago più piccolo di una wakizashi.
  14. Francesco, che la tsuba nel link possa essere Kaga mi sembra un'opinione perlomeno discutibile (mi verrebbe da dire una kaga..)
  15. Mauro Piantanida

    Tsuba sukashi...

    Concordo con Bushū Itō o semplicemente tōshō del medio-tardo Edo (anche se le dimensioni sono quasi da ko-tōshō, per cui potrbbe essere che le vere dimensioni siano più piccole di qianto dichiarato dal venditore).

Chi è I.N.T.K.

La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

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