Vai al contenuto

betadine

Membri
  • Numero di messaggi

    2883
  • Registrato dal

  • Ultima visita

messaggi di betadine


  1.  poi dicono .. il caso.

    A questo doppio spettacolo astronomico vengono spesso associati signidficati spirituali e mistici.
    Blood Moon o Luna di Sangue viene talvolta vista come segno minaccioso di malvagità... in altre latitudini, invece, è un momento pieno di energia.. e streghe e stregoni ne traggono vantaggio per benefici sortilegi.

    Fatto sta che stavolta, ben dopo un centinaio di anni, di cui la metà passato a rivendicare quel flagello di sangue, una moderma e dinamica nazione riconosce "il genocidio" perpetuato sui pastori delle pianure meridionali dell'Okavango.. Herero e Namaque.

     

    Chissà se sia solo un'inizio.. una scia di sangue che prende "Paternità".
    Certo, nessuno si aspetta che rifiorisca il Deserto, ma almeno si potrà inserire qualche pagina nei Libri di Storia delle nuove generazioni.
    ¡¡.. che non è poco..!!

    BloodMoon.jpg
    ps.. non c'è copyright, essendo presa da un filmato pubblicato a Taipei - Taiwan.

     

     


  2. Oggi sicuramente passerà per la Renania ad incontrare la sua amica Giselle. 

    .. la tecnica c'è ma non va esibita. La danza non é piedi e gambe. E' testa. 

    Amava affermare .. "sono cresciuta tra i contadini, nelle campagne vicino Cremona, libera, tra molti affetti e necessità concrete. E proprio lì, ben piantate nella terra, ci sono le mie radici." 

     

    Un amor pensante.. come nel precedente post. 


  3. 21 ore fa, Davide dotta ha scritto:

    ... Perché nella stragrande maggioranza dei casi il giapponese medio non sa assolutamente nulla né di storia ne tantomeno di lame...

    Anch'io avrei qualche dubbio...  possibile che si debba sempre generalizzare e che su 126milioni di persone la "media" sia culturalmente scarsa??
    Non parlo di intenditori di spade, ma di culturi di cultura.. (per quanto sconveniente possa essere, molti popoli -vedi in primis la Chiesa cattolica- si portano appresso ombre che vorrebbero cancellare, negare.. ma non per questo "tra i loro seguaci" ci si rifugia nell'ignoranza.

    Ne abbiamo già parlato nel Forum.. anche in occasione del tuo fortuito ritrovamento.. La spada in Giappone è spesso associata a grandi ombre del passato, neanche poi così tanto lontano.
    Oggi che qualcuno se ne occupi, anche passando attraverso "un manga", non è poi così strano.  (anche se personalmente la sovraesposizione mediatica non la ritengo positiva.)

    E' stato anche coniato un nome specifico per "alcune" di loro.. Touken Joshi. 
    Che poi "mitizzino" un'arma o un'eroina di un fumetto o cerchino di comprendere qualcosa in più, mi pare quantomeno azzardato deciderlo via etere.

    Certo .. tu hai il polso della situazione.
    Ma il mio vicino fornaio o il professore della porta accanto che si concentrano solo sul loro lavoro, non esclude che un altro fornaio o un contadino siano appasionati di storia o altro. (
    Ermanno Detti ne è esempio.)

    Comunque non voglio assolutamente alimentare polemiche, ma solo porre alla ns. attenzione altri punti di svista, che comunque ci aiutano nella comprensione del "fenomeno" e ci potrebbero aiutare ad avere (o approfondire) una più ampia visione di questo ampio e variegato Paese del Sol Levante.

    Per chiudere.. avendo sollevato alcune riflessioni oltreoceano, mi è stata consigliata la lettura di questo piccolo saggio (lui, Wakabe Kohki fa il professore alla Faculty of Humanities and Social Sciences, Tsukuba - una sorta di Politecnico delle Scienze -City of Science- alla periferia di Tokyo e si occupa, sempre come professore associato anche di scienza e tecnologia nei rapporti tra Giappone ed Egitto.)
    ... e il sottile filo rosso stavolta lega, guarda il caso, "Touken Ranbu" ad un excursus storico-politico sulla spada giapponese.
    Per chi avesse pazienza... la parte storica è ben descritta.. il resto è una lucida riflessione di un giovane professore associato.
       
    Japanese Swords Amnesia_Touken Ranbu_article_5564.pdf
     

    Perdonate.. può sembrare un OffTopic, ma di fatto stiamo girando attorno alla Tōken e a un meccanismo che, fagocitato dal fenomeno mediatico, porterebbe ad una sicura sconfitta, mitizzando "un oggetto" anzichè collocarlo in una teca.
    (parere personale,)

    多くの猫は一匹の猫を作りません。
    che dovrebbe tradursi +/- in..  Molti gatti non sono un Gatto  (Ankimo, dixit)


  4. ..NO.  m'era parso di averlo anche scritto.  Manga e Musica... (sulla cultura non so .. guerra e pace, shinsengumi, sakura.. Kami... se poi tutto è appreso dai manga -non posso saperlo... ma son solo chiacchere)

    Però conoscevano 刀を好むトピ   (rammenti il "libricino".. http://www.intk-token.it/forum/index.php?/topic/9986-per-gli-amici-giapponesi/

     

    Non è in alcun modo né nelle mie intenzioni sminuire chi di passione ne fa collezione.
    Era solo per condividere un punto di vista (o svista) dalla parte degli sconfitti.

    p.s.  poi considerate anche che avrò romanzato..come mio solito.
    Ad esempio su Little Boy era ..had a nice box  (e non saya, come ho traslitterato) ma il senso resta.
    Sarà che saranno giovani che provano a non restare da quella parte.

    (e solo per "cronaca".. così genericamente.. c'è chi ha lavorato e studiato in Itaria, chi vissuto qualche anno negli States, chi in Australia.. diversi adorano Paris)
    Anche loro scocciati da questa Pandemia che sta modificando radicalmente le possibilità di viaggiare leggeri.  +/- tutto qua.

    Che poi la passione, come la ns. o altre forme d'arte, accentri su di se l'attrazione, è ben noto.. come direbbe Sisto V.


  5. Beh per un giapponese dev'esser facile pensare con simpatia a "quelli che son stati sconfitti."

    In questi giorni "parlando" con alcuni nuovi amici giapponesi (con un paio del gruppo UM_Ankimo "metal classic speed technical") ho provato ad affrontare l'argomento samurai  ( e poi lame).

    Viene fuori che del "samurai" apprezzano i valori (lealtà, determinazione, preparazione) ma mi fanno notare che "molti" poi si ritirano, a cominciare da M.Musashi... ed altri addirittura si fanno monaci.  Una sorta di espiazione.
    Mi è parso di capire che "i valori" dello shintoismo son molto caldi e sentiti.. quella sorta di ciclo che si ripete in un modo o nell'altro.  ( e loro "questo" lo han messo anche in musica.)

    Sull'argomento lame l'eccitazione m'è parsa ampia.. sopratutto per un fumetto e un videogioco che sta spopolando in Giappone.. Touken Ranbu.
    Questa pare sia la felice causa che porta molti ragazzi, sopratutto ragazze, a visitar i musei della spada.. anche se vanno per la maggiore le mostre "miste" con spade e manga.

    A proposito... il Manga per loro è un'ossessione... come "a novela" per un brasileiro.  Attendono trepidanti episodi o pubblicazioni come fosse "vita vera".
    M'è parso che sia un grande bisogno di fantasia (forse per uscire dalla frenesia del quotidiano.)

    invece mi han letteralmente freddato parlando del lato artistico della spada, dei grandi forgiatori.. insomma della "spada d'arte" (e in questo caso penso abbiano proprio ragione loro..)

    Intanto mi han fatt notare che -come spesso capita in tutto il mondo- si cerca di creare business attorno a tutto, anche a quelle "reliquie" che dovrebbero far parte di un patrimonio culturale di una Nazione..  mentre troppo spesso, attorno ai Musei -considerate che il gruppetto vive a Tokyo., troppo spesso, dicevo, si mettono su mercatini e "agenti" che propongono le loro preziose spade.

    Il colpo però arriva alla fine... quando provo ad insistere sulla bellezza del manufatto, sul lato artistico che molti fabbri realizzavano facendo una spada.
    La katana comunque nasce per un altro uso, ribattono. Le grandi spade (e grandi Kaji) spesso le donavano ai Templi... per evitarne l'utlizzo. Un dono votivo per la pace, un'arma per la pace.
    Arte??  Mi dicono che anche LittleBoy aveva un bel disegno sul saya!!

    Ecco ... forse..
    come per molti di noi, una delle ragioni che gli sconfitti -sopratutto se nativi, e in ogni luogo- attirano più simpatie e tenerezza.


  6. Il 23/5/2021 alle 14:26 , getsunomichi ha scritto:

    .. A gusto mio, un meraviglioso Klimt e il Pensatore di Rodin i pezzi più belli. ...

    [L'ho messo qua per non sporcare la discussione sul Museo di Venezia.]

    Una bella unione "il pensatore" e Giuditta.

    La Giuditta di Klimt ci mostra un lato spesso non considerato nelle altre rappresentazioni (note a tutti quella del Caravaggio o quella di ArtemisiaGentileschi) dove la sensualità la fa da padrona.

    Una sensualità spesso ingannatrice... lo sappiamo tutti.. talvolta ci siam passati.,  dove il generale -o meglio la sua testa- passano in un piano riflessivo.
    Bisogna staccare gli occhi dal volto e seguire il corpo, per arrivare alle sensuali mani (che giustappunto trattengono Oloferne, già perdutamente innamorato di lei).

    E' una visione sull'amore.

    Quante volte abbiamo perso la testa per una donna.
    Una donna che ci ha portato dove voleva.. (non che non lo facciamo anche dopo.. mai nei primi momenti, nella nascita di una passione, saremo pronti a tutto.. anche a perdere la testa.)
    E' in questa visione che Gustav ci apre una rappresentazione di "un passo storico", dove l'eroina diviene eroina dei nostri giorni e quel gesto, talvolta così violento, diventa leggero come un battito d'ali.

    Nella prima Giuditta, lei si ruba quasi tutta la scena.. Lui è al suo fianco.
    Nella seconda Giuditta, la figura intera del suo corpo, appagato o angosciato nell'espressione del volto, scivola lungo le sue braccia, con le mani accapigliate su di un uomo...
    La testa.  Fulcro dei pensieri espressi dal corpo.
    i pensieri, appunto.

    Quel pensiero che "in amore" spesso svanisce, inebriati dall'apparizione.. tra la bellezza della "figura" e dei suoi "dorati" ornamenti.
    Talvolta, ma non così di rado, si torna sui propri perduti passi.

    Veramente un bell'accopiamento il tuo.
    Grazie per il tuo spunto sull'amor pensante.

     

    La visione ovviamente è la mia, non potrei altrimenti., anche se (come sempre dico) nulla ci appartiene veramente.
    Tutto è il risultato di quelli che son passati prima di noi, dove noi -talvolta- prendiamo ciò che più ci appartiene e lo mescoliamo con quanto già abbiamo da altre parti preso (o appreso.)


  7. ..." in realtà, tutto ciò che ha a che fare con il disegno di manga è divertente. Non ho mai pensato che disegnare manga fosse difficile o doloroso. A volte ho pensato che fosse un po' doloroso, ma anche quello può essere divertente. Se non lo fosse stato, non l'avrei fatto per così tanto tempo. " (Kentaro Miura)

    :arigatou: da Berserk e Duranki e molti altri mitologici personaggi.

    Gli appassionati del genere sanno bene quanto fosse prolifico.. a soli 10anni -nel 76- creò la sua prima striscia, un anno dopo creò Ken no michi "La via della spada".. non si fermò mai, condendo le sue storie di tradizione e mitologia, spaziando a tutto tondo, Dall'Asia minore alla Grecia (Gigantomachia) per tornare sempre nel Paese del sol levante.
    Il cuore l'ha fermato.. quel battito che continua in molte sue storie.

    In quella "via" ora si destreggia anche Tōken ranbu.. che tante ragazze avvicina "alla spada".
    (ma di questo ne parleremo in un'altra occasione).


  8. Benvenuto Odiel/Comems in questa Comunità.

    tanto per.. il giapponese "non ha numero" (quindi nè singolare, nè plurale) = Le Katana

     

    Una cosa l'hai appresa... se ti va.. raccontaci qualcosa del tuo Giappone (nel caso nella "sezione OffTopic" -così sei al sicuro!!)
    Come direbbero quelli più bravi di me.. spazia tra i vari thread e non farti scrupoli nel porre domande.

    Un consiglio che mi sento di darti è quello di cominicare a sbirciare nella "sezione Libri".
    Leggo che vivi nelle Marche.. regione di grande tradizione calzaturiera. Perfetto!
    Qua c'è molta stra da fare.))

     

    America is big .. might i ask you where are you from?
    To keep in touch..


  9. (scusate se tiro fuori dalla fossa questo post... ma la "vita" è buffa..  e, malgrado lo scomparso MarcoV -dal Forum,s'intende- ripesco questa discussione perchè tal Miguel Gugliotta nel 2000 incontrò proprio "lui"..  Yoshindo Yoshiara.

    Certo è.. che sicuramente alcuni commenti riportati all'epoca e ripresi da vari giornali argentini mi fanno pensare alla "grande gentilezza" di un giapponese.

    Resta il fatto che questo ardito artigiano visse una bella esperienza.. (e colse anche qualche "segreto" nella produzione di una lama..)  «Cargar el hierro con vida", indica. El trabajo para cada katana requiere alrededor de un año y medio. "Hay que dejar estacionar el material. Se esperan los mejores momentos del día o de la semana para trabajar en él. Hay que estar en un estado de tranquilidad y armonía con el ambiente y con el acero..»    Dalla sua passione, attraverso un Libro, si trovò faccia a faccia con l'autore del testo.. il Maestro Yoshihara.

    Oggi il figlio continua a forgiare coltelli, portando avanti una tradizione con la passione trasmessa da suo padre che comunque insegnava a ragazzi volenterosi l'artiginalità nella lavorazione del ferro.
    Miguel non si è mai vantato di produrre spade giapponesi, nel senso "che noi diamo" al termine, ma semplicemente di cercare di applicare una antica tecnica nel forgiare spade da pratica.

    una delle varie fonti.. https://www.lanacion.com.ar/espectaculos/el-secreto-de-villa-soldati-nid802364/

    Chissà, invece, che "lama" Steven Segal avrà donato al maldestro Maduro..
    .. mi pare di tutta altra stoffa e sicuramente di altra goffa latitudine.))


  10. (_non posso che continuare ad esprimere sentimenti di gratitudine, per il tempo che dedicate a noi, abitanti della Beozia.. 

    Forse aspettando che dalla terra arida nasca comunque qualcosa_.. (EnricoF, ne é positivo esempio)).

    :arigatou:

    Veramente bello (affascinante) il racconto della preparazione dell'evento.. Il risultato, appagante in video, immagino restarà scolpito nell'animo di chi lo ha vissuto. 

    Grazie ancor

     

    p.s.  perdona Enrico se ti ho tirato in ballo.. ma rammento ancora "quando sei apparso.." e quanta strada hai percorso, tra un trasloco, un figlio e l'altro.))

    Saresti quasi un esempio da seguire... solo nello studio (per quanto mi riguarda... già dato!! basta coi traslochi.)) :tioffrounabirra:


  11. .. Effimero e Persistente ..

    come per una Nihonto.

    Cent'anni e non sentirli .. come per Chanel n.5

    Come per le ns. amate token che spesso han più di cent'anni.
    Come per loro, nel lato effimero -ovvero transitorio, di breve durata, ma accattivante- c'è la parte "spirituale", difficile da percepire o definire.  Eppure da qualche parte, c'è.
    Foss'anche come nell'evocazione di un tappo ispirato a Place Vendome.

    Persistente.. come gli hatarachi.. a volte difficili da scovare, ma presenti e visibili alle menti più attente e dedicate ad una più profonda analisi.
    Persistente nel ricordo di una grande lama veduta (forse toccata.).
    Profonde analisi che talvolta sconfinano nell'effimera spiritualità di un mondo che ci gira attorno e mai si è completamente perso.

    Cinque .. per di più di maggio, come un'ode che gli fu dedicata...
    Dedicata ad un uomo che, tra mal di stomaco e visioni, vedeva e voleva una grande Europa.. anche se a suo modo.
    Molti le "genti" che lodarono le sue gesta.. Manzoni nella citata Ode, Beethoven nell'Eroica, Paolina sempre presente, spalla tenace e forte nei momenti difficili.

    Pare che la prima biografia fu pubblicata in Cina nel 1828 e tra le tante cose che si leggono si rimarca sempre la sua visione di uno Stato Forte, ma arbitrario, dove ogni cittadino deve essere in grado di difendersi contro di esso.   Al pari, nella visione, isituì una moneta unica per l'impero.. una sorta di antenato dell'euro, nel 1802.

    Si narra ancora che la notte prima della famosa battaglia Austerlitz, nel dicembre del 1805, Napoleone accompagnato da alcuni ufficiali, da un drappello di cacciatori a cavallo e dal suo chirurgo, eseguì l’ultima perlustrazione del campo. Tornando verso la sua tenda passando attraverso gli accampamenti dei suoi soldati, questi lo festeggiano calorosamente.
    Questo ricordo mai  lo abbandonò.. anche a Sant’Elena, pare.. ricorderà quel momento come uno dei più belli della sua vita.

     

    Effimero e Persistente
    ..come una spada giapponese.

     

    Tra le cose effimere che persistono in questo periodo, sono stato preso dal sogno dello «Sfortunato Morfeo» e tra i vari ascolti mi ha colpito il fatto che un gruppo di metallari giapponese avesse in scaletta un breve "brano in italiano", almeno nel titolo.    Una volta, non ricordo "chi" ci promise di raccontarci un qualcosa sulla attrazione giapponese per i ns. classici operistici...
    Ora vi lascio con i due brani dallo stesso titolo, dove il primo, in italiano, in parte ricorda vagamente "i Carmina burana".. con metallico condimento.  Chissà quale italica ispirazione ci sia in questo stravagante gruppogiapponese ¿?

    ¿ che sia tutto già espresso nel titolo ?  (..Cambio di Generazione..)
    https://www.youtube.com/watch?v=nAiv2ns6WzA&list=RDnAiv2ns6WzA&start_radio=1&t=21
    https://www.youtube.com/watch?v=x4LTlv8cURc


  12. (oggi la rete fa faceva le bizze.)

    .. https://www.youtube.com/watch?v=T4g57ovwESc  ..

    Dal rarissimo «ottavo nemico» Kikuchi trae ispirazione per la sigla (e non solo) di una fortunatissima serie.. Key Hunter, che scandisce i sabato sera giapponesi per ben ben otto anni, con oltre 260episodi, fino al 1973.. uno spy-triller che suscitò un grande successo e rese popolare anche Tetsurō Tamba (che incontremo in diversi ruoli anche in film della west-coast.)

    Questo il ,,tema" di Shunsuke Kikuchi.. Hijō no License   https://www.youtube.com/watch?v=s8w29DNZNDE


  13. .. molti di voi ci son sicuramente cresciuti ascoltando le sue musiche mentre guardavate L'uomo tigre, Goldrake, Harlock, il gatto spaziale Doraemon o la serie di Dragon ball.

    Iniziò prestissimo la sua carriera di compositore negli anni '60 e il primo film su cui ha lavorato è stato "The Eighth Enemy" del 1961, continuando a comporre musica e sigle per diverse serie di anime e drama televisivi fino al 2010. 

    In questi giorni, dopo solo 89 anni, ha deciso che si limiterà ad ascoltare.

    (a me diversi "Nomi" non dicono nulla.. ma solo perchè negli anniottanta ero gia vecchio o semplicemnte perchè non avevo un televisore.))
    Le musiche .. quelle, no. +/- le abbiamo orecchiate un pò tutti.
     

    Shunsuke Kikuchi.. (Aomori nel '31, Tokyo, qualche giorno fa).
     

     

     


  14. ... anche io nella mia vita per quasi vent'anni ho combattuto e praticato arti marziali.)) 

    Ancora pratico, senza costanza..(in compenso ho smesso di combattere, spero.)

    Benvenuto in questo bellissimo contesto che tratta di lame e antico Giappone. 

    sayonara


  15. .. Commentatori. 

    Approfittando del vicino fine settimana volevo segnalarvi, come da annuncio, un interessante quesito posto dal nostro Presidente.

    in breve.. 

    Ammettiamo di essere abbastanza bravi da riconoscere subito questo tipo di hamon e, notando il sugata tipico, pensiamo naturalmente a un nome paradigmatico: Kotetsu. Il santo Graal.

    Bum !

    .. pensando: Kanbun Shinto, ko itame bellissimo, juzuba hamon....sarà mica...

    Quali altri particolari della lama, così a spanne, andremmo a controllare per suffragare un simile azzardo ?

     

    L'intera riflessione di G.Luca Venier la troverete a pag.2 del Kantei di aprile .. :arigatou::arigatou:


  16. Provo a cambiare materia... lascio l'elaborato metallo per qualcosa di più naturale.. quasi un'entità biologica, che in alcuni casi chiamiamo virus  (ma solo perrchè ci accomuna.)

    Lui si chiama  Takizakura  ("ciliegio a cascata") ed è conosciuto come uno dei tre cherry-trees più antichi del Giappone e, ovviamente -come per glia altri due, è stato designato monumento naturale e nazionale tra i ciliegi.  Durante il periodo di fioritura (e questo è il periodo) si presenta con bellissime cascate di milioni di delicati petali rosa, proprio come l'acqua che scorre da una cascata.

    Si trova a Miharu, nella prefettura di Fukushima e tre ruscelli son di contorno alla piccola collinetta che lo ha visto crescere.
    Gli altri suoi due amici, si dice che ciascuno di loro sia millenario.. sono
    Usuzumi Sakura a Motosu City, Gifu e Yamataka Kamishiro in quel di Hokuto City, in Yamanashi.

    Tutto ciò ci porta a una delle tante storie e leggende che fluttuano intorno ai suoi evanescenti fiori.
    Questa una
    βriedizione di un testo di Yusuke Tanaka, co-fondatore del Katari japanese Storytellers, tra Toronto e Vancouver.

     

    Vita e morte, il ciclo della vita è proiettato nell'immagine metaforica di "Sakura", il nome dei fiori di ciliegio in Giappone.

    L'immagine è stata usata anche per descrivere la purezza della verginità di una donna e l'azione esplosiva suicida di un seppuku.
    Un destino formidabile dei giapponesi, uomini e donne.

    Al di là delle tre filosofie principali - scintoismo, confucianesimo e buddismo - che hanno costruito lo sfondo spirituale del Giappone, gli alberi di Sakura e i bellissimi fiori sono diventati il simbolo dello «spirito sublime» in Giappone.  In ogni primavera il Sakura fiorisce in prima linea.. dalla punta più meridionale di Okinawa fino al bordo più settentrionale di Hokkaido.

    Tutti sono ansiosi di sapere dove è arrivata la linea del fronte Sakura.. "sakura ha preso Kyoto oggi!" .. "arriverà a Nagoya tra un paio di giorni .. sarà meglio prepararsi per vederli questo fine settimana."

    Il tempo scorre.  Così, la coltre rosa dei fiori di Sakura copre l'intero arcipelago giapponese, colorando le montagne, i parchi, le strade e gli animi.
    Le persone si riuniscono sotto gli alberi Sakura per Hanami (la visione.. il semplice guardare i fiori)  sorseggiando un sake mentre iniziano la loro festa, cantando e ballando la bellezza di Sakura, per celebrare il ritorno di una nuova vita e il passaggio di una mortale stagione.. il freddo e cupo inverno.

    Poi, dopo una settimana o giù di lì, una folata di vento primaverile soffierà sui petali di Sakura in modo aspro, spietato, selvaggio.. agitando milioni di petali che volano in aria come uccelli svolazzanti.
    Camminando nel corridoio di un tappeto rosa, la gente sa e ricorda che "tutte le cose devono passare".

    Quella vita scompare come un'illusione, come i fuochi d'artificio.
    Triste..? Non proprio.
    La bellezza della vita esiste nel momento dell'estasi, dell'esplosione.
    Dal poema dei nobili che nelle loro lettere d'amore nei periodi Heian dell'VIII secolo sino alla lettera di addio dei "piloti del vento" del XX secolo, la metafora di Sakura non è mai scomparsa.. come se tutte Le Cose fossero state nel ciclo della reincarnazione.
    Se guardato da vicino, il colore di Sakura cade da qualche parte tra il bianco e il rosso.. quasi un passaggio dal tono rosso appassionato di una rosa o dal bianco lucido di un giglio.   
    Un petalo di Sakura pesa come un pezzetto di carta e ogni minuscolo petalo attira poca attenzione.
    Ma una volta che una fila di alberi esplode in una raffica di petali, ti colpisce per la sua maestosità e per il suo potere travolgente.  E quando scende la notte e la luna piena si nasconde o cerca di farsi scorgere sopra le nuvole, Sakura si trasforma improvvisamente in una figura misteriosa, seducente e affascinante. ... e sei intrappolato.

    Allora, se lo hai scorto, non potrai più allontanarti da quelle emozioni e dallo stupore che un fiore ti ha dato.
    La visione ti fa creare poesie, ti fa cantare canzoni d'amore, ti rende seducente, ti fa andare tutto per storto e ti fa pensare alla "vita e alla morte" nel momento in cui cerchi di fermare lo sguardo su un semplice fiore.
    La leggenda di Sakura è stata tramandata alle generazioni in questo modo e non cesserà mai di apparire in questo modo.

    Questa è una delle storie..  Lui è Miharu Takizakura..

    Miharu Takizakura.png
    .. ai petali del mondo


  17. Invito i nuovi arrivati (diciamo almeno dal 2020) a passare dalla sezione Kantei.

    Anche per chi al momento non abbia alcun testo, nella "sezione", c'è la Kantei Series pubblicata da Markus Sesko e tradotta da valenti persone qua del Forum (si comincia da pag.2), oltre a molteplici post inerenti "il sugata", la sua evoluzione e tanti altri post su hamon e hataraki.

    Anche il solo tentare di inquadrare un'epoca aiuta molto nella comprensione della spada giapponese e più si va avanti, più si comprendono le nostre lacune.
    Sbagliare non è difficile, ma sbagliando almeno ci s'incammina...

    Resta comunque una ottima base per iniziare la comprensione della spada giapponese (o, come nel mio caso, per comprendere "quanto ancora non ho compreso".)

    Kantei Series - INTK Forum (intk-token.it)


  18. .. ancora una curiosità per gli "audiofili pazienti", considerata la comune passione per i metalli giapponesi, sul brano "cadaver-revadac"..
    Le due tracce, pur essendo diverse, condividono uno spartito unico suonato prima "normalmente", poi al contrario.**
    (per chi volesse un'altra traccia.. Il power metal secondo il circolo dōjin Unlucky Morpheus (aristocraziawebzine.com)

Chi è I.N.T.K.

La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

Come associarsi ad I.N.T.K.:

Potete trovare QUI tutte le informazioni per associarsi ad I.N.T.K..
Associandovi ad I.N.T.K. accettate in maniera esplicita il Codice Etico e lo statuto dell'associazione ed avrete accesso ad una serie di benefici:
- Accesso alle aree riservate ai soci del sito e del forum;
- Possibilità di partecipare agli eventi patrocinati dall'associazione (ritrovi, viaggi, kansho, ecc...);
- Riceverete il bollettino trimestrale dell'Associazione.

"Una singola freccia si rompe facilmente, ma non dieci frecce tenute assieme."

(proverbio popolare giapponese)

×
×
  • Crea nuovo/a...

Informazione importante

Si prega di accettare i Termini di utilizzo e la Politica sulla Privacy