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MURAMASA e la sua scuola
GiulioC ha risposto a Francesco Marinelli alla discussione in Libri e pubblicazioni
Interessante Francesco. In effetti si vede dal montaggio due tendenze discordanti. Paul tiene il discorso molto piu' sullo storico e sul tecnico, mentre la voce narrante e gli intermezzi vanno di piu' verso la mito. Lo avevo notato la prima volta che l'ho visto ma col tuo commento il tutto si spiega. -
MURAMASA e la sua scuola
GiulioC ha risposto a Francesco Marinelli alla discussione in Libri e pubblicazioni
Documentario NHK su Muramasa: https://www3.nhk.or.jp/nhkworld/en/ondemand/video/3022030/ -
Sinceramente non ci vedo nulla di particolarmente sconveniente, trattano un prodotto diverso rispetto a quello di cui si discute in questo forum. Mi sono comunque incuriosito e ho dato un'occhiata al sito. Non fanno mistero della produzione in Cina e Thailandia e dell'utilizzo di acciai industriali; certo, qui e lì ci sono alcune frasi che potrebbero essere considerate pubblicità ingannevole, ma è più roba da associazione dei consumatori che non da questo forum.
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Kantei Kanshō ed Elezioni nuovo C.D. I.N.T.K. – 15 Aprile 2023
GiulioC ha risposto a Francesco Marinelli alla discussione in Eventi e Manifestazioni
Se creiamo un primo video poi sarebbe un attimo aggiungerne altri sotto la medesima categoria. Se poi consideriamo che la community commenterà aggiungendo i loro contributi potrebbe diventare un ottimo modo per tenere appunti per il tuo libro 🙂 -
Kantei Kanshō ed Elezioni nuovo C.D. I.N.T.K. – 15 Aprile 2023
GiulioC ha risposto a Francesco Marinelli alla discussione in Eventi e Manifestazioni
Proposta: non sarebbe possibile registrarlo e poi metterlo a disposizione nella sezione soci? Rimarrebbe anche ad archivio 🙂 -
😅 mah Raffa, guarda, tralasciando la collezione in sè sulla quale mi sono già espresso e abbiamo già discusso, secondo me è anche e soprattutto una quesitone di allestimento... certo, da una parte c'è un museo pubblico italiano neppure tra i piu' visitati e dall'altra una collezione privata di un appassionato e facoltoso benefattore che si interessa in prima persona, siamo d'accordo. Ma anche senza pretendere ipad, illuminazione ed effetti speciali come a Berlino, credo che si possa fare molto di piu' anche con solo qualche pannello e un minimo di voglia. Voglio dire, c'è chi è riuscito ad allestire una mostra di successo con i (pochi) pezzi della collezione Mazzocchi e con un po' di marketing. Eppure mi pare che il Giappone spesso si venda da solo, basta trovare la giusta formula.
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Sembra ci sia scritto Masamune Kuroda 黒田正宗. Forse mi avventuro un po' troppo ma non potrebbe quindi essere Hasebe Kunishige? Ho trovato qualche riferimento al fatto che fosse legato alla famiglia Kuroda.
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Infatti, anche se fosse una nuove acquisizione non avrebbe comunque senso. Per una Masamune aspetti di avere una vetrina dedicata e poi la esponi, non la releghi in un angolina mentre aspetti di capire cosa farne. Poi sinceramente anche Hamon e Jihada non mi tornano pienamente.
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La cosa strana della "Masamune" è che era in una vetrina bassa a livello terreno, senza scheda e senza monitor che ne evidenziasse le attività. Visto che sarete li' tra poco magari chiedete. Ecco la versione a maggiore risoluzione.
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Come promesso ecco qualche fotografia della nuova sede. Che dire, l'allestimento è di altissimo livello e l’esperienza risulta essere di grande interesse anche per i non addetti ai lavori. Praticamente per ogni singolo oggetto (sicuramente per tutti i principali) c’è una scheda individuale digitale in doppia lingua inglese / tedesco. Lo spazio espositivo si estende su due piani con spettacoli virtuali di tanko e teatro nō ad intervalli regolari all’interno di un teatro tradizionale fabbricato in Giappone appositamente per il museo. Non è un museo enorme in maniera assoluta, ma considerando la specificità della collezione non si può certamente considerare piccolo. Spade non tantissime rispetto alle armature, ma in ogni caso di livello e ben illuminate. Per alcune anche ingrandimenti digitali ad altissima definizione per apprezzare ogni sfumatura del metallo. Questi possono essere navigati attraverso touch screen, un tocco tecnologico secondo me pregevole e interessante nella sua realizzazione. Se proprio bisogna trovargli dei difetti potrei citare: · manca forse una sezione introduttiva propriamente detta ad uso e consumo dei visitatori occasionali. La prima sala risulta un po’ dispersiva e forse poco chiara anche per una non felicissima interfaccia tecnologica; · la disposizione dei pezzi non è molto chiara e sembra mancare una divisione per aree consistente lungo tutto il percorso espositivo; · lo shop è puramente turistico e manca materiale utilizzabile per lo studio (un solo catalogo delle armature in doppia edizione tiratura semplice / numerata, un vecchio cataloghetto generale della vecchia sede e una rivista, per il resto souvenir). Detto questo, che è proprio andare a cercare il pelo nell’uovo, la qualità e la cura sono palpabili. Merita da solo il viaggio.
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Speriamo anche perchè al momento è piuttosto basso per quello che offrono (ad esempio è notizia di questi giorni che gli Uffizi hanno aumentato da 20 a 25). Purtroppo alzare i prezzi in Giappone puo' non essere cosi' semplice e spesso il processo diventa laborioso. Qui per di piu' si tratta di un'istituzione pubblica.
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Notizie preoccupanti, speriamo sia solo un modo per concentrare l'attenzione sul problema e chiedere nuovi fondi al governo. https://www.japantimes.co.jp/news/2023/01/11/national/museum-utility-prices/?utm_medium=Social&utm_source=LinkedIn#Echobox=1673499650-1
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In realtà non c'è neppure bisogno di importarle: https://www.ilsole24ore.com/art/il-porto-franco-ginevra-ultimo-baluardo-segretezza-svizzera-AEcwnpMD Trovate molte altre informazioni online, si tratta di un tema interessante. Comunque è per questo che dubito si tratti di traffico o di transazioni illecite o concatenate. Questo la voleva tenere a casa per sé e per non pagare 54k di iva su una spada che ha pagato 670 ora si becca una multa da 800 per non parlare dei problemi che potrebbe avere da ora in avanti. La cosa assurda è che il primo pensiero per un collezionista, ancor prima del puro rispetto della legge, dovrebbe essere la tutela del pezzo. Credo che sia stata sbloccata, ma se fosse rimasta confiscata in un magazzino?
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Grazie mille @raffa della segnalazione, lama interessantissima anche per la sua storia. Non credo tuttavia che storia sia dipesa da un timore simile. La mia limitata esperienza con le dogane svizzere è decisamente buona e non ho mai ravvisato impedimenti di natura amministrativa o burocratica e neppure plurime interpretazioni delle norme. Anche perché basta mandare una mail alla sede centrale della polizia federale a Berna competente per la regolamentazione delle armi per ricevere entro poche ore conferma scritta delle disposizioni di legge (che ti dicono puoi poi far valere in dogana per loro stessa chiarificazione). Forse più dimore della dogana in uscita dalla Germania? Ora, a meno di discorsi specifici per l’importanza della lama che comunque non credo esserci (vengono importate opere d’arte di valore ben maggiore), credo si tratti di semplice avidità unita a stupidità. Più la seconda a dire la verità dato che una persona in grado di pagare 670k CHF per una Token immagino possa agevolmente permettersi di pagarne 54 di iva. Poi proprio in un paese dove le sanzioni pesano (si parla di un valore complessivo di sola sanzione più alto del valore della lama + iva) e dove non è mai piacevole avere gli occhi delle autorità addosso. Mi aspetto ora controllino cosa questo tizio abbia in casa.
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Da quel poco che si può evincere dalle scarne informazioni sembrerebbe essere l’importo della fattura effettiva trovata in auto. Anche perché sarebbe stupido per chi è stato colto sul fatto dichiarare un importo esagerato
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La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.
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