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Seiitaishogun

Game Model Of Katana

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Lungi da me essere un esperto , cmq mi sono permesso di criticare questo lavoro da un punto di vista del realismo , che a mio avviso dopo mesi passati a modellare la tachi grazie anche ai vostri consigli , credo di avere acquisito una certa , seppur minima conoscenza....

 

ebbene ho osato criticare , a mio avviso in maniera costruttiva dicendo quali parti mancassero o andassero fatte questo lavoro :

 

http://vagabondangel.com/Oblivion/Screensh...A_RKatana13.jpg

 

http://vagabondangel.com/Oblivion/Screensh...A_RKatana14.jpg

 

le critiche che ho mosso , ditemi voi poi se ho sbagliato , tutto può essere ....

 

sono l'assenza del menuki , troppi passaggi dello ito , l'assenza dei fori nella tsuba , mancanza dei seppa , manico troppo piatto , ecc....

 

inutile dire che mi hanno mangiato :wacko: per aver osato anche muovere una critica :ichiban: che si riferiva solo al titolo della thread .....

 

"realistic Katana" :gocciolone:

 

E ho consigliato di cambiarlo ^^ ....

 

ma forse mi sono sbagliato nell'individuare imprecisioni o quant'altro , mi rimetto a voi per la mia punizione ^^ o concordia .... :arigatou:

 

ditemi voi che ne pensate , considerate cmq che deve essere un modello low polygon , cioè molto meno dettagliato nella forma , ma non necessariamente nelle texture , del mio modello Tachi ....


www.seiitaishogun.com

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Sui passaggi dello ito diciamo che potrebbero anche essere accettabili su un koshirae del primo periodo Azuchi-Momoyama (vedi Daisho del daimyo Maeda Toshie conservato al tempio Oyama della prefettura di Ishikawa),ma il fatto è che ci sono troppe imprecisioni come la totale assenza ad esempio del nodo finale dello tsukaito...Andrebbero poi corrette le proporzioni dell'habaki ecc,ecc,ecc...

Dai Shogun non prendertela il fatto è che hai sbagliato proprio a criticarli.

Non si può criticare qualcuno se questo non è predisposto a ricevere critiche o consigli :arigatou:


La vittoria è di colui,

ancor prima del confronto,

che non pensa a sè

e dimora nel non-pensiero della grande origine.

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Non si può criticare qualcuno se questo non è predisposto a ricevere critiche o consigli :arigatou:

 

sacre parole...

e poi sulla parte finale della tsuka: il kashira sembra un rotolo di scotch schiacciato, manca il nodo, poi la parte finale della tsuka sembra una clava, è troppo larga sul finire invece di essere un pò affusolata...ci sarebbe altro ma tu lasciali nella loro ignoranza!

Modificato: da musashi

<!-- isHtml:1 --><!-- isHtml:1 --><em class='bbc'>Insisti, Resisti e Persisti...Raggiungi e Conquisti!<br /><img src='http://www.intk-token.it/forum/uploads/monthly_11_2008/post-34-1227469491.jpg' alt='Immagine inserita' class='bbc_img' /><br /></em>

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sacre parole...

e poi sulla parte finale della tsuka: il kashira sembra un rotolo di scotch schiacciato, manca il nodo, poi la parte finale della tsuka sembra una clava, è troppo larga sul finire invece di essere un pò affusolata...ci sarebbe altro ma tu lasciali nella loro ignoranza!

 

Hihihi Grazie ^^ :gocciolone: .... :arigatou:


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Nodi dello tsukaito "copiati" ... sono tutti da una parte !

Menuki nella partecentrale ? Non scentrati ? Forse si usavano da qualche parte che io non sò, ma mi sembrano sbagliati.

Il Kashira sembra più grande del Fuchi.

Pure l'amon mi sembra "industriale"

 

Shirojiro

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la lama è completamente sproporzionata: kissaki troppo grosso, lama troppo corta rispetto allo tsuka e troppo larga rispetto allo tsuka.

Trovare poi un boshi così semplice su un hamon così elaborato è molto difficile.

L'habaki è troppo largo e fa scalino con la lama

lo ito è troppo fine, i menuki mal posizionati e manca il nodo finale.

il kashira fa schifo

mancano i seppa

l'impugnatura è troppo lunga e stretta e ha un effetto rastremato al centro che non esiste.

L'hamon è fatto con il copia incolla...

tutta l'impugnatura è piatta, non ci sono spessori.

 

La tua è anni luce avanti



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La tua è anni luce avanti

 

Questo è poco ma è sicuro :ok:


La vittoria è di colui,

ancor prima del confronto,

che non pensa a sè

e dimora nel non-pensiero della grande origine.

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