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Snoopy

Meglio Rotta O Piegata?

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Ho una domanda, decisamente banale, per voi.

 

Ipotivvando che in combattimento la vostra lama subista un urto di grossa entità, preferite rimanere con in mano una spada piegata o rotta?

 

Ciao.

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A domanda banale, risposta banale... ma quale combattimento, io butto la sbada e scappo (su serio consiglio del sensei fatto ogni anno a tutti i praticanti del Dojo).


Gisberto (ex nick Koala)

 

Persevera nell'addestramento come se fossi una spada che deve essere forgiata con il più puro dei metalli. (Takuan Soho)

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A domanda banale, risposta banale... ma quale combattimento, io butto la sbada e scappo (su serio consiglio del sensei fatto ogni anno a tutti i praticanti del Dojo).

 

"Sergente se attaccano la caserma cosa fa'?""Lascio il fucile e mi appello alla convenzione di Ginevra" Il sergente ero io ovviamente.

 

Meglio che la spada si pieghi. Che si pieghi la spada e' normale ma se si spezza e' un disastro. Spesso le lame antiche medioorientali e occidentali non erano temperate proprio per evitare che si spezzassero.

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Se si spezza non posso più ripararla. A volte se si piega limitatamente dopo pochi giorni può drizzarsi da sola o comunque ridurre la piega.


Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi.

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Dipende ...

 

per esempio dal punto della lama che subisce il "trauma":

talvolta con una lama piegata (per esempio a 90 gradi) non si riesce a combattere (né di taglio, né di punta) ma con un tantô (anche senza punta) posso continuare.

 

Comunque, se non sono stato in grado, durante il combattimento, per l'infima qualità della mia tecnica, di salvaguardare la "mia anima" ... allora il risultato è colpa mia.


Un proverbio orientale recita: "La verità non suona bene all'orecchio".

Le persone, in genere, tendono a preferire le cose piacevoli alle cose vere:

Per quanto nelle mie possibilià, ricerco le cose vere ... anche se dovessi riscontrarle spiacevoli.

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Personalmente non mi porrei il problema , non mi si piegherebbe ne si spezzerebbe perchè sarei morto in 2 decimi di sec.

 

Se intendi nihonto penso proprio che siano fatte in modo da resistere al massimo all'impatto con le protezioni dell'avversario , o si piegano limitatamente o si spezzano ..poi se si sbaglia si sbaglia .

 

Comunque la domanda è interessante .


Alla fine del vento

Ancora cadono le foglie ..

..Un falco lancia il suo grido

Si fa più fondo il silenzio dei monti

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Comunque la domanda è interessante .

:shock:

perche' interessante ?

 

c'e' ancora qualcuno che fa duelli con le nihonto ?


Andrea

 

www.taai.it

www.iwamaryu.it

www.aikidogarda.it

www.takemusuaikidokyokai.org

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Sì anche a me interessa poco onestamente. La trovo una discussione un po' assurda.

Tipo "Se fai un incidente preferisci romperti un braccio o una gamba?"


Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi.

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snoopy è esperto in acciai , penso che stia cercando di capire l'utilizzo dello shingane e kawagane .

Dovrebbe considerare il tipo di utilizzo e le tecniche usate dai bushi per capire perchè sono fatte cosi .


Alla fine del vento

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snoopy è esperto in acciai , penso che stia cercando di capire l'utilizzo dello shingane e kawagane .

Dovrebbe considerare il tipo di utilizzo e le tecniche usate dai bushi per capire perchè sono fatte cosi .

 

Credo che siano fatte cosi' semplicemente perche' lo shingane costa meno in termini di tempo di lavoro e di spreco di metallo del kawagane e il risultato finale e' accettabile dal punto di vista di meccanico. Si accoppiano materiali a differenti stati di lavorazione risparmiando il lavoro sulla parte che non si vede. Quando si arma un esercito anche queste considerazioni fanno la differenza.

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Credo che siano fatte cosi' semplicemente perche' lo shingane costa meno in termini di tempo di lavoro e di spreco di metallo del kawagane e il risultato finale e' accettabile dal punto di vista di meccanico. Si accoppiano materiali a differenti stati di lavorazione risparmiando il lavoro sulla parte che non si vede. Quando si arma un esercito anche queste considerazioni fanno la differenza.

 

Prova ad immaginare il tipo di forze in gioco durante il taglio con una nihonto considerando che ha una curvatura , che non è un arma da impatto , che non esistevano le stoccate e le parate .


Alla fine del vento

Ancora cadono le foglie ..

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Prova ad immaginare il tipo di forze in gioco durante il taglio con una nihonto considerando che ha una curvatura , che non è un arma da impatto , che non esistevano le stoccate e le parate .

 

non e' un'arma da impatto (niente tagli?), nessuna stoccata, nessuna parata... cosa ci facevano ci si pulivano le unghie? Con uno spadone nostrano del 1300, spadone triangolare appuntito, un C50 per intenderci, ci si dava di punta, di taglio, si parava. Una katana (esternamente C70, C60, internamente C80, C100) ha una geometria anche piu' robusta visto che: il controtaglio era una rarita', che mediamente ha uno spessore piu' alto e la tempra e' ottima. Penso che con una katana si possa tranquillamente parare, dar di taglio e di punta senza grossi problemi (se sti sta dalla parte della tsuka)

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Credo che siano fatte cosi' semplicemente perche' lo shingane costa meno in termini di tempo di lavoro e di spreco di metallo del kawagane e il risultato finale e' accettabile dal punto di vista di meccanico. Si accoppiano materiali a differenti stati di lavorazione risparmiando il lavoro sulla parte che non si vede. Quando si arma un esercito anche queste considerazioni fanno la differenza.

 

Se fosse solo una questione di tempo materiale non ci sarebbero le den e 1000000 tsukurikomi

Anche nelle spade antiche europee c'era una fase strutturale simile

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Quando si cerca di dare una risposta univoca ed universale sulla tecnica costruttiva di una katana si cade sempre in errore.

Non ci sono ragionamenti sbagliati, piuttosto certe affermazioni diventano errate se vi si attribuisce troppo peso o se si ha la presunzione di aver scoperto l'elemento giustificativo determinante e prevalente.

La nihonto è un sistema complesso , frutto dello sviluppo di esigenze assortite e sintesi allo stesso tempo di svariate esigenze che mutano nei secoli e nei luoghi a seconda delle tradizioni e della pratica emipirica contingente.

Il risparmio di materiale è un elemento che ha una valenza, ma non è un elemento esauriente a giustificare i differenti gitae.

L'affermazione di Angelo non è dunque errata, ma è sopravalutata nelle motivazioni in maniera estrema.

Le lame di bassa qualità come le kazuuchi-mono erano sicuramente composte da una maggiore percentuale di shingane rispetto ad altre lame e ciò era certamente dovuto alla necessità di accelerare i temp di produzione e ridurre i costi, si tratta tuttavia di un caso, di un tipo di lama in una determinata contigenza temporale (guardacaso il Segoku Jidai) e non ha invece applicazione utile per un discorso generale teso a dare motivazine alla presenza di diversi gitae.


Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi.

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non e' un'arma da impatto (niente tagli?), nessuna stoccata, nessuna parata... cosa ci facevano ci si pulivano le unghie? Con uno spadone nostrano del 1300, spadone triangolare appuntito, un C50 per intenderci, ci si dava di punta, di taglio, si parava. Una katana (esternamente C70, C60, internamente C80, C100) ha una geometria anche piu' robusta visto che: il controtaglio era una rarita', che mediamente ha uno spessore piu' alto e la tempra e' ottima. Penso che con una katana si possa tranquillamente parare, dar di taglio e di punta senza grossi problemi (se sti sta dalla parte della tsuka)

 

Non ho scritto che non è un arma da taglio , ho scritto che non è un arma da impatto ( ascia , alabarda , mazza ) .


Alla fine del vento

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Si fa più fondo il silenzio dei monti

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Le eventuali parate avvenivano -potendo- di dorso. Forse comunque non è chiaro che esite una vera e propria differenza tra le tecniche di combattimento nipponiche e quelle medioevali occidentali. La katana nasce come arma conclusiva , poi certamente esistevano combattimenti lunghi e fatti di parate stoccate ecc. Ma fondamentalmente la katana è un'arma da un colpo e finisce tutto, non da mazzulate continue tipo colpi di clava. ...ed anche qui-io per primo- sto generalizzando lo so.


Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi.

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Comunque anche meccanicamente è funzionale, questo tipo di struttura è presente in spade di altre culture oltre a quella giapponese non è solo una questione di risparmio di materiali

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Comunque anche meccanicamente è funzionale, questo tipo di struttura è presente in spade di altre culture oltre a quella giapponese non è solo una questione di risparmio di materiali

Ma certamente Cecco, lo sappiamo bene... :ok:


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La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

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