Vai al contenuto
token.piero.

Foto Esperimento

Messaggi consigliati

L'idea del letto di ceneri mi sembra buona, però si dovrebbe riuscire a mantenere un letto incandescente, per far questo, secondo me bisogna alzare le prese da dove s'immette aria, diciamo ad un terzo dal fondo, o anche a metà, in questo modo il carbone sopra le bocchette brucia più velocemente lasciando sotto un letto incandescente che permette al prodotto(non sò come definirlo)non solo di mantenere la temperatura,ma di amalgamarsi in questo modo con quello che viene immesso in seguito fino a rimanere quasi un blocco unico.

Questo, semplificando al massimo, mi sembra di capire è il sistema della fornace del Tatara.

Comunque ricontrollaTi bene gli spaccati che Ti avevo postato,il segreto è lì, bisogna avere l'intuizione nel trovare il giusto equilibrio.


"accorciati la firma". Ernst Jünger

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

Token.piero, qualsiasi cosa tu stia facendo hai tutta la mia stima per l'impegno che stai proferendo in questa impresa :arigatou:

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

dunque riproviamoci

 

allora alziamo l'aria

mettiamo un tuyare in ghisa a metà altezza

leggermente obliquo

che spinge aria dall'alto verso sotto

in quanto nell'arco di tutto queste ore il livello del carbone cresce

e va ossigenato a più altezze

 

e quindi l'aria da sotto anche

 

ci connetto un ventilatore con 2 uscite 2 raccordi

che mandano aria da sotto e di lato

P1010286.JPG

P1010288.JPG

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

verrebbe una cosa di questo tipo..

per ottenere una temperatura maggiore

riuscirà a raggiungere i 1000 gradi e passa?

staremo a vedere..

non resta altro che accendere il forno!

P1010289.JPG

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

quel piccolo ventilatore non bastava prima e non basterà nemmeno ora .

 

Ti servirebe una ventola per caldaie a legna a fuoco rovesciato .

 

L'aria solitamente contiene un 40%-90% di umidità percentuale in peso , il letto di ceneri del tatara e la ghiaia più sotto servono per isolare il blocco dall'umidità che viene dal terreno sotto .

 

Se lo fai in una giornata con aria secca aumenti le possibilità di successo .

 

..però rimmarrà sempre il fatto che è piccolo .


Alla fine del vento

Ancora cadono le foglie ..

..Un falco lancia il suo grido

Si fa più fondo il silenzio dei monti

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

posseggo una batteria di 100 ampere

della macchina

un ventilatore più grosso la sdraia

quindi ci va bene uno da 12 volt

con autonomia di 15 ore 20 ore

giorno e notte

 

il fatto è che non serve più aria

te lo assicuro

 

secondo me quello è il giusto!

per me il segreto è nel tempo

 

la temperatura si raggiunge a poco a poco

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

la fornace lavora da ormai 8 ore ininterrotte

questo è il prima

e poi il dopo

 

al di sotto è diventato un tappeto incandescente

fosforescente

 

 

la seconda foto è ormai notte

qui sono le sei

ho iniziato alle nove ad accenderlo con carta e legna

continuandolo ad alimentare col carbone

 

dentro ho buttato il macinato di ferro che ho raccolto dietro ai macchinari

di diverse botteghe di fabbri e più l'ematite rossa

 

il fuoco del carbone di legna p ben diverso

fa poca fiamma ma produce molto più calore

P1010297.JPG

P1010307.JPG

P1010310.JPG

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

In quello che stai facendo c'è molto dell'Alchimista, Ti auguro di trovare la Tua "Pietra Filosofale", appena puoi postaci il prodotto finito, assieme alle Tue considerazioni, Ti converrebbe scriverTi degli appunti su quelle che sono le cose che vedi e che fai, per poter poi arrivare ad una sintesi degli aspetti positivi e di quelli negativi, così non rischi di riprterli nelle prossime fusioni.

Se fossi più vicino Ti verrei a dare una mano, comunque almeno tramite il forum sono con Te.

Avanti così, con entusiasmo.

mauri


"accorciati la firma". Ernst Jünger

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

grazie.

 

comunque ora sono arrivato a dieci ore suonate

non mancherò di postare il risultato

non prima di almeno....

un altro giorno di combustione

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

ok questo è il risultato

finalmente si è consolidato

e il ferro dolce è divenuto più solido

 

in alcune parti ci sono tracce di fusione

piccole parti

 

ora bisogna analizzare questi pezzi quanto carbonio c'è

in sostanza un pò di carbonio ci va sempre

ma di meno col forte getto d'aria

 

quindi per aggiungere carbonio e solidifcare ulteriormente uno di questi pezzi

bisognerà scaldarlo in una forgia tra i carboni ardenti

per aumentarne la dose di carbonio

 

cose che ho notato:

bisogna aggiungere ferro o carbone al momento giusto

non a casaccio

quando le fiamme sono vive

allora si può mettere più ferro

quando deve prendere

bisogna mettere più quantitativo di carbone

P1010312.JPG

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

Wow! Sembrerebbe che qualcosa sia uscito! Cavoli, quante ore di combustione?

 

Se ti và potresti compilare una piccola lista con qualche dato:

-Quantità e tipo di combustibile usato

-Ore di lavorazione

-Quantità di minerale impiegata

-Temperatura raggiunta

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

si allora

innanzi tutto ho notato

 

le prime ore il fuoco era rosso

 

poi il fuoco del carbone di legna che scaldava molto più forte

faceva una fiamma viola

 

sulle 11. 12 ore credo

 

ho versato dentro 5 kg di materiale circa

ciò che ho ottenuto pesa all'incirca 900 grammi

 

quasi 1 kg

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

altra cosa che ho notato

se il blocco si è indurito

significa che del carbonio dentro ci è andato

perchè è la presenza di carbonio che indurisce il ferro!

 

ora ho capito il significato della fornace tatara e l'importanza

di dare un pezzo di ferro coi giusti quantitativi di carbonio

 

anche se si insuffla aria in abbondanza

uno spillo di carbonio ci va sempre

 

e quello sarà il nostro 3 % di acciaio dolce

 

quindi non resta altro da fare che convertire e modificare il forno

in una forgia

 

e scaldare uno dei pezzi all'interno di un cumulo di carboni incandescenti

in maniera tale che il carbonio aumenti

e il ferro si indurisca ancora di più

 

in modo tale da ottenere un tocco di ferro dolce e uno di ferro duro

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

Mi sembra sia andata meglio dell'altra volta, non riesco , da quello che hai postato a vdere la consistenza del prodotto fuso, secondo Te anche all'interno è così come si presenta all'esterno o è più compatto?

nel caso bisognerebbe tagliare uno dei blocchi per vedere se è veramente ferro.


"accorciati la firma". Ernst Jünger

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

all'interno è più compatto

basta tenerlo in mano e stringerlo

per sentire che è ferro aggregato

 

è ferro!

 

ma comunque il discorso sta nel fatto che sia ferro con 0.3 % di carbonio

 

quindi il prossimo passo sarà prendere una lstra di acciaio

forarla.

circondarla di mattoni refrattari.

carbon coke al centro.

un tubo aumentato da un ventilatorino sotto.

e fare una forgia.

scaldarlo dentro una montagna di carboni incandescenti

per aumentare la dose di carbonio

e indurirlo di più

fino al qualitativo 0.7 %

 

prendere un incudine e vedere di martellarlo

per ripiegarlo una quindicina di volte ciascuno

 

sia il duro che il morbido

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

cioè o meglio

verificare la quantità di carbonio di ogni singolo pezzo

i pezzi di qualità maggiore. più duro.

assemblarli. avvolti in un telo.

scaldarlo e appiattirlo fino al pacchetto

e comunque questo tipo di ferro ricavato in questa maniera si assmelba più facilmente

 

 

quindi. una volta assemblati pezzi dello stesso tenore di carbonio

 

martellarli sull'incudine e ripiegarli

 

vedrò di studiare ben bene anch questo procedimento.

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

ho trovato come riconoscere i due tipi di ferri

il test della scintilla

lo spark test

 

praticamente esso consiste nell'appoggiare il ferro

a una ruota per arrotare

e nel vedere la quantità di scintille

magari potrebbe appunto andare bene anche l'arrotino

il frizionamento della ruoa a contatto coll'acciaio

produce piccoli frammenti che diventano incandescenti e formano come una piccola scia di cometa

gettati via

e le diverse tipologie di scie indicano la percentuale di carbonio

 

 

un ferro a bassa pecentuale di carbonio o dolce

partirà una intensa e luminosa scia della scintilla del ferro

che poi verrà interrotta da una sorta di "ramificazioni"

 

un ferro ad alta percentuale di carbonio

dovrebbe fare meno fiotti di luce di scintille

ma più ancora più "ramificazioni" che partono fin dall'inizio.-

cioè in pratica la scintilla svanisce quasi del tutto

e le "ramificazioni" appaiono più vicine alla ruota

 

non resta che provare

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per commentare

Devi essere un utente per poter lasciare un commento

Crea un account

Registrati per un nuovo account nella nostra comunità. è facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui.

Accedi ora

Chi è I.N.T.K.

La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

Come associarsi ad I.N.T.K.:

Potete trovare QUI tutte le informazioni per associarsi ad I.N.T.K..
Associandovi ad I.N.T.K. accettate in maniera esplicita il Codice Etico e lo statuto dell'associazione ed avrete accesso ad una serie di benefici:
- Accesso alle aree riservate ai soci del sito e del forum;
- Possibilità di partecipare agli eventi patrocinati dall'associazione (ritrovi, viaggi, kansho, ecc...);
- Riceverete il bollettino trimestrale dell'Associazione.

"Una singola freccia si rompe facilmente, ma non dieci frecce tenute assieme."

(proverbio popolare giapponese)

×
×
  • Crea nuovo/a...

Informazione importante

Si prega di accettare i Termini di utilizzo e la Politica sulla Privacy