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emtolor

tachi distrutta!

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Innanzitutto chiedo scusa per il doppio post, ma sono uscito dall' editor ed in seguito non sono più riuscito rientrarci e modificarlo o ad aggiungere foto. Io come semplice utente non penso di poter cancellare il post anche se sono stato io a scriverlo: se qualcuno dei moderatori volesse procedere gli sarei molto grato.

 

Ricominciamo da capo:

 

Sono a scrivere questo post (stavolta speriamo con successo) per un dubbio che mi è venuto osservando una delle tante lame che si trovano in rete. Vorrei sottopore alla vostra attenzione, oltre alle condizioni vergognose in cui è stata conservata questa spada(se di questo si tratta), alcuni particolari che hanno copito la mia attenzione. Passiamo intanto alla lama in questione:

 

Nagasa: 71

Nakago: 22,3

Motohaba: 3

Sakihaba: 2,2

Motokasane: 0,7

Sakikasane: 0,4

 

Queste le foto (purtroppo una dell' intera lama non è presente):

 

DSC00006.jpgDSC00009.jpgDSC00008.jpgDSC00012.jpgDSC00013.jpgDSC00014.jpgDSC00015.jpgDSC00017.jpgDSC00018.jpgDSC00019.jpgDSC00020.jpgDSC00023.jpg

 

 

 

La lama è una tachi, direi tardo muromachi con mei Kanefusa conservata in maniera a dir poco "barbara".

Kantei a parte, i miei dubbi iniziano proprio con la mei, che rispetto al tipo di lama è apposta sul lato ura essendo la tachi indossata con la lama verso il basso. Passando ai difetti fisici (la vera nota dolente) riscontriamo innanzitutto un enorme Hagire che si protrae fino allo shinogi. Se a questo punto prendiamo ad esempio la foto di kirikomi postata da Lorenzo (qui di seguito riportata) nell' ottimo servizio sui difetti delle lame, si nota come l' impatto tra due lame produca segni netti e ben marcati.

 

index.php?app=core&module=attach&section=attach&attach_rel_module=post&attach_id=7154

 

Per quanto invece ci è dato di vedere nel caso della lama all' asta, i segni sono tutt' altro che netti, riprova a mio avviso di un errato yaki-ire piuttosto che di uno scontro in battaglia.

Altro difetto evidente (almeno più degli altri, che qui si sprecano) lo si ha nel nakago, dove poco sotto il mune si nota una linea ben marcata. Potrebbe inizialmente far pensare ad una ri-saltadura del codolo stesso, ma più verosimilmente si tratta di una prolungata immersione in acido.

Questa lama si trova all' asta su Ebay (trovare il link in fondo al post), da parte di un venditore che negli ultimi mesi ne ha vendute qualche decina. Le lame da lui trattate sono tutte in queste condizioni, mai una in migliore stato di conservazione. Se prendiamo quindi in esame tutti i punti (scarsa qualità di forgia, kodolo immerso in acido) potremmo anche sospettare un qualcosa di poco pulito. Possibile che un venditore australiano abbia una tale quantità di lame? E possibile che siano tutte in questo stato di conservazione? Ad essere maliziosi si potrebbe pensare che qualcuno imiti le tecniche di forgia giapponesi usando poi bassi espedienti per invecchiare le lame al doppio fine di dargli valore e nascondere possibilmente i difetti derivati da scarsa maestria. A mio avviso è ovviamente più facile dare a vendere una lama che in queste condizioni nasconda sotto i graffi il suo reale aspetto, che un falso fresco di politura più esposto all' occhio attento dell' esperto.

 

Un 'ultimo quesito che vi pongo riguarda sempre una lama del suddetto venditore che ha contribuito ad alimentare i miei dubbi:

 

DSC00004.jpg

 

E' possibile che una lama in queste condizioni mantenga un hamon ben visibile? Questa foto relativa ad una sua precedente asta mi ha fatto scattare la scintilla del falso. Mi ha dato subito l' impressione di una lama recente appositamente invecchiata. Se questo discorso dovesse dimostrarsi in qualche modo veritiero sarebbe un fatto a mio avviso assai grave, molto più gravie della presenza sul mercato delle migliaia di cineserie che ogni giorno vediamo sparse per la rete, ben riconoscibili ed evitabili.

 

Fatemi sapere cosa ne pensate, sia in merito al mio sproloquio, sia alla lama in se.

Come promesso ecco il link http://cgi.ebay.it/ANTIQUE-JAPANESE-SAMURAI-SWORD-KATANA-tsuba-tanto-ww2_W0QQitemZ260460758996QQcmdZViewItemQQptZAsian_Antiques?hash=item3ca4abc7d4

 

Ciao, Emiliano.


"La maggior parte della gente era matta. E la parte che non era matta era arrabbiata. E la parte che non era né matta né arrabbiata era semplicemente stupida."

 

"Non mi fido molto delle statistiche. Perché un uomo con la testa nel forno acceso e i piedi nel congelatore statisticamente ha una temperatura media!"

 

"La gente è strana: si infastidisce sempre per cose banali, e poi dei problemi gravi come il totale spreco della propria esistenza, sembra accorgersene a stento."

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Innanzitutto chiedo scusa per il doppio post, ma sono uscito dall' editor ed in seguito non sono più riuscito rientrarci e modificarlo o ad aggiungere foto. Io come semplice utente non penso di poter cancellare il post anche se sono stato io a scriverlo: se qualcuno dei moderatori volesse procedere gli sarei molto grato.

 

Ho provveduto a cancellare il topi con l'errore.

Comunque, per modificare i tuoi messaggi devi cliccare sul pulsante modifica che trovi alla fine di ognuno.


<!-- isHtml:1 --><!-- isHtml:1 --><em class='bbc'>Insisti, Resisti e Persisti...Raggiungi e Conquisti!<br /><img src='http://www.intk-token.it/forum/uploads/monthly_11_2008/post-34-1227469491.jpg' alt='Immagine inserita' class='bbc_img' /><br /></em>

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Quanto ai difetti, caro Emiliano ci stanno tutti i tuoi dubbi.

Non sposo assolutamente l'ipotesi di una lama forgiata nuova e poi invecchiata, però qualcosa sotto ci sta. Ci sta anche che un venditore australiano abbia tutte queste lame, è sufficiente fare man bassa di porcherie, di lame rovinate e in penoso stato: ci sono venditori sul web che ne hanno a decine e lotti interi anche di 10 lame in questo stato, insomma...gente che colleziona ferri rotti e li rivende a qualche sprovveduto o amante dell'orrido.

Torando alla lama, tra i più forti dubbi c'è sicuramente quello che riguarda il nakago: presenta quella linea marcata che, come dici tu, farebbe pensare ad una saldatura. Ad avvalorare questa tesi sta il fatto che un nakago suriage non sarebbe stato rimodellato così e poi quelle yasurime marcate...peraltro, non penso neppure che sia un nakago di qualche kanefusa vista queste le rifiniture un pò grossolane.

Sicuramente non una lama cui prestare attenzione, mentre il venditore ogni tanto qualche lama discreta la vende.


<!-- isHtml:1 --><!-- isHtml:1 --><em class='bbc'>Insisti, Resisti e Persisti...Raggiungi e Conquisti!<br /><img src='http://www.intk-token.it/forum/uploads/monthly_11_2008/post-34-1227469491.jpg' alt='Immagine inserita' class='bbc_img' /><br /></em>

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ragazzi perchè non ci concentriamo su lame buone? :gocciolone:

poi non è che ha messo un prezzo di partenza esagerato è consono allo stato della lama se poi c'è qualcuno disposto a pagarla meglio per l'inserzionista :happytrema: magari vale la pena solo per i tosogu :gocciolone: anche se non sembrano coerenti tra loro.. lorenzo come ti sembrano? l'ito è di pelle?

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Conosco bene questo venditore australiano, è presente da tempo su Ebay e fotografa sempre le lame

sullo stesso " stendardo ".

Anche a me non ha mai ispirato fiducia, nonostante non faccia nulla per nascondere i difetti delle

lame i dubbi sull' autenticità si sprecano.

Riguardo alla provenienza non so ... di solito vende molte Gunto quindi non è difficile che magari

si rifornisca grazie ad un retaggio dei sequestri operati dagli USA dopo la seconda guerra mondiale.

:checcevofa:


Ognuno di noi nasconde dentro di sè una scintilla divina, basta saperla cercare.

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La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

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