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Rinnovo/Iscrizioni N.B.T.H.K. Italian Branch 2024

La Branch italiana è un piccolo organismo, sostenuto dall’impegno e dalla passione di pochi, ma risulta molto importante per lo sviluppo dei nostri studi sulla token. Vi esortiamo a prendere in considerazione l’idea di far parte di questo gruppo, non solo per progredire nello studio ma anche per diventarne sostenitori attivi. Oltre ad essere economicamente vantaggioso per chi vuole essere socio N.B.T.H.K., permette di avere un contatto privilegiato con la Sede Centrale a Tokyo, dando l'accesso a canali di studio altrimenti impensabili per un occidentale, come accaduto durante l'ultimo Special Meeting.
Chi è interessato e desidera avere maggiori informazioni, che sia già Socio INTK o meno, può contattare il Presidente Gianluca Venier entro il 20 marzo direttamente via email: nbthk.italianbranch@gmail.com

Masahiro Hamano

Vestiario

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Ciao a tutti,

 

apro questa discussione sperando di avere dei chiarimenti riguardo il vestiario generale del guerriero, così come lo si vede nei film di Akira Kurosawa.

Ciò di cui ho bisogno sono i nomi di alcune parti del vestito che non conosco.

per esempio, questa immagine ritrae una scena tratta dal film "Yojimbo" di Akira Kurosawa:

 

fondsyojimbo.jpg

 

riguardo il vestiario del protagonista (l'uomo a destra) riconosco solo Hakama e Obi, com'è che si chiama la "giacca"?

Ho sentito parlare di kendo-gi, iaido-gi eccetera... ma le forme sono diverse a seconda della disciplina, quale potrebbe essere il nome del "Gi" che indossa il protagonista in questa immagine (e in generale tutti i ronin dei film di Kurosawa).

 

In ultimo potreste darmi un chiarimento sulle calzature comuni indossate dai guerrieri più poveri come il protagonista dell'immagine? Intravedo una specie di sandali, ma dubito che un paio di sandali possano essere molto comodi in un combattimento.

Alcuni mi hanno detto che indossavano una specie di "tabi" simili alle calzature dei ninja, ma in merito ho davvero una gran confusione.

Cos'è che in realtà indossava come calzature, un guerriero del Giappone feudale?

Ve ne sarei molto grato se potreste darmi indicazioni in merito.

 

Un saluto e grazie a Tutti quanti,

 

 

- Masahiro -

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mifune indossa un normalissimo kimono, in base al numero dei kamon è piu o meno formale

i sandali sono i waraji

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Ho capito, il Kimono maschile non è proprio una "giacca" da alcune fotografie che ho visto è lungo, arriva fino a metà coscia, poi suppongo che sopra vada indossato l'hakama...

Per quanto riguarda i Waraji ti ringrazio molto, erano mesi che cercavo di scoprire cosa indossassero guerrieri e persone comuni nell'antico Giappone... mi dispiace vedere che non sono reperibili in mercato, essendo fatti con tecniche ormai Arcaiche :tristissimo:

Ho visto che nel kendo e in altre discipline simili i piedi sono scalzi... ma non si può sempre restare a piedi nudi, il suolo non può sempre essere un parquet o un tatami, o al massimo un pratino ben curato... mi sapreste consigliare "qualcosa" che si possa bene adattare ad un completo simile a quello di Mifune? Ho visto che i tabi sono dei semplici calzini, ci vuole una scarpa sotto, accoppiata ad essi.

 

Ti ringrazio Matteo per il tuo chiarimento,

A presto

 

 

 

- Masahiro -

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la giacca che va sopra il kimono si chiama haori, avevo scritto un articolo tempo fa sul vestiario

i giardinieri nei templi utilizzano dei tabi con la suola in gomma

gli abiti tradizionali in giappone si utilizzato tuttora, anche io ne ho alcuni

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Che Invidia Matteo! :D

Ti ringrazio per tutte le informazioni che mi hai offerto al riguardo :arigatou: vedrò cosa mi posso inventare per le calzature... riguardo il sopra del vestito devo vedere meglio cosa ci offre la disponibilità del mercato qua vicino.

 

Un cordiale saluto e a presto,

 

 

 

 

- Masahiro -

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non ho capito a cosa ti servono detti abiti...comunque...

 

La parte sopra si chiama come ha scritto Matteo "haori" se si tratta di una giacca, se parte del sottovestiario semplicemente "uagi". Se ha dei "kamon" (stemmi araldici) "montsuki". Il pantalone hakama o se stretto kobakama o tattsuke bakama. Il "kimono" che indossa il gangster mi pare sia uno "yukata" cinto da un'"obi". Ai piedi si possono calzare "geta" o "zouri" (zoccoli), waraji (sandali di paglia) o tabi con jikatabi (calzini + scarpe con alluce separato alcuni con suole in pelle altri con suole in gomma - usati anche dagli operai in genere anche oggi).

 

Per dove trovarli li vendono in vari negozi, quello che mi viene in mente è questo :

 

http://www.shop-japan.co.jp/english-boku/index.html

 

GTO


"come le belle donne, anche le spade, ad un certo punto si stancano di essere solo osservate"

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Non farci caso :gocciolone: è per la fiera del fumetto di Lucca 2010..

Grazie anche a te GTO per le numerose delucidazioni in merito.. ho visto foto di un po' tutti gli accessori che hai illustrato, penso che tabi con suola rinforzata alla fine siano le alternative più carine e comode.

 

Ancora grazie, ti saluto.

 

 

 

 

- Masahiro -

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E' impossibile vestire un kimono senza istruzioni. Questo sito presenta guide passo passo.

 

http://kimonoo.net/kituke.html

 

Mi hai fatto venire in mente che una volta allo stage di Itto Ryu un praticante e' salito sul tatami con tutte e due le gambe infilate in una sola gamba dell' hakama.:marrotolo: :marrotolo: .

Il maestri ancora se la ridono.....

oltretutto non sapendo ripiegarla il fenomeno la portava in giro attaccata ad un appendiabiti per gonne(quelli con le mollette).

Quando ci ripenso mi viene una tristezza.......:disperato:

Scusate l'OT

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:) haha!!! poverino.... ! qualcuno però nel dojo poteva aiutarlo...........

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Sono cose che accadono a tutti ...

Un po' di tempo fa io mi sono tagliato un dito con una Iaito, a questo punto preferirei ridere scherzosamente su un hakama mal indossato che su una mano insanguinata :gocciolone:

Oh, dopotutto per questo esiste l'allenamento!

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con l'hakama è una cosa che capita a tutti, anche ai maestri

come in tutte le cose della vita sbagliare è concesso a patto che poi si impari qualcosa :siamoamici:

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Già da tempo mi è capitato di vedere, nel film Trono di Sangue di Akira Kurosawa, questo paio di calzature di cui purtroppo non so nulla.

Condivido qui di seguito due immagini della scena, vorrei saperne di più, qualcuno di voi ne sa qualcosa in merito?

Grazie.

 

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Già da tempo mi è capitato di vedere, nel film Trono di Sangue di Akira Kurosawa, questo paio di calzature di cui purtroppo non so nulla.

Condivido qui di seguito due immagini della scena, vorrei saperne di più, qualcuno di voi ne sa qualcosa in merito?

Grazie.

 

Sono indossate anche in Ran, penso calzature dei primi secoli del 1000, perchè successivamente dai disegni e foto che ho i samurai non li portavano... comunque bellissimi...


Il pensiero sul non pensiero...

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Si Yatoshi, sono molto belli.

Infatti, come dici tu, nei periodi successivi guerrieri e samurai indossavano waraji, come mi è stato detto nella medesima discussione.

Ma ho un dubbio: possibile che anche ufficiali e militari di alto rango indossassero delle comuni calzature di seconda mano quali appunto i waraji?

Mi sorge spontaneo chiedermi, così come per le loro armature tempestate di decorazioni, non ci siano anche degli elementi simili per le calzature.

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Le calzature in questione sono dei kegutsu o momi-tabi.Erano fondamentalmente dei tabi in pelle o anche in pelliccia.

I sandali in paglia di riso intracciata waraji erano indossati frequentemente ma quella specifica tipologia di tabi citata prima era comunque in uso fino al periodo Bakumatsu .

l_77979092ef1a6052ac024addba4ee90b.jpg


La vittoria è di colui,

ancor prima del confronto,

che non pensa a sè

e dimora nel non-pensiero della grande origine.

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La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

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