ArmoniaPura 0 · Inserito: 13 ottobre 2005 La domanda e`: qual`e` il concetto esatto di geometrie equilibrate e in quale fase della forgiatura si definiscono queste geometrie? Con la politura si possono ridefinire i piani e quindi le geometrie di una lama? Grazie Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Simone Di Franco 54 · Inserita: 14 ottobre 2005 ogni forgiatore decide le geometrie in base al suo stile e alla sua scuola. Parlando di koto ad esempio, le lame di scuola Yamato hanno lo shinogi abbastanza basso e la lama è particolarmente "panciuta". Le proporzioni tra shinogi-ji e ji (i due piani che compongono la lama) vanno rispettate in fase di politura, qundi se il politore deve accorciare il filo per togliere una tacca dovrà anche adeguare le altre geometrie. Non so se sono stato abbastanza chiaro, magari qualcun'altro può aiutarti di più Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Funboy 4 · Inserita: 14 ottobre 2005 (modificato) Quello che voleva dire Yama è che logicamente se una lama è stata concepita per avere una certa distanza tra A e B è logico che nel momento che si debba arretra B per un kizu sul filo anche la linea A dovrà essere arretrata e lo stesso vale per le geometrie del Kissaki C. Questo è un solo esmpio delle miriadi di geometrie da rispettare che fanno anche capire la notevole difficoltà dell'arte della Politura per cui si raccomanda sempre in questo forum di non prenderla come un hobby a tempo persoo un passatempo da domenica mattina, ma come appunto un arte di restauro con precise regole, tecniche che perdurano da millenni e che non si apprendono in poco tempo col la facilità con cui si affila un coltello da cucina. Funboy Modificato: 14 ottobre 2005 da funboy Le parole possono ferire, il silenzio può guarire. Sapere quando è opportuno parlare e quando invece tacere è compito dei saggi. La conoscenza può ostacolare, l'ignoranza liberare. Sapere quando è opportuno conoscere e quando ignorare è compito dei profeti. La lama, indifferente a parole, silenzio, conoscenza o ignoranza, taglia in modo netto. Questo è il compito dei guerrieri. (Suzume no Kumo) Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
ArmoniaPura 0 · Inserita: 14 ottobre 2005 Quindi possiamo affermare che ogni artigiano ha creato e crea oggi le lame in funzione del proprio gusto estetico o della appartenenza ad una delle varie scuole. Non esistono canoni specifici cui bisogna far riferimento? Le lame erano costruite anche in funzione degli usi specifici cui erano destinate, nei vari periodi storici piu` o meno turbolenti c`erano elementi base di riferimento? come lungezza, forma, dimensioni dei vari piani? Quando possiamo definire una lama ben bilanciata? Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Ughen 5 · Inserita: 14 ottobre 2005 caro armonia durante i diversi periodi storici molte volte c'è un drastico cambio di forma e stile nelle nihonto sia in generale che nelle singole scuole 2 validi esempi potrebbero essere koto-shinto gendaito-shinshakuto rispettivamente di guerra e di pace; le prime infatti in tutti e due i casi sono lame abbastanza sobrie con hammon molto puliti, acciaio generalmente più dolce e con un forte sori (curvatura) quindi ideate primariamente per il combattimento e secondariamente per il gusto estetico mentre le seconde risultano molto più elaborate con spesso hammon molto complessi come il toran o il choji midare con diverse varianti come i tobiyaki o sunagashi + che frequenti, inoltre risultano in genere più lunghe in alcune scuole e con lo shinogi-ji graduatamente arretrato verso il mune dando spazio sullo ha per sbizzarrirsi con utsuri e hammon complessi. per esempio gli shinsakuto sono quasi sempre degli spadoni veramente possenti e pesanti la cui funzione pratica è assai meno importante e tenuta da conto che durante la seconda guerra mondiale una nihonto si puo definire bilanciata quando durante il taglio ho la guardia il peso della lama nn influenza il movimento o cambia la traiettoria del taglio (comunque è molto difficile da spiegare, si tratta per la maggior parte di avere una sensibilità molto acuta ) bisogna tener conto anche che diversi spadai riuscivano a conferire al monouchi un peso decisamente maggiore dal resto della lama in modo da rendere il taglio di più facile esecuzione e soprattutto + efficace Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Kentozazen 44 · Inserita: 15 ottobre 2005 Giusto Ughen. Attenti però questa divisione tra lame da pace e da guerra è un po' troppo sommaria. Lo tsukurikomi, che significa la forma generale della lama, non è condizionato unicamente dalla necessità di uso in combattimento o meno ma anche da altri fattori quali per esempio la modifica degli stili di combattimento in sè. Oltre a questo vi è da dire che le lame iaito per esempio sono per sugata molto più simili alle lame moderne piuttosto che alle koto in koshizori. Segno questo del fatto che anche le lame moderne sono perfettamente finzionali. E' anche vero che le shinsakuto presentano caratteristiche tali da mettere l'accento sull'estetica piuttosto che sulla "manovrabilità" ma attenzione a non considerarle nihonto in tutto e per tutto. Senza poi scordarsi del fatto che vi sono anche shinsakuto particolarmente leggere, è una questione di stile. Altra cosa da dire, le da me tanto apprezzate gendaito, queste sono spesso lame di un certo peso è vero ma ciò non svilisce la loro potenzialità, oltretutto alcune sono state persino utilizzate realmente nel conflitto mondiale. Durante l'nvasione delle isole del pacifico da parte degli americani numerosi furono gli avvertimenti ai marines di non avvicinarsi a tiro di spada ad un soldato nipponico anche se disarmato o ferito in qunto un solo fendente della sua lama avrebbe potuto tagliare in due un corpo umano, comunicazioni di tal genere sono documentate ufficialmente e questo è uno dei tanti motivi per cui gli americani fecero ben pochi prigionieri. Ma questa è un'altra storia, anche triste peraltro, serva solo ad esempio per dare la giusta misura al concetto di lama da pace e lama da guerra. Attualmente tutte le lame sono definite dai collezionisti "token bijutsu" ovvero spada d'arte, un termine che paradossalmente indica il sottile confine tra una cosa e l'altra. Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi. Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Simone Di Franco 54 · Inserita: 17 ottobre 2005 @armonia Per capire le differenze tra gli stili e le scuole guarda QUI Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Giuseppe Piva 6 · Inserita: 17 ottobre 2005 Senza contare che anche il concetto di bilanciatura può essere soggettivo. Una spada più pesante in punta è meno comoda da maneggiare in guardia, ma ha un taglio più potente ed efficace. Viceversa una bilanciatura verso le mani dà u'impressione di avere una spada leggera, ma i colpi sono meno efficaci. Un metodo di modificare la bilanciatura senza toccare la lama era quello di agire sulla tsuba, scegliendo modelli più o meno pesanti. Anche oggi, nel kendo moderno, esistono shinai di diversi pesi e bilanciature, a seconda dei gusti del kendoka. ______________________Giuseppe Pivawww.giuseppepiva.com Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
ArmoniaPura 0 · Inserita: 19 ottobre 2005 allora il concetto di eccellenza lo possiamo riferire solo alla qualita` superiore dell`acciaio impiegato da alcuni forgiatori -kotetsu- e non alla scuola o al gusto dell`artista. Scusate l`insistenza ma mi ero convinto che bisognasse perseguire canoni estetici tradizionali nella valutazione o studio delle lame facendo riferimento ad un`ideale di perfezione, equilibrio di forme, funzionalita` o necessita' particolari. L`epoca d`oro della fabbricazione non e` forse il 1394-1427? con canoni e forme ben precisi? Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Giuseppe Piva 6 · Inserita: 19 ottobre 2005 Se seguiamo l'ideale di spada d'arte - e non di spada intesa come arma - i punti da valutare per giudicare la qualitá sono davvero tanti, e non si limitano certo alle geometrie. I canoni di cui abbiamo parlato nei precedenti messaggi si limitavano a considerare forme e bilanciamento in relazione ad una situazione di combattimento, che non é certo quello che noi guardiamo quando giudichiamo la bellezza di una spada. ______________________Giuseppe Pivawww.giuseppepiva.com Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Ughen 5 · Inserita: 19 ottobre 2005 bè armonia i canoni estetici vengono comunque rispettati in un certo senso ,l'unica cosa e che ognuno utilizza uno stile e successivamente una particolarità inconfondibili ed è un pò l'amalgamarsi delle due cose (è un pò difficile da spiegare ) cmq c'è da dire che un canone di generico di bellezza è rimasto l'unica cosa e che si è adattato ai vari stili e alle varie epoche per il picco di produzione antico delle spade io ho trovato in alcuni articoli la collocazione durante le grandi guerre dei Gempei comunque è difficile fare una statistica precisa (spero che qualcuno riesca a capire le mie parole un pò confuse ) Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti