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Ogami

TSKSR significato kata iaijutsu

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Salve a tutti! rieccomi dopo una lunghissima pausa...

Vorrei chiedere a voi che sicuramente siete molto più esperti di me:

esiste da qualche parte una descrizione o qualcuno conosce il significato dei kata di iaijutsu del katori shinto ryu???

purtroppo il mio insegnante è stato sempre troppo vago e sinceramente mi viene il dubbio che non ne conoscesse il reale significato neppure lui...

Grasssssssssssssie!!!

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Salve a tutti! rieccomi dopo una lunghissima pausa...

Vorrei chiedere a voi che sicuramente siete molto più esperti di me:

esiste da qualche parte una descrizione o qualcuno conosce il significato dei kata di iaijutsu del katori shinto ryu???

purtroppo il mio insegnante è stato sempre troppo vago e sinceramente mi viene il dubbio che non ne conoscesse il reale significato neppure lui...

Grasssssssssssssie!!!

 

http://www.forumartimarziali.com/forum/index.php?topic=15111.0

 

 

(spero non sia un problema se posto l'url di un altro forum) :)


M.V.

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uhm...purtroppo la discussione su quel forum non delucida affatto sullo iai....

ti faccio un esempio, perchè su kusanagi no ken dopo aver effettuato il taglio "che falcia l'erba" e i due men si passa la lama con la mano...a cosa serve quel gesto? ecco questo è uno dei semplici quesiti che mi pongo (no, il didò è troppo da bambini!) e in generale molti passaggi dei kata sono proprio oscuri...cercavo una cosa tipo il bunkai (ho detto giusto??) per ogni kata o quantomeno una spiegazione!

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uhm...purtroppo la discussione su quel forum non delucida affatto sullo iai....

ti faccio un esempio, perchè su kusanagi no ken dopo aver effettuato il taglio "che falcia l'erba" e i due men si passa la lama con la mano...a cosa serve quel gesto? ecco questo è uno dei semplici quesiti che mi pongo (no, il didò è troppo da bambini!) e in generale molti passaggi dei kata sono proprio oscuri...cercavo una cosa tipo il bunkai (ho detto giusto??) per ogni kata o quantomeno una spiegazione!

 

pardon, pensavo ti riferissi ai nomi. Beh per quanto riguarda il significato dei movimenti l'unico che può spiegarteli è un maestro. Oppure li capirai da solo a tempo debito se pratichi in maniera corretta.


M.V.

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pardon, pensavo ti riferissi ai nomi. Beh per quanto riguarda il significato dei movimenti l'unico che può spiegarteli è un maestro. Oppure li capirai da solo a tempo debito se pratichi in maniera corretta.

 

eh già ! :samurai:

 

GTO un pò va...sco


"come le belle donne, anche le spade, ad un certo punto si stancano di essere solo osservate"

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Per il significato dei movimenti devi tener conto della spiritualità che viene messa in ogni azione. Non so se riesco a spiegarmi bene (in genere no ^^) ma hai presente il film l'ultimo samurai, la parte in cui spiegano che viene cercata la perfezione in ogni gesto? In contemporanea mostrano il samuai che poggia il mestolo (credo del tè) in maniera molto "calcolata e precisa". Ok se è la cerimonia del tè in un certo senso "deve" farlo ma ciò nondimeno lo fa.

Ogni gesto che guida la tua vita dovrebbe essere aggraziato e solenne.

 

 

 

 

P.S.: Non ricordo più se mi sono presentato o meno prima di scriver fesserie in giro per il forum, in caso contrario scusate^^

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mmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmm condivido che la cosa migliore e' quella di farseli spiegare dal vivo da un maestro e quoto l' "eh gia'!" di GTO

 

se il tuo insegnante segue la linea Hatakayama e a fine agosto hai del tempo da investire potresti andare a farteli spiegare qui :ichiban: (quest'anno io non ci saro')

 

in ogni caso, come per qualsiasi kata di qualsiasi arte marziale, anche in questo caso c'e' una interpretazione tecnica "tradizionale", che in genere viene spiegata ad un certo momento della pratica, determinato da come la pensa il maestro sul praticare il kata conoscendo o meno tale versione.

 

E c'e' poi la sensibilita' del praticante che studia e cerca di approfondire le cose che fa, che lo porta a vedere e porre domande anche su possibili interpretazioni alternative ... ovviamente dopo un po' di pratica e di confronti con i compagni in modo da aver immagazzinato ragionevolmente la forma.

 

stando alle mie scarse esperienze fuori dalla linea che seguo, mentre per molti kata la spiegazione e' estremamente simile per alcuni differisce, quindi per iniziare ti conviene cercare di apprendere le interpretazioni della tua linea.

 

aggiungo che per ogni linea c'e' SEMPRE qualche seminario a cui vale la pena di andare a far pratica e domande .. e in genere in quelle occasioni i maestri rispondono anche piu' volentieri del solito :gocciolone:

 

:smile::arigatou:

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I passaggi nei vari kata nascono da esigenze diverse e celano molteplici significati, che dovrebbero essere "svelati" in relazione al livello del praticante.

 

I kata servono per apprendere elementi legati alla fisicità (come muovere il corpo, come portare le tecniche, l'acquisire la padronanza per tagliare da posizioni diverse, ecc. ecc) ed elementi concettuali (strategia, gestione del tempo, del ritmo e delle distanze, ecc. ecc.).

 

Il susseguirsi delle tecniche eseguite non può essere considerato una sequenza di combattimento, perché nella realtà lo scambio di colpi che porta alla conclusione del conflitto è ben più ridotto; quindi non tutto ciò che si esegue ha un significato logico se visto solo dal punto di vista fisico/meccanico del gesto.

 

Lungo il percorso formativo i kata inizialmente mostrano il lato omote (ciò che chiunque può vedere) e solo successivamente, con la pratica costante, con il porsi ed il porre domande, sarà svelato il lato ura, il significato vero e proprio.

 

Si potrà allora approcciare alla pratica da un diverso punto di vista, potrà diventare jutsu e non essere più solo do. E questa è una scelta difficile.

 

Vivo e pratico Katori a Padova, potremmo trovarci un giorno e avere un interessante scambio di vedute su questi ed altri argomenti. Ciao

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I passaggi nei vari kata nascono da esigenze diverse e celano molteplici significati, che dovrebbero essere "svelati" in relazione al livello del praticante.

 

I kata servono per apprendere elementi legati alla fisicità (come muovere il corpo, come portare le tecniche, l'acquisire la padronanza per tagliare da posizioni diverse, ecc. ecc) ed elementi concettuali (strategia, gestione del tempo, del ritmo e delle distanze, ecc. ecc.).

 

Il susseguirsi delle tecniche eseguite non può essere considerato una sequenza di combattimento, perché nella realtà lo scambio di colpi che porta alla conclusione del conflitto è ben più ridotto; quindi non tutto ciò che si esegue ha un significato logico se visto solo dal punto di vista fisico/meccanico del gesto.

 

Lungo il percorso formativo i kata inizialmente mostrano il lato omote (ciò che chiunque può vedere) e solo successivamente, con la pratica costante, con il porsi ed il porre domande, sarà svelato il lato ura, il significato vero e proprio.

 

Si potrà allora approcciare alla pratica da un diverso punto di vista, potrà diventare jutsu e non essere più solo do. E questa è una scelta difficile.

 

Vivo e pratico Katori a Padova, potremmo trovarci un giorno e avere un interessante scambio di vedute su questi ed altri argomenti. Ciao

 

In oltre vorrei aggiungere che il lato "ura" ben compreso se attenti e profondi, può esser l'inizio della via, ma può esser percepito diversamente... come iconografia mentale, ma unico come sensazione... Diciamo che è il vero senso da raggiungere con calma e dedizione... difficile poter confrontarsi se ancora presi dalla ricerca...(intendo rivolgermi a chi è all inizio ovviamente) Buon lavoro a tutti.:)


Il pensiero sul non pensiero...

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La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

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