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Kentozazen

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A passaparola di stasera su canale5:

"I samurai lo facevano con la wakizashi" lettera "H"

"Harakiri"

"Esatto!"

 

Ignoranti. :glare:


Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi.

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Bé... non é sbagliato... al limite un pó volgarotto!


______________________
Giuseppe Piva
www.giuseppepiva.com

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in effetti...

cmq il seppuku nn è tutto il rituale? mentre harakiri solo l'uccidersi?


Il mondo in cui viviamo, la vita e la morte, il bene e il male, il piacere e la sofferenza, è tutto dentro la nosta mente, li facciamo noi.

Non cercate la verità al di fuori, è tutta dentro noi stessi, nel nostro più profondo Io.

Ogni mattina e ogni sera dovremmo continuamente pensare alla morte,sentendoci già morti da sempre;in tal modo,saremo liberi di muoverci in ogni situazione.

Ricordate che quanto più il POTERE è GRANDE tanto meno gli è necessario agire.Il potere supremo è immobile al centro dell'universo:gli basta rivelarsi e tutto sara fatto secondo la sua occulta volontà.

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Ma scusate non veniva usato un tanto? Io ho spesso visto immagini del genere.


Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi.

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Mi risulta si utilizzi la wakizashi, in effetti. La propria. Infatti veniva impugnata dalla lama, avvolta in un panno, poiché era troppo lunga per essere impugnata dalla tsuka.

Seppuku indica il concetto stesso del suicidio rituale e giustificato, mentre harakiri é proprio il taglio alla pancia (le donne, ad esempio, lo praticavano in gola: é seppuku, ma non harakiri!).

La terminologia é grezza, ma sostanzialmente corretta.


______________________
Giuseppe Piva
www.giuseppepiva.com

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Si può fare anche con il tanto, comunque, anche se ritualmente si ricorreva al kodachi. In realtà, in caso di necessità, conta più l'atto che non il mezzo- Comunque harakiri è grezzo :glare:


image665.jpg

image634.jpg

image719.jpg

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Bene son convinto, è vero ricordo la cosa della pezza di stoffa per tenere la lama. Giusto , l'ignorante sono io.

:cry: capita :gocciolone:


Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi.

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Anche io devo aver letto da qualche parte che si usava il tanto.


Le parole possono ferire, il silenzio può guarire. Sapere quando è opportuno parlare e quando invece tacere è compito dei saggi.

La conoscenza può ostacolare, l'ignoranza liberare. Sapere quando è opportuno conoscere e quando ignorare è compito dei profeti.

La lama, indifferente a parole, silenzio, conoscenza o ignoranza, taglia in modo netto. Questo è il compito dei guerrieri.

(Suzume no Kumo)

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Comunque se dal mio umile status di praticante non esperot di lame giapponesi, vorrei segnalare sull'argomento il libro "Hara-kiri" di Seward, edizioni Mediterranee. E' il testo più completo su seppuku e sulla sua ritualità. Costa poco ed è molto completo, sebbene un po' datato


image665.jpg

image634.jpg

image719.jpg

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Raga x il seppuko si utilizza in linea di massima un tanto completamente smontato senza habaki avvolto in un pò di carta di riso......quando alle volte (rarissime) si vede l'utilizzo del kodachi è per il semplice fatto che ci si trovava in guerra o x un determinato motivo nn si disponeva di un tanto

 

poi hara-kiri è un termine che veniva utilizzato dagli americani durante l'ultima guerra quindi è diventato di moda......ma mai un giapponese (istruito) lo chiamerà così :ichiban::ichiban:

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Insomma alla fine avevo ragione, mi avevate fatto sorgere il dubbio, seppuku si fa generalmente col tanto! Ecchecavolo!

Comunque io dicevo che erano ignoranti non per il termine harakiri che significa letteralmente "tagliare il ventre" ma per il fatto che seppuku non si fa solitamente con una waki.

Sì sì daccordo il termine harakiri è volgare.


Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi.

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Comunque se dal mio umile status di praticante non esperot di lame giapponesi, vorrei segnalare sull'argomento il libro "Hara-kiri" di Seward, edizioni Mediterranee. E' il testo più completo su seppuku e sulla sua ritualità. Costa poco ed è molto completo, sebbene un po' datato

ottima segnalazione grazie

poi hara-kiri è un termine che veniva utilizzato dagli americani durante l'ultima guerra quindi è diventato di moda

come tutto del resto.... che stardi che sono


Il mondo in cui viviamo, la vita e la morte, il bene e il male, il piacere e la sofferenza, è tutto dentro la nosta mente, li facciamo noi.

Non cercate la verità al di fuori, è tutta dentro noi stessi, nel nostro più profondo Io.

Ogni mattina e ogni sera dovremmo continuamente pensare alla morte,sentendoci già morti da sempre;in tal modo,saremo liberi di muoverci in ogni situazione.

Ricordate che quanto più il POTERE è GRANDE tanto meno gli è necessario agire.Il potere supremo è immobile al centro dell'universo:gli basta rivelarsi e tutto sara fatto secondo la sua occulta volontà.

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Io conoscevo questa pratica:

 

[...]

In tutta la sua vita, il guerriero praticava un continuo momento della realtà. Il dolore fisico doveva essere sopportato senza tradire la minima emozione e il condizionamento del giovane guerriero raggiungeva il culmine nel meticoloso addestramento per la cerimonia del suicidio rituale conosciuto generalmente come harakiri, che letteralmente significa "squarciamento del ventre", o secondo il termine più raffinato e di derivazione cinese sepukku. Questo suicidio era considerato come la manifestazione più alta di padronanza del proprio destino e del proprio essere, ed inflessibile coraggio di fronte alla morte e agli occhi del guerriero giapponese rappresentava un grandissimo privilegio. Le ragioni di questo suicidio erano quelle di conservare la padronanza del destino, e di rimanere uniti, anche nella morte, al proprio signore. 8

In pratica, questo rituale era praticato seguendo una ben precisa etichetta: veniva compiuto utilizzando una lama speciale da affondare nella parte del corpo che era considerata la sede della vita e della forza di un uomo, il basso addome, ossia l'hara. In tempi antichi veniva utilizzata una spada dotata di una corta lama: il wakizashi, in seguito però furono creati appositi coltelli, per adempiere questa funzione. Il guerriero tracciava un taglio orizzontale dal lato sinistro a quello destro e poi se le forze lo permettevano, dal basso verso l'alto. Poiché era impossibile assicurarsi una morte rapida con questo sistema, divenne consuetudine ricorrere ad un aiutante, che in genere era rappresentato da un compagno d'armi, una persona fidata che aveva il compito di recidere la testa con un taglio netto di spada

[...]


~ Alastor2602 // Hoka Hey

-> http://alastor2602.altervista.org

-> http://enterprise2602.altervista.org

 

"Con ogni pensiero, tentare di conoscere i propri difetti e correggersi per tutta la vita: questa e` la via"

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Boh, puó darsi... ma qualcuno le ha mai viste queste lame da seppuku???


______________________
Giuseppe Piva
www.giuseppepiva.com

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probabilmente molte delle vostre waki e tanto sono servite a questi scopi.....


Il mondo in cui viviamo, la vita e la morte, il bene e il male, il piacere e la sofferenza, è tutto dentro la nosta mente, li facciamo noi.

Non cercate la verità al di fuori, è tutta dentro noi stessi, nel nostro più profondo Io.

Ogni mattina e ogni sera dovremmo continuamente pensare alla morte,sentendoci già morti da sempre;in tal modo,saremo liberi di muoverci in ogni situazione.

Ricordate che quanto più il POTERE è GRANDE tanto meno gli è necessario agire.Il potere supremo è immobile al centro dell'universo:gli basta rivelarsi e tutto sara fatto secondo la sua occulta volontà.

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Comunque se dal mio umile status di praticante non esperot di lame giapponesi, vorrei segnalare sull'argomento il libro "Hara-kiri" di Seward, edizioni Mediterranee. E' il testo più completo su seppuku e sulla sua ritualità. Costa poco ed è molto completo, sebbene un po' datato

 

Bè datato, non penso che ci siano state molte novità negli ultimi 500 anni!!! :hehe:

 

Fun


Le parole possono ferire, il silenzio può guarire. Sapere quando è opportuno parlare e quando invece tacere è compito dei saggi.

La conoscenza può ostacolare, l'ignoranza liberare. Sapere quando è opportuno conoscere e quando ignorare è compito dei profeti.

La lama, indifferente a parole, silenzio, conoscenza o ignoranza, taglia in modo netto. Questo è il compito dei guerrieri.

(Suzume no Kumo)

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La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

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