SergioS 0 · Inserito: 14 novembre 2013 Salve a tutti , é ormai passato un po' di tempo da quando avevo richiesto informazioni circa un wakizashi in possesso della nostra famiglia già da diverse generazioni. Secondo mio zio arrivato fino a noi come regalo di un conoscente console in giappone agli inizi del 900. Ho finalmente fatto qualche, mi farebbe piacere sapere qualche cosa in più. Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Renato Martinetti 1 · Inserita: 14 novembre 2013 Queste son le tipiche spade da "esportazione", prodotte a fine 800 quasi esclusivamente per esser vendute agli stranieri che iniziavano ad affollare il Giappone. Non è detto che le montature siano sempre dozzinali; questa come qualità di intaglio sembra abbastanza carina, poi se è avorio od osso te lo può dire un esperto del ramo con l'oggetto in mano. Una spada molto simile è in vendita all'asta nel week end da czerny's: http://www.czernys.com/auctions_lot.php?oggetto=49750&asta=43 La lama sembra proprio un pezzo di ferro per tener insieme il tutto... Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
SergioS 0 · Inserita: 14 novembre 2013 Come sospettavo, anche a me l'intaglio pare fatto abbastanza bene paragonato alla qualità delle altre montature simili viste in rete. La lama però mi lasciava sempre nel dubbio. Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
paolo placidi 20 · Inserita: 14 novembre 2013 Mai scommettere, specialmente su delle foto però sarei pronto a scommetere la migliore lama di Renato che la montatura è in osso. Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
G.Luca Venier 0 · Inserita: 15 novembre 2013 (modificato) Potrebbe anche essere 'avorio di mare', ricavato dai denti o dall'osso mandibolare del capodoglio. Alla fine dell'800 e nei primi decenni del '900 era un materiale molto usato anche in occidente per oggetti ornamentali noti col nome di skrimshander (se non sbaglio lo spelling...), intagliati generalmente dai marinai durante le interminabili battute di caccia alla balena e rivenduti poi a terra. Rispetto all'osso mantiene un bel colore bianco anche col tempo. Il materie grezzo veniva venduto in forma di blocchi, come il legno. Non mi stupirebbe che il materiale di questi koshirae venisse da baleniere chej incrociavano nelle ricche zone di caccia del mare del Giappone. Del resto anche il cosiddetto Oranda tetsu pare che in molti casi fosse ricavato dai pani di ferro usati per zavorra dalle navi che se ne liberavano al momento di ripartire cariche di merci. Modificato: 15 novembre 2013 da G.Luca Venier Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Renato Martinetti 1 · Inserita: 16 novembre 2013 Io non mi incarterei tanto sull'avorio o osso, non è che il valore economico cambi radicalmente. L'intaglio è la cosa più importante; questo sembra aggraziato soprattutto come volumi compositivi, non hanno solo riempito lo spazio, poichè puoi veder la tipica alternanza giapponese "vuoto e pieno" Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti