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betadine

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messaggi di betadine


  1. Bentrovati cari ragazzi..

    La vita a volte ci porta lontani, ma sempre su questo pianeta stiamo.
    Approfittando delle prossime Feste m'è venuta l'idea di lasciarvi un pensierino a compendio dei vostri studi (qualcuno lo avrà, altri lo avranno).

    Statemi bene e fate i bravi, ci si vede.. e AUGURI AUGUR AUGH!!!
    β

     

     

    (p.s. per i pinoli.. il testo "Handbook of japanese Mitology di Michael Ashkenazi" viene condiviso senza alcun scopo di lucro, ma solo ed esclusivamente per "scopo e carattere divulgativo, inerente lo studio per la preservazione della spada giapponese".)ndr

    JapaneseMythology.pdf


  2. Ciao Luca

    non ho visto la tua presentazione, comunque - dato che sarai una saetta - Hattori sta a Milano e più che lavori, accetta ordini..
    (dicono che sia anche buono e con ottimo rapporto qualità/prezzo)

    adieu (o sayonara, se preferisci)


  3. Buongiorno Andrea.

    Che si tratti di cosidette "giapponeserie" penso sia palese, nel senso che verso la fine dell'ottocento si realizzarono molti oggetti decorativi per l'occidente che prendeva piede in Giappone.

    Però... tutto sommato "i colori" della hada sembrano quelli giusti. Prova a fare delle foto migliori di parti della lama (la punta, porzioni di lama dove si veda in modo ben definito la parte del tagliente e quella di una porzione del corpo lama). 
    Sicuramente un oggetto ornamentale, ma hai visto mai che a realizzarlo sia stato qualche scaltro fabbro??


  4. ... il benvenuto, Kosuji, te lo da qua.

    Benissimo... le katana (non si usa il plurale nella lingua giapponese) ammesso e non concesso che nell'uso perdano il filo o siano fragili (chissà poi da quale Fonte si ricavino certe indicazioni) cosa cambia nello studio della Nihonto???
    E cosa cambierebbe nel confronto tra due lame?? Ti risulta di lame che non perdano il filo? o di lame indistruttibili??  O di Vikighi che combatterono con Samurai???
    (anche fragile è un termine un pò improprio.. un arto non è fragile, ma generalmente lo si può perdere se incontra una qualsiasi lama. Il vetro è fragile.. in assoluto anche la ghisa, ma 'na mazzata con un elemento in ghisa rende fragile il ns. cranio).

    Che io sappia.. si narra che una sola lama resistì alla roccia, anzi ci s'infilò dentro.   

    Che la spada giapponese sia tagliente è cosa nota., sui kizu non sapremo mai la vera causa, fatto sta che diverse lame se li sono procurati in uno scontro con altra lama (cosa sarà successo all'altra lama non è dato sapere). 
    Molti secoli fa, dopo la scoperta del ferro, quest'ultimo si affiancò al legno (bastone) più che alla preistorica pietra. Le pietre più che altro venivano lanciate.

    Detto ciò, non trovo questo il contesto giusto per parlare di taglio.. Taglio di che.. Forse come dice il tuo amico bisognerebbe sentire un macellaio (che comunque affila costantemente i suoi coltelli .. perchè perdono il filo..) mah??!!??

    Comunque io a quella domanda (cosa ci saremmo portati se fossimo stati trasportati a molti secoli fa) avrei risposto: una bicicletta. 
    (risparmiando la biada per il cavallo))
    Perdonate per l'OT, ma forse era destino e forse quello è il posto giusto per questa discussione.

     

    Il mio consiglio Kosuji è quello di visitare le varie sezioni di questo Forum, quantomeno per apprendere le basi.. poi se c'è la passione, il resto verrà da sé.


  5. (cvd)

    .. ma si, mica mi sto facendo un film. 
    E' solo che "la sottrazione di merci al controllo doganale ipotizza il reato di contrabbando." Tutto qua. 

    Che poi si traduca tutto con una sanzione non mi cambia nulla, anzi.. son contento per chi potrà godersi questo gioiellino che speriamo di ammirare presto in mostra in qualche cantone ...


  6. ""personalmente associo in questo caso l'idea di contrabbando al traffico di un oggetto rubato o  protetto"" Esatto!!! 
    E' quello che continuo a ripetere alle Dogane.. "la piantagione è la mia, gli aerei anche e non capisco tutto questo accanimento per qualche megagrammo di polvere ad uso personale."

    Caro Giulio immagino che conosci meglio di me i traffici dei mercanti d'arte (legale) talvolta tutt'altro che mecenati. .. e la simpatica swissera fu metà di spalloni e illustri nullatenenti beneficiari di religiosi e segreti artifici.
    Stavolta il plauso va all'AFD.


  7. Grazie Raffa .. spettacolare.

    Masamune in qualche modo era da quelle parti e questa antica spada stava per essere contrabbandata. Eh si, Raffa, perché se un tizio passa la dogana senza dichiarare nulla, quello si chiama contrabbando, sia che si tratti di whiskey sia che si tratti di una lama.

    (tanto per "non essere moralista"... quando in un ostello da $4 mi frego una bottiglietta d'acqua non è come quando sto nella suite dell'Hyatt a $900 .. non sono i 10dollari di una bottigletta che fanno la differenza.))


  8. .. per la serie "a volte ritornano", in questo periodo di brutture, volevo farvi partecipi dell'annuale evento denominato shiba-zakura (芝桜)  anche detto "sakura di prato".

     

    Fuji-Shibazakura-Festival-01.jpg
    (photo by japanistry.com/fuji shibazakura)

    Per un periodo limitato, al pari del "hanami-sakura", sboccia il muschio rosa o phlox-moss vicino al lago Motosu, nella regione dei cinque laghi del Fuji.. un paio di ore da Tōkyo.
    Un mese o poco più e poi tornerà nell'oblio, tra motivi vivaci di rosa, viola, blu e bianco, il tutto sullo sfondo del Monte Fuji.  Ovviamente l'apparizione divenne evento e si accompagna a ludiche attività parallele.

    Per chi volesse invece un ambito più raccolto può spingersi sino in Hokkaido e lo stesso spettacolo della Natura si può ammirare a Higashimokoto, dove troverete anche il Yamatsumi shrine, costruito nel periodo Heian (794-1185).
    Il santuario con i caratteristici Toori rosa  è accompagnato da una l
    eggenda che narra di un lupo bianco (
    Ōkami) che aiutò il nobile Minamoto no Yoriyoshia a trovare un lestofante saccheggiatore del villaggio, Tachibana no Sumitora. 
    Da allora i dipinti dei lupi nel santuario sono stati amati dai cittadini come simboli per allontanare i ladri.

     

    Ōkami.png
    (photo by mainichi.jp/wolf ceiling)

     

    (e pensare che "qua" quando si parla di ōkami, il significato assume esattamente l'esatto contrario.. Questa la bellezza nell'addenrarsi nelle varie culture., che dovremmo sempre tener bene a mente.. Nulla è mai come sembra.)


  9. Bho... dovrò riprendere il tuo libro.. quello che vedo è che l'unica agitazione dello hamon - rispetto "ai soliti" vorticosi che siamo abituati a vedere - sta nel boshi.
    (forse era sotto sedativi)

    ¿ non vedo mune (kaku) o è un effetto ottico?
    Certo che la firma è molto "ben incisa" (nel senso di profondità dello scalpello))


  10. Matteo, perdona per L'OT (ma servirà anche a te)

    Due virgole per @G1an083

     se per "damascatura" si intende una lavorazione che prevede la ripiegatura del metallo, la famiglia si amplia (Nihon-to solo in parte, perché oltre la ribattutura del metallo c'è di mezzo il materiale di partenza, lavorazione e tempra, imprescindibilmente.)

    Se per damascatura si intende la antica tecnica di Damasco.. anche qui sul Forum troverete esempi e post a bizzeffe. 

    Una Nihon-to non deve essere necessariamente realizzata con il tamahagane.. Cercare "nanban-tetsu". 

    Che abbia o non abbia filo, nel senso di lama tagliente, non esclude che sia una replica (le Nihon-to generalmente tagliano, ma c'è anche chi ne ha trovata una sepolta in giardino, arrugginita, e poi riportata agli antichi splendori _cercare per credere). Una spada cinese con o senza filo resta una spada cinese.. per esser chiaro, generalmente monnezza (salvo essere lama da pratica per allievi bravi, (e poveri)). Gli allievi generalmente usano "iaito" (zama senza filo) Quelli più bravi ambiscono una shinken. 

    Spero che queste virgole siano almeno spunti per una ricerca di approfondimento.  (egiàchecisono.. generalmente, nel caso di katana, anche i meno esperti dovrebbero focalizzarsi maggiormente sullo yokote _poiilresto


  11. .. approfitto qua per darti il benvenuto, però...  (solo per mettere qualche puntino) 

    La lama non è in "acciaio damasco" (fare una piccola ricerca per, quantomeno, vedere come è fatto un manufatto di Damasco., damasco o damascata li trovi anche su diversi coltelli di ottima fattura - ed è facile distinguere visivamente le differenze con lame acidate con effetto "damasco". 

    Due mondi. La Nihon-to è un altro mondo ancora, un mondo a sé stante.. quello della spada giapponese. 

    Non trattandosi di lama giapponese, ma soprattutto, non avendo nessuna esperienza, non capisco a cosa serva guardare un video su Massimo Sensei o consigliare pietre e modalità d'uso come fosse un tutorial della miracle-blade sull'affettamento di un pomodoro!! 

    C'è ancora qualcuno che pensa che guardando un pittore, poi sappia imbiancare una parete che non sia quella del ripostiglio?? (o, senza esperienze in cucina, affettare un pomodoro.. tactactactactac induesecondi?? 

    Già la politura del metallo è difficoltosa., la politura di una Token necessita di anni di apprendistato (chiedere a FrancescoM). 

    Che tagli o non tagli non cambia nulla.. é poco più di un coltello da cucina.. (almeno per la lunghezza), un taglio è un taglio (da tre a diciotto punti, e, se perdo un dito, me ne restano 9, sopra).

    Come ti hanno detto.. parlane col tuo ferramenta.. che sia sidol o pasta abrasiva o lucidante servirà solo come passatempo.

    Il quadro di mia figlia me lo godo per quello che è... non lo porto da un restauratore. Anche qui c'è un affetto di mezzo.. goditelo per quello che è.. un regalo di tuo padre (poi forse ne capirai la ragione "sul perché una spada e non un binocolo o un fermacarte"... resta il fatto che è un regalo.. e già ci hai giocato abbastanza). Trovagli un posto su qualche parete e usala per "il gioco delle differenze" (originali in foto, riproduzione dal vero). 

    Ho finito i "puntini", ma credo tu abbia compreso (spero che non sparirai, come capita alla maggior parte di coloro che dicono di aver avuto una lama in regalo). 

    Buona serata

Chi è I.N.T.K.

La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

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"Una singola freccia si rompe facilmente, ma non dieci frecce tenute assieme."

(proverbio popolare giapponese)

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