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shimitsu masatsune

Utsuri - tra mito e realtà

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Davvero? Racconta please.

 

 

La leggenda è molto antica (tramandata per secoli tra gli spadai Yamato) e narra della nascita della spada giapponese come la conosciamo oggi (shinogi-zukuri con sori,hamon ecc.).Si vuole ,per tradizione, che la leggenda affondi le sue origini nel periodo Yamato,700 D.C (anche se non è mai stata storicamente provata e gli esempi più antichi di tsukurikomi simile risalgono al periodo Heian).

 

Un giorno Amakuni e suo figlio Amakura erano in attesa ,presso l'uscio della loro bottega, del passaggio delle truppe dell'imperatore di ritorno dalle linee nemiche.

Quando l'imperatore incontrò lo sguardo di Amakuni,diversamente dalle volte precedenti,non rinnovò l'usanza di lodare il buon operato dello spadaio.

Amakuni meravigliato dal fatto e punto nell'orgoglio si preoccupò di informarsi sulle prestazioni delle sue lame in battaglia,apprendendo con dispiacere che buona parte di queste (che facevano parte dell'arsenale dell'esercito dell'imperatore in persona) si erano spezzate mettendo in grave pericolo la sorte dei guerrieri stessi.Amakuni si preoccupò di raccogliere subito le lame spezzate in battaglia e di esaminarle immadiatamente al fine di carpire l'origine del proprio fallimento.Egli riuscì a comprendere che le lame erano state forgiate male e malamente impiegate dai soldati visto che vennero usate per tagliare bersagli coriacei (quando tutti noi oggi sappiamo che l'uso specifico di una chokuto del periodo Yamato/Nara è quello di punta)

Amakuni e suo figlio si recarono successivamente alla corte dell'imperatore chiedendogli udienza e quando fu il momento Amakuni giurò di recuperare il proprio onore forgiando una lama indistruttibile.

Nei giorni che seguirono Amakuni e suo figlio pregarono e invocarono incessantemente per sette giorni e sette notti le divinità dello Shinto affinchè il risultato del loro lavoro potesse essere fruttuoso.

Scelsero accuratamente il miglior satetsu disponibile e lavorarono per mesi fino a quando Amakuni realizzò un tipo di spada decisamente insolita, infatti si distingueva dalle opere degli altri spadai proprio per la strana forma e la sua curvatura.

Amakuni convinto della validità della sua scoperta forgiò diverse lame,tante quante servivano a rifornire le truppe dell'imperatore,usando questo particolare tsukurikomi di sua invenzione.

Il fato volle che la primavera seguente ci fosse una nuova guerra.Al ritorno delle truppe però a differenza del primo episodio tutte le lame forgiate da Amakuni e suo figlio Amakura erano intatte e ancora ben affilate,pur avendo combattuto, come quando erano uscite dalla sua bottega e al passaggio dell'imperatore quest'ultimo si rivolse ad Amakuni sorridendogli :>

 

 

(KOGARASUMARU-GYOBUTSU)

kogarasumaru.JPG

(tradizione vuole che la lama,Kokuho,meglio conosciuta come Kogarasu maru sia stata forgiata dal mitico spadaio Amakuni)

 

 

P.S.: la potete trovare sul libro (almeno la lessi lì per la prima volta) di John M.Yumoto THE SAMURAI SWORD a handbook

Modificato: da shimitsu masatsune

La vittoria è di colui,

ancor prima del confronto,

che non pensa a sè

e dimora nel non-pensiero della grande origine.

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Esiste anche un'altra bella storiella su Suishinshi Masahide (ma anche una su Kotetsu e via discorrendo) .... :whistle:

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Avevo un progetto riguardo a queste storie, ne riparleremo

Che coincidenza ci stavo appunto lavorando... :gocciolone: :gocciolone:

 

L'alone di mistero che avvolge taluni racconti è senza dubbio affascinante.

Tuttavia in molte di essi,al di là del mito,emerge una precisa volontà di ricerca e di perfezionamento delle tecniche metallurgiche e di forgiatura da parte dei tosho (anche se ,in minima parte, non escludo a priori che in esse una certa dose di casualità abbia potuto influire).

 

trovo tuttavia importante stabilire con più precisione quali aspetti siano originati da un preciso intento estetico e quali invece siano piuttosto la naturale conseguenza di un determinato processo di forgiatura e tempera consolidati quali tecnica comune per una determinata scuola ed epoca.

Vorrei ora citare ,riguardo la tesi della simbiosi dell'aspetto pratico con quello estetico di una spada,l'autorevole voce di Tokuno Kazuo che molti di voi senz'altro conosceranno come l'autore di alcuni importanti libri come il TOKO-TAIKAN,NIHONTO JITEN ecc. in un intervista egli ebbe a dire:

For example,imi-ga-nai,there is no sense arguing the sword is more of a weapon as a tachi(horse style fighting) than as a Katana (from the ground).To figure out what a sword is,we must know the history.First knowing the japanese sword for its efficiency as a weapon and then looking at the capacity to produce them,we can find a difference from the other fine arts.

Usually a weapon doesn't require any other demands,(but) anciet japanese tried to find a second sense of values.So there were many purposes,not only the practical,not only endurance or durability,the sword also had a margin for art in the mentality of fighting.Not only the art and beauty,we see that the anciet japanese paid for the[/i] effort to produce wich would not bend or break,and should possible to really cut "great".

Essentially,however,it is not possible to produce a sword that cannot break,but they made effort to produce just that.

It was this effort that caused them to invent the soft shingane wick-iron surrounded by hard Kawagane skin-iron.They paid much attention to making a superior sword from the existing designs.

We can say,definitively,that the japanese sword was a fine art based in the military hardwere>>

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Ragazzi,

questa discussione che mi piace molto e a cui mi piacerebbe intervenire :cool: .... me la porterò sotto l'ombrellone è diventata un libro. :ok:


Budo

______________________________________

Se c'è qualcosa che manca ai samurai, questa è la paura.

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Ragazzi,

questa discussione che mi piace molto e a cui mi piacerebbe intervenire :cool: ....

 

Ne hai facoltà,la discussione è aperta a tutti :ok:...


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io avevo capito che oltre alle normali pietre fino a uchigumori, fosse stata introdotta la nagura in più come intermedia....invece dice proprio che nagura sarebbe la pietra finale. Bhè in effetti è difficile credere che emergano hataraki a quello stadio, a meno che non stiamo parlando di grani di nie veramente grossi

 

Sono tornato solo oggi dalle ferie e quindi solo oggi posso rispondere.

Se la politura delle NihonTo è da ritenersi capace di evidenziare gli hataraki solo dal 1800 e poldo, come hanno fatto nei periodi precedenti a imitare così bene (anche nelle attività) le lame Kamakura o Nanbokucho ? Secondo questa tesi non potevano vedere le attività e quindi come potevano imitarle al punto da fare persino dei falsi ? Dove sbaglio ?


La spada giapponese si apprezza come una bella donna : per le forme, la pelle ed il profumo.

 

Carlo

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Io non sostengo che non fossero visibili assolutamente gli hataraki, nè che non fosse percepibile la struttura dei tessuti. La discussione sulla visibilità riguardava in particolar modo l'utsuri. Alcune attività evidenziano la loro presenza anche con le prime pietre per poi scomparire con pietre successive per poi riapparire definitivamente ad uchigumori. Per utsuri molto spesso (quasi sempre) uchigumori non è un livello di finitura sufficiente ad evidenziarlo.


Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi.

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Io non sostengo che non fossero visibili assolutamente gli hataraki, nè che non fosse percepibile la struttura dei tessuti. La discussione sulla visibilità riguardava in particolar modo l'utsuri. Alcune attività evidenziano la loro presenza anche con le prime pietre per poi scomparire con pietre successive per poi riapparire definitivamente ad uchigumori. Per utsuri molto spesso (quasi sempre) uchigumori non è un livello di finitura sufficiente ad evidenziarlo.

 

Ok, allora diciamo che solo l'utsuri non era o era raramente visibile nell'antichità.

Peò veniva copiato anche lui. Come mai ?


La spada giapponese si apprezza come una bella donna : per le forme, la pelle ed il profumo.

 

Carlo

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Ok, allora diciamo che solo l'utsuri non era o era raramente visibile nell'antichità.

Peò veniva copiato anche lui. Come mai ?

Se stai parlando di shinto , a parer mio l'utsuri era la conseguenza di una tecnica di yaki-ire, basta accettare la possibilità che per imitare una spada se ne imitasse la tecnica di forgiatura originaria. Solo in epoche successive col miglioramento della politura l'utsuri ha cominciato ad acquisire la valenza più prettamente estetica che normalmente vi si attribuisce, forse è proprio questa mentalità di ricerca del risultato estetico a costituire il limite attuale che molti tosho cercano di superare.

Un ulteriore elemento di riflessione può essere dato dall'ultima lama che ha polito Togishi, perdonateni non ricordo di preciso la scuola, comunque una koto del nabokucho che presentava uno shirake utsuri abbastanza tenue su un lato ed un po' più vistoso e contrastato sull'altro. Parlando con Togishi è venuto fuori che il lato dove l'utsuri era maggiormente visibile (una differenza apprezzabile) era anche quello in cui la politura risultava più profonda e invasiva. Ho trovato la cosa molto interessante, speculando un po' su questo elemento si potrebbe ritenere che lo stato fisico che interessa l'utsuri potrebbe essere differente a seconda della profondità di sezione, addirittura nel caso specifico la sconoscita formazione fisica manifestava maggiore concentrazione in profondità piuttosto che in superficie. Proseguendo con la mia "speculazione" potrei anche arrivare ad ipotizzare che una lama in prima politura presentasse un utsuri estremamente tenue se non invisibile e che col procedere dei secoli e delle politure questo sia diventato sempre più evidente.

Certo mi rendo conto che sto portando elementi selezionati a sostegno del mio punto di vista, non è un approccio deduttivo ma semplicemente fondato su ipotesi. Queste ipotesi comunque sono coerenti all'idea della natura "consequenziale" dell'utsuri.


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potrei anche arrivare ad ipotizzare che una lama in prima politura presentasse un utsuri estremamente tenue se non invisibile e che col procedere dei secoli e delle politure questo sia diventato sempre più evidente.

 

potrebbe anche essere il contrario, e quindi un utsuri particolarmente forte si vederebbe anche con politure meno accurate.

 

Tuttavia rimango dell'idea che anche se non era pratica diffusa per quei tempi, già in epoca koto qualche togishi particolarmente abile usasse tecniche che evidenziassero gli hataraki.



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potrebbe anche essere il contrario, e quindi un utsuri particolarmente forte si vederebbe anche con politure meno accurate.

 

Tuttavia rimango dell'idea che anche se non era pratica diffusa per quei tempi, già in epoca koto qualche togishi particolarmente abile usasse tecniche che evidenziassero gli hataraki.

Simo se l'utsuri si vede di più con una politura più profonda e invasiva, almeno questo è il caso della lama di Togishi in questione, è l'esatto contrario. Intendo non una qualità accurata di togi ma un concetto del tipo "scavando scavando l'utsuri diventa sempre più evidente"

Gli hataraki si possono vedere anche con politure grossolane, essendo attività isolate in un piccolo spazio un adeguato riflesso della luce solare li può tranquillamente evidenziare, non è necessario che si vedano tutti contemporaneamente come permette una politura moderna ed una esposizione luminosa tacnologica. L'utsuri è invece più facilmente individuabile osservando l'intero ji della lama, la variazione di colorazione e di riflesso nel tessuto la scorgi bene solo se l'intera superficie risponde alla luce nella stessa maniera, il che richiede una fonte di luce a fasci pressochè paralleli e non diffusi ed una finitura di una certa accuratezza.


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http://www.tg.rim.or.jp/~ewakim/kofun/ota/hiiay.html

 

Chiederò su Samuraiarchives la datazione di questo Kofun (dopo le ferie...).

 

Tsubame hai poi avuto modo di informarti circa la datazione di quel tumolo?


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Tsubame hai poi avuto modo di informarti circa la datazione di quel tumolo?

 

Si, mi hanno risposto che è Asuka. Ma non l'avevi già trovato anche tu ?


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Carlo

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Si, mi hanno risposto che è Asuka. Ma non l'avevi già trovato anche tu ?

 

Se è quello il tumulo che intendo io ,che risale al tardo periodo Asuka (552-710 D.C), la lama con tutta probabilità è databile tra la fine del VII e il primo decennio del VIII secolo D.C come ipotizzai già precedentemente.


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Se è quello il tumulo che intendo io ,che risale al tardo periodo Asuka (552-710 D.C), la lama con tutta probabilità è databile tra la fine del VII e il primo decennio del VIII secolo D.C come ipotizzai già precedentemente.

 

Dimmi, cosa ti fa pensare che sia del tardo Asuka invece del primo ?


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Carlo

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Qui corriamo il rischio di andare Off Topic (cioè quando si esce fuori dal tema originale della discussione :gocciolone::gocciolone: ) ;Il tumulo che ho trovato io era datato tardo periodo Asuka (ora non so quanti ce ne siano in quell'area) per questo ti ho chiesto se fosse lo stesso tumulo :arigatou:.


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La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

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