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Primal_Fire

Forgiatura Giapponese: Un Approccio Occidentale

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Gianfra ci sono topic dove si parla di questo. Comunque non è esatto parlare di purezza in termini assoluti. Esistono impurità buone ed impurità cattive. Mi scuserai se rimango sul generico rimandandoti poi ad approfondimenti negli interventi già fatti e nei topic già presenti.

Premesso che la capacità di creare un acciaio di buona qualità per una nihonto e data anche dalla tecnica di lavorazione e che quindi i giapponesi non hanno e non hanno mai avuto problemi ad usare acciai namban, possiamo dire che le sabbie ferrose giapponesi sono un'ottima -ma non esclusiva- base di partenza essendo per natura povere di impurità cattive quali lo zolfo e ricche di impurità "buone" come i silicati, che nel caso della lavorazione giapponese risultano utili all'ìeliminazione di particelle estranee, i silicati non sono una buona cosa in generale, sono buoni per come viene fatta la nihonto. Materiali di questo genere hanno contribuito nel corso dei secoli allo sviluppo della nihonto che è sì dotata di esclusività ma non necessariamente connessa ad ogni suo specifico "ingrediente".

La fortunata combinazione di materiale, tecnica costruttiva, contesto storico, geografico, culturale ecc le danno l'esclusività che tutti le riconoscono.

Modificato: da Kentozazen

Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi.

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Gianfra ci sono topic dove si parla di questo...... Mi scuserai se rimango sul generico rimandandoti poi ad approfondimenti negli interventi già fatti e nei topic già presenti.

 

 

Ti ringrazio.

Sò che se ne è discusso parecchio, ma un problema che incontro nel cercare informazioni è che dal titolo della discussione non si capisce sempre quello di cui si parla.

Intendo dire che degli argomenti interessanti spesso iniziano in discussioni (topic) che hanno tutt'altro titolo e non sempre c'è uno Yama o Ken o altro che ha la pazienza di correggere.

Qualche volta solo pochi si ricordano di quella tale discussione.

 

... se poi uno ha poca memoria :whistle:

 

:arigatou:

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Adesso hai capito perchè bisogna evitare gli off topic?

 

Comunque la funzione "cerca" del forum ricerca anche all'interno del testo delle discussioni, non solo nel titolo.



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Ho trovato un testo con un approccio ibrido, diciamo un approccio occidentale portato avanti da un giapponese...

è in lingua inglese ma, per chi ha le competenze, potrebbe essere interessante:

 

THE_JAPANESE_SWORD.doc


<!-- isHtml:1 --><!-- isHtml:1 --><em class='bbc'>Insisti, Resisti e Persisti...Raggiungi e Conquisti!<br /><img src='http://www.intk-token.it/forum/uploads/monthly_11_2008/post-34-1227469491.jpg' alt='Immagine inserita' class='bbc_img' /><br /></em>

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Bellissimo!

 

Ho dato una scorta velocissima e mi sembra un lavoro serio, con le differenti temperature raggiunte dalle varie parti di lama. In questo periodo sono incasinatissimo, ma a partire dal 19 penso avrò più tempo, cercherò di leggere in maniera approfondita e magari fare un sunto in italiano.

 

Grazie musashi!

 

Simone

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Accidenti, sto traducendo il lavoro e trovo che molte parti siano piuttosto banali. Sono più o meno a due terzi dell'opera, sono arrivato alla parte più interessante, ovvero la simulazione del processo di tempra, penso che entro domani o dopo metterò la versione tradotta. Tra l'altro ci sono un paio di aspetti che mi rimangono oscuri, magari discutendone se ne verrà a capo.

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Bene, ho finito. Allora, prima di aprire il file devo fare delle precisazioni:

 

1) Ho cercato di mantenermi letterale il più possibile, inserendo delle parentesi in cui cerco di dare una spiegazione ai passaggi un po' trascurati: l'articolo è apparso su una rivista scientifica (non tipo Focus o Newton per intenderci,ma una rivista tecnico scientifica che si occupa di materiali sotto l'aspetto ingegneristico di processo e di impiego), quindi la parte tradizionalmente legata alle tradizioni è un po' buttata li, forse un poco trascurata, mentre si da rilievo ai metodi di di modellizzazione, che praticamente interessano a loro ma di cui a voi non dovrebbe importare molto.

 

2) Ci sono un paio di passaggi oscuri, su cui mi documenterò, e inoltre verso la metà del testo ho tradotto "ridge" (=cresta) come "filo", mentre ho notato dopo che si tratta della parte diametralmente opposta, ovvero la zona del mune. Purtroppo non ho trovato l'errore e non l'ho corretto, se leggendo vi sembra strano che delle proprietà vengano assunte al fino piuttosto che al mune, fatemelo notare che controllo se è li l'errore di traduzione.

 

3) La prima parte è abbastanza inutile, la seconda invece l'ho trovata illuminante, soprattutto quella riguardante gli stress residui e le deformazioni durante tempra. Prima di tutto vi chiederei di farmi domande o richiedere chiarimenti su tutto quello che ritenete oscuro/sbagliato/spiegato male (sia per colpa mia in qualità di pessimo traduttore/interpretatore sia per colpa del testo se non è stato esauriente), poi passerei a spiegare degli sforzi residui (ovvero le tensionature) sulla lama dopo tempra (che sono spiegati molto bene soprattutto nelle immagini), ma solo dopo che tutti i lettori si siano fatti un'idea sull'articolo.

 

4) Alla fine di tutto c'è una scheda, lasciata in inglese, che parla delle equazioni inserite nel programma di simulazione, sono equazioni di termodinamica e di fisica-chimica, sono assolutamente inutili per il nostro scopo: ritengo che sia stata fatta una buona modellizzazione del fenomeno, voi assumete che sia così, e concentratevi sul processo.

 

5) Ho lasciato intradotta, oltre la scheda suddetta, anche la parte che parla dei parametri del programma (HEARTS - non è il giochino di carte eh :happytrema:) e la conclusione, che ho trovato fastidiosamente identica all'introduzione (già fastidiosa e ripetitiva per conto suo), oltre che i ringraziamenti e la bibliografia.

 

Mia conclusione personale: articolo molto utile per capire cosa avviene in quei 10-15 secondi in cui la lama viene temprata, utile anche sotto altri aspetti che avevamo discusso alla prima pagina del topic, che confermano molti aspetti già illustrati e ne precisano/ampliano altri, abbastanza ripetitivo in alcuni passaggi, soprattutto all'inizio.

 

Vorrei anche aggiungere che mi ha fatto molto piacere riuscire a tradurre il testo, ho appreso parecchie nozioni nuove soprattutto sulla terminologia della lama, dei metalli, e di altre cose, spero che troviate il lavoro interessante. Siate critici, miraccomando.

THE_JAPANESE_SWORD__tradotto_.doc

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Grazie di tutto, sei stato grande!!! :arigatou:

appena trovo un pò di tempo libero lo leggo...

per adesso posso dirti che mi è saltato all'occhio che nella bibliografia hai scritto Yoshimura anzichè Yoshihara :laugh:


<!-- isHtml:1 --><!-- isHtml:1 --><em class='bbc'>Insisti, Resisti e Persisti...Raggiungi e Conquisti!<br /><img src='http://www.intk-token.it/forum/uploads/monthly_11_2008/post-34-1227469491.jpg' alt='Immagine inserita' class='bbc_img' /><br /></em>

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Mannaggia! Io non ho toccato la bibiografia, mi sa che è opera del maledettissimo correttore automatico.

So che il testo è lungo e impegnativo, prendetevi tutto il tempo necessario per leggerlo, io scrissi che mi sarei messo in moto a partire dal 19 febbraio se non sbaglio, fate voi i calcoli!

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L'ho letto e mi è sembrato interessante.

Grazie :arigatou:


La vittoria è di colui,

ancor prima del confronto,

che non pensa a sè

e dimora nel non-pensiero della grande origine.

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Non posso che aggiungermi a tutti quelli che si sono complimentati del lavoro che hai svolto, un articolo davvero interessante.

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