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Dora

Elogio Del Guerriero Sconfitto

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Ragazzi una curiosità spero che i nipponisti esperti come Jarou o Sandro mi rispondano. Alcuni anni fa parlando con un maestro di Kendo che mi ha dato indicazioni per un mio libro di narrativa sono venuta a sapere che nel Giappone feudale venivano tributati particolari onori al guerriero sconfitto e che comunque si era battuto gloriosamente. Sapete se c'era un elogio funebre particolare o altre cerimonie?. Mi è rivenuto in mente perché ho appena finito di spiegare i Sepolcri di Foscolo e lì c'è l'elogio del poeta ad Ettore sconfitto ma immortale nella poesia. E' un periodo allegro ragazzi :gocciolone: , specialmente in questi giorni! Si vede .. L'argomento è in tema con il mio stato d'animo. Grazie a tutti. Dora

P.S. Tutto ciò fa il paio con il seppuku

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hai mai letto il Fudochishinmyoroku , ovvero la testimonianza segreta della saggezza immutabile? Scritti di un monaco zen ad un maestro di spada , si parla per appunto dello spirito che un samurai deve avere affrontando il proprio avversario anche ipotizzando la sconfitta e la morte. L' autore è Takuan Soho (1573-1645)


Il pino proietta la sua ombra sul muro.

La luna riflette sull'acqua.

Davvero non siamo nulla.

Sia il cielo e dare un lungo grido

 

 

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Il codice cavalleresco chiamato Bushidō prevedeva che il vincitore tributasse onore allo sconfitto, facendo cose come pregare per la sua anima e commissionando veglie funebri come giustamente hai detto. Tuttavia bisogna ricordare che tale codice venne istituito in maniera formale solamente nel XVII secolo con i Tokugawa. Prima, soprattutto durante l'epoca Sengoku, era molto raro vedere atteggiamenti del genere da parte dei guerrieri.

 

Ad esempio nello Heike Monogatari ( il più grande poema epico cavalleresco giapponese che tratta della guerra Genpei del 1180 - 1185 tra la famiglia Taira e quella dei Minamoto ) troviamo sia episodi in cui vengono fatti gli onori agli sconfitti, altri nei quali viene data una morte veloce agli sconfitti per impedire che soffrano per mano di altri, ed infine anche passi in cui il vincitore decapita lo sconfitto per esibire la sua testa.

 

Bisogna ricordare che il samurai portava al fiano del suo cavallo il Kubi-fukuro, la sacca adibita al contenimento delle teste dei nemici uccisi sul campo di battaglia. Come possiamo ben vedere era mutevole il comportamento di un guerriero nei confronti del suo avversario, la cui vita una volta sconfitto era totalmente nelle mani del nemico il quale poteva agire come meglio riteneva :arigatou:

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