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Kentozazen

Kento Togi Tachi Kamakura

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dimmi se mi sbaglio ken:

 

mi sa che di shingane ce ne sia già abbastanza in vista, fin dalla partenza. E forse ho intravisto anche qualche tratto dove l'hamon è interrotto

Il bello sarà vedere se a fine togi si ritroverà qualche tratto dove la hada sia apprezzabile e l'hamon mostri qualche hataraki.



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Simo io conto di vedere hada su quasi tutta la superficie , conto di non trovare shingane, per questo ho trascurato ulteriore lavoro sui piani che mi avrebbe portato ad eliminare quasi totalemente le aperture ma mi avrebbe appunto messo a rischio di sfondamento diffuso.

Mi spiace ma non posso ancora offrire certezze sulla continuità dello hamon che ribadisco in queste lame spesso presentava dei tani molto vicini allo ha , esiste quindi il rischio di perdita di continuità ma personalmente ritengo che ci siano ottime possibilità di stupirvi anche in questo, a mio parere lo hamon è continuo...e proseguo a sbilanciarmi :gocciolone:

Sto continuamente rialzando sulla scommessa fatta, non vorrei poi creare false aspettative. Verrà molto più bella di come si presentava, in che misura però non voglio dirlo ancora. Scommettere su se stessi ok, ma proprio un kamikaze... :gocciolone: Vedremo.


Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi.

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La cosa più preoccupante è il boshi che -noterete- aveva già subito un leggero accorciamento dovuto a spuntatura, lo si nota dalla forma panciuta e innaturale del fukura.


Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi.

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Forza e coraggio!!Siamo tutti (o forse no? :zitto: ) con te :abbraccio:

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Forza e coraggio!!Siamo tutti (o forse no? :zitto: ) con te :abbraccio:

 

 

Come no!? Cerrrrto che si! :popcorn:

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Bravo andre sono curiosissimo di vederla ai prossim stadi :smile:

approposito come ti sembraquesto acciaio visto che è molto antico?

morbido/intermedio/duro

come ossida dirante il togi?

riesci gia a notare una sfumatura diversa nell'acciaio??

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Grazie della domanda Ughen, a prescindere dalle condizioni del tessuto questo acciaio mi pare molto "puro" , con questo termine intendo un materiale che non produce ossidazioni colorate, nelle zone di minore usura la pietra pettina la superficie molto delicatamente ed il tasso di asportazione è consistente. Significa che il jigane è relativamente morbido. Vedi parlando con alcuni moderni tosho a proposito del tamahagane NBTHK mi venne contestata la mia affermazione che l'acciaio koto sia più morbido, venne peraltro addotta la motivazione secondo cui una lama koto ha una maggiore usura e di conseguenza la morbidezza percepita è dovuta ad un progressivo avvicinarsi allo shingane. Venne inoltre affermato che esistono lame koto in stato di conservazione quasi intonso che presentanocomunque un jigane duro quanto quello di una gendaito.

La cosa mi lasciò perplesso allora, ed ancora oggi alla luce di ogni nuova opportunità di intervenire su una koto mi rendo conto che questa affermazione dei moderni tosho non sia assolutamente corretta.

E' naturale che nel koto la diversità degli acciai fosse assai maggiore che nelle epoche successive sino a giungere ad una sorta di "standardizzazione" con i tatara NBTHK, comunque rimango propenso a credere che l'acciaio koto abbia caratteristiche spesso radicalmente differenti che si manifestano in togi da subito. Qualcosa sfugge dunque alla comprensione odierna, qualcosa che va ben oltre il misterioso utsuri (che per quanto riprodotto attualmente non si manifesta nello stessomododelle lame antiche), sfugge qualcosa sui materiali.

Inoltre sono certo che un moderno tosho abbia tuttto l'interesse a sostenere quanto detto prima per dare maggiore credibilità alle proprie opere e alle tecniche moderne di preparazione dell'acciaio. Ughen la cosa più interessante è che non ossida assolutamente consentendomi di lavorare con acqua non addizionata come invece accade (sempre) con le shinshinto per esempio.

Io penso che se si vuole comprendere la spada giapponese non ci si possa esimere dall'esaminare ottimi esempi di koto che ritengo rimangano ancora basilare, imprescindibile ed ancora non competamente spiegato riferimento.


Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi.

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...... Io penso che se si vuole comprendere la spada giapponese non ci si possa esimere dall'esaminare ottimi esempi di koto che ritengo rimangano ancora basilare, imprescindibile ed ancora non competamente spiegato riferimento.

 

Riassumendo brevemente, quindi, le koto restano una sorta di "mistero".

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Riassumendo brevemente, quindi, le koto restano una sorta di "mistero".

Feci la stessa domanda a Yoshihara dopo un lunga chiaccherata, sorridendo inclinò la testa di lato , allungò la mano mostrandomi una piccola misura tra indice e pollice e disse "MMMMmmmmm....yessss ...small secret" ,c'era anche Simone. :gocciolone:

Modificato: da Kentozazen

Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi.

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Ho quasi terminato nagura, debbo cominciare a pensare a quale uchigumori utilizzare, per far questo apro una piccola finestra con la pietra che ritengo più adatta, è una "hato" molto dura, la lama risponde bene da subito. ed ecco...

 

Untitled_1.jpg

 

beh direi che di hada ne abbiamo e anche di hamon, un notare più che un suguha.

Si tratta di alcune passate veloci e di foto frettolose, quindi il risultato è molto rustico però da una prima analisi rilevo già la presenza di nie e sunagashi. L'area della finestra è quella interessata dalle maggiori aperture che aimè non potranno sparire completamente.

Comunque mi pare che non andiamo male per una signora "in fin di vita"...averne! :gocciolone:

Modificato: da Kentozazen

Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi.

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Come sempre bisogna inchinarsi davanti alla bravura!!!

Proprio bello lo hada,se puoi ci dai qualche altra foto mentre appare?

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Di tanto in tanto lo farò.


Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi.

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Avete presente il soshu kitae?

SoshuKitae.gif

 

Che ne dite se ci facciamo qualche viaggio mentale? Cercate di notarela struttura dell'hada è diviso idealmente in due fasce, quella vicino allo shinogi è itame, quella vicino allo hamon è masame nagare.

Aspetto il guastafeste che mi dirà "Guarda che è shingane quello!" :gocciolone::tristissimo:

:angry: Guastafeste!!! :nunchaku:

 

...eppure... eppure ...eppure è un tessuto molto ben rifinito... e non è shingane.


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Wow non mancano certo le belle sorprese con questo Tachi.

Se vuoi mi potresti dire come si comporta con le pietre? Nel senso che hai avuto bisogno di pietre "dure" o no.

Oppure se hai dovuto procedere lentamente e insistendo molto piu del solito,o al contrario hai dovuto "correre" piu' "leggero".

Perdona se faccio domande indiscrete,ma sono un curioso...... :checcevofa:

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Già che ci siamo leggo in alcune note che il soshu kitae è una tecnica attribuita a Muramasa. Questo fatto ne escluderebbe la possibilità. però...però...però.

Ci sarà da ragionare la settimana prossima.

Teo cercherò di spiegare la cosa che mi hai chiesto.

Modificato: da Kentozazen

Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi.

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Wow non mancano certo le belle sorprese con questo Tachi.

Se vuoi mi potresti dire come si comporta con le pietre? Nel senso che hai avuto bisogno di pietre "dure" o no.

Oppure se hai dovuto procedere lentamente e insistendo molto piu del solito,o al contrario hai dovuto "correre" piu' "leggero".

Perdona se faccio domande indiscrete,ma sono un curioso...... :checcevofa:

 

Come già dissi la lama ha una resistenza ridotta sulle pietre, questo in teoria permetterebbe di utilizzare pietre dure, però bisogna tener presente che il discorso della scelta della pietra non è limitato alla resistenza all'abrasione dell'acciaio. Ad esempio la presenza di aperture e porosità rende l'utilizzo delle pietre molto dure abbastanza pericoloso. Occorre trovare la misura corretta. Per ottenere il risultato che vedi nella finestra ho utilizzato una uchigumori hato di buona durezza, tieni conto che è una hato quindi più tenera delle jito, poi qualche passata leggera di una jito.

 

Non è comunque facile da spiegare...non basta selezionare la pietra ma tenere anche controllata la produzione di tojiru durante il lavoro, anche questo , oltre alla pressione ed al tipo di pietra, è un espediente per calibrare correttamente la frizione acciaio/pietra.

Vado a procedere se ci saranno interessanti novità in serata le posterò.


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