Vai al contenuto
Alberto Desideri

Tsukamaki E Robustezza Tsuka

Messaggi consigliati

Salve a tutti,

 

in questi giorni ho esplorato alcune discussioni più vecchie del forum (e ho avuto la riprova, se mai ce ne fosse stato bisogno, dell'alta competenza artigianale di alcuni moderatori e frequentatori del forum! :ok: ), per esempio quelle relative allo tsukamaki...

 

Mi è sorta una curiosità, dunque perdonatemi l'ennesima domanda da neofita :ciuccio: :

lo tsukamaki certamente ha la funzione di migliorare la presa della tsuka, ma, considerando cosa succede durante l'impatto della lama su un corpo rigido... non è che senza il rinforzo dello tsukamaki le due valve che formano la tsuka, si aprirebbero?

E dunque mi sorge il dubbio che nell'utilizzo di una lama in shirasaya, che ha la tsuka sprovvista di tsukamaki, ci possa essere il pericolo che il nakago, nella violenza dell'impatto, apra in due la tsuka, le cui valve sono tenute insieme "solo" da colla di riso (ma da qualche parte o letto che la montatura in shirasaya poteva anche essere utilizzata in battaglia, e non solo per riporre la lama... :confused: )

 

Mi sono spiegato? Tenete conto che solo oggi sto uscendo da tre giorni di febbre influenzale... :blush:

 

Domo arigatou gozaimass!

 

:arigatou:

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

La montatura in shirasaya è una montatura da "riposo" non è concepita per essere utilizzata ne portata in giro anche per il fattore umidità sarebbe rischioso per la lama..

Sicuramente senza ito la tsuka si potrebbe rompere o scollare facilmente... ma l'ito è parte integrante della tsuka

Gli altri tipi di koshirae sprovvisti di ito probabilmente sotto il punto di vista funzionale sono piu fragili ma probabilmente parliamo di un periodo storico in cui le lame non venivano nemmeno sfiorate per scopi bellici

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

C'è da aggiungere che la shirasaya ha una circonferenza, sia nella saya sia nella tsuka, maggiore di una montatura classica , per cui risulterebb poco maneggevole e di presa non eccezionale.

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

Se da un lato si può dire che lo shira è unicamente da riposo , dall'altro bisogna comunque tener presente che anche dello tsuka nello shira esiste una certa ergonomia che non è conformata per l'apprezzamento ma per renderne possibile l'utilizzo. Con una shira dunque si può combattere, anche se non è ovviamente la condizione ideale. Questo significa che una lama anche in pigiama deve sempre mantenere la propria potenzialità viva.

A riguardo dell'ipotesi che lo tsukaito rinforzi la tenuta delle valve dello tsuka, direi che esso non nasce come necessità di rinforzo, le eventuali pressioni all'interno di uno tsuka sono comunque tenute ben controllate dal mekugi , dal fuchi, dal kashira ed -in certi casi- dal same che avvolge completamente lo tsuka. In particolare la tecnica di avvolgimento totale dello tsuka col same -che quindi costituisce ancor maggior rinforzo alla struttura- è la tecnica più antica di applicazione del same stesso, se ne deduce che in epoca remote non fosse assolutamente necessario l'utilizzo dello ito a rinforzo, di conseguenza lo ito non nasce con questo tipo di finalità, non trascuriamo inoltre le numerose tsuka prive di ito nei tempi antichi.

Insomma non riscontro alcuna relazione diretta tra esigenze di rinforzo e ito che invece serviva per offrire un ottimo grip ed un originale effetto estetico che poteva inoltre essere sostituito secondo esigenza.

Modificato: da Kentozazen

Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi.

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti
Questo significa che una lama anche in pigiama deve sempre mantenere la propria potenzialità viva.

Mi piace l'immagine... mi ricorda certi agguati notturni cinematografici ai quali si reagisce fulmineamente e ...in pigiama! :happy:

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

Una cosa che ho visto spesso nei film di samurai è il preparare l'impugnatura ad una battaglia, si vede molte volte i samurai avvolgere qualche giro di ito supplementare, oppure spruzzare sopra l'impugnatura dell'acqua (o del sake??).

Mi sono sempre chiesto perchè... l'ito bagnato aumenta davvero la presa? oppure è necessario davvero stringere in qualche modo la tsuka per evitare problemi come quello di cui parla desialbe? :confused:



Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

Visto che Yama accenna al fatto di spruzzare acqua sulla spada... scusate l'OT, ma approfitto qui per chiarirmi un'altro dubbio... in alcuni film di samurai, in occasione del rito del seppuku viene bagnata con acqua la lama che decapiterà il suicida... immagino sia un rituale di purificazione, o cos'altro? Grazie!

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti
Visto che Yama accenna al fatto di spruzzare acqua sulla spada... scusate l'OT, ma approfitto qui per chiarirmi un'altro dubbio... in alcuni film di samurai, in occasione del rito del seppuku viene bagnata con acqua la lama che decapiterà il suicida... immagino sia un rituale di purificazione, o cos'altro? Grazie!

 

Rituale di purificazione della lama, era usato anche nelle condanne a morte di criminali vari e se non erro nelle prove di taglio (sui cadaveri) :)

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

Chi è specializzato in antropologia e sociologia sa bene che spesso esistono relazioni tra esigenze pratiche e consuetudini che poi assumono carattere di usanza religiosa o folkloristica.

Senza avere la pretesa che anche questo sia uno di quei casi, più volte ho letto che l'applicazione dell'acqua sulla lama impedisce una rapida coagulazione del sangue sulla lama favorendo dunque la sua asportazione prima del rinfodero.

Si potrebbe forse speculare su una sinergia tra le due motivazioni.

Modificato: da Kentozazen

Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi.

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti
Una cosa che ho visto spesso nei film di samurai è il preparare l'impugnatura ad una battaglia, si vede molte volte i samurai avvolgere qualche giro di ito supplementare, oppure spruzzare sopra l'impugnatura dell'acqua (o del sake??).

Mi sono sempre chiesto perchè... l'ito bagnato aumenta davvero la presa? oppure è necessario davvero stringere in qualche modo la tsuka per evitare problemi come quello di cui parla desialbe? :confused:

La mia personale opinione in proposito è che bagnando lo tsuka lo ito diventi più morbido non più teso. Parlando con alcuni iaidoka mi dissero che uno ito molto teso e molto duro diventa fastidioso per la presa dopo ore di utilizzo, questo mi pare normale, chiunque ha esperienza di vesciche nelle mani dovute allo sfregamento continuo usando uno strumento qualunque.

Il cotone dello ito una volta bagnato diventa più cedevole ed elastico riducendo il logorio sulle mani che poteva prodursi durante una battaglia. ...opinione.

Modificato: da Kentozazen

Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi.

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

per quanto riguarda la "leggenda" delle shirasaya di diametro inferiore che in teorina venivano utilizzate durante l'Harakiri?

quanto c'è di vero?

per cio che riguarda l'azione di bagnare lo tsuka... si vede molto bene nel fil tre samurai fuorilegge sono d'accordo con ken

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti
per quanto riguarda la "leggenda" delle shirasaya di diametro inferiore che in teorina venivano utilizzate durante l'Harakiri?

quanto c'è di vero?

Anche questa è una cosa che ho sentito dire, una volta Roatti mi parlò anche di shirasaya per le esecuzioni capitali molto sottili. Confesso però di non avere alcun documento comprovante la cosa.


Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi.

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

so che ci sono tsuka "universali" che si utilizzavano durante le prove di taglio, ne avevamo parlato tempo fa mi pare, ma incuriosiva la shirasaya da esecuzione

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

per quanto riguarda la "leggenda" delle shirasaya di diametro inferiore che in teorina venivano utilizzate durante l'Harakiri?

quanto c'è di vero?

per cio che riguarda l'azione di bagnare lo tsuka... si vede molto bene nel fil tre samurai fuorilegge sono d'accordo con ken

 

Per quanto ne so durante il Seppuku formalmente ci si effettuava il taglio dell'addome con una lama nuda,senza tsuka, avvolgendo il tagliente con yoshino-gami e lasciando scoperto solo il monouchi.


La vittoria è di colui,

ancor prima del confronto,

che non pensa a sè

e dimora nel non-pensiero della grande origine.

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per commentare

Devi essere un utente per poter lasciare un commento

Crea un account

Registrati per un nuovo account nella nostra comunità. è facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui.

Accedi ora

Chi è I.N.T.K.

La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

Come associarsi ad I.N.T.K.:

Potete trovare QUI tutte le informazioni per associarsi ad I.N.T.K..
Associandovi ad I.N.T.K. accettate in maniera esplicita il Codice Etico e lo statuto dell'associazione ed avrete accesso ad una serie di benefici:
- Accesso alle aree riservate ai soci del sito e del forum;
- Possibilità di partecipare agli eventi patrocinati dall'associazione (ritrovi, viaggi, kansho, ecc...);
- Riceverete il bollettino trimestrale dell'Associazione.

"Una singola freccia si rompe facilmente, ma non dieci frecce tenute assieme."

(proverbio popolare giapponese)

×
×
  • Crea nuovo/a...

Informazione importante

Si prega di accettare i Termini di utilizzo e la Politica sulla Privacy