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alcuni acidi schiariscono le zone con un maggior contenuto di carbonio , altri le scuriscono .

 

La ricetta classica giapponese prevista per esaltare l'hamon credo sia molto blanda e va accompagnata da un azione meccanica del togishi ( giusto? ) e l'effetto è schiarente .

 

Nella lama postata da musashi sono visibili graffi di carta vetrata fine da carrozziere , in una foto si nota addirittura uno stacco , questo indica che un eventuale acidatura sullo hada è stata fatta prima e con acidi differenti da quello impiegato sullo hamon .

 

Un procedimento simile può effettivamente creare un effetto con grana " a polpa di pera " sulle zone con minore contenuto di carbonio e maggiore asportazione sulla grana perlitica , con foto più ravvicinate l'effetto non potrebbe trarre in inganno nessuno .

 

La macro della lama che ho postato è passata da un procedimento simile ( ripetuto tre volte ) per mettere in evidenza le varie formazioni e capire alcune cose .


Alla fine del vento

Ancora cadono le foglie ..

..Un falco lancia il suo grido

Si fa più fondo il silenzio dei monti

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Hai ragione ikkiù. Tuttavia nel caso in questione io penso che la lama sia stata semplicemente lavorata da un "grattaferro".


Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi.

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Anche a me risulta sgradevole quell'hada (scartavetramento a parte), e da ignorantone la prima cosa a cui ho pensato è stato un acido

 

Dovremo riaffrontare e rivedere la questione acidatura a seguito di alcune mie esperienze e considerazioni.

:blush: mmm ho già l'acquolina... :blush:


Alberto

 

"Prega affinchè l'altro non sfoderi, ma alla fine, se non fosse possibile evitarlo, mettilo a morte con un colpo solo, e prega perchè riposi in pace"

"la verità, niente di più sovversivo"

 

Sempre sia lodata la funzione "CERCA"

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