Renato Martinetti 1 · Inserita: 11 novembre 2009 Scusa Sandro, non ho indicato che la pagina è tratta da "Japanese names and how to read them" di Koop-Inada. Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
paolo placidi 20 · Inserita: 11 novembre 2009 (modificato) Come ha detto Cesare, potrebbe trattarsi di un certo Kanehiro di Mino (vedi allegato) Per quanto riguarda Jūnin, il primo Kanji è Ok (kanji 81 allegato) mentre il secondo Kanji (kanji 48 allegato) sembra essere stato scritto al contrario Modificato: 11 novembre 2009 da Paolo Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
sandro 40 · Inserita: 12 novembre 2009 La mei continua a non convincermi, troppi tratti che non corrispondono. A mio avviso si tratta di un falso Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
kimè 0 · Inserita: 13 novembre 2009 Grazie mille! i vostri pareri e le vostre analisi mi fanno sempre più capire di come sia veramente difficile riuscire a "muoversi" all'interno del complicato mondo delle nihonto. Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
shimitsu masatsune 10 · Inserita: 21 novembre 2009 E' relativamente difficile scorgere eventuali kizu.Non ci sono tracce di saldatura,il ware molto più probabilmente alla demarcazione tra shingane e kawagane evidente spesso in quell'area proprio nelle lame lavorate in Kobuse gitae.Non è un caso di tsugi nagako per me e la patina di ossidazione sembra regolare a mio avviso.Il nagako non pare affatto ripatinato ( sabitsuke-nagako) in definitiva.Il sabikiwa è in effetti un pò irregolare (la linea di demarcazione tra habakimoto e e nagako-ji) ma in virtù della nuova politura che evidentemente la lama ha subito io avenzerei un ulteriore ipotesi molto più plausibile.Spesso mi è capitato di osservare lo stesso particolare su nagako sui quali,nell'atto del togi,si è impiegato del nastro per preservarli dall'azione dell'acqua.Credo siamo innanzi ad un caso simile La vittoria è di colui, ancor prima del confronto, che non pensa a sè e dimora nel non-pensiero della grande origine. Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti