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Sono d'accordo con te Gian, ma la tua ultima domanda ci riporta alla scelta del materiale. Quale sarebbe in ogni caso la tua risposta?


Diego T.

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Per me no. Possiamo però pensare di aver prodotto una lama in tipico stile giapponese con della sabbia dell'isola d'elba. Che magari risulta pure più performante di quella giapponese...

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Tenete conto che ci sono alcuni vitigni nella napa valley che nulla hanno da invidiare alle colline senesi, o alle langhe piemontesi, per non parlare della borgogna francese...

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La questione del materiale era il fulcro della domanda iniziale e del post. Comunque, posto che parlare di performance al giorno d'oggi non ha senso in quanto nessuna lama odierna può essere testata in battaglia (e nessun test a tavolino può essere considerato realmente valido, se non per discussioni da salotto) io credo che un forgiatore che abbia completato il suo tirocinio e che abbia dunque completa padronanza della tradizione abbia anche licenza, a sua discrezione, di sperimentare ciò che vuole. Sarà poi la storia a giudicare se è un pazzo, un genio, un innovatore oppure la vergogna della categoria. Di fatto però lui "fa parte" della categoria per diritto acquisito, quindi le sue scelte fanno comunque parte dell'evoluzione della tradizione cui appartiene. Nel bene o nel male.

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Allora forse c'è un po' di confusione, il tamahagane è una lega ferro carbonio quasi pura, cioè gli altri elementi in lega sono in quantità estremamente basse a differenza degli acciai al carbonio moderni in cui si trovano elementi in lega in quantità più elevate.

Tutto il processo di ripiegature e forgiatura è necessario ad uniformare il tenore di carbonio (più o meno a seconda delle ripiegature e dalle scelte del forgiatore) ed a eliminare le sacche d'aria ed eventuali impurità residue che si trovano nel materiale grezzo.

Molti hataraki sono l'effetto di questa disomogeneità, ma non sono mai impurità o vetrificazioni interne.

Dal punto di vista strettamente tecnologico e meccanico gli acciai moderni sono superiori, non c'è discussione, altrimenti non si investirebbero milioni di euro nella ricerca di materiali più performanti.

Per il suo tempo però probabilmente la nihonto è stata la lama bianca più tecnologicamente avanzata, grazie alla combinazione di acciai di prestazioni diverse (shingane e kawagane) e alla tempra differenziata (hamon).

Questo la rende la migliore spada della storia? La risposta è: dipende.

Dipende dal campo di utilizzo, dallo stile di scherma e sopratutto dal bersaglio da colpire.

La katana è fatta per tagliare, quindi sarebbe inefficace contro un'armatura occidentale medievale, ma è efficace per tagliare di netto un arto ad una persona.

Quello che ha permesso alla nihonto di sopravvivere con alterazioni minime dal periodo Nara ad oggi è l'isolazionismo del Giappone e sopratutto il fatto che sia diventata uno status symbol, un opera d'arte e un oggetto legato alla religione.

Se si priva la nihonto di questi elementi diventerà solo un'altro pezzo di acciaio affilato privo di "anima" e la sua tradizione sarà persa nel corso degli anni.

Scusate la lunghezza ma ci sarebbe ancora tantissimo da dire e discutere, ma farlo su un forum sarebbe riduttivo in ogni caso :arigatou:

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Mi trovi d'accordo quasi su tutto, ma non credo sia solo il fatto che sia isolata a farne un oggetto con un "anima", credo il discorso sia più complesso...in quasi nessun posto si è mai data una rilevanza del genere ad un arma.


Diego T.

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Mi trovi d'accordo quasi su tutto, ma non credo sia solo il fatto che sia isolata a farne un oggetto con un "anima", credo il discorso sia più complesso...in quasi nessun posto si è mai data una rilevanza del genere ad un arma.

infatti ho scritto "sopratutto il fatto che sia diventata uno status symbol, un opera d'arte e un oggetto legato alla religione."

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A beh certo se tiriamo via tutti gli elementi religiosi e la consacrazione, una chiesa resterà solo 4 mura di cemento. Così come moltissime altre cose. Mi pare una cosa ovvia e scontata.


Diego T.

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Penso che Gian e Manuel siano arrivati alla sintesi del problema, quelli sono i fattori di cui tener conto.


"accorciati la firma". Ernst Jünger

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Per inciso pure in occidente armi e armature erano status symbol, a volte oggetti religiosi e a volte pure oggetti d'arte.


Diego T.

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A beh certo se tiriamo via tutti gli elementi religiosi e la consacrazione, una chiesa resterà solo 4 mura di cemento. Così come moltissime altre cose. Mi pare una cosa ovvia e scontata.

ma non si sta parlando proprio di questo? Cambiando materiale e privando la nihonto della parte artistica e spirituale/culturale non rimane altro che un pezzo di acciaio affilato

 

Per inciso pure in occidente armi e armature erano status symbol, a volte oggetti religiosi e a volte pure oggetti d'arte.

 

E perchè non si fanno ancora lame e armature tradizionali occidentali?

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Per inciso pure in occidente armi e armature erano status symbol, a volte oggetti religiosi e a volte pure oggetti d'arte.

Diego forse è proprio qui che sta la differenza tra Oriente ed Occidente. In Giappone anche ora che certe lame non hanno un uso specifico si continua una tradizione anche a costo di risultare fuori del tempo.

Da noi (Europa) abili artigiani quando fanno lame medievali o risorgimentali anche di alto livello,le definiscono "riproduzioni".


"accorciati la firma". Ernst Jünger

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Manuel si parlava solo di cambiare il materiale, sennò così sembra che sia il materiale ad avere una rilevanza spirituale e culturale, forse artistica ma non sono nemmeno sicuro visto cosa è stato forgiato nella storia e anche nella modernità coi materiali più disparati. Certo Manuel che si fanno armature e armi del medioevo occidentale, ma hanno la stessa rilevanza? La hanno mai avuta?


Diego T.

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Quindi secondo te il tamahagane non ha valore culturale?

Si fanno lame e armature occidentali producendosi il proprio acciaio e usando tecniche antiche? Forse qualcuno lo fa, ma l'ha letto dai libri non gli è stato tramandato da generazioni

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Su questo non ne sarei così sicuro, in Valtrompia vivono artigiani che producono armi da quando queste erano solo a filo, lo stesso vale per la Germania e la Spagna, ma anche nel resto dell'Europa esistono tali realtà ,a differenza è solo culturale e dell' importanza che si da a tutto ciò.

Mi volete dire che questi incisori di armi siano meno bravi dei Giapponesi?

sc1.jpg

grav1-b.jpg

Io direi che questo drago non è inferiore a nessuno di quelli fatti sulle lame Orientali, e questi fucili non sono da meno di una katana realizzata da un'artigiano Nipponico.


"accorciati la firma". Ernst Jünger

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Beh Manuel certamente ha un valore culturale, ma quanto è cambiato in mille anni? Non si è sempre prodotto così. Quindi?


Diego T.

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La stessa cosa vale per i politori di lame.

In Europa tutti coloro che affilano utensili o lame sono solo "arrotini", a prescindere che usino pietre o mezzi altamente sofisticati, e della maestria che impiegano in questa loro attività.


"accorciati la firma". Ernst Jünger

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