Francesco Marinelli 0 · Inserita: 2 luglio 2018 Premettendo che una risposta certa non la abbiamo, ma solo l'idea che ci siamo fatti con Manuel... Intanto eccovi alcuni esempi di Rai Kunimitsu: e due lame tratte dai volumi Juyo NBTHK (rispettivamente mumei e con kinzogan mei): Quindi è evidente che Kunimitsu realizzava questo tipo di sugata, ed anche a livello di hamon e hada non siamo così distanti... anche se.. rendete un occhio sul kantei series. La lama è bella, ma chi realizzerebbe su di essa un nuovo horimono del genere? Bè tutto può essere.. Esatte le considerazioni sul sayagaki: esistono falsi anche di essi, e c'è anche chi modifica/modificava le shirasaya adattandole a nuove lame, per cui è bene non farci troppo affidamento... Infine... La lama in questione ha avuto ben 161 offerte e noi abbiamo deciso di non puntare Manca altro? "Indiana Jones e la lama perduta" Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
betadine 0 · Inserita: 2 luglio 2018 Grazie (beh.. che il lavoro che facevano è evidente e ci sta che si divertivano a fare e disfare... horimonoapparte)) Sii immobile come una montagna ...ma non trattare le cose importanti troppo seriamente. Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Enrico Ferrarese 5 · Inserita: 2 luglio 2018 già come ho detto anche io il lavoro della lama non è dissimile dalle caratteristiche di scuola rai. grazie per l'esempio della naoshi firmata (tratta dal volume koto dei kantei di sesko a occhio vero? mi manca ancora quello...) noto che avete avuto le stesse perplessità su questa lama... sarebbe bello che venisse sottoposta a shinsa e passasse come shoshin, sarebbe un magnifico esempio di studio e probabilmente ne schizzerebbe il valore anche solo con semplice hozon... INTK Database Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Francesco Marinelli 0 · Inserita: 2 luglio 2018 Il primo oshigata viene da Google libri -The Early Famed Works of the Kyoto Smiths Di JSS US https://books.google.it/books?id=Ho8_DQAAQBAJ&pg=PA60&dq=early+Kyoto+smith&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjOze-Hh4HcAhWDXRQKHSWwAiQQ6AEIJDAA#v=onepage&q=early%20Kyoto%20smith&f=false Non credo che avrebbe passato shinsa, l'ultima parola a riguardo la lascio a Manuel 😉 "Indiana Jones e la lama perduta" Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Manuel Coden 0 · Inserita: 3 luglio 2018 Studiando più accuratamente la firma ci sono due cose che fanno pensare ad una gimei.Manca un colpo alla fine del tratto verticale di "rai" e il colpo nel "kuni" alla destra dovrebbe essere nella stessa direzione di quelli a sinistra, ma in questa non lo è. Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Enrico Ferrarese 5 · Inserita: 3 luglio 2018 hai ragione Manuel. Io ho studiato bene solo poche firme e sono tutte del primo shinto, quando i tratti sono ancora ben riconoscibili per forza, direzione, precisione uniformità e dimensione della chisellatura. Ma in questa mei tutto ciò che hai scritto è ben riscontrabile. Io in realtà non vedo nemmeno molta uniformità di stile in generale nei kanji, ad esempio il carattere kuni è troppo ben squadrato e definito negli angoli, i tratti interni non hanno la stessa inclinazione, e lo stesso carattere rai è quello che mi sembra proprio diverso per fattezze complessive, lunghezze e proporzione dei tratti in primis. ma non mi sono mai messo a fare paragoni seri quindi restano solo delle semplici sensazioni personali e non so quanto ciò dipende anche inoltre dall'età del lavoro, dovesse essere genunino... una mei di 800 abni fa non la puoi analizzare con gli stessi criteri di una mei di 400 anni fa... INTK Database Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti