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Mauro Piantanida

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  1. Salve a tutti, alcuni addenda ai miei precedenti post: Tsuba #4 A quanto pare un esemplare non molto diverso dal mio si è meritato un certificato NBTHK, e le differenze sembrano riguardare solo la doratura in nunome zōgan (布目象嵌). La tsuba è ora in vendita su eBay (http://www.ebay.com/itm/7039-Japanese-Samurai-Edo-Antique-NBTHK-Tokubetsu-Kicho-Nanban-Sukashi-Tsuba-/380782250996?hash=item58a8640bf4). Tsuba #5 Nuntio vobis magnum gaudium, habemus Sasano! Bellissimo testo, che suggerisce una tsuba firmata Nobuie come la possibile ispiratrice della mia tsuba polacca. Il motivo del Torii si precisa come il santuario di Kamo a Kyoto, e le foglie alludono ad una specifica festività (Aoi Matsuri - 葵祭). Saluti, Mauro
  2. Ciao Paolo, mi sembra più di una ipotesi, visto la descrizione del sukashi. Per cosa sia un unpan (雲板) rimando al topic: http://www.intk-token.it/forum/index.php?showtopic=7278&hl=unpan&do=findComment&comment=87511 Saluti, Mauro PS: da quale testo viene l'immagine?
  3. Mauro Piantanida

    Tsuba

    Temo di non poter essere di grande aiuto in merito ai tuoi specifici quesiti, ma tua tsuba mi ha subito fatto accendere una lampadina. Ecco qua una mia tsuba solo parzialmente ripulita (uno dei miei soliti acquisti di relitti) che mi sembra rivelare la stessa mano. La mia tsuba la descriverei come: nagamaru-gata (長丸形) kaku-mimi (角耳) tetsu-ji (鉄地) takaniku zōgan (高肉象嵌) koi zu (鯉図 - soggetto carpe). Dimensioni 71 x 66,4 x 3,7 mm; peso 94 g. Per il periodo la collocherei nel medio/tardo Edo, forse di scuola Shōami (正阿弥). Peccato la mia sia così rovinata, avremmo potuto mettere assieme un decente dai-sho. Saluti, Mauro
  4. ありがとうございました!!! Grazie, Paolo, per le preziose informazioni. Tentando semplicemente di interpretare i kanji non sarei mai arrivato al nome di Natsuo (夏雄). Ho rivisto in rete un po' di opere attribuite e certificate a nome di questo artista e mi sembra che l'ultimo segno della mei sia tutto sommato compatibile con il kaō che utilizzava abitualmente (esempio da: http://www.nipponto.co.jp/swords/TB111290.htm). Saluti, Mauro
  5. Mauro Piantanida

    Sanmai tsuba

    Sanmai tsuba #5 Le sanmai tsuba continuano a piacermi, e così ho recentemente acquisito questo esemplare, finalmente mokkō-gata (木瓜形): Dimensioni 72,2 x 70,3 x 4,7 mm, peso 115 g, anche questa decorata con drago tra le onde. Saluti, Mauro
  6. Tsuba studio #3 Tsuba maru-gata (丸形), kaku-mimi koniku (角耳小肉), dimensioni 76,2 x 75,8 x 3,8 mm, peso 110 g. Firmata in omote Yamashiro (no) kuni Nishijin jū Umetada Hikojiro (山城國西陣住 埋忠彦次郎), in ura Shigenaga + kaō (重長 [花押]). Il traforo (ko-sukashi - 小透) rappresenta il tema dei Genji-mon (源氏紋) o Genji-kō (源氏香), che rimanda sia agli emblemi associati ai 54 capitoli del Genji monogatari ("Storia di Genji"), scritto da Murasaki Shikibu nel primo quarto dell’undicesimo secolo, sia alle attività di gioco di comparazione e riconoscimento dei diversi generi di incenso kumikō (組香) [da: Wikipedia, the free encyclopedia]. Hikojiro dovrebbe essere il primo o il terzo maestro della scuola Umetada di Kyōto e Shigenaga un figlio del primo maestro (vedi M. Sesko, Genealogies of Japanese Tsuba and Tōsō-kinkō Artists, p. 24), e ciò daterebbe questa tsuba alla fine del periodo Muromachi. Purtroppo anche questa tsuba é stata bruciata, ed è definitivamente impossibile che riceva una certificazione NTHK (per quello che ne so le ragioni codificate per cui una tsuba fallisce il giudizio della shinsa sono firma falsa, oggetto falsificato, scadenti condizioni di conservazione, scadente qualità, produzione per fusione, bruciata nel fuoco e realizzazione moderna). La tsuba era nella collezione di David Stiles che l'ha studiata esaustivamente (per chi non conoscesse il suo sito consiglio una visita per le schede che prepara, veramente ben fatte: http://dastiles1.wix.com/reflections-#!home/mainPage). Spero di avere fornito qualche spunto interessante anche per rendere il mondo del tōsōgu un po' più abbordabile (le prime due tsuba mi sono costate ognuna meno di 100 US$, la terza poco più di questa cifra). Grazie per l'attenzione (e particolarmente per l'incoraggiamento di Francesco). Saluti a tutti, Mauro
  7. Tsuba studio #2 Tsuba mokkō-gata (木瓜形), uchikaeshi-mimi (打返耳), dimensioni 81,3 x 77,2 x 3,1 mm, peso 102 g. Si tratta di una tsuba che deve essere stata molto bella, purtroppo ora un relitto. Un inserto di grandi dimensioni (suemon zōgan - 据紋象嵌), in argento, non risulta più leggibile con sicurezza. Ipotizzo che il soggetto potesse essere una peonia (botan zu - 牡丹図) ed ho provato a farne un "restauro virtuale" con PaintShop: Probabilmente la superficie in origine doveva essere argentata (oborogin-ji - 朧銀地), ed è ciò che rimane dell'argentatura che conferisce l'insolito colore grigio-bluastro alla patina. Soprattutto in ura (裏) sono evidenti le scaglie tipiche del ferro forgiato che è stato bruciato. L'eventualità che una tsuba si sia trovata in un incendio non è una probabilità remota: nell'epoca Tokugawa si chiamavano "fiori di Edo" i frequenti incendi che devastavano case ed interi quartieri. In realtà di questa tsuba mi aveva semplicemente attratto la presenza di iscrizioni su entrambe le facce. In omote sono presenti 3 segni che non riesco ad interpretare con sicurezza: ?雄定 (?yūka). In ura sono abbastanza convinto ci sia scritto: 明珎宗治錬え (Myōchin Muneharu kitae - forgiata da Myōchin Muneharu). Si tratterebbe quindi di una tsuba prodotta in collaborazione da un forgiatore della piastra in ferro e da un decoratore kinkō di epoca tardo Edo. (continua)
  8. Mauro Piantanida

    Occasioni di studio

    Salve a tutti, il collezionismo di tōsōgu è notoriamente un passatempo assai dispendioso, se solo si vogliono mettere le mani su oggetti di un qualche interesse. Quindi le alternative sembrerebbero solo o essere molto ricchi, o selezionare pochissimi pezzi di pregio, o accontentarsi di oggetti di poco valore ed ancor meno interesse. A mio parere esiste un'altra possibilità, ed è quella di considerare tsuba in cattive condizioni generali, e quindi di basso valore di mercato, ma che possono offrire molto a chi voglia cimentarsi in prima persona nello studio della materia. Qui propongo tre tsuba che sono ancora oggetto delle mie ricerche (e sarò naturalmente grato a tutti gli amici del forum che vorranno contribuire con ogni genere di informazione/critica). Tsuba maru-gata (丸形), tetsu fukurin (鉄覆輪), firma illeggibile (zaimei - 在銘), dimensioni 80,2 x 75 x 4,8 mm, peso 122 g. Quando l'ho ricevuta, la tsuba era ricoperta da uno spesso strato di ruggine rossa, con in evidenza solo i volti dei personaggi realizzati in metalli teneri (yamagane ed argento). Si tratta di una tipica decorazione di tipo Hikone-bori (彦根彫), cioè lo stile della scuola Sōten (宗典) che combina scolpitura ad altorilievo con inserti di metalli policromi (takabori-zōgan iroe - 高彫象嵌色繪). Alcuni aspetti della tsuba sono però inusuali. Dal punto di vista costruttivo la maggior parte delle tsuba "tipo Sōten" hanno delle traforature (sukashi - 透) che alleggeriscono le scene sempre dense ed affollate; inoltre questa tsuba ha una bordatura in ferro costruita separatamente (fukurin - 覆輪). Anche il soggetto della decorazione si discosta dai temi abituali (saggi e letterati cinesi o vicende della guerra Genpei). In questa tsuba colpisce il marcato senso prospettico delle scene, e non mi è affatto chiaro che cosa venga rappresentato: in omote (表) sembra di vedere un gruppo di persone con le braccia alzate, senza armi, ed una tromba d'aria sullo sfondo (?!); in ura (裏) forse della pioggia che cade fitta. Per quante opere dell'iconografia giapponese, tsuba o altro, io abbia visionato non mi sono ancora imbattuto in una rappresentazione che somigli a questa. Spero che la discussione che propongo risulti di qualche interesse. (continua)
  9. Fa piacere (mal comune, mezzo gaudio) che qualche cantonata la prendano anche dei professionisti del collezionismo: qui di seguito una tsuba dalla collezione del Powerhouse Museum di Sydney che mi sembra chiaramente una fusione (da: http://www.powerhousemuseum.com/collection/database/?irn=199136) La scheda del museo precisa "Purchased from the estate of the Rev. Julian Tenison-Woods, 1890", e quindi non è chiaramente una "patacca" cinese... Saluti, Mauro
  10. Tsuba interessante, ma la patina perfetta e più ancora le superfici polite dei sukashi mi fanno pensare ad una realizzazione recente, un utsushi. E tu, Kashima, che cosa ci puoi dire di questa tsuba? Saluti, Mauro
  11. Salve benkei, non è facile dire quancosa di "intelligente" sui tuoi fuchi: uno è completamente privo di decorazione, l'altro ha solo una lavorazione nanako-ji e quindi non ci sono molti spunti stilistici da valutare. Dalle foto sembrerebbe che il nanako sia di buona fattura e quindi probabilmente di epoca Edo (ma solo perchè la stragrande maggioranza dei kodōgu in circolazione sono di epoca Edo). Di più non saprei dire. Saluti, Mauro
  12. La mia proposta (seria, questa volta) è che possano essere Suzu (鈴), cioè sonagli utilizzati nelle cerimonie Shinto. Vedi: http://ginza.finesword.co.jp/sale/kodougu/htm/1051_2000/1801_1850/1801/k1801.htm Saluti, Mauro
  13. Decori natalizi per abeti...
  14. Mauro Piantanida

    Sanmai tsuba

    Qui un esempio di kagamishi tsuba in 3 strati (la seconda nella pagina): http://home.earthlink.net/~jggilbert/irogane.htm Saluti, Mauro
  15. Mauro Piantanida

    Sanmai tsuba

    Molto bella ed interessante la tua tsuba, Gisberto. Potresti per favore postare anche un'immagine del bordo, perche' non vedo fukurin e mi domando come vengono tenuti assieme gli strati. Vorrei comunque precisare che nel post iniziale mi sono volontariamente limitato a sanmai tsuba con caratteristiche di serialita', escludendo per esempio molte di scuola kagamishi, anche quelle costruite a strati ma di tutt'altro impegno artistico (ed anche perche' purtroppo non ne possiedo alcuna).
  16. Mauro Piantanida

    Sanmai tsuba

    Grazie Mauri per gli interessanti link. Per quanto riguarda il merito delle tue valutazioni, voglio francamente manifestare il mio completo dissenso. Personalmente non voglio entrare nelle diatribe arte/artigianato (ed anche per questo non ho partecipato alla discussione "Che ne dite di questi nuovi artgiani"), anche perche' non mi considero un collezionista d'arte (dovrei avere molti piu' mezzi economici, e decisamente molto piu' gusto). Preferisco considerarmi un "antropologo dilettante", ed in tale ottica trovo molto piu' interessante una tsuba magari di infima qualita' ma originale d'epoca piuttosto che il piu' bello degli utsushi. Naturalmente questo e' solo il mio personale atteggiamento, e non voglio assolutamente sostenere che sia intrinsecamente piu' sensato o comunque preferibile al suo opposto. Saluti, Mauro
  17. Mauro Piantanida

    Sanmai tsuba

    Salve a tutti, vorrei presentare qui altre tsuba la cui natura è in qualche modo controversa tra i collezionisti. Si tratta di oggetti che non possono certo essere assimilati a quelli del topic precedente (Scheletrini...) ma che nemmeno godono del concorde riconoscimento di opere d'arte. Si tratta di sanmai tsuba (三枚鐔), cioè realizzate con struttura detta sando awase - 三度合わせ (letteralmente tre volte insieme) oppure sanmai awase - 三枚合わせ (si può scrivere anche solo 三枚合, letteralmente tre strati). Sanmai tsuba #1 Tsuba maru-gata - 丸形, shakudō fukurin - 赤銅覆輪, dimensioni 75 x 73,8 x 3,8 mm, peso 104 g. La superficie è rivestita da una lamina relativamente sottile di shakudō - 赤銅, con ancora presenti tracce di doratura (kin iroe - 金色絵). La decorazione rappresenta grappoli d'uva (budō zu - 葡萄図). Sanmai tsuba #2 Tsuba maru-gata - 丸形, rivestimento e bordo (fukurin - 覆輪) in lega di rame (yamagane?), dimensioni 67,9 x 67,5 x 3,5 mm, peso 87 g. Decorazione di foglie cadute - rakuyō no zu - 落葉の図. Sanmai tsuba #3 Anche questa tsuba ha forma maru-gata - 丸形, shakudō fukurin - 赤銅覆輪, dimensioni 71,4 x 70,8 x 4 mm, peso 106 g. Soggetto della decorazione è fioritura di montagna - yama kaika - 山開花. Sanmai tsuba #4 Tsuba maru-gata - 丸形, fukurin dello stesso materiale impiegato per gli strati esterni, dimensioni 72,1 x 69,2 x 3,4 mm, peso 98 g. Soggetto: drago tra le onde - nami ni ryū zu - 波に龍図. Le sanmai tsuba hanno forma maru-gata, nella maggior parte dei casi, o mokkō-gata, in genere costituite da uno strato centrale di metallo dolce (rame o una sua lega) e da due molto più sottili strati (più comunemente shakudō) lavorati a sbalzo, evidentemente impiegando uno stampo, visto che la stessa decorazione è riprodotta sia sulla faccia omote - 表 che ura - 裏. Spesso alcuni particolari della decorazione sono messi in risalto con doratura (credo venisse usata la tecnica dell'amalgama, perchè non si tratta di vera ageminatura per intarsio né è visibile la fine trama del nunome zōgan - 布目象嵌). Per concludere: si tratta di una produzione seriale ma che deve avere incontrato una certa popolarità anche nella classe dei bushi - 武士, visto che alcune di queste tsuba hanno le dimensioni da katana (vedi qui un esempio di daishō - 大小: http://www.yamabushiantiques.com/TSUBA34.htm). Inoltre alcune di queste tsuba si sono meritate un origami NBTHK Hozon (in genere attribuzione ko-kinkō - 古金工), cosa mai avvenuta, che io sappia, per una tsuba sciiremono - 仕入物 in ferro ottenuta per fusione.
  18. Gisberto, temo che l'unica differenza stia nel fatto che io faccio fotografie migliori. Se poi la tsuba ti piace, sono disponibile a vendertela...
  19. Sono contento che anche tu, Paolo, partecipi a questo "auto da fé". Comunque non ti sbagli per niente sulla complessiva bellezza della composizione della tua tsuba #1. Ecco la possibile ispiratrice originale (da: http://www.japaneseswordbooksandtsuba.com/store/tsuba-%26-kodogu/t153-iron-sukashi-tsuba-musashino) La #2 credo possa rappresentare due libellule affrontate, con gli ana come teste (quando trovo l'immagine te la posto). Saluti, Mauro
  20. Tsuba #5 Tsuba in ferro mokkō-gata - 木瓜形, maru-mimi - 丸耳, dimensioni 75,6 x 72,2 x 5,1 mm, peso 95 g, decorata in ji-sukashi - 地透 con figura di portale cerimoniale (Torii - 鳥居); mumei - 無銘 in stile che, a mio parere, riprende la scuola Owari - 尾張. Patina assolutamente perfetta (perfino troppo...). Ma allora, direte voi, perché inserire questa tsuba in questo topic? La vicenda è questa: è l'unica delle cinque che non mi è stata inviata dal Giappone, ma l'ho comperata (sempre su eBay) da un sedicente collezionista polacco (Original tsuba for katana from my private sukashi collection...). Dopo alcuni mesi, navigando in rete mi imbatto fortuitamente nel sito polacco di un costruttore amatoriale di tsuba (direi piuttosto bravo, peraltro), che tra le sue realizzazioni mostra la tsuba qui sotto: Insomma, una tsuba fabbricata da un polacco un po’ troppo simile a quella vendutami da un altro polacco… Vista la indubitabile qualità dell'oggetto si potrebbe lecitamente parlare di utsushi - 写 (cioè un oggetto recente che reinterpreta una tradizione artistica del passato), ma il semplice fatto che la sua vera provenienza non sia stata palesata me lo fa ascrivere nella categoria dei falsi. In conclusione mi sento di dire che la tsuba più "bella" tra quelle che ho postato è anche la più inutile, e quella che ha forse meno da insegnare (a parte un'aggiunta dose di diffidenza). Saluti a tutti, Mauro
  21. Tsuba #4 Tsuba in ferro nademaru-gata - 撫丸形, juzu-mimi - 数珠耳, dimensioni 69,2 x 65,2 x 4,9 mm, peso 86 g, mumei - 無銘 come quasi tutte le tsuba in stile Namban - 南蛮. La decorazione rappresenta due draghi (ni ryū zu - 二竜図) in nikubori sukashi - 肉彫透, anche se la qualità delle volute degli arabeschi non è all'altezza dei migliori esempi di questo stile. Anche in questo caso si tratta di una produzione di massa per fusione, ed un esempio identico è già stato postato da Mauri qui sopra. Ho deciso di acquistare anche questa tsuba (oltre che per il prezzo basso, molto inferiore a quello proposto da shibuiswords.com) cosciente del suo limitato valore, ma sapevo anche che un esemplare uguale è nella collezione del Museum of Fine Arts di Boston (forse la più bella ed ampia collezione di tōsōgu al di fuori del Giappone). http://www.mfa.org/collections/object/tsuba-with-design-of-dragons-9029 (continua)
  22. Tsuba #3 Tsuba in ferro nagamaru-gata - 長丸形, dote-mimi - 土手耳, dimensioni 66,3 x 62,8 x 5,1 mm, peso 100 g. Firmata Gōshū jū Sōten - 江州住 宗典 (senza dubbio gimei - 偽銘), decorata con pasaggio (sansui zu - 山水図). Anche in questo caso una tsuba molto "popolare" (3 tsuba molto simili sulla parte destra dell'immagine, sempre da eBay), ma la qualità è nettamente maggiore delle altre due precedenti: la tessitura superficiale é estremamente fine, e se si tratta di una fusione deve essere stata accuratamente ritoccata (non visibili anche ad un esame attento le bave da fusione). E' quella che definirei una tsuba di basso livello, di epoca tardo Edo, non certo un'opera d'arte ma comunque un onesto manufatto artigianale d'epoca. (continua) Per Mauri: link interessanti, ma gli esempi di fusioni in ghisa, se non ho capito male, sono tutte occidentali, mentre la fusione del bronzo comporta temperature nettamente inferiori (preciso però che non ho alcuna competenza in metallurgia).
  23. Tsuba #2 Tsuba mokkō-gata - 木瓜形 dimensioni da tantō (58,3 x 52,9 x 5 mm, peso 45 g). Anche questa è dichiaratamente una fusione, e poco è stato fatto per nasconderlo. Quando l'ho acquistata ero perfettamente consapevole del fatto che fosse una produzione seriale (sulla parte destra dell'immagine 4 altre tsuba identiche da eBay). Quindi abbiamo una tsuba per arma di piccole dimensioni, di gusto ancora interamente giapponese ma di fattura industriale. Credo che in questo caso si possa propriamente parlare di sciiremono - 仕入物, cioé oggetto preconfezionato, destinato all'uso pratico. Daterei la tsuba all'ultimo periodo Edo o all'epoca Meiji: prima di allora in Giappone non era probabilmente disponibile una tecnologia di fusione adeguata ad oggetti così minuti, e più tardi i fornimenti delle lame avrebbero assunto caratteri più occidentali. (continua) Per Mauri: grazie dell'attenzione. In effetti una tsuba identica da quella da te postata sarà l'oggetto della quarta puntata di questo topic. Saluti.
  24. Mauro Piantanida

    Scheletrini nell'armadio

    Salve a tutti, il sottotitolo del topic potrebbe essere "concorso per il miglior tovagliolo" e nelle mie intenzioni vorrebbe essere l'omologo per noi tsubaka (鐔家) del celeberrimo "concorso per il miglior copriletto". Spero che da ciò si ricavi qualche utile riflessione (auto)critica. Comincio io perché in questo campo il materiale non mi manca di certo, ma sarei ovviamente felice se altri frequentatori del forum volessero sottoporre i loro scheletrini nel cassetto, magari evitando le palesi "patacche" cinesi (per quelle basta ricercare tsuba su eBay). Tsuba #1 Tsuba maru-gata - 丸形, kaku-mimi - 角耳 (ma si potrebbe anche parlare di dote-mimi - 土手耳), dimensioni 68,2 x 64,5 x 4,5 mm, peso 100 g. Si tratta chiaramente di una fusione: aspetto "poroso" della superficie, mancanza di dettagli nella decorazione (in effetti il personaggio in basso a sinistra risulta indistinguibile - figura umana o scimmia?), ed evidente difetto superficiale ad ore 5 riferibile a bolla di fusione. Le bave di fusione, benchè rimosse in buona parte sono ancora evidenti nei bordi interni di ana e sukashi (non visibili in questa foto). A mia parziale scusante per questo improvvido acquisto dichiaro che: era solo la mia 3a tsuba, e le prime due mi avevano folgorato per bellezza;costava pochissimo, e l'asta stava per concludersi;le foto su eBay erano pessime, minuscole e fuori fuoco (tutte le tsuba che propongo qui vengono da eBay).Questi i fatti, e mi appello alla clemenza degli amici del forum per i commenti. Resterebbe da capire il chi, quando e perché di questo oggetto. Considerando che la "cosa" mi è stata recapitata dal Giappone, che il materiale è ferro (non una lega semplice da fondere o da stampare a freddo) e che la (bassa) qualità della fusione lascerebbe pensare ad una tecnica ancora pre-industriale, propendo per un oggetto relativamente antico (intendo pre-bellico, non certo Edo). Se questo assunto fosse vero la tsuba dovrebbe essere stata prodotta per il mercato interno. I turisti occidentali in epoca prebellica in Giappone al peggio compravano hamamono - 浜物, cioè tsuba di alta/altissima qualità, anche se non prodotte per essere montate su una lama. E d'altra parte le dimensioni da wakizashi la rendono relativamente poco appetibile per il mercato occidentale. (continua)
  25. Mauro Piantanida

    La mia prima Tsuba

    IMHO, se è una fusione, è comunque fatta molto bene...

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