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betadine

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  1. betadine

    il club dell' Ukiyo-e

    oh, ragazzi ... belli e brutti, fatti salvi tutti i kami, ci tengo a precisare che ogni riferimento a persone esistenti qua o a fatti realmente accaduti là è puramente casuale no, che sia chiaro... Gli argomenti e/o quadri e/o stampe e/o "qualsiasi cosa cosa che pubblico", consapevole che potrebbe riferirsi o richiamare fatti e/o situazioni spiacevoli (quelle allegre vi rallegreranno), sono dovuti al puro e semplice caso delle coincidenze passate e future (il famoso onnipresente kami-sama) e lungi da me (feriremisembratroppo) additare o in qualsiasi altra forma crear scompenso, pur facendolo. ...a volte uno fa delle cose, tante cose e ne immagina ancora altre ed è come se non bastasse una vita sola per farcele stare tutte... a volte sembra che si debba vincerla, la vita, come se fosse una sfida... Sembra che devi stravincerla, ma non armato ... e questo è incredibile .. soltanto con il cuore, appari.. e con un pò di intelligenza. E' un pò come fare tante bocce di cristallo ... e grandi ... e prima o poi ne scoppia qualcuna .. e chissà quante ne sono già scoppiate e quante ne scoppieranno.. però.. "devi fregartene" se scoppiano. Tutte le bocce di cristallo che oramai son rotte erano solo la vita... e la vita vera magari è proprio quella che si spacca, quella vita su cento che alla fine si spacca.... ma non bisogna smettere mai di soffiare nelle sfere di cristallo. il mondo è pieno di gente che gira con in tasca le proprie biglie di vetro... tristi biglie infrangibili. Saprò anch'io soffiare ?? (tuttualpiùmuoio... miripetosempre) a volte fa troppo male ... ma come disse Kafka, siamo abbandonati come bambini nel bosco.... e quando stai davanti e mi guardi, che ne sai tu dei dolori e mi guardi, che ne sai tu dei dolori che sono dentro di me e che ne so io dei tuoi ? E se mi gettassi a terra davanti a te e piangessi e parlassi, che ne sapresti di me più che dell'inferno, quando qualcuno ti viene a dire che è tutto fuoco e spaventoso ? Basterebbe questo.. soltanto per questo noi uomini dovremmo stare l'uno davanti all'altro rispettosi, pensosi, pieni d'amore.... nel silenzio. Ejiri in Suruga Province (Sunshû Ejiri), from the series Thirty-six Views of Mount Fuji (Fugaku sanjûrokkei) Publication: 1830 - Zen Saki No Hokusai Aratame Hitsu Size: Horizontal ôban; 26.2 x 38.7 cm (10 5/16 x 15 1/4 in.)
  2. betadine

    il club dell' Ukiyo-e

    T'abbraccio. (solo fiori, senza baci.. non esageriamo) La "genialità umana" non ha limiti (in tutti i sensi!!) e quest'ultimi si spingono in tutte e le direzioni.. Ne sa qualcosa il Bennosuke, così spesso bistrattato o il Merisi tuo concittadino e tanti altri ..geniali e controversi artisti, dove è il trascorso a farsi materia. Se non vedi l'inferno .... poi cosa racconti (molto probabilmente ne avrebbero fatto volentieri meno e noi avremo più stampe di fiori di loto e immagnifiche poesie, ma sappiamo bene, che la Storia mai ci fu maestra. e visto che nella memoria stiamo, vallo un pò a dire a Her Müller, che ancora si diverte a giocare col gasssssssss e trova anche qualche cretino-cavia-umanoide che ci sta!!!
  3. betadine

    il club dell' Ukiyo-e

    e per chi pensava di saperlo... (o forse lo sa..) Ohatsu avenging her mistress Onoe, from the series: Twenty-four Accomplishments in Imperial Japan Ohatsu vendica la sua padrona Onoe, dalla serie: Ventiquattro Compimenti nel Giappone imperiale. (Kōkoku nijūshi-kō) sempre lui .... Yoshitoshi1881 altro che Chiburi.. questo è Zoori-Kurīn (così completiamo questa breve panoramica su questo controverso, sopratutto per lui, artista. Ma come vedremo in seguito , anche altri non se la passarono particolarmente bene.. (Basaglia, docet)
  4. betadine

    il club dell' Ukiyo-e

    ◎ Tenpo Decade (1839) il 17 marzo sono nato nella casa commerciale Edo · famiglia Yoshioka. Il mio vero nome è Yonejiro. Più tardi succederò al pittore di Kyo, con il cognome della famiglia Tsukioka, non ci sono descrizioni dettagliate, ci sono varie opinioni e non è chiaro. Kaori 3° anno (1850) seguo Kazuyasu Ichikawa che era popolare con la pittura Musha. Lo stile ha seguito l'insegnante, e dopo tre anni ho fatto il debutto con Nishiki, ma da allora ho un vuoto e il lavoro inizia ad aumentare da quando sono entrato nei miei vent'anni. Il sangue è morto questa volta! Sembra che un gioco giocosamente giocato, un quadro miserabile, è diventato popolare. C'è una differenza tra un pennello e una stampa e la "Bloody Picture" è davvero miserabile. Yoshitoshi Tsukioka – Musya burui Taira no Masakado Masakado no Kubi-zuka (The burial mound for Masakado’s head) Si dice che Taira no Masakado sia uno dei Big Three Onryou (spirito vendicativo) in Giappone. Ci sono alcuni romanzi su Masakado e "Teito Monogatari" di Hiroshi Aramata è uno di questi. È la storia di un uomo che cerca di distruggere la città facendo uso dello spirito di Masakado. Masakado era un discendente dell'imperatore Kanmu. A quel tempo suo nonno ricevette il nome di famiglia "Taira" dall'imperatore (quindi non era più un membro della famiglia imperiale) e fu inviato nella contea di "Kazusa" (l'attuale area di Chiba) come governatore provinciale . Dopo aver scontato il suo mandato, si stabilì nella zona, aumentò il suo potere e divenne uno dei potenti clan. La capitale del Giappone allora era l'attuale Kyoto. Nel 935, Masakado uccise uno dei suoi zii dopo un lungo periodo di controversie sulle proprietà del padre defunto. Questa faida familiare è finita con la morte di Masakado, un ribelle contro il governo. Masakado fu colpito alla fronte e morì nel febbraio del 940. Dopo la sua morte, la sua testa fu tagliata per essere portata a Kyoto ed esposta in pubblico Questa punizione fu chiamata "Gokumon", e il caso Masakado fu il primo "Gokumon" che si rammenta. Si dice che la sua testa volò indietro verso l'attuale regione del Kantou (aree comprese Tokyo, Chiba, Saitama, Gunma, Tochigi, Ibaraki e Kanagawa) per poi cadere a terra. Ci sono diversi punti chiamati "Masakado no Kubi-zuka" e quello di Ootemachi, a Tokyo, è il più famoso di tutti. Kubi-Zuka Secondo il sito ufficiale dell'agenzia delle imposte giapponese, il governo ha distrutto la "Kubi-zuka" per costruire un edificio per il dipartimento delle finanze nel 1924. L'edificio bruciò nel terremoto del Grande Kantou ("Kantou dai-shinsai"). Poi, nel 1926, il Ministro delle Finanze morì improvvisamente, il direttore dei lavori e l'ingegnere dell'ufficio di gestione della proprietà morirono l'anno seguente e molte disgrazie accaddero... (si narra che 14 persone in totale siano morte in quei due anni e che tutte fossero in qualche modo coinvolte nella costruzione o erano funzionari del dipartimento finanziario). Le persone si lamentavano della maledizione di Masakado e un monumento per consolare lo spirito fu presumibilmente costruito nel 1927. Nel giugno 1940 (1000 anni dopo la morte di Masakado), ci fu un grande incendio causato da un fulmine nella città e l'edificio per il dipartimento delle finanze fu distrutto in un incendio. Dopo la guerra del Pacifico, i militari americani han cercato di pulire il terreno dove era il "Kubi-zuka", ma un bulldozer che lavorava sul posto si rovesciò e il conduttore morì nell'incidente. Si dice, ancora, che gli edifici vicino a "Kubi-zuka" o non abbiano finestre rivolte verso di esso o abbiano finestre alte, in modo che non si possa volgere lo sguardo vero il basso. sgrat..sgrat... chissà stasera a che porta ho bussato…
  5. betadine

    il club dell' Ukiyo-e

    io non faccio domande, io lancio solo pietre nello stagno e guardo solo la fusione delle onde.. non sapevo che eri lì immerso. Tutto era già li: le pietre.. lo stagno.. i folletti... e tu subito ad indicare me!!!! (...non prendevo sonno per davvero... come hai fatto a vedere solo me?!!? ...anche se avessi trovato la mia moneta, è uguale alla tua, due facce della stessa cosa: l'unica certezza che abbiamo da quando siamo vivi.) ... e non mi venite a dire che lancio il sasso e nascondo la mano.
  6. betadine

    il club dell' Ukiyo-e

    .. anzi, siccome m'hai rovinato un pò il sonno (mai e poi mai farei supposizioni... t'avrei tirato in ballo e subito..) Vi racconto un'altra visione della stampa, molto più realistica come diceva Taiso nei giorni buoni.. .. e Lui tornando a casa dopo la cena al fanzine's club... disperato (a tal punto che giunge le mani, ripetendo: "ma com'è successo..") e il servo che continua a urlare "te l'avevo detto.. " .. ma Lui non si toglie quel pensiero dalla testa, ora che la neve gliel'ha anche sottolineato e che come un tarlo lo tormenta e gli ripete : "" e mo chi glielo dice che me so scordato el latteee ??!!! """ (e ora che aperto la valvola, provo a tornar da Morfeo)
  7. betadine

    il club dell' Ukiyo-e

    .. io l'articoletto non l'ho letto (anzi se volessi inviarmelo faresti cosa gradita) sarà un caso o era scritto o sarà perchè eravamo già stati là. nulla di personale (sperando di aver travisato le tue iniziali parole).. guarda che son i kami ad aver messo inseme Tanizaki e la mia Chiave. p.s. io "la vita" la vedevo nello Jumonji Yari a cui si appoggia, sapendo di dover completare il proprio destino, gli ostacoli son là, dinnanzi a lui. La neve, il suo passato, che riverisce: l'acqua che scorreva sotto i ponti, oramai gelida, come il suo animo.. il servo e il kabuto, quello che resterà. Grazie per la tua visione (un pò meno per le tue iniziali parole) sic.
  8. E' molto bella la passione che ci metti... prenditi tutto il tempo necessario.. con la dovuta ansia, rammentando che questa è un'emozione comune come la paura, la rabbia, la tristezza e la felicità ed è funzione importante nel nostro circolare..
  9. betadine

    il club dell' Ukiyo-e

    Tutto torna (Gian).. poi quando son fluidi.. a questo punto, condivido con piacere altre opere di Tsukioka Yoshitoshi https://ukiyo-e.org/artist/tsukioka-yoshitoshi (è un gran bel sito..) p.s. cambia la tecnica .. cambia il tempo .. cambia il contesto .. (che poi a te piaccia meno, ci può stare). Altura, sei molto severo. (quasi quanto me)ahahah Il famoso artista di Kyoto Maruyama Okyo era famoso per i suoi dipinti realistici. Si diceva che i suoi dipinti floreali fossero così reali che le api cercarono di impollinarli. Un'altra storia, illustrata da questa stampa, racconta del tempo in cui Okyo dipinse un fantasma in modo così "realistico" da farlo prendere vita e spaventarlo. Taiso Yoshitoshi (Japanese, 1839-1892) (Artist)
  10. (ma non parlavo dell'eposizione, ma del sito dei giardini di quella magica atmosfera che uno si immagina sempre quando si parla di Giappone) prosit.. alla Branch italiana della NBTHK
  11. betadine

    Salve

    Benvenuto ... sulla cucina dovremmo verificare.
  12. betadine

    il club dell' Ukiyo-e

    Ora perdonate se posto un qualcosa che ukiyo-e non è, ma il nostro Hokusai oltre a dominare la stampa su blocco di legno e sapendo pure che cambiò il suo nome, pare ogni volta che cambiò stile artistico, fu straordinariamente prolifico tra il 1796 e 1820, producendo circa 30.000 illustrazioni di libri e stampe a colori ispirate alle tradizioni giapponesi, alle leggende e alla vita quotidiana. Katsushika Hokusai ha creato le sue opere più importanti dopo i 60 anni, in cui il Monte Fuji era spesso un elemento spiritualmente significativo. La sua arte ha avuto un impatto enorme sugli impressionisti, tra cui Claude Monet, Edgar Degas e Toulouse-Lautrec. Qua vediamo una sua opera diversa... solo nel tratto.. Il piccolo corvo con la spada del clan Minamoto, 1823 circa (xilografia a colori), Hokusai, Katsushika (1760-1849) / Museo Pushkin, Mosca, Biblioteca d'arte Bridgeman. Questa stampa giclée offre una straordinaria accuratezza del colore. Giclée (spray) è un processo di stampa in cui milioni di gocce d'inchiostro vengono spruzzate sulla superficie della carta creando transizioni di colore naturali. Questo è il gigante Yatagarasu / 八 咫 烏 ("The Crow con una testa in otto misure"), mandato dal cielo per la dea del sole Amaterasu, per tradurre il leggendario imperatore Jimma nel bel mezzo di una battaglia per la fondazione del Giappone, attraverso passi di montagna da Kumano a Yamato. Nella campagna, questo corvo in realtà ha agito come aiutante commissario Comandante in Capo, che annuncia la sua volontà ai capi delle tribù ribelli. Il nome Yatagarasu appare nel Kojiki, Nihonski; in "Yamashiro Fudoki" (compilato dall'ordine della regina Gammay) si osserva che Yatagarasu è in realtà il dio Takeshunumi-no Mikoto, nipote del grande dio Kami-musubi. In "Kogosyu" ( "Supplemento alle antiche leggende," 807), si segnala che Yatagarasu è l'antenato di Kamo-agata-nusi (il sacerdote dei templi Kamo). Più tardi, "Sho: jiroku" (810-823) insistono sull'identità del Yatagarasu e Takeshunumi, ma nel tempio miyo-jinja Kamo, che è adorato dai Takeshunumi, non c'è culto di Yatagarasu. Amiamo, quando tutto è nobilmente impigliato. "Yamashiro fudoki" e "Sho: jiroku" sono stati “raffigurati” sulla base delle informazioni comunicate dai sacerdoti dei templi di Kamo. Uno dei due rami della famiglia Camo frantumata, essendosi stabilito a Mioi, cercò di procurarsi prove indiscutibili dell'origine di Amaterasu. Secondo la tradizione locale, Jimma accampati nei pressi del tempio Kumano Singu quando Yatagarasu volato dalle vicinanze del tempio moderno di Asuka Jinja e si diresse verso le montagne a Hong. Alcuni ricercatori interpretano questa leggenda nel senso che forse questo leader locale ha trasferito l'esercito attraverso i valichi di montagna; lungo questa rotta immaginaria ci sono i templi di Yatagarasu sulla cima del monte Takamiyama e nel villaggio di Isas, sebbene siano stati costruiti molto più tardi. Secondo Nihonshoki (il secondo anno del regno di Jimmu), Yatagarasu fu tra coloro che ricevettero una ricompensa per il fedele servizio, che è un'indicazione dello stato umano. Si fa notare che i suoi discendenti sono del genere Agata-nusi (governanti di terre) in Katsurano e il genere Tono-mori-be (guardie del palazzo imperiale e santuari shintoisti). Più tardi iniziarono a considerare Taketsunumi-no Mikoto, divinità del tempio Myoi, lo stesso Yatagarasu. Tuttavia, né in Mioi, nemmeno in uno dei tanti templi Kamo in tutto il Giappone, e neppure nei tre templi di Yamato, dove Takeshunumi è adorato e chiamato Yatagarasu-jinja, c'è traccia del culto di Yatagarasu. Questo culto esiste solo a Kumano e dove sono costruiti i templi di Kumano.
  13. betadine

    il club dell' Ukiyo-e

    beh è pacifico che tra appassionati di nihonto le latitudini collimino.. Se eravano un un forum di ceramica raku .. sarebbe stato quello, al pari del teatro, della calligrafia o dell'Haiku, la poesia del vuoto ... per entrare ... serve sempre una chiave. Spero questa vi piaccia.. più del mio commento. Samurai Tachi Yoshitoshi (1839-1892) Yamanaka Shikanosuke Yukimori Series: Yoshitoshi's Courageous Warriors Size: 14.5" x 9.75" Date: 1886 Signature: Taiso Yoshitoshi ga Figlio di un medico di Tokyo, Yoshitoshi Tsukioka è considerato uno degli ultimi grandi maestri di ukiyo-e. Da ragazzino ha dimostrato un notevole talento e ha iniziato a studiare sotto il rinomato Kuniyoshi all'età di 12 anni. Yoshitoshi ha anche studiato con Yosai ed è stato adottato dalla famiglia Tsukioka. Con l'avanzare della modernizzazione, Yoshitoshi soffrì di un crollo nervoso nel 1872, vivendo nella povertà e cessando ogni produzione artistica. Un anno dopo, riprese a lavorare; adottando il nome dell'artista Taiso e realizzando il suo potenziale creativo. Nel 1885, iniziò una delle sue serie più acclamate, 100 Views of the Moon. Nella primavera del 1892, subì il suo ultimo crollo mentale e fu impegnato nel manicomio di Sugamo. Il 9 giugno 1892 morì di emorragia cerebrale all'età di 53 anni. Il lavoro di Yoshitoshi è noto per la sua componente inquietante e fantasiosa. Ha lavorato in un Giappone in rapido cambiamento, a cavallo dei domini dei vecchi sistemi feudali e del nuovo mondo moderno. La sua notevole immaginazione e originalità impregnavano le sue stampe con una sensibilità e un'onestà raramente viste in ukiyo-e di questo periodo. Dalle storie di fantasmi ai racconti popolari, dalla violenza grafica al dolce chiarore della luna, Yoshitoshi offre non solo brillantezza compositiva e tecnica, ma anche passione senza limiti.
  14. ... manca sempre un qualcosa (anzi avanza sempre) ahahahah bravo PIer, almeno ci hai dedicato un pò di tempo (e mi riferisco alle foto, sulla lama non ho capacità..) ora, oltre a togliere il/la saya quando fotografi la lama dovrai dedicarti al controllo della luce (difficile) cercando di illuminare tutta le "scena" ed evitare, se non voluto il flash o luci dirette (le ultime due sono belle). buon lavoro
  15. betadine

    il club dell' Ukiyo-e

    STATUA VIRILE ROMANA DETTA "OMM DE PREJA" O "SCIOR CARERA" UN TEMPO IN VIA S.PIETRO ALL'ORTO DURANTE IL DOMINIO AUSTRIACO FU PER MILANO QUELLO CHE PER ROMA ERA LA STATUA DI PASQUINO "L'Uomo di pietra", sempre di artisti scapigliati, trattasi.
  16. betadine

    il club dell' Ukiyo-e

    caxxo Altura (e perdonate il francesismo) .... che puerile... ho riaperto bauli nascosti tre leghe sotto al cielo.. Non mi stancherò mai di ringraziare Getsu.. per la condi-visione del Visionario e te per aver avuto quella brillante idea di "insistere" sull'argomento.. oltre che G.Luca per aver detto che il "club di spada" storceva un pò il naso.... (mia figlia quasi non mi sopportava più ... che ogni tre mesi da quando è nata gli rifilavo un pippone sull'ukiyo e su tutte le visioni (tranne la piovra) ahahahhah (un giorno vi posto "lo scritto") ahahahaa ... si diverte più con le lame di papà... e ora segue il waraku (e wing tsun) quelle non le ho conosciute....
  17. betadine

    il club dell' Ukiyo-e

    e per alleggerire la protopoliticante piega che ci sta riportando con i piedi sulla terra... (torniamo a fluttuare.. Mizuno Toshikata "Ombrelli blu" "Le donne nel Bunsei apprezzeranno i fiori di ciliegio: Hanami, Bunsei-goro Fujin da: "Trentasei esempi di bellezze" ("Sanju-roku Kasen"), 1893 Akiyama Buemon 8 5/8 x 12 3/4, Oban Ombreggiatura "bokashi" abilmente eseguita su ombrelli e sfondo; "gauffrage" a colletti, ciliegi rosa e cartiglio del titolo; brunitura a nero obi e capelli e scultura molto dettagliata. a me piace molto perché c'è il bLu e .... je suis Lulù (e non arrivate a banali conclusioni) Bokashi: la sfumatura graduale del colore eseguita a mano, applicando una gradazione di inchiostro al blocco di stampa di legno piuttosto che inchiostrare il blocco uniformemente. Questa applicazione a mano doveva essere ripetuta per ogni foglio di carta stampato. Gauffrage: un blocco di legno, senza colore, viene utilizzato per premere un disegno in rilievo nella carta, noto anche come stampa in rilievo o cieco. Ôban: the standard print size, circa 14 by 10 inches (36 x 25 centimetri). Obi: fascia in broccato di seta.
  18. betadine

    il club dell' Ukiyo-e

    giusto a fagiuolo... tra materni arcieri che rievocano tempi passati e presenti o dove un "Là" al posto di un "La" cambia completamente il percorso della visione.. Hazy Moon cat, Sheng Come accadde per gli abiti, (Sanctuary Law) durante i primi anni del 1840, lo shogunato Tokugawa vedeva all’orizzonte che la loro presa politica stava iniziando a perder punti... e per "riaffermare" il potere introdusse le Riforme Tenpō, una serie di severe norme che miravano a rafforzare il controllo sulla società. Le riforme includevano il divieto di rappresentazioni di attori kabuki, cortigiane e geisha. Per lo Shogunato queste professioni rappresentavano lussi che la società non poteva permettersi e dipingendoli, si pensava che gli artisti provocassero di proposito la società attraverso idee sovversive. Per aggirare questa censura, Kuniyoshi spesso illustrava i famosi attori kabuki in forma animale, nascondendo, dentro alla visione, piccoli indizi che suggerivano la vera identità di un attore. Ciò ha comportato “nuova linfa” per gli illustratori, che inventarono nuovi modi per comunicare con il loro pubblico... e, data la «simpatia popolare» verso l'artista, gli attori stessi e i fan del kabuki si divertirono a cercare di risolvere gli indizi visivi che li aiutavano ad identificarli.
  19. quindi dal Giappone ci segui ed intervieni sulle nostre "elucubrazioni"... Grazie della notizia, aspettando le foto..
  20. betadine

    il club dell' Ukiyo-e

    ;-) Adaki Ginko Good and Evil
  21. betadine

    il club dell' Ukiyo-e

    . .. e (trè) Utagawa Kuniyoshi La storia di Nippondaemon e il gatto (Nippondaemon neko no koji) attori, da destra a sinistra: Onoe Kikugorô III come Kotoura, Onoe Kikugorô III come Spirito della Cat Stone e Sawamura Sôjûrô V come Nippondaemon. Edo period - 1847 (Kôka 4), 7th month Vertical ôban triptych; 35.7 x 73.5 cm Curiosità Una foresta avvolta dalla nebbia. Un samurai solitario che torna a casa a tarda notte incontra una giovane donna apparentemente indifesa. Comincia così l'orrore della storia di fantasmi, vendetta e i torti subiti da Kaneto Shindô sulle donne dagli uomini. Kuroneko è un film che sembra più vecchio di quello che è. Girato nel 1968, cinque anni dopo il più famoso film horror di Shindo, Onibaba , Kuroneko si rivolge ai pezzi d'epoca più umanistici e ai film di combattimento con la spada degli anni '50. E le signore dei demoni di gatto dovrebbero essere un'attrazione enorme per chiunque. Le signore dei demoni e i gatti fantasma sono stati in giro molto prima di Ju-On/The Grudge o ancora prima che Utagawa Kuniyoshi illustrasse una dolce festa di una signora, due gatti che danzano con fazzoletti in testa e un gigantesco mostro di gatto … In realtà, è un genere in teatro, "neko-sodomono" ("dramma che si occupa di una disputa familiare e un gatto" o "Cat Troubles"), e la maggior parte dei film di demoni cat si può far risalire in un modo o nell'altro a storie come Yamata "The Nekomata Fire" (1708) di Kaiiki, in cui un gatto con due code incendia una casa del samurai (probabilmente infestata), la commedia di Tsururya Namboku IV "Okazaki Ghost Cat / In viaggio verso le 53 stazioni" (1827), Kawatake Shinshichi reciterà, "Il caos del gatto fantasma di Arima" (1880) e prima ancora in spettrali storie di fantasmi sui gatti che potrebbero apparire come esseri umani. Il dramma kabuki degli anni '40, "La storia del monumento di pietra del gatto demone di Sagano", fu adattato per il cinema nel 1910. "Okazaki Ghost Cat" fu trasformato in un film nel 1912. Tutti sono stati adattati più volte da allora. Sorcio: https://teleport-city.com/2015/10/13/kuroneko/
  22. Go kentō no tame no anata ni .. yōkoso (ご検討のためのあなたに .. ようこそ)
  23. betadine

    il club dell' Ukiyo-e

    (forse) di sicuro l'incipit è venuto da qua ... ma (forse) non aspettavano altro e (forse) erano già pronti. aspettavano solo un input. > E' già accaduto in diverse latitudini... dove - eccezion non fa regola - piccole e sparute comunità di indigeni (quando non sterminate) provano a resistere e restano ancorate alla loro "tradizione" e noi le guardiamo, talvolta ammirati, come guardiamo al piccolo panda che nasce (forse con meno "whao..) infondoinfondo loro sono "il riconoscimento della nostra evoluzione"
  24. betadine

    il club dell' Ukiyo-e

    "una sorta di rivoluzione" ... infatti Kuniyoshi protestava contro le "dress-code law" rappresentandosi con un vistoso abito.. una sorta di Pasquino "Brave Kuniyoshi and His Paulownia Design" preso da: Kuniyoshi, il visionario "come si concilia" ... (una visione più "poetica") con la quadratura del cerchio: senza il nostro opposto non ci completiamo, senza "il male" non ci può essere "il bene" e viceversa... L'essere complementare è necessario in qualsiasi ambito... due parti della stessa cosa, dove la mancanza dell'una annulla la presenza dell'altra.

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La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

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(proverbio popolare giapponese)

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