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Passante, altri 10 come te per ogni lingua principale e riusciamo a ripristinare la verità storica in un anno.

 

 

Il mio dubbio sulla datazione della lama che ha fatto partire tutto questo é :

 

L'ha fatta davvero Marco sulla base della firma o è stata semplicemente riportata dall'inventario dello Stibbert che è notoriamente inaffidabile e fantasioso (e in fase di rifacimento) o addirittura è una attribuzione (la datazione a Marco Quadri) solo del catalogo, visto che lame erano in carico a lui ?

A me sembra tanto una di quelle lame "da passeggio" inserite in un bastone, copie Meiji del bastone animato europeo.

La lunghezza lo lascerebbe intendere, e poi inserita in un shirasaya. Il mantra convalida anche la possibilità di una lama votiva,ma un mantra buddista per una lama da dedicare ad un tempio Shinto stride anche con la ben nota simbiosi tra le due religioni.

 

Per ogni dissertazione sulla realtà storica dei ninja/shinobi consiglio vivamente il Forum correlato al miglior sito sulla storia e genealogia Samurai del WWW : http://www.samurai-archives.com/

Il forum è appena stato ridislocato qui : http://samurai.threespursdesign.com/index.php

Sorry, english language only.

 

Occorre la pelle di rinoceronte se non si ha una reale predisposizione all'apprendimento ma solo una tendenza a voler forzatamente vedere riconosciute teorie basate sul niente in bianco e nero.


La spada giapponese si apprezza come una bella donna : per le forme, la pelle ed il profumo.

 

Carlo

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http://www.warriorquest.com/index.html

 

non so se ridere o piangere e ci sono perfino le testimonianze........... voglio andarci anche io con la spada laser e l'elmo di darth wader

tanto tutto fa brodo......

 

Questo sito lo vidi per la prima volta tre anni fa e non mi lasciò una buona impressione... :hehe:


La vittoria è di colui,

ancor prima del confronto,

che non pensa a sè

e dimora nel non-pensiero della grande origine.

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ok a parte gli scherzi, parlando serimante, se persone come queste (non dico che abbiano cattive intenzioni) hanno un seguito e questo "seguito" si estende e ovvio che poi nascano "problemi" su discorsi inerenti a giappone e ninjitsu... purtoppo lo studio della storia è il guardare il passato analizzarlo in maniera obbiettiva e distacata, non l'inventarsi cose date o fatti o manipolere gli avvenimenti per avere alla fine un tornaconto... perche una palestra piena e sempre una palestra piena...

 

chiunque a mai avuto a che fare con arti marziali ed affini è sicuramente rimasto affascinato da gli umoni incappucciati. io per primo... ma poi con il tempo e l'esperienza capisci che molte cose sono baggianate...

 

dalla mia esperinza giapponese parlare di ninjitsu kuji kiri e simili con insegnati o kannushi mi ha dato solo rimproveri o bernoccoli.... anche chiedendo solo per curiosità.... qui io mi chiedo sono stato trattato cosi perche volevano proteggere il segreto o perche all' 80% sono baggianate??

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matteo, vai sul sicuro: il 95 % sono baggianate...

c'è comunque quel 5 % che mi sento di approvare, in particolare quando si parla di servizi di sicurezza e informazioni (cioè i servizi segreti) dei vari Kenshin, Nobunaga, Hideyoshi, Shingen e soprattutto nell'era Tokugawa e dei vari caln di sicari o gruppi "coperti"...un mio caro amico mi disse che quando Morihiro Saito-sensei, che riposi in pace, venne a Roma nel 2001 rispose seccato ad una praticante anziano "...i nuclei di sicari e/o servizi di spionaggio oggi sono ormai diffusissimi, perchè non pensare che il giappone, con i suoi guerrieri dell'ombra, sia stato fra i primi paesi al mondo ad utilizzarli?"


<!-- isHtml:1 --><!-- isHtml:1 --><em class='bbc'>Insisti, Resisti e Persisti...Raggiungi e Conquisti!<br /><img src='http://www.intk-token.it/forum/uploads/monthly_11_2008/post-34-1227469491.jpg' alt='Immagine inserita' class='bbc_img' /><br /></em>

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Volendo per un attimo riprendere la presunta cinesità dei ninja vorrei aggiungere che pur avendo culturalmente ,Cina e Giappone,molto in comune il suddetto fenomeno è molto diverso e variegato nei due paesi.

In Cina (primo paese preso a modello dai Giapponesi) durante il periodo Primavere e autunni (722-481 A.C) Sun-Tzu nel suo Ping Fa già descriveva abbondantemente i vantaggi della precognizione (hsienchih) che offriva l'uso degli "agenti segreti" (chien).

Tale precognizione era essenzialmente affidata,diversamente dal Giappone,a corpi facenti parte di un apparato statale vero e proprio.

Tali agenti già allora erano suddivisi in cinque corpi (ed erano ben lontani dal concetto stereotipato di "uomo ombra" oggi di moda ):

agenti locali ( Yin ),interni ( nei ) del controspionaggio ( fan ),letali ( ssu ) e di sicurezza ( shu ) e il loro utilizzo è ampiamente documentato;in più volte infatti risultarono strategicamente validi.


La vittoria è di colui,

ancor prima del confronto,

che non pensa a sè

e dimora nel non-pensiero della grande origine.

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Evoluzione...

Sono partiti come Samurai specializzati in operazioni "non convenzionali" (tipo la SAS) e quando l'era delle grandi battaglie è finita (o durante i rari periodi di pace, o per necessità contingenti) sono diventati più simili a 007.

Raccolta di informazioni, guerriglia, distruzione di obbiettivi sensibili e importanti, conquista di punti startegici, ricognizione prima dell'avanguardia dell'esercito e copertura della retroguardia, cecchinaggio, distruzione delle unità nemiche con il loro stesso scopo sono stati per molto tempo il reale compito di questi uomini. Le armi, gli strumenti e l'abbigliamento hanno seguito lo stesso percorso. Non erano una prerogativa giapponese e sicuramente i giapponesi non sono stati i primi a utilizzare tali "unità" visto che il Giappone è uscito dalla preistoria anche duemila anni dopo altre civiltà.

L'armatura le era molto più famigliare del pigiama nero, che hanno cominciato a indossare negli anni '60 con l'avvento della televisione. Burattinai del Bunraku assurti al ruolo di superassassini... :polliceverso: che però visti con un'ottica obbiettiva non avrebbero fatto guadagnare nessuno.


La spada giapponese si apprezza come una bella donna : per le forme, la pelle ed il profumo.

 

Carlo

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Fa piacere vedere una discussione seria su di un argomento così inflazionato come i "ninja"; fanno sopprattutto piacere i "richiami all'ordine" e i richiami al fondamento storico delle affermazioni riguardo ad un argomento spinoso come questo.

 

Tornando all'argomento principale avrei un po di domande sulle tachi dritte. Ho letto un precedente post di Shimitsu che mi ha molto incuriosito e avrei delle domande da porgli: la forma curva delle tachi deriva dal prevalere dell'uso del fendente, come venivano usate allora tali lame?(non che non si possano usare per il fendente, ma nel taglio dovrebbero "scivolare" meno bene).

Erano usate anche nel periodo Sengoku? E' possibile un loro uso nelperiodo Edo, visto che non si dovevano affrontare uomini in armatura e quindi negli scontri c'era meno potenza e più precisione? Da quello che mi rimane di Kendo sono gli ultimi cm della spada che devono toccare l'avversario.

 

Ma la domanda che più mi preme è: visto l'enorme ricerca che sta dietro una spada giapponese curva, perchè fare una lama dritta, oltre ai motivi simbolici e di culto? Se tali lame dritte esistevano, quali erano i loro vantaggi e le tecniche ad esse specifiche?

 

Mi dispiace di non potere apportare informazioni utili ma solo domande in questa discussione: spero che le mie domande almeno aiutino a fare luce su questo argomento. :arigatou:

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Ciao Lorysan.

 

Questo ti piacerà :

 

http://askaninja.com/


La spada giapponese si apprezza come una bella donna : per le forme, la pelle ed il profumo.

 

Carlo

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La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

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