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Reaper90

Opinioni su firma -lama (Proseguo discussione iniziata in presentazione)

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Ciao a tutti,

come da titolo proseguo qui la discussione iniziata in presentazione, chiedo umilmente vs opinioni su firma e lama della spada in foto che non è certificata e stò cercando di capirne di più.

Vi ringrazio fin da ora per le vs considerazioni.

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Buongiorno, la firma porta inciso: 濃州関住兼友 (Nōshū Seki-jū Kanetomo).

Il kanji utilizzato è il "Kane" di Mino (兼) e non quello di Yamato con riportato nello screenshot.

Inoltre il secondo kanji per "tomo" è (友), non quanto riportato nell'altro topic da Betadine.

Questo forgiatore, o almeno con questa firma, non risulta listato. Comunque sia penso che sia genuina e lo hamon visibile in foto lo fa collare sempre in Seki (provincia di Mino).

 

Indicativamente potrebbe essere una lama del tardo periodo Muromachi/Shinto, ma andrebbe vista con attenzione dal vivo.

 

La tsuka (l'impugnatura) invece fa ipotizzare che molto probabilmente sia stata montata per essere utilizzata nella ribellione di Satsuma (1877): https://it.wikipedia.org/wiki/Ribellione_di_Satsuma

Riporto al riguardo quanto si legge su Nihonto Message Board: https://www.militaria.co.za/nmb/topic/12723-okashi-to-rebellion-swords/

There is a distinctive style of Koshirae often seen on the lower end of the Nihonto market, characterised by iron fuchi and kashira, cotton or hemp Ito, usualy tan or brown in colour and bound in a variation of Katatamaki, and menuki that are usualy iron "washers", disks, or even lacking all together. Tsuba are usualy/always iron, often very shabby. Blades are usualy worn or "tired". The core of the Tsuka is often a reused piece of a Saya, sometimes a shabby Same paneled one.

These are often called "Satsuma Rebellion" swords and the legend is that they were hurriedly put together for use in that short lived war. Another hypothesis is that they are in fact Okashi-to... variously spelt in Romanji, ie swords held in an armoury and loaned out as needed to Ashigaru.


"Indiana Jones e la lama perduta"

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Gentile Francesco,

ringrazio per il tuo contributo che confermerebbe la mia idea iniziale, cioè una lama di buona fattura anche se "Stanca" ma soprattutto non capivo come il contorno potesse essere cosí "Povero" rispetto alla sua manifattura.

Secondo te vale la pena pensare ad un restauro?

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Concordo con quanto scritto da Francesco. 
Questa firma 関住兼友 non compare nei repertori, tuttavia risultano vari 兼友 attivi in Mino Seki, a partire dal Muromachi fino all’800, che potrebbero aver firmato anche così. 
Per una datazione più precisa occorre un esame dal vivo ma, a lume di naso, condivido il
 parere espresso da Francesco.

Il koshirae mi pare “composito” e credo la saya non sia pertinente alla tsuka. La tsuka, invece, pare proprio una di quelle di Satsuma (abbiamo visto una mostra al proposito, qualche anno fa) e, anche se non ha valore artistico, è certamente un reperto non facile da trovare e più che degno di essere conservato. Naturalmente non è dato sapere quando effettivamente lama e koshirae si siano incontrati, se a metà ottocento in un arsenale oppure qualche anno fa nel negozio di un commerciante. Purtroppo gli “abbinamenti arbitrari” sono un grande classico nel mondo della Token e suoi fornimenti.

Per quanto riguarda il restauro, è evidente che qualcuno ci ha già messo le mani, in tempi abbastanza recenti. Comunque può valer la pena farla esaminare da un politore certificato per avere un’idea più precisa dei “costi/benefici” di un intervento.
 

 

 

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7 ore fa, Francesco Marinelli ha scritto:

Buongiorno, la firma porta inciso: 濃州関住兼友 (Nōshū Seki-jū Kanetomo).

Il kanji utilizzato è il "Kane" di Mino (兼) e non quello di Yamato con riportato nello screenshot.

Inoltre il secondo kanji per "tomo" è (友), non quanto riportato nell'altro topic da Betadine.

Questo forgiatore, o almeno con questa firma, non risulta listato. Comunque sia penso che sia genuina e lo hamon visibile in foto lo fa collare sempre in Seki (provincia di Mino).

 

Indicativamente potrebbe essere una lama del tardo periodo Muromachi/Shinto, ma andrebbe vista con attenzione dal vivo.

 

La tsuka (l'impugnatura) invece fa ipotizzare che molto probabilmente sia stata montata per essere utilizzata nella ribellione di Satsuma (1877): https://it.wikipedia.org/wiki/Ribellione_di_Satsuma

Riporto al riguardo quanto si legge su Nihonto Message Board: https://www.militaria.co.za/nmb/topic/12723-okashi-to-rebellion-swords/

There is a distinctive style of Koshirae often seen on the lower end of the Nihonto market, characterised by iron fuchi and kashira, cotton or hemp Ito, usualy tan or brown in colour and bound in a variation of Katatamaki, and menuki that are usualy iron "washers", disks, or even lacking all together. Tsuba are usualy/always iron, often very shabby. Blades are usualy worn or "tired". The core of the Tsuka is often a reused piece of a Saya, sometimes a shabby Same paneled one.

These are often called "Satsuma Rebellion" swords and the legend is that they were hurriedly put together for use in that short lived war. Another hypothesis is that they are in fact Okashi-to... variously spelt in Romanji, ie swords held in an armoury and loaned out as needed to Ashigaru.

curvatura leggera toshizori.... lama spessa e poco fumbari... punta okissaki... correggimi se sbaglio Francesco

 

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Direi che presenta toshizori.

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ll termine funbari è solo applicato ad una lama che inizia larga alla base e che restringe significativamente nei primi 4-5 cm. Questo significa che se una lama che inizia larga e si restringe notevolmente ma uniformemente fino alla punta non presenta funbari.

Il kissaki lo definirei come chu-kissaki allungato.

Vedi: 

 

***

Quoto Gian per quanto concerne il restauro.

 


"Indiana Jones e la lama perduta"

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10 ore fa, Francesco Marinelli ha scritto:

Direi che presenta toshizori.

CSK17-2048x664.jpg.10bc5f88275fde23f752a3db7da5e7c1.jpg

ll termine funbari è solo applicato ad una lama che inizia larga alla base e che restringe significativamente nei primi 4-5 cm. Questo significa che se una lama che inizia larga e si restringe notevolmente ma uniformemente fino alla punta non presenta funbari.

Il kissaki lo definirei come chu-kissaki allungato.

Vedi: 

 

***

Quoto Gian per quanto concerne il restauro.

 

Grazie Francesco... sempre esaustivo e chiaro... come si suol dire qui... "ne devo mangiare di patate ancora" 😄

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4 ore fa, G1an083 ha scritto:

Grazie Francesco... sempre esaustivo e chiaro... come si suol dire qui... "ne devo mangiare di patate ancora" 😄

Figurati per così poco :arigatou:


"Indiana Jones e la lama perduta"

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Vi ringrazio infinitamente per le vs considerazioni, 

sapreste indicarmi dove trovare una lista di politori certificati?

Ho cercato sul forum ma non ho trovato niente...

 

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Una lista?   Forse se si facesse una lista fuori dal Giappone ne uscirebbe un piccolo elenco dei Politori nel mondo. 

In Italia forse qualcuno, non so.. Di sicuro c'è Massimo Rossi, togishi (riconosciuto politore anche dai maestri giapponesi)

.. é il segretario dell'associazione e ciò non toglie o aggiunge merito al suo lavoro e ai suoi riconoscimenti. 


Sii immobile come una montagna ...
ma non trattare le cose importanti troppo seriamente.

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