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A voler essere proprio pignoli la domanda di Gian non è del tutto peregrina. Però i casi di cui abbiamo esperienza, ossia casi in cui c’è stata “discrepanza” tra Questura di residenza e Dogana, sono stati tre (3) negli ultimi 15 anni e, in tutti questi casi, il problema verteva sull’obbligatorietà o meno del nulla osta. 
I motivi per i quali tre Questure, sull’intero territorio nazionale, abbiano in quei determinati casi affermato che “per l’importazione di katana il nullaosta non serve” non è dato sapere. Nè è dato sapere se, ad oggi, le stesse Questure adottino ancora lo stesso orientamento. 
 

La legge è chiara: il nulla osta è obbligatorio e la dogana infallibilmente lo richiede. Quindi non fatevi fuorviare e, in caso, spiegate bene all’ufficiale di turno che quella che intendete importare non è una spada in libera vendita come quelle che si trovano in cartoleria. Vale la regola aurea: i requisiti per ottenere il nulla osta ve li dice la Questura di residenza e, badate: se vivete in una città abbastanza grande (come ad esempio Firenze) possono esserci più sedi della Questura (oltre alla Centrale) che “coprono” le varie parti della città e che, a loro volta, potrebbero chiedere requisiti diversi. Quindi informatevi scrupolosamente e fatevi dire presso quale sede vi rilasceranno fisicamente il benedetto foglio e chiedete, poi, lì i requisiti per ottenerlo. 

Tutto ciò, ovviamente, prima di procedere all’acquisto. 

Gian, se la tua Questura di residenza richiede un porto d’armi (come talvolta capita), dovrai probabilmente rassegnarti a farlo. Tieni conto che, tra maneggio dell’arma e burocrazie varie, possono passare tre mesi per averlo. Qualcuno ci è riuscito in meno tempo ma, d’altro canto, si registrano anche attese che arrivano ai 120 giorni. 
 

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10 ore fa, G.Luca Venier ha scritto:

A voler essere proprio pignoli la domanda di Gian non è del tutto peregrina. Però i casi di cui abbiamo esperienza, ossia casi in cui c’è stata “discrepanza” tra Questura di residenza e Dogana, sono stati tre (3) negli ultimi 15 anni e, in tutti questi casi, il problema verteva sull’obbligatorietà o meno del nulla osta. 
I motivi per i quali tre Questure, sull’intero territorio nazionale, abbiano in quei determinati casi affermato che “per l’importazione di katana il nullaosta non serve” non è dato sapere. Nè è dato sapere se, ad oggi, le stesse Questure adottino ancora lo stesso orientamento. 
 

La legge è chiara: il nulla osta è obbligatorio e la dogana infallibilmente lo richiede. Quindi non fatevi fuorviare e, in caso, spiegate bene all’ufficiale di turno che quella che intendete importare non è una spada in libera vendita come quelle che si trovano in cartoleria. Vale la regola aurea: i requisiti per ottenere il nulla osta ve li dice la Questura di residenza e, badate: se vivete in una città abbastanza grande (come ad esempio Firenze) possono esserci più sedi della Questura (oltre alla Centrale) che “coprono” le varie parti della città e che, a loro volta, potrebbero chiedere requisiti diversi. Quindi informatevi scrupolosamente e fatevi dire presso quale sede vi rilasceranno fisicamente il benedetto foglio e chiedete, poi, lì i requisiti per ottenerlo. 

Tutto ciò, ovviamente, prima di procedere all’acquisto. 

Gian, se la tua Questura di residenza richiede un porto d’armi (come talvolta capita), dovrai probabilmente rassegnarti a farlo. Tieni conto che, tra maneggio dell’arma e burocrazie varie, possono passare tre mesi per averlo. Qualcuno ci è riuscito in meno tempo ma, d’altro canto, si registrano anche attese che arrivano ai 120 giorni. 
 

Eh lo so... ho visto i tempi e sono abbastanza lunghi perché poi mi dovrei iscrivere anche ad un corso per il maneggio delle armi... ma tanto ci vorrà tempo prima di compiere il grande passo... l'acquisto di una nihonto... ma appunto per come sono io mi ero voluto informare per capire come muovermi in un eventuale futuro

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.. prima di accantonare sommessamente le speranze, consiglierei di cercare un post che si chiama "il possesso e la coltivazione".   (non lo posto di proposito in modo da stimolare la ricerca.)

Qua sul Forum abbimo avuto (dico abbiamo perché non appare da diverso tempo) dicevo.. abbiamo avuto un tizio che aveva in collezione qualche centinaio di lame (forse di più) .. eppure non è mai andato in nessuna Questura.

 

Questo straordinario personaggio si chiama Paolo Placidi.. cercate i suoi post., ne resterete abbagliati ed illuminati.


Sii immobile come una montagna ...
ma non trattare le cose importanti troppo seriamente.

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7 ore fa, betadine ha scritto:

.. prima di accantonare sommessamente le speranze, consiglierei di cercare un post che si chiama "il possesso e la coltivazione".   (non lo posto di proposito in modo da stimolare la ricerca.)

Qua sul Forum abbimo avuto (dico abbiamo perché non appare da diverso tempo) dicevo.. abbiamo avuto un tizio che aveva in collezione qualche centinaio di lame (forse di più) .. eppure non è mai andato in nessuna Questura.

 

Questo straordinario personaggio si chiama Paolo Placidi.. cercate i suoi post., ne resterete abbagliati ed illuminati.

tranquillo betadine non demordo 😄

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(non è un invito rivolto a te nello specifico... è solo un invito alla coltivazione delle ns. passioni.

In una delle tante conversazioni sul Forum si ragionava sull'opportunità di avere più lame di discreto interesse o temporeggiare, ampliando le conoscenze, per avere una lama di maggiore interesse (probabilemente con la medesima spesa).
ma anche questa è solo una riflessione.  Dietro ad una "materia" così complessa e ampia ci sono molteplici aspetti che hanno sempre attanagliato tutti gli appasionati.

... nel frattempo, si deve approfittare del tempo per conoscere meglio "la materia", lasciando in secondo piano la csd ricerca.

Faccio un banale esempio.. visto che in questi giorni diversi di noi hanno ricevuto il Libro di Francesco su Muramasa.

Francesco insieme a Manuel, anche con l'aiuto del fattore C, è riuscito ad accaparrarsi un paio di lame sgarrupate che poi si son rilevate due gioiellini: Yoshimitsu e Muramasa.
Se quelle aste le avessi seguite anche io, di sicuro (ccome immagino sia capitato ai vari partecipanti) non sarei stato in grado di "capire" il potenziale di quelle lame.

A lui e Manuel invece si è accesa una lampadina.. ma di sicuro stanza, mobiletto, appliques e corrente le avevano in casa!!  E quella lampadina ha trovato collocazione.

Senza "la conoscenza della materia" quelle due lame sarebbero rimaste nell'ombra.., acquistate da qualcuno che non le avrebbe comprese o peggio, ci avrebbe messo le mani sopra (cosa che spesso vediamo sulle dubbie lame che spuntano chissà da dove).
Solo la conoscenza profonda della materia ha permesso ai due di intuire che quel sugata.... quel nakago... quel.. quel .. quel.

Qua c'è gente che son decenni che studia la Nihonto e ancora ha diverse perplessità..   Figurati un beta-qualsiasi che ha difficoltà ancora con alcuni ternini cosa può vedere in una foto o con una lama in mano.

Questo è solo una riflessione, un invito alla coltivazione,)


Sii immobile come una montagna ...
ma non trattare le cose importanti troppo seriamente.

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10 ore fa, betadine ha scritto:

.. abbiamo avuto un tizio che aveva in collezione qualche centinaio di lame (forse di più) .. eppure non è mai andato in nessuna Questura.

Per non dare “alito” a fraintendimenti, il nostro Paolo non è un inveterato detentore illegale di armi. La sua collezione è virtuale ed è senza dubbio un luminoso esempio per noi tutti. 

 

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.. però così ha chiuso sul nascere la ricerca "sul personaggio". 😁
. però, correttamente, hai dato una giusta e inequivocabile informazione (evitando che qualcuno pensasse a vie traverse.. che puntualmente si infrangerebbero su un muro.)


Sii immobile come una montagna ...
ma non trattare le cose importanti troppo seriamente.

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48 minuti fa, betadine ha scritto:

(non è un invito rivolto a te nello specifico... è solo un invito alla coltivazione delle ns. passioni.

In una delle tante conversazioni sul Forum si ragionava sull'opportunità di avere più lame di discreto interesse o temporeggiare, ampliando le conoscenze, per avere una lama di maggiore interesse (probabilemente con la medesima spesa).
ma anche questa è solo una riflessione.  Dietro ad una "materia" così complessa e ampia ci sono molteplici aspetti che hanno sempre attanagliato tutti gli appasionati.

... nel frattempo, si deve approfittare del tempo per conoscere meglio "la materia", lasciando in secondo piano la csd ricerca.

Faccio un banale esempio.. visto che in questi giorni diversi di noi hanno ricevuto il Libro di Francesco su Muramasa.

Francesco insieme a Manuel, anche con l'aiuto del fattore C, è riuscito ad accaparrarsi un paio di lame sgarrupate che poi si son rilevate due gioiellini: Yoshimitsu e Muramasa.
Se quelle aste le avessi seguite anche io, di sicuro (ccome immagino sia capitato ai vari partecipanti) non sarei stato in grado di "capire" il potenziale di quelle lame.

A lui e Manuel invece si è accesa una lampadina.. ma di sicuro stanza, mobiletto, appliques e corrente le avevano in casa!!  E quella lampadina ha trovato collocazione.

Senza "la conoscenza della materia" quelle due lame sarebbero rimaste nell'ombra.., acquistate da qualcuno che non le avrebbe comprese o peggio, ci avrebbe messo le mani sopra (cosa che spesso vediamo sulle dubbie lame che spuntano chissà da dove).
Solo la conoscenza profonda della materia ha permesso ai due di intuire che quel sugata.... quel nakago... quel.. quel .. quel.

Qua c'è gente che son decenni che studia la Nihonto e ancora ha diverse perplessità..   Figurati un beta-qualsiasi che ha difficoltà ancora con alcuni ternini cosa può vedere in una foto o con una lama in mano.

Questo è solo una riflessione, un invito alla coltivazione,)

si... avevo intuito il messaggio e letto il post sulle parole del maestro e del piantare i semi di bonsai... per questo ho scritto "non demordo"... attualmente ho troppa fame... tanta fame di conoscere... studiare e mettere in pratica... cose che ci vorranno del tempo.... ma mi sono tracciato un percorso e intendo seguirlo... a breve vi renderò partecipi di altri arrivi per la letteratura... e poi col prossimo mese punto sull'accaparrarmi il testo di Francesco... e il mese successivo quello della INTK

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50 minuti fa, betadine ha scritto:

(non è un invito rivolto a te nello specifico... è solo un invito alla coltivazione delle ns. passioni.

In una delle tante conversazioni sul Forum si ragionava sull'opportunità di avere più lame di discreto interesse o temporeggiare, ampliando le conoscenze, per avere una lama di maggiore interesse (probabilemente con la medesima spesa).
ma anche questa è solo una riflessione.  Dietro ad una "materia" così complessa e ampia ci sono molteplici aspetti che hanno sempre attanagliato tutti gli appasionati.

... nel frattempo, si deve approfittare del tempo per conoscere meglio "la materia", lasciando in secondo piano la csd ricerca.

Faccio un banale esempio.. visto che in questi giorni diversi di noi hanno ricevuto il Libro di Francesco su Muramasa.

Francesco insieme a Manuel, anche con l'aiuto del fattore C, è riuscito ad accaparrarsi un paio di lame sgarrupate che poi si son rilevate due gioiellini: Yoshimitsu e Muramasa.
Se quelle aste le avessi seguite anche io, di sicuro (ccome immagino sia capitato ai vari partecipanti) non sarei stato in grado di "capire" il potenziale di quelle lame.

A lui e Manuel invece si è accesa una lampadina.. ma di sicuro stanza, mobiletto, appliques e corrente le avevano in casa!!  E quella lampadina ha trovato collocazione.

Senza "la conoscenza della materia" quelle due lame sarebbero rimaste nell'ombra.., acquistate da qualcuno che non le avrebbe comprese o peggio, ci avrebbe messo le mani sopra (cosa che spesso vediamo sulle dubbie lame che spuntano chissà da dove).
Solo la conoscenza profonda della materia ha permesso ai due di intuire che quel sugata.... quel nakago... quel.. quel .. quel.

Qua c'è gente che son decenni che studia la Nihonto e ancora ha diverse perplessità..   Figurati un beta-qualsiasi che ha difficoltà ancora con alcuni ternini cosa può vedere in una foto o con una lama in mano.

Questo è solo una riflessione, un invito alla coltivazione,)

Sono del parere che “il colpo d’occhio” è fondamentale, al di là del fattore C e di chissà quale livello di conoscenza. L’esempio di Francesco e Manuel è indicativo: il loro percorso formativo è relativamente breve (nessuno dei due ha la barba bianca...). Evidentemente hanno sviluppato un ottimo colpo d’occhio perché l’hanno allenato con i capolavori.

Qualcuno dirà: “questo si può fare solo andando in Giappone; e non è per tutti”

Vero, ma i libri possono aiutare. 
 

Quello che invece non aiuta mai, anzi rischia di rovinare irrimediabilmente un buon colpo d’occhio, è studiare su quelle lame di bassa qualità che, per il loro relativo basso prezzo, attirano tanti novizi.

Per questo la collezione di Paolo è encomiabile. Pur virtuale è sempre della massima qualità. 

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Se posso permettermi, vista la costanza del tuo interesse ti invito fuori dai denti ad iscriverti a INTK e partecipare al prossimo ritrovo che dovrebbe svolgersi, visto l'andamento "discendente" della pandemia, come di consueto in un sabato di primavera a sesto fiorentino.

Ti farà fare un balzo nella coscienza di ciò veramente cerchi in una nihonto. Avrai modo di confrontarti con molti soci e toccare con mano diverse lame, e fidati sarà un'esperienza che varrà ben di più del prezzo per viverla (tempo, viaggio, iscrizione intk).

È sempre una miniera di informazioni e consigli oltre ormai per me essere motivo di ritrovo tra amici.

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15 minuti fa, G.Luca Venier ha scritto:

Sono del parere che “il colpo d’occhio” è fondamentale, al di là del fattore C e di chissà quale livello di conoscenza. L’esempio di Francesco e Manuel è indicativo: il loro percorso formativo è relativamente breve (nessuno dei due ha la barba bianca...). Evidentemente hanno sviluppato un ottimo colpo d’occhio perché l’hanno allenato con i capolavori.

Qualcuno dirà: “questo si può fare solo andando in Giappone; e non è per tutti”

Vero, ma i libri possono aiutare. 
 

Quello che invece non aiuta mai, anzi rischia di rovinare irrimediabilmente un buon colpo d’occhio, è studiare su quelle lame di bassa qualità che, per il loro relativo basso prezzo, attirano tanti novizi.

Per questo la collezione di Paolo è encomiabile. Pur virtuale è sempre della massima qualità. 

Beh muramasa a parte, per yoshimitsu c'erano diversi campanelli, a onor del vero la scomessa era lo stato in cui versava la lama...

Peccato che l'autore abbia voluto nascondere la discussione su yoshimitsu, era molto motivante, soprattutto per i nuovi soci.

Concordo su Paolo, che purtroppo fatica tecnicamente ad essere presente nel forum, ma che ci ha sempre nei suoi pensieri.

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3 minuti fa, Enrico Ferrarese ha scritto:

Se posso permettermi, vista la costanza del tuo interesse ti invito fuori dai denti ad iscriverti a INTK e partecipare al ritrovo primaverile che dovrebbe svolgersi, visto l'andamento "discendente" della pandemia, come di consueto in un sabato di primavera a sesto fiorentino.

Ti farà fare un balzo nella coscienza di ciò veramente cerchi in una nihonto. Avrai modo di confrontarti con molti soci e toccare con mano diverse lame, e fidati sarà un'esperienza che varrà ben di più del prezzo per viverla (tempo, viaggio, iscrizione intk).

Enrico... mi permetto di darti del tu (chiedo venia in caso).... figurati... era una cosa a cui ci stavo pensando.... e volevo farlo con in contemporanea con l'acquisto del testo

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Chiunque puo darmi del tu.

Puoi iscriverti anche in loco se preferisci.

Il libro credo basta che avvisi Massimo nel caso un paio di giorni prima del ritrovo e sicuro te lo porterebbe a Sesto 🙂

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1 ora fa, Enrico Ferrarese ha scritto:

.....e toccare con mano diverse lame, e fidati sarà un'esperienza che varrà ben di più del prezzo per viverla

Ecco, questo è il punto.

Sia Manuel che Francesco, come me e te del resto, hanno iniziato fin da subito a vedere lame di buona qualità in Associazione. Il loro occhio si è allenato vedendo cose “giuste” e questa esperienza ha pagato presto; infatti non mi risulta che, quando Manuel acquisì la sua bella Gassan, avesse già fatto chissà quanti viaggi in Giappone, visto centinaia di lame Juyo Bijutsuhin e imparato a memoria i sacri testi. Tuttavia la sua valutazione visiva era già buona.

Se volete, chiamatelo “imprinting”. 
 

La cosa più deleteria, non stanchiamoci di sottolinearlo, è che il novizio giri in internet ad esaminare e “riempirsi gli occhi” di lame di pessima fattura (sognando magari che ognuna di esse nasconda un tesoro). Il novizio dovrebbe avere l’accortezza di vedere, tassativamente, le lame migliori del mondo e, per farlo, va benissimo anche il web, oltre che i libri naturalmente, ma niente può sostituire l’esperienza diretta.
Come dicono i grandi maestri giapponesi, le lame brutte possono compromettere per sempre la capacità di giudizio. 

 

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12 minuti fa, G.Luca Venier ha scritto:

Ecco, questo è il punto.

Sia Manuel che Francesco, come me e te del resto, hanno iniziato fin da subito a vedere lame di buona qualità in Associazione. Il loro occhio si è allenato vedendo cose “giuste” e questa esperienza ha pagato presto; infatti non mi risulta che, quando Manuel acquisì la sua bella Gassan, avesse già fatto chissà quanti viaggi in Giappone, visto centinaia di lame Juyo Bijutsuhin e imparato a memoria i sacri testi. Tuttavia la sua valutazione visiva era già buona.

Se volete, chiamatelo “imprinting”. 
 

La cosa più deleteria, non stanchiamoci di sottolinearlo, è che il novizio giri in internet ad esaminare e “riempirsi gli occhi” di lame di pessima fattura (sognando magari che ognuna di esse nasconda un tesoro). Il novizio dovrebbe avere l’accortezza di vedere, tassativamente, le lame migliori del mondo e, per farlo, va benissimo anche il web, oltre che i libri naturalmente, ma niente può sostituire l’esperienza diretta.
Come dicono i grandi maestri giapponesi, le lame brutte possono compromettere per sempre la capacità di giudizio. 

 

imprinting... è un termine che uso molto sia nei rapporti con le persone che negli studi archeologici... quoto pienamente con quanto te detto Gianluca

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15 minuti fa, G.Luca Venier ha scritto:

Ecco, questo è il punto.

Sia Manuel che Francesco, come me e te del resto, hanno iniziato fin da subito a vedere lame di buona qualità in Associazione. Il loro occhio si è allenato vedendo cose “giuste” e questa esperienza ha pagato presto; infatti non mi risulta che, quando Manuel acquisì la sua bella Gassan, avesse già fatto chissà quanti viaggi in Giappone, visto centinaia di lame Juyo Bijutsuhin e imparato a memoria i sacri testi. Tuttavia la sua valutazione visiva era già buona.

Se volete, chiamatelo “imprinting”. 
 

La cosa più deleteria, non stanchiamoci di sottolinearlo, è che il novizio giri in internet ad esaminare e “riempirsi gli occhi” di lame di pessima fattura (sognando magari che ognuna di esse nasconda un tesoro). Il novizio dovrebbe avere l’accortezza di vedere, tassativamente, le lame migliori del mondo e, per farlo, va benissimo anche il web, oltre che i libri naturalmente, ma niente può sostituire l’esperienza diretta.
Come dicono i grandi maestri giapponesi, le lame brutte possono compromettere per sempre la capacità di giudizio. 

 

Io ho avuto una fortuna in più: fare 2 corsi full immersion da 2 giorni l'uno con delle ottime lame scuola.

Poi vabbeh francè ha il culo di vivere vicino a un politore conosciuto a livello europeo e oltre.

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2 minuti fa, Enrico Ferrarese ha scritto:

Poi vabbeh francè ha il culo di vivere vicino a un politore conosciuto a livello europeo e oltre.

Beh, si. In toscana siamo particolarmente privilegiati. 
 

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La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

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