paolo placidi 20 · Inserita: 12 aprile 2008 Il piccolo "perno in legno" (Mekugi) che devi sfilare per smontare l'impugnatura (Tsuka) è quello di destra nell'immagine sottoriportata. Nelle foto da te messe, sembra esser presente anche un secondo "perno" (quello di sinistra) - (cosa del tutto unusuale come già osservato da Shiro). Se tale secondo perno è presente, anch'esso deve essere sfilato. Una volta sfilati questi due perni, tenedo in mano la lama con la punta all'insù e dando piccoli colpetti con un martello di gomma o di plastica, dovresti riuscire a sfilare anche l'impugnatura e quindi mettere a nudo il codolo della lama (Nakago). Quando avrai fotografato anche il codolo, sarà sicuramente più chiaro se si tratta di una "cineseria" oppure no. Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
sandro 40 · Inserita: 12 aprile 2008 Fortran, se sfili la tsuka a forza ( come detto da Yamagata ) potresti rovinare irreparabilmente la tua spada. Dal momento che, autentica o no, è il tuo regalo di laurea da parte di persone che te l'hanno fatta con il cuore io ti sconsiglio di provarci Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Castelli Gianfranco 3 · Inserita: 13 aprile 2008 (modificato) Una volta sfilati i due perni ti consiglio di provare ad impugnare il manico (tsuka) con la mano sinistra e subito sotto la tsuba (paracolpi). Tenendo la lama in verticale dai dei colpetti, sempre più forti, ma secchi sul polso che tiene la spada (il sinistro in questo caso). Se la lama non si sblocca io ti consiglio di porre la lama in orizzontale sul letto e sopra un asciugamano asciutto. Con una spiaggetta o lastrina di legno tenero appoggiarla sulla tsuba, dove questa incontra l'habaki (il tassello metallico che sta tra la tsuba e la lama). Con qualche colpetto secco di martello (di gomma) capirai se si sblocca o meno. Se non si sblocca con colpetti secchi e decisi ti consiglio di consultare uno esperto tra noi vicino a casa tua e portarla in visione. Shirojiro Modificato: 13 aprile 2008 da Shirojiro Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Kentozazen 44 · Inserita: 13 aprile 2008 (modificato) Mah io dico che se il nakago è entrato allora esce pure. Eventuali difficoltà di riassemblaggio si risolvono facilissimamente. Proprio per l'importanza del dubbio bisognerebbe vedere. La storia dell'assemblaggio a Norimberga, l'armaiolo tedesco, lo stimato venditore di Bolzano e poi si trova tra le mani un oggetto di nessun valore e si tiene pure il dubbio! Non è mica una truffetta da poco. Io ti consiglio di cavarti il dubbio. Fai come credi. Se gradisci contatta qualcuno di noi vicino a casa tua e ci si guarda. Modificato: 13 aprile 2008 da Kentozazen Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi. Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
fortran77 0 · Inserita: 13 aprile 2008 Vi ringrazio per i preziosi consigli, tuttavia per ora preferisco evitare di smontarla. In ogni caso è un regalo e non mi pare il caso di mettersi a "guardare in bocca" al "cavallo donato". Se la truffa c'è stata ormai è comunque troppo tardi e saperlo con assoluta certezza non cambierà lo stato delle cose. Non posso certo rivelare alle persone che me l'hanno regalata con le migliori intenzioni che si tratta di una bufala. Se mai in futuro sarò ricco e potrò permettermi una katana vera e originale farò tesoro di questa esperienza Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Castelli Gianfranco 3 · Inserita: 14 aprile 2008 Vi ringrazio per i preziosi consigli, tuttavia per ora preferisco evitare di smontarla. In ogni caso è un regalo e non mi pare il caso di mettersi a "guardare in bocca" al "cavallo donato". Se la truffa c'è stata ormai è comunque troppo tardi e saperlo con assoluta certezza non cambierà lo stato delle cose. Non posso certo rivelare alle persone che me l'hanno regalata con le migliori intenzioni che si tratta di una bufala. Se mai in futuro sarò ricco e potrò permettermi una katana vera e originale farò tesoro di questa esperienza Come ho già detto ... benvenuto nel club dei :"pensavo che la mia katana fosse vera fino a che ...!" Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
sandro 40 · Inserita: 14 aprile 2008 Vi ringrazio per i preziosi consigli, tuttavia per ora preferisco evitare di smontarla. In ogni caso è un regalo e non mi pare il caso di mettersi a "guardare in bocca" al "cavallo donato". Se la truffa c'è stata ormai è comunque troppo tardi e saperlo con assoluta certezza non cambierà lo stato delle cose. Non posso certo rivelare alle persone che me l'hanno regalata con le migliori intenzioni che si tratta di una bufala. Se mai in futuro sarò ricco e potrò permettermi una katana vera e originale farò tesoro di questa esperienza Una decisione più che saggia. In molti qui coltivano la passione per le spade giapponesi senza possederne una, me per primo Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Cagli0str0 7 · Inserita: 14 aprile 2008 Una decisione più che saggia. In molti qui coltivano la passione per le spade giapponesi senza possederne una, me per primo mi associo Andrea www.taai.it www.iwamaryu.it www.aikidogarda.it www.takemusuaikidokyokai.org Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Kentozazen 44 · Inserita: 14 aprile 2008 Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi. Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Simone Di Franco 54 · Inserita: 15 aprile 2008 bhè dai sei fortunato! La mia prima lama è stato un pezzo di ferro con la punta triangolare e il manico di plastica, intrecci compresi. Comprata dal ristorante cinese e regalatami da mio padre a Natale... fortuna che l'aveva pagata 15€ ! Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
damascojapan 0 · Inserita: 17 aprile 2008 Sandro ho letto la descrizione che hai fatto nel distinguere una replica cinese da una lama originale giapponese e allora avendo letto che uno dei modi inequivocabili per sapere se la lama non è originale è vedere il nakago io ho postato la foto di un nakago pero penso nel settore schede tecniche e forse non era il posto giusto, chiedendo appunto delucidazioni riguardo l' origine e la firma che riporta, sarei grato a quanti volessero darmi un parere.Un altro aspetto è quello della damascatura, ho letto che il tradizionale metodo giapponese per creare una katana è ben diverso però so che anche una damascatura ha il suo valore,tu invece parli di finta damascatura,cosa intendi e come è possibile farla allora?Vi ringrazio in anticipo.Allego di nuovo la foto con il nakago. Walter Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
paolo placidi 20 · Inserita: 18 aprile 2008 Non saprei come tradurre sopratutto perchè i kanji sono a testa in giù. Metto la lama dritta e vedrai che qualcuno ti darà adeguata risposta. Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
sandro 40 · Inserita: 18 aprile 2008 Mi dispiace, ma la Mei è finta. Sopra vi è inciso il nome Sanjō Shigetake 山上重剛: non mi risulta nessun Toshō con questo nome. Inoltre l'ultimo kanji è anche scritto male. Si è cercato ( in questa mei ) di inserire ideogrammi che potessero essere letti anche in giapponese in un modo che facesse vagamente ricordare il nome di qualche spadaio. E soprattutto, si vede da come sono tracciati i tratti che si tratta di una replica. Credo che Paolo, o altri esperti, potranno confermare la mia teoria. Con damascatura finta intendo un procedimento che viene realizzato interamente a macchina tramite apposite mole oppure per mezzo di particolari acidi. In poche parole si effettua un'operazione totalmente opposta ad una forgiatura di tipo tradizionale Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
ippei 0 · Inserita: 23 aprile 2008 quoto sandro, direi che la mei è palesemente fatta con una fresa. Mentre Ippei cercava di elaborare una teoria che giustificase il fatto che una koto fosse al contempo torii-zori,koshi-zori e saki-zori.. Kentozazen says:<SOCCIA CHE HADA!> Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Castelli Gianfranco 3 · Inserita: 23 aprile 2008 Mi dispiace, ma la Mei è finta. Sopra vi è inciso il nome Sanjō Shigetake 山上重剛: non mi risulta nessun Toshō con questo nome. ... ma i Tosi non erano di origine ... veneta ? Shirojiro Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
ikkiù 2 · Inserita: 23 aprile 2008 Mah io dico che se il nakago è entrato allora esce pure. Eventuali difficoltà di riassemblaggio si risolvono facilissimamente. Proprio per l'importanza del dubbio bisognerebbe vedere. La storia dell'assemblaggio a Norimberga, l'armaiolo tedesco, lo stimato venditore di Bolzano e poi si trova tra le mani un oggetto di nessun valore e si tiene pure il dubbio! Non è mica una truffetta da poco. Io ti consiglio di cavarti il dubbio. Fai come credi. Se gradisci contatta qualcuno di noi vicino a casa tua e ci si guarda. Non mi stupirebbe se lo tsuka fosse incollato al nakago con colle da lattoneria + i perni . Comunque il legno conservato in interno con condizioni di confort ( 50% di umidità relativa dell'aria e 20 gradi centigradi ) contiene un 8% di umidità relativa in peso , la variazione volumetrica della magnolia obovata varia dallo 0,8 % all 1,1% di ogni grado fino al punto anidro ( 4 % ) in giù e in su fino al raggiungimento della soglia di saturazione e umidità di condotto ( 18% in peso ) . Se non è incollato basterebbe che togliesse i perni e tenesse il manico a 10 cm da un termosifone acceso per circa 48 ore , se non si sfila nemmeno così è stato anche incollato con un collante tipo poliuretanico igroindurente ad elasticità permanente per evitare cedimenti della tsuka di qualità scarsa durante eventuali pratiche o per evitare ispezioni del nakago . Alla fine del vento Ancora cadono le foglie .. ..Un falco lancia il suo grido Si fa più fondo il silenzio dei monti Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
ippei 0 · Inserita: 23 aprile 2008 Non mi stupirebbe se lo tsuka fosse incollato al nakago con colle da lattoneria + i perni . Comunque il legno conservato in interno con condizioni di confort ( 50% di umidità relativa dell'aria e 20 gradi centigradi ) contiene un 8% di umidità relativa in peso , la variazione volumetrica della magnolia obovata varia dallo 0,8 % all 1,1% di ogni grado fino al punto anidro ( 4 % ) in giù e in su fino al raggiungimento della soglia di saturazione e umidità di condotto ( 18% in peso ) . Se non è incollato basterebbe che togliesse i perni e tenesse il manico a 10 cm da un termosifone acceso per circa 48 ore , se non si sfila nemmeno così è stato anche incollato con un collante tipo poliuretanico igroindurente ad elasticità permanente per evitare cedimenti della tsuka di qualità scarsa durante eventuali pratiche o per evitare ispezioni del nakago . sei mec gyver Mentre Ippei cercava di elaborare una teoria che giustificase il fatto che una koto fosse al contempo torii-zori,koshi-zori e saki-zori.. Kentozazen says:<SOCCIA CHE HADA!> Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Castelli Gianfranco 3 · Inserita: 24 aprile 2008 (modificato) sei mec gyver ... un altro concorrente ... Modificato: 24 aprile 2008 da Shirojiro Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti