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Lorenzo

Yakuza E Nihonto

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Come qualcuno di voi saprà, gli yakuza sono spesso aitouka. Bene, tralasciando il fatto che di alcune lame tali personaggi fanno anche un uso pratico, vorrei scrivere un paio di termini che ho imparato ultimamente guardando una serie tv in giapponese.

 

Nagasashi.

Nagasashi è la lama lunga.

 

Dosu.

Dosu è il tanto, ed è l'arma da yakuza riscossore di crediti per eccellenza. Viene portato in shirasaya.

 

Frase intimidatoria: "Dosu mottekoi korraa!!" (ho un pugnale!!)

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Dosu.

Dosu è il tanto, ed è l'arma da yakuza riscossore di crediti per eccellenza. Viene portato in shirasaya.

 

 

Che tu sappia, il termine "Dosu" potrebbe derivare da "Tōsu" ???

 

tosu.JPG

Modificato: da Paolo

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Penso che anche le lame lunghe vengano tenute sempre in shirasaya dagi yakuza.


______________________
Giuseppe Piva
www.giuseppepiva.com

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scusate l'ignoranza... ma come mai la yakuza segue la prassi di portare la lama in shirasaya ? c'e' qualche motivo pratico o tradizionale conosciuto alla base di questa abitudine ?


Andrea

 

www.taai.it

www.iwamaryu.it

www.aikidogarda.it

www.takemusuaikidokyokai.org

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ma perchè questi termini particolari? gli yakuza usano una sorta di dialetto? oppure è una di quelle declinazioni giapponesi tipo il dare del lei da noi?



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Grazie mille Jarou, davvero molto interessante. Per quanto riguarda la prima parola ( Nagasashi 長差 ), in origine il termine era Nagakiwakizashi 長き脇差 ( lett. "una lunga wakizashi" ) e veniva utilizzato in poesia e in prosa soprattutto durante la letteratura di Epoca Tokugawa. Per qualche motivo è poi finito nel lessico Yakuza.

 

Invece il secondo termine si pensa possa derivare dal verbo "Odosu" 脅す che significa "minacciare, intimorire". E a pensarci bene sembra essere la provenienza più certa, considerando che l'uso che si fa dell'omonimo pugnale è quello descritto da Jarou nel suo intervento iniziale :arigatou:

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Grazie mille Jarou, davvero molto interessante. Per quanto riguarda la prima parola ( Nagasashi 長差 ), in origine il termine era Nagakiwakizashi 長き脇差 ( lett. "una lunga wakizashi" ) e veniva utilizzato in poesia e in prosa soprattutto durante la letteratura di Epoca Tokugawa. Per qualche motivo è poi finito nel lessico Yakuza.

 

Invece il secondo termine si pensa possa derivare dal verbo "Odosu" 脅す che significa "minacciare, intimorire". E a pensarci bene sembra essere la provenienza più certa, considerando che l'uso che si fa dell'omonimo pugnale è quello descritto da Jarou nel suo intervento iniziale :arigatou:

 

Molto interessante. Effettivamente notavo, nei film giapponesi sulla Jakuza, che spesso le spade, oltre che in montatura shirasaya, sembravano essere più corte della katana tradizionale, quasi delle wakizashi lunghe, per l'appunto. Probabilmente ciò accade per ragioni pratiche, tipo rendere meno evidente il porto della lama sotto un cappotto od un impermeabile.

Mi chiedo piuttosto se tali spade siano effettivamente usate negli scontri fra clan o solo per intimidire i poveretti a cui chiedono il pizzo (non dimentichiamoci che se anche si dicono discendenti dei samurai, sempre di criminai si tratta). In sostanza, mi chiedo se costoro studiano effettivamente la scherma e quanto uno yakuza durerebbe contro un samurai vero.

k :pescifaccia:

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L'esito di uno scontro non lo si può determinare in base alla classe di appartenenza, ma in base alla tecnica e ad altre circostanze del momento. Comunque non saprei dirti se uno yakuza si applichi con serietà nel Kenjutsu, per quel che mi riguarda non ce lo vedo proprio. Ma questa è solo una mia idea. Jarou saprà di certo dirti informazioni più precise a riguardo :arigatou:

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Qualcuno frequenta. Uno lo conosco pure benino perchè facciamo iai insieme vicino Tokyo...


______________________
Giuseppe Piva
www.giuseppepiva.com

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Non lo so per certo, ma spesso si vedono gli oyabun fare tameshigiri per passare il tempo. Si sa' poi.. nelle leggende c'è sempre un fondo di verità. Personalmente ritengo che cmq non serva alcuna tecnica.

 

criminale - bastardaggine - coltello

 

vittima - paura

 

crimilale - vince - (e il 99% delle volte non lo usa neanche il coltello)

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