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Mattia

Perchè Pochi Sono Interessati Ai Tosogu?

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Perchè a nessuno interessano le discussioni sui tousogu???? :tristissimo:

Modificato: da Kentozazen

Mattia

 

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P.s perchè a nessuno interessano le discussioni sui tousogu???? :tristissimo:

 

Forse perchè sono argomenti più da..... "studiosi" (ce ne sono pochi in verità) che da ...... "guerrieri" (ce ne sono molti e di vario "tipo") :checcevofa:

 

Forse anche perchè lo studio dei Tōsogu è per certi versi più difficile e complesso dello studio delle lame.

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Da neofita dico che sicuramente è molto complesso come studio ma visivamente molto affascinante, anche perchè i motivi ornamentali usati rimandano alla cultura e alla tradizione alle leggende in modo molto immediato,argomenti che per vari motivi forse più persone conoscono.

quindi non disperate pochi intervengono ma molti leggono........ :ok:

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Non penso sia più complesso ma che sia un argomento al quale nessuno si sia mai interessato seriamente, i Tosogu esistono da quando esistono le nihonto, e si sono sviluppati nel tempo come hanno fatto le lame stesse, ritengo lo studio dei Tosogu importante quanto quello di una Nihonto.

 

Anche loro si differenziano per scuole e tecniche di realizzazione e se uno è "in grado di studiare" le nihonto è anche capace di studiare i Tosogu.

 

Per quanto ha detto albu dico solo che non è corretto che molti leggono e pochi rispondono altrimenti si è qui a pascolare, se il discorso avviene solo tra 4 o 5 persone non ha senso, tanto vale scambiarsi le opinioni tramite mail.... questo è (o meglio dovrebbe essere) un forum su cui si approfondisce-studia-si apprende nuove nozioni sulle nihonto, se almeno in minima parte uno contribuisce ad incrementare queste conoscenze va bene, altrimenti se uno legge e basta non ha senso, non si può pretendere di studiare un argomento leggendo e basta ci deve essere anche un tot di tempo che noi stessi dedichiamo allo studio individuale (proprio come a scuola!)

 

Chiedo se è possibile spostare parte di questa discussione in una nuova in modo da sapere anche il parere degli altri membri frequentatori del forum.


Mattia

 

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E pensare che volevo solo dare un pò di sostegno.

Per quanto concerne il pascolare, scusami ma io personalmente se non sono in grado di dire qualcosa di interessante o di apportare in qualche modo il mio contributo preferisco tacere..

Parlo per la mia esperienza personale ovviamente, ma questo forum è l'unico posto che ho a disposizione per imparare qualcosa su questi argomenti, vista la mia limitata conoscenza delle lingue straniere e la mia scarsissima disponibilità economica..

Per quanto concerne lo studio non è detto che una persona che non partecipa non stia studiando ma come a scuola esistono anche le persone timide o meglio come nel mio caso le persone che quando i professori(in senso buono ovviamente) parlano, preferiscono ascoltare piuttosto che interrompere a sproposito, è ovvio che se ho domande le faccio, ma non ho sicuramente la capacità di dare risposte.

 

Preferiresti forse che comincio a chiedere dove comprare una VERA SPADA MADE IN CHINA pur di partecipare...........

 

scusa lo sfogo...

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Tia comprendo il tuo rammarico la sensazione talvolta è veramente quella per cui alcuni aspetti dello studio sono trascurati. Lo stesso probema c'è nella sezione kantei.

Non credo che sia una scorrettezza leggere senza rispondere, certo è che una maggiore partecipazione renderebbe lo studio più frizzante.

Io stesso tante volte ho iniziato crociate per incitare alla partecipazione per poi magari essere il primo a non farmi vedere nella sezione kantei da più di un mese.

Il problema dell'universo nihonto è proprio la sua vastità sia in estensione sia in profondità; intendo che oltre ad avere numerosi aspetti a cui dedicarsi ogni singolo aspetto poi presenta una profondità, una complessità notevole al suo interno.

Non è mio intento giustificare la mancanza di partecipazione ,tuttavia alcune "attenuanti generiche" per mio conto dovrebbero essere tenute in considerazione nell'ottica della generale difficoltà ad avere un approccio organico allo studio della nihonto nel suo complesso.

Per conto mio mi occupo già almeno per sei ore al giorno tutti i giorni di nihonto e sinceramente non saprei ove reperire altra disponibilità.

Non è poi vero -permettimi- che un "esperto di nihonto" (chissarà mai? bah difficile dirlo) sia profondamente specializzato in tutti i suoi aspetti, come ben sai ogni singola lavorazione è spesso riservata ad un soggetto in essa specializzato proprio in virtù delle difficoltà intrinseche in ciascuna.

Voglio dire che non necessariamente una persona abile in riconoscimento della lama lo è poi anche nell'interpretazione dei kodogu e viceversa, questo avviene qui e in Giappone per ovvi motivi. Vedrai che con calma le cose cresco e le soddisfazioni non mancheranno.

Trovo il lavoro che state facendo con Jarou veramente di grande utilità e meritevole di estrema attenzione. E perciò vi ringrazio a nome di tutti.

Modificato: da Kentozazen

Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi.

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La mia opinione personalissima è che l'interesse non può essere imposto da nessuno.

 

A me interessano i tousogu, quindi li studio.

Non è bello sentirsi ignorati, e mi sarebbe piaciuto che qualcuno mi facesse delle domande che, tramite delle ricerche, mi permettessero di approfondire i vari argomenti a mia volta.

Tuttavia, l'unico modo "democratico" che penso possa valere è quello di scrivere articoli sperando che, prima o poi, qualcuno li trovi interessanti. Non mi sento di forzare nessuno a partecipare, ancor più perché una partecipazione forzata non porterebbe da nessuna parte.

 

Paolo ha ragione, l'argomento è molto difficile, ed ogni argomento và ben oltre a quanto possa essere scritto in poche righe in ogni topic.

Un esempio che mi viene in mente, date le ultime discussioni. Perché la tsuba di un artista Akasaka pubblicata da Paolo quando parlava di annuncio di primavera a me sembra di scuola Nishigaki? (Paolo non intendo assolutamente contraddirti, ma solo fare un esempio di associazione mentale che un utente come me ha leggendo i due diversi topic)

 

Nello studio dei tousogu è bello pensare a quello che l'artista voleva esprimere con le sue opere, il modo in cui figurava le proprie idee ed emozioni. Cosa voleva esprimere nell'angolo in alto a destra del lato omote della sua famosa tsuba con giglio Kanoo Natsuo? Delle montagne dicono alcuni, nulla dicono altri. Fatto sta che quelle montagne non sono, e Natsuo di pezzi cosi ne ha fatti diversi, dimostrando la precisa intenzionalità del suo lavoro. Questo crea interesse in me, molto di più dei soliti canovacci tipo mantide e ruota o altri.

 

Natsuo era un uomo preciso, pulito, un Leonardo. Pagava sempre e veniva sempre pagato in tempo. Vestiva in ordine, ed in modo tradizionale. Aveva una folta schiera di apprendisti ed insegnava all'università di Tokyo. Era un genio.

Unno Shomin era un fantasioso, coi baffoni ed i vestiti all'occidentale. Vendeva i suoi lavori, e quando veniva pagato, si indebitava spendendo tutto per divertirsi o per far regali. Era un genio anche lui, anche se la sua diversità rispetto a Natsuo si vede chiaramente nei suoi lavori.

 

A questo tipo di studio, e di rapporto con l'artista, segue (e, a mio avviso, non deve essere preceduto) uno studio che permetta la catalogazione dei vari pezzi per scuole e stili, un po' come si fa con le lame.

Questa precisazione per dire che, cosi come non necessariamente una koto è un capolavoro ed una shinto è un cesso, una tsuba akasaka è un cesso in confronto ad un colpo di genio di un anonimo artista edo.

Mi è capitato di vedere una akasaka juyo il cui disegno era davvero poco equilibrato e grazioso.

 

Ecco, questo per me è affascinante, pensare alle persone attraverso quello che ci hanno lasciato, e che li ha resi immortali.

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Comunque anche per me l'approfondimento dei Tosogu è moooolto più complesso quindi leggo con passione chi ne sa come Jarou, sentendomi personalmente estremamente ignorante e anche un po confuso...

 

questo perchè il mio percorso di studio delle nihonto non combacia con quello dei tosogu, mi spiego meglio :

 

testi : li trovo di difficile reperimento, di difficile lettura, costosi e poco comprensibili (troppo didascalici)

internet : ci sono un sacco di foto, ma pochissimi contributi "tecnici", che seguano un percorso logico

negozi in internet : non indicano mai schede approfondite come per le nihonto

musei : anche loro, sono poco precisi e spesso il loro essere vaghi nasconde una certa ignoranza di fondo

patacche : si sprecano... serve un occhio più allenato sul tosogu

personale : io nelle nihonto sono un appassionatissimo del periodo koto che mal si sposa con i tosogu

intk : dovremmo cercare di fare qualche post di "avvicinamento" con un percorso chiaro e logico anche per i tosogu, in maniera cosi' approfondita com'e' stata fatta per le nihonto

 

questi ovviamente sono motivi personali,

condivido anche il fatto che se una persona non ha almeno qualche nozione di base solida non dovrebbe intervenire a casaccio


Andrea

 

www.taai.it

www.iwamaryu.it

www.aikidogarda.it

www.takemusuaikidokyokai.org

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io penso che il settore sia molto circoscritto e le fonti in occidente scarseggiano parecchio. e anche gli esperti.

 

Se qualcuno conosce un pò di libri occidentali che inquadrino bene il settore e forniscano delle buoni basi sarebbe il caso di aprire un topic.



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io penso che il settore sia molto circoscritto e le fonti in occidente scarseggiano parecchio

 

concordo pienamente

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io penso che il settore sia molto circoscritto e le fonti in occidente scarseggiano parecchio. e anche gli esperti.

 

Ed è per questo che vale la pena di approfondire gli argomenti, in modo da creare questi esperti e le fonti :arigatou:

 

Se qualcuno conosce un pò di libri occidentali che inquadrino bene il settore e forniscano delle buoni basi sarebbe il caso di aprire un topic.

 

Un libro c'è, per averlo basta stamparsi il sito che ho pubblicato tempo fa, ovvero questo:

http://www.intk-token.it/forum/index.php?showtopic=4009

 

Un altro libro che aiuta moltissimo, davvero, è questo:

Japanese Art & Handicraft - Joly, Henri L. & Tomita

http://www.antiqbook.com/boox/bos/83637.shtml

 

E' stato il mio ultimo fortunato acquisto :gocciolone:

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Un altro libro che aiuta moltissimo, davvero, è questo:

Japanese Art & Handicraft - Joly, Henri L. & Tomita

http://www.antiqbook.com/boox/bos/83637.shtml

 

E' stato il mio ultimo fortunato acquisto :gocciolone:

 

finalmente un libro economico e di facile reperimento :pescifaccia:


Andrea

 

www.taai.it

www.iwamaryu.it

www.aikidogarda.it

www.takemusuaikidokyokai.org

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allora... per stavolta ti riabilito :mbriachi:


Andrea

 

www.taai.it

www.iwamaryu.it

www.aikidogarda.it

www.takemusuaikidokyokai.org

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Nello studio dei tousogu è bello pensare a quello che l'artista voleva esprimere con le sue opere, il modo in cui figurava le proprie idee ed emozioni. Cosa voleva esprimere nell'angolo in alto a destra del lato omote della sua famosa tsuba con giglio Kanoo Natsuo? Delle montagne dicono alcuni, nulla dicono altri. Fatto sta che quelle montagne non sono, e Natsuo di pezzi cosi ne ha fatti diversi, dimostrando la precisa intenzionalità del suo lavoro. Questo crea interesse in me, molto di più dei soliti canovacci tipo mantide e ruota o altri.

 

Natsuo era un uomo preciso, pulito, un Leonardo. Pagava sempre e veniva sempre pagato in tempo. Vestiva in ordine, ed in modo tradizionale. Aveva una folta schiera di apprendisti ed insegnava all'università di Tokyo. Era un genio.

Unno Shomin era un fantasioso, coi baffoni ed i vestiti all'occidentale. Vendeva i suoi lavori, e quando veniva pagato, si indebitava spendendo tutto per divertirsi o per far regali. Era un genio anche lui, anche se la sua diversità rispetto a Natsuo si vede chiaramente nei suoi lavori.

 

A questo tipo di studio, e di rapporto con l'artista, segue (e, a mio avviso, non deve essere preceduto) uno studio che permetta la catalogazione dei vari pezzi per scuole e stili, un po' come si fa con le lame.

Questa precisazione per dire che, cosi come non necessariamente una koto è un capolavoro ed una shinto è un cesso, una tsuba akasaka è un cesso in confronto ad un colpo di genio di un anonimo artista edo.

Mi è capitato di vedere una akasaka juyo il cui disegno era davvero poco equilibrato e grazioso.

 

Ecco, questo per me è affascinante, pensare alle persone attraverso quello che ci hanno lasciato, e che li ha resi immortali.

 

 

Qualcuno concorda con questa opinione? Mi piacerebbe un confronto in questi sensi, scusate se insisto.

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Voglio dire che non necessariamente una persona abile in riconoscimento della lama lo è poi anche nell'interpretazione dei kodogu e viceversa, ..............

 

Dipende dalla persona ! :happytrema:

 

 

Interloquendo poi a caso con chi è precedentemente intervenuto.

 

A) Non concordo con l'affermazione: "il settore è molto circoscritto" a meno che non si intenda: il settore è costituito da un pezzetto di metallo di 8 x 8 cm circa.

 

B) Libri, personalmente ne ho alcuni (anche un paio in giapponese) ma sono come.... "la foresta che non ti fa vedere gli alberi".

Ossia sono generalmente pieni di immagini ma dificilmente ti spiegano la filosofia ed il lavoro tipico delle varie scuole nonchè le caratteristiche che le contraddistinguono.

 

C) Moltissime volte anche io leggo i vari topic ma non intervengo se non ho nulla da dire a causa della mia ignoranza sulla materia trattata

 

D) (da Jarou) ...... " per me è affascinante, pensare alle persone attraverso quello che ci hanno lasciato, e che li ha resi immortali"

Credo che questo sentire sia proprio di una persona sensibile e che si dedica profondamente allo studio della materia in oggetto.

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Paolo ovviamente mi riferivo in generale e la tua preparazione in nihonto e tosogu è fuori discussione. :arigatou:


Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi.

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Paolo ovviamente mi riferivo in generale e la tua preparazione in nihonto e tosogu è fuori discussione. :arigatou:

 

.... stavo scherzando, ovviamente ! :tioffrounabirra:

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