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snorri

Comporre Haiku

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Haiku

L’haiku è un componimento poetico di tre versi dai toni semplici che trae il suo fascino dalle suggestioni della nature e dalle sue stagioni , esso fu creato in Giappone intorno al secolo XVII da una derivazione del tanka componimento poetico di 31 sillabe già risalente al IV secolo.

 

Per l’estrema brevità tale forma poetica richiede una grande sintesi di pensiero ed immagine , l’ultimo verso è il così detto riferimento stagionale (kigo) un accenno alla stagione che definisce il momento dell’anno in cui viene composto e dedicato.

 

I soggetti dell’Haiku sono essenzialmente scene rapide ed intense che rappresentano la natura e le emozioni dell’animo umano.

 

Generalmente l’haiku non ha titolo

 

Come comporre Haiku con poche pretese

Tutti possono comporre haiku , esso consiste in 17 sillabe con metrica 5-7-5 non è ammesso mai un numero inferiore di sillabe per ciascun verso , invece un numero eccedente è ammesso solo in rari casi ad esempio quello di utilizzare un nome proprio , il conteggio delle sillabe corrisponde al numero degli onji in giapponese e le vocali accostate equivalgono ad un singolo onji , le vocali lunghe equivalgono a due onji , quindi un haiku è formato da 17 onji.

 

In riferimento alle quattro stagioni è necessario includere un kigo.

 

Una delle difficoltà nel comporre haiku è proprio quella della differenza tra lingua giapponese ed italiana,ad esempio esistono i kireji che altro non sono che poche sillabe che creano una pausa che produce nel lettore una sospensione un emozione , un intervallo nella metà od alla fine del verso .

 

Esempi :

 

Kana usata alla fine del verso sottolinea la parola precedente e ne dà importanza nella stesura dell’haiku.

 

Keri usata alla fine indica malinconia

 

Ya indica stupore ed ammirazione.

 

Il kereji non ha corrispettivi in italiano si può dare un idea pensando ad un effetto simile a quello di un eco.

 

C’è da dire che L’italiano è un ottima lingua per comporre haiku per la quantità di sillabe in ogni parola è equivalente nel giapponese il volume 5-7-5 è quasi simile nelle due lingue -

 

Non inserire metafore.

 

Inserisci la tua pausa.

 

Non inserire rime.

 

3 versi (7-5-7 sillabe)

 

1 solo riferimento stagionale

 

1 pausa

 

 

 

Sumadera ya

fukanu fue kiku

koshita yami ni

 

 

Tempio di Suma

odo un flauto celato ne

l'ombra del bosco

 

 

 

 

 

 

 

 


Il pino proietta la sua ombra sul muro.

La luna riflette sull'acqua.

Davvero non siamo nulla.

Sia il cielo e dare un lungo grido

 

 

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Grazie Snorri, molto interessante questo topic.

 

Chiedo però se il kigo è obbligatorio: mi pare infatti di ricordare haiku che non lo contengono (o, forse, si tratta di un riferimento così sottile che viene perso nella traduzione italiana).

 

Grazie.

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Grazie a te Roderick si nell'haiku classico il kigo è obbligatorio , ti posto questo link di un sito tra i migliori che trattano haiku , anche molto pratico e descrittivo : http://haiku.cascinamacondo.com/site/articolo.asp?spiega1=no&invarti1=no&arti1=si&id_rubrica=17&id_articolo=50


Il pino proietta la sua ombra sul muro.

La luna riflette sull'acqua.

Davvero non siamo nulla.

Sia il cielo e dare un lungo grido

 

 

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Grazie a te Roderick si nell'haiku classico il kigo è obbligatorio , ti posto questo link di un sito tra i migliori che trattano haiku , anche molto pratico e descrittivo : http://haiku.cascina...&id_articolo=50

 

Grazie, molto interessante questo sito.

 

Riguardo al kigo, è che mi vengono in mente molti haiku che non lo contengono ma, probabilmente, non sono "classici" in senso stretto.

 

 

 

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Riguardo al kigo, è che mi vengono in mente molti haiku che non lo contengono ma, probabilmente, non sono "classici" in senso stretto.

E' vero, sono previsti anche haiku "mu-kigo" (senza stagione), ma sono certamente una minoranza.

 

Inoltre, spesso il kigo c'è anche se a prima vista sembra non esserci... talvolta bisogna lavorare un po' di immaginazione per intuire la stagione di riferimento... per es. la sola menzione di un certo tipo di fiore, o un frutto, o l'azione di un animale (es. volo di rondini), o la sua sola presenza, talvolta un semplice verbo che fa riferimento a sensazioni freddo/caldo...

 

es. (l'autore è Hino Sojo):

 

 

Me o tojite

Mukashi no koi ni

Atatamaru

 

 

Chiudo gli occhi

al tepore della fiamma

lontana

di un antico amore

 

Kigo: "atatamaru" (riscaldare), rif. all'inverno (Fuyu)

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Grazie Yama aaarigatou.gif Grazie Desiable infatti leggendo alcune opere letterarie che trattano traduzioni di haiku il riferimento stagionale è come dici tu molto sottile e veleato.


Il pino proietta la sua ombra sul muro.

La luna riflette sull'acqua.

Davvero non siamo nulla.

Sia il cielo e dare un lungo grido

 

 

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Avete sentito la storia del nuovo presidente dell'EU Herman Van Rompuy? Scrive Haiku sul suo blog:

http://hermanvanrompuy.typepad.com/haiku/

 

Ha riscosso un certo successo in Giappone, quando la cosa si è saputa, per via del misto di malinconia e humor dei suoi versi; eccone uno tradotto:

 

 

I capelli si muovono nel vento

dopo anni c'è ancora vento

purtroppo niente capelli

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Troppo forte 18happytrema.gif


Il pino proietta la sua ombra sul muro.

La luna riflette sull'acqua.

Davvero non siamo nulla.

Sia il cielo e dare un lungo grido

 

 

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