mauri 49 · Inserito: 14 giugno 2010 Apro questa discussione sperando che almeno in parte possa togliere dal languore letargico quello che è il forum in questo periodo, ho trovato in rete queste immagini di una lama di Sukezane valutata Tokubetsu Juyo Token, c'è una cosa che mi ha incuriosito nel Nakago a parte la mei riportata a incasso, proprio sotto la Mei si nota un segno arrotondato verso il Nakago Jiri che a prima vista da l'idea che lo stesso sia stato riallungato tramite un'aggiunta qualcuno nel forum è in grado di dire se questo è possibile e nel caso come tale intervento viene realizzato. Preso da: http://www.nihonto.com/sukezane.html "accorciati la firma". Ernst Jünger Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
sandro 40 · Inserita: 14 giugno 2010 Mauri ha posto una questione molto interessante. Quel segno arrotondato è la naturale conseguenza di quella che viene definita Gakumei o Tanzakumei. In caso di Ōsuriage (come nella lama analizzata) la parte del nakago che reca incisa la mei viene tagliata in modo da avere la forma di una striscia di carta sottile (da qui il nome tanzaku, ossia le strisce di carta sulle quali si scrivono gli haiku oppure i tanka). Dopo aver effettuato l'operazione di accorciamento del codolo si applicherà nuovamente la parte di nakago con la firma tolta in precedenza. Spero di essere stato chiaro Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Simone Di Franco 54 · Inserita: 14 giugno 2010 ah, ecco, non ne avevo mai vista una, avevo visto le orikaeshi mei ma le tanzaku no. Certo che qui le elucubrazioni sulle possibilità di falso si sprecano. ma la firma di Sukezane non si può buttare via.. Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
shitaki no 0 · Inserita: 14 giugno 2010 Aiuto... mi sono perso.... Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
shitaki no 0 · Inserita: 14 giugno 2010 Il codolo viene "riallungato" in che caso? Di rottura di usura...? Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
GianC.B. 0 · Inserita: 14 giugno 2010 ah, ecco, non ne avevo mai vista una, avevo visto le orikaeshi mei ma le tanzaku no. Certo che qui le elucubrazioni sulle possibilità di falso si sprecano. ma la firma di Sukezane non si può buttare via.. ciao Yama, buttavano via firme ben più importanti di Sukezane...altro chè! G. Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Lorenzo 67 · Inserita: 15 giugno 2010 La parte indicata da Mauri (la curva) non è conseguenza del gakumei. Il gakumei è incastrato tramite zogan in quello scasso quadrato; più in basso si vede una piccola curva che sembrerebbe un aggiunta al nakago, probabilmente esigenza di renderlo armonioso e per sistemare un lavoro precedente approssimativo... dubito che si tratti di una rottura ammeno che la lama in questione non sia eccessivamente lunga e si tratti di un vecchio tachi spezzato in habakimoto (pure speculazioni le mie). Sul come venisse realizzato tecnicamente siamo nel mistero, almeno per me. Sempre che si tratti di una parte saldata, come già detto in passato c'è il dubbio che, non esistendo la saldatura ad arco, l'unica saldatura a caldo possibile che non fosse una brasatura fosse la stessa usata per la saldatura dell'acciaio ripiegato. Ovviamente la lama sottoposta a tale processo perderebbe subito la tempra e andrebbe ritemprata, ma questo non mi pare proprio il caso quindi rimane da pensare che quel segno sia qualcosa di diverso. https://www.facebook.com/pages/Lorenzo-Amati-Japanese-Metalwork/204598096238840 Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
mauri 49 · Inserita: 15 giugno 2010 Infatti Lorenzo è proprio a questo particolare che mi riferivo, avevo già trovato qualche cosa di simile ma non rifinito così bene: http://www.intk-token.it/forum/index.php?showtopic=5929 e continuo a chiedermi come hanno fatto senza appunto ritemprare la lama. "accorciati la firma". Ernst Jünger Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti