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getsunomichi

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  1. getsunomichi

    il club dell' Ukiyo-e

    Questo mi sa di più di "spazi topologici e varietà per Bushi sopravvissuti". Ahahahahahahahahah
  2. Pier è un fabbro e non oso contraddirlo, ma anche io ho fatto lo stesso pensiero di Gianluca. Sembra scorrere per gran parte proprio sulla linea di tempra.
  3. getsunomichi

    il club dell' Ukiyo-e

    Rinunciare a Dio significa rinunciare a quella parte immateriale, come dice bene Betadine, che gli dà l'energia per vivere. Non c'entra con la sua essenza, che talora chiamiamo Anima, ma è quella parte del mondo che si vivifica nell'uomo attraverso ogni respiro (termine con cui condivide l'etimo). L'energia che si accompagna alla materia stessa. Se ne sapessi di fisica, sarei tentato di legarla a quella famosa formula einsteiniana che determina l'energia di un corpo a riposo come nient'altro che la materia mediata da una costante proporzionale che non è che il quadrato della velocità della luce. Dio è certamente un'ipotesi. Un ipotesi a cui Laplace rinuncio volentieri, forse convinto che l'uomo possa vivere senza Mistero. Sbagliava. Forse perché non conosceva la spada giapponese.
  4. Le proporzioni della lama sono abbastanza curiose, fanno più pensare ad un oggetto da uso comune piuttosto che ad un arma, ma ogni lama ha il suo fascino. Dando un'occhiata generale l'unico Kizu da tenere sott'occhio è quel Ware lungo l'hammon. Gli altri mi sembrano abbastanza ininfluenti. Certo la lama non verrà usata, ma quel tratto della lama potrebbe forse risultare debole all'impatto. Temo non ci sia granché da fare, ma lascio la parola a chi se ne intende di toghi.
  5. getsunomichi

    il club dell' Ukiyo-e

    Talora penso che il Rinascimento ha riportato al centro l'uomo è il suo pensiero, aprendo la Via al Secolo dei Lumi. Ma mettere Dio da parte, ci ha condannato alla perdita della Spiritualità.
  6. Il teorema di Bernoulli descrive in fluidodinamica il comportamento di un fluido perfetto (incomprimibile, non viscoso). Mi piace pensare che Betadine ci stia suggerendo di considerare queste immagini del Giappone tradizionale come una sorta di fluido perfetto che promana dal passato contenuti carichi di sapore esotico come dignità, bellezza, eleganza, fascino, spiritualità, onore, integrazione con la Natura. In fondo, cose di cui non c’è oggi più esigenza e che forse proprio per questo così ben caratterizzano la spada giapponese. ...E forse, proprio da questa inutilità discende la tremenda disperata necessità di questi valori scomparsi.
  7. getsunomichi

    il club dell' Ukiyo-e

    Grazie Betadine, Non lo conoscevo. Lo guarderò certamente.
  8. Chi sono sorelle di sangue?
  9. Quando si approfondisce un argomento, spesso tracciare paternità diventa difficile. Più spesso ci si accorge che le idee si arricchiscono di nuovi modi non convenzionali di interpretazione, generalmente suggerite da Puck. In specifico, l'università di Goettingen non fu fondata nel ventesimo secolo da Hilbert e Minkowsky. Da quelle parti, nel secolo precedente, studio' un giovane e promettente matematico allievo di Gauss. Si chiamava Bernhard Riemann... croce e delizia di ogni Analisi II che si rispetti. Fu lui a suggerire per primo che viviamo in una realtà assimilabile alla struttura di una Nihonto. Ahahahahahahahahah
  10. getsunomichi

    il club dell' Ukiyo-e

    Grazie diavolo di un Betadine. ;-)
  11. getsunomichi

    il club dell' Ukiyo-e

    No, Altura, non è proprio così perché il tempo non si misura in metri. Ma nello spazio di Minkowsky la coordinata temporale (lo scorrere del tempo) si misura moltiplicando il tempo per la velocità della luce. In quel caso lequivalente che ottieni è quella che dici. In altre parole, quello è il tempo che ci impiega la luce a fare un metro. ...insomma, sei entrato nell'ordine d'idee della quarta dimensione. Non so se ti farà piacere sapere che la teoria delle superstringhe considera queste quattro dimensioni una sorta di collasso minimale percepibile ai nostri sensi di una realtà che ne ha ventisei. Pensa al divertimento di risolvere integrali in ventisei dimensioni. 😂😂😂 Beta, quel che lega i due attori potrebbe essere l'archetipo del satiro birbante di cui abbiamo già discusso, parlando di Puck. I bernoccoli sono delle protocorna e il matterello... beh, non credo sia necessario spiegare sempre tutto. Lo Spirito del Re dell'Inferno alberga spesso nei tuoi pressi... a casa sentì per caso odore di zolfo?!? 😂😂😂
  12. getsunomichi

    il club dell' Ukiyo-e

    Beh, abbiamo appena visto come la correlazione tra due stati avvenga tramite una Trasformazione. Quello che non vi ho detto è che questa non è solo metafisica. Si tratta invece di precisi integrali che vengon usualmente calcolati in fisica. Un brillante matematico si inventò una matematica dedicata in spazi astratti. Spazi dove invece che vivere coordinate spaziali o temporali, Vivevano funzioni, trasformazioni, correlazioni. Questo semplificava non solo i calcoli. Ciò permetteva una vera e propria nuova rappresentazione della realtà. In questi spazi esisteva una nuova funzione d'onda di natura probabilistica. Erano gli Spazi dì Hilbert. Hilbert aveva un brillante matematico suo collaboratore all'Universita' di Goettingen, che avrebbe inventato un'altra matematica necessaria a descrivere altre relazioni. Relazioni che non valevano solo per l'estremamente piccolo. Anzi, ad onor del vero, questo era lo spazio in cui noi esseri umani vivevamo tutti i giorni. Era il nostro spazio quotidiano. Quello percepito dai nostri sensi. Queste relazioni erano così fondamentali dall'aver dato il nome alla teoria stessa. La Relatività. Ad essere sinceri, egli si era inventato uno spazio in cui la vecchia matematica (le trasformate di Lorentz) poteva continuare a vivere indisturbata, descrivendo i fenomeni che avvenivano quotidianamente nello spazio che ci circonda. Senza dover apportare alcuna modifica. ...il problema è che questo spazio non aveva le solite tre dimensioni che crediamo di percepire, ne ha quattro ed una di queste dimensioni si può scorrere solo in avanti, perché era costituita dal tempo. Si trattava cioè di uno spazio non euclideo, come quello a tre dimensioni che vediamo tutti i giorni. Eppure questo spazio era lo spazio in cui succedevano le cose previste dalla relatività ristretta di Einstein. Lo spazio in cui viviamo. Era il Cronotopo di Minkowsky. In questo spazio difficile da immaginare, esiste però una zona inaccessibile chiamato cono di luce. Solo oggetti più veloci della luce avrebbero potuto entrare in questa zona, ma non si era mai visto nulla andare più veloce. Anche perché per andare più veloci non si poteva avere un peso, una massa inerziali, proprio come ne è priva la luce. Qualche anno più avanti, si scoprirà che le masse gravitazionali altro non sono che curvature introdotte all'interno di questo spazio. Gli Orientali avevano ragione. La logica, il buon senso uscivano di scena. Solo l'intuito poteva essere strumento di vera indagine. E l'intuito aveva già costruito, proprio nel buddismo esoterico molto diffuso in Giappone, modelli basati su quattro elementi. Modelli che avevano da secoli gridato che la realtà doveva essere descritta da quattro componenti, ognuna delle quali dava il suo contributo all'attributo della realtà, dell'esistere, forse anche della Verità, forse. Dall'altra parte del mondo, monaci francescani nelle abbazie medievali e Alchimisti nei loro protolaboratori scientifici erano arrivati alle medesime conclusioni secoli prima. Qualcuno, finito poi sul rogo con l'accusa dieresia. In Giappone, il Monaco Zen era da tempo che passeggiava in questo spazio, in barba alle convenzioni sociali. Egli era già a suo agio in tali dimensioni Ora tutti loro avevano finalmente la loro rivincita. E altri venivano messi in crisi... La scienza ufficiale, quella ottocentesca di illuminista memoria. Fieri di poter descrivere il mondo unicamente grazie al calcolo differenziale, essi avevano, per primi, nuovamente bisogno dell'aiuto di Dio. La religione stessa, che su quel numero perfetto avevano costruito addirittura una Trinità. Ora, accanto al Padre, al Filglio e allo Spirito Santo trovava invece spazio una donna e una madre. ...A quella croce, per troppo tempo era rimasto un braccio senza nome. Il Mondo aveva ritrovato la sua Anima, anche se troppo velocemente per riconoscerla immediatamente. La quarta gatta coraggiosa era finalmente uscita dall'ombra per dire. Non avete capito niente. Il Re è ancora nudo. ...Nella tranquillità della sua fucina, rotta solo dal tintinnio del martello che batte sull'acciaio, sul volto del Kaji, uno strano, enigmatico sorriso.
  13. getsunomichi

    il club dell' Ukiyo-e

    Betadine, ma ti sei messo d’accordo con Altura?!? Dovevamo chiamare il post "Lezioni di fisica per giovani Samurai". Dubito fortemente che Minkowsky si sia messo a disegnare su tela. Ma se proprio vi interessa capire che vivere lo zen di ogni istante vuol dire andare coscientemente "a spasso nel cronotopo", basta chiedere... State diventando esigenti, ragazzi, ora mi chiedete pure interventi tematici. Ahahahahahahahahah....
  14. getsunomichi

    il club dell' Ukiyo-e

    Non fate così... Dalla stampa si capiva bene che tra Getsu e Ubume cè una forte correlazione. 🌙
  15. getsunomichi

    il club dell' Ukiyo-e

    Vada per il riflesso della luna, allora. Correlazione significa capacità di relazionarsi reciprocamente. Mettere in relazione eventi non necessariamente in funzione di variabili spazio temporali comunemente intesi. Per il popolo, ...che seguono una logica. E quando così non accade, si aprono le porte all'Irrazionale e alla Magia. La correlazione è un ponte che si getta fra due rive separate. È il momento di svelare il segreto della Ubume, il fantasma della madre morta. L'ukiyo-e di Betadine rappresenta questa terribile fiaba giapponese, della madre morta che resta in terra come fantasma per consegnare il proprio figlio appena nato ad un viandante. Fin qui tutto regolare, ma perché questo figlio diventa poi una pesantissima pietra? Un pilastro su cui costruire un ponte?!? Non si tratta di una pietra normale. Si tratta della Pietra Filosofale. La morte è un'illusione, come la sua controparte, la vita. La morte è Trasformazione. L'esito di un processo giunto a termine che deve vedere nascere qualcosa di nuovo. Diverso ma correlato. Un concetto non nuovo in culture che hanno fatto della metempsicosi un pilastro sapienziale. Dunque questa donna non muore. Essa trasmigra se stessa nel bambino, che da essa stessa è stato generato. Una correlazione fatta da un ponte che si getta stabilmente tra passato e futuro. Come l'Araba Fenice, la donna risorge dalle proprie ceneri. Essa è immortale. Capace di rigenerarsi in continuazione. Il suo sacrificio è in realtà volto ad un perfezionamento spirituale. Ed è con lo stesso spirito che il Bushi affronta la sua morte, come un rito di passaggio e di perfezionamento. Non è un caso che le apparizioni di Ubume avvengano là dove la madre era sepolta, spesso sotto il pilastro di un ponte. Indistruttibile, perché costruito sulla pietra dell’immortalità. ...Non è solo in Oriente che la costruzione di un ponte venisse fondata sul sacrificio di un essere umano (talvolta l'architetto) la cui Anima trasmigrava nel ponte stesso che è il simbolo della correlazione. Come ha sottolineato, scherzando ma non troppo, Betadine, anche il samurai ha il suo ponte: il katana. Sede del suo Spirito pronto a trasmigrare nel prossimo possessore, è con la spada in mano che egli muore e rinasce. Talora, il bimbo-sasso diveniva sempre più pesante, fino alla Trasformazione in una statua di Jizo, il tesoro della terra, l'utero primordiale. Una divinità deputata a sorvegliare la soglia dell'oltretomba, sempre rappresentata con in mano la Pietra Filosofale. Anche da noi occorre l'intervento di Dio per trasformare l'utero da strumento infernale e di morte a strumento divino e di vita. È il Sacramento del Matrimonio (etimologia illuminante). Dunque questa stampa ci rivela il segreto della Trasformazione. Del magico ponte che la Strega-Fantasma getta tra due rive diverse, ma in Correlazione tra loro. Sarà un caso, ma la fisica moderna da due sinonimi per questa Correlazione. ...Sembrano il nome di quel bambino. Interazione e Potenziale. A loro la Magia di realizzare qualcosa che a nessuno è permesso. Perché impossibile. Trasportare informazioni ad una velocità superiore a quella della luce. Ma del Paradosso EPR e della Diseguaglianza di Bell vi parlerò un altra volta...
  16. getsunomichi

    il club dell' Ukiyo-e

    Schon wider eine doppel M
  17. getsunomichi

    il club dell' Ukiyo-e

    I termini sarebbero tre, ma il secondo non è perfettamente esposto (questa mia è una bandiera, sarebbe stato sufficiente). L'utilizzo del verbo avere ha nascosto la qualità di appartenere. Di essere di qualcuno. ...Ma è ormai passato molto tempo e potrei sbagliare... Preferisco anche io utilizzare quella Correlazione che Betadine ha come caratteristica congenita e, almeno a suo dire, ingenua. Linearità e spazi euclidei si basano su un'isotropia che il sillogismo sostiene ma che non può nascondere il suo intrinseco limite a chi ascolta il sommesso sussurro della Natura. Sono gli occhiali scuri di un cieco che guarda l'elefante. ...senza nulla togliere all'autore dell'Organon e ai “Doctores" medievali sulle cui ignare spalle si appoggiano gli odierni linguaggi di programmazione. ...La Fisica li ha abbandonati da un pezzo.
  18. Grazie per la segnalazione, Francesco.
  19. getsunomichi

    il club dell' Ukiyo-e

    È un senso antico, che il tempo ha addormentato. I profumi tenui non li sentiamo più. Non ci facciamo più caso.
  20. getsunomichi

    il club dell' Ukiyo-e

    Grazie Beta, Davvero un bel regalo. Torniamo in tema, perché, anche se siamo raccomandati, è bene non abusare della pazienza altrui. Voglio proporre qualcosa di gusto tipicamente giapponese. Ma desidero restare su qualcosa di discreto, che sappia valorizzare la bellezza della Natura, così importante nella cultura nipponica, ma che al tempo stesso ci riporti alla tradizione. Ho sempre amato l'acero giapponese, specialmente quando le foglie passano dal verde naturale al rosso intenso. È il momento in cui cominciano a cadere e formano un tappeto soffice, intenso e profumato. Da sempre questo tappeto è il simbolo della tradizione. Come la tradizione, strato su strato, l'acero utilizza il momento precedente per costruire il presente e preparare l'attimo futuro. In modo graduale, senza discontinuità ma al tempo stesso in modo mai uguale è sempre originale, l'acero crea Arte. Senza fretta e con costanza persistente e inarrestabile, come le conquiste che durano nel tempo. Quelle che nessuno può portarti via perché penetrano nelle ossa e diventano una sola cosa con te stesso. La Natura diventa la tua Natura. In fondo, il segreto della Nihonto.
  21. getsunomichi

    il club dell' Ukiyo-e

    ...credo invece che lo Spirito del Forum sia invece stato perfettamente colto dalla foto di Toshiro Mifune postata da Betadine.😂😂😂
  22. getsunomichi

    il club dell' Ukiyo-e

    Molti temi e diventa difficile seguirvi. Ma forse meno di quel che si pensa. Anzi, il tema è uno solo. Seguite il raggio di luna... Cominciamo da Gerda. Si tratta della compagna ctonia di Freyr, Dio solare della fertilità. Gerda è la terra, la matrice, il tahamagane dell'universo. E, infatti, chi ha scelto quel nome per un esperimento non aveva intenzione di studiare qualcosa di tanto piccolo... Quel doppio decadimento beta (tranquillo Betadine, la probabilità che si realizzi richiede un tempo che è diverse volte l’età del nostro universo) dimostrerebbe che il neutrino e il simmetrico di se stesso. In pratica, si mette in piedi un esperimento con la speranza di non trovare qualcuno che ci dovrebbe essere. Il neutrino, una particella senza carica e senza massa, così ininfluente che ne siamo attraversati in continuazione senza riportare alcun effetto e alcun danno. Per lui siamo come aria. Ma allora perché è così importante?!? Perché egli è il testimone di qualcosa che tanto piccolo non è. In effetti, il novanta per cento dell'universo è fatta di tutto ciò. Stiamo parlando della materia oscura. Di Gerda, appunto. Sono diverse le cose che ci fanno pensare alla sua esistenza. Effetti gravitazionali osservati dai telescopi. Il valore della radiazione di fondo. La percentuale di presenza di deuterio... è una marea di neutrini che viaggiano senza meta per tutto l'universo. Un po’ come navigatori del mare, desiderosi di andare più in là (con l'accento). Ma questa è enorme quantità di materia non emette radiazioni. O meglio, noi non siamo in grado di vederla. Siamo come ciechi che cercano un elefante. Lo percepiamo, lo sentiamo, sappiamo che è enorme. Ma, ahimè, non siamo in grado di vederlo. ...E in questo gioco di reazioni nucleari, scopriamo che non è solo il sole a generare neutrini, ma anche, forse soprattutto, il buio li genera. O meglio, buio e luce sono la stessa cosa con due facce diverse ed un messaggero comune: il neutrino. Come Freyr e Gerda. Insomma, un po’ come dire che separare il Bene dal Male è solo un'illusione del genere umano. Come vedete, abbiamo parlato sempre della stessa cosa. Perché in questo forum si studia la materializzazione di questa illusione.
  23. getsunomichi

    il club dell' Ukiyo-e

    😂😂😂😂😂 Betadine ha trovato un'illustrazione in tema dell'effetto tunnel! (Un giorno mi spiegherai come ti vengono)

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La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

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