Vai al contenuto

rob

Membri
  • Numero di messaggi

    470
  • Registrato dal

  • Ultima visita

Contenuti inseriti da rob

  1. in un'altra discussione si cercava di inquadrare una lame nel corretto periodo e forgiatore, cosi, cercando documentazione, mi ha colpito come i fabbri, i più talentuosi, riuscissero a creare copie quasi perfette degli originali di qulace secolo prima, quindi permettetemi una divagazione off topic( rispetto alla discussione originaria), osservate questi due tanto dei quali uno è un utsushi e l'altro una lama del kamakura. Io non saprei dove aggrapparmi per riconoscerli
  2. tra i molti video online su Yoshindo Yoshihara, ho trovato molto esplicativo questo: The secret world of the japanese swordsmith Non ne ho trovato notizia sul forum, magari mi è sfuggito, in tutti i casi è pubblicato a questo link
  3. rob

    Tsuba kinko?

    Grazie Mauro! dalle tue indicazioni si capisce che venivano create delle "ristampe" grezze che poi artigiani, anche diversi, rifinivano a bulino e placcature varie. Con i tuoi riferimenti ho potuto confrontare le due lavorazioni ove si vedono facilmente le differenze in molti particolari, ad esempio raffrontando la tortuga della tsuba da te citata e la mia
  4. che meraviglie! hai una collezione impressionante e non hai mostrato le lame! meriterebbe di essere raccolta in un catalogo/fotolibro con riferimenti, didascalie ecc.
  5. si, è vero, è molto superficiale e non si cura di spararle grosse, vuoi definirlo un imbonitore? lo è sicuramente, ma non obbliga nessuno a seguire le sue aste e gli offerenti acquistano libaramente. La cosa ti scandalizza? io se ti devo dire la verità resto molto indifferente e me lo guardo ogni tanto e da un pò di tempo, a forza di leggere e seguire questo forum, mi ci faccio pure qualche sghignazzata. Dai Enrico, ma che ci frega se non è un operatore serio e preparato, mica lo dobbiamo fare socio dell'associazione, sono cavoli suoi e di chi si lancia in acquisti senza la preparazione necessaria a valutare cosa sta acquistando. Se poi ti dispiace per chi può tirarsi in casa una patacca, posso essere con te, ma non stiamo parlando di bambini...
  6. sai Enrico, a me non stupisce che Mr TA proponga lame attribuendo nomi importanti con una certa "disinvoltura" e ti dirò che non sono del tutto convinto che quelle lame le abbia tra le mani, almeno non tutte. Te lo dico perchè ho avuto modo di scambiare qualche riflessione con lui e in una occasione mi aveva fatto intendere che coordina una organizzazione o rete di vendita non del tutto sotto la sua supervisione. Certo è che certi particolari gli sfuggono alla grande e una volta che mi chiese come migliorare la tecnica di ripresa, appena ricevuti alcuni esempi su come potevano essere mostrati i particolari della hada è rimasto stupito dalla qualità della lama che avevo usato a campione. Ma ci è anche rimasto male quando gli ho detto che l'avevo acquistata da lui poco prima. E' del tutto all'oscuro sul mercato delle aste in Europa e mi ha chiesto delle indicazioni sulle quali sono stato vago. Morale della favola, se vende quello che vende, non obbliga nessuno ad acquistare, quindi occhio alle immagini e richiesta di particolari aggiuntivi, è stato disponibilissimo, poi studio, occhio, vedere molte lame buone e non per fare esperienza e, come dici tu, un'occhiata ogni tanto al suo sito non fa male, magari sorridendo quando propone ingenuamente o furbescamente, la nutella per cioccolata. Poi, non si sa mai ps. sono d'accordo con te, quella lama fa proprio pena
  7. rob

    Tsuba kinko?

    hai ragione, infatti una non corretta regolazione della fotocamera può portare i risultati scarsi di cui sopra e una alterazione del soggetto che non permette una valutazione a distanza. Ho ancora qualche dubbio se questa tsuba sia una realizzazione di rifinitura su una fusione grezza e nel caso, se fosse una tecnica usata abitualmente o solo per riproduzioni.Tornando alle foto, ho reimpostato il tutto e sono emersi anche particolari nuovi, per esempio una piovra sul lato ura che, non si riconosceva con la luce che avevo usato prima. Anche i bassorilievi dei volti, cambiando l'angolo di incidenza della luce, appaiono più definiti. Morale della storia: prima di riprendere qualsiasi oggetto, esaminarlo nei particolari e in varie angolazioni rispetto alla luce, potreste rimanere sorpresi da quel che viene fuori. p.s. credo che ogni artigiano, e in particolare un incisore, lavori in condizioni di illuminazione costanti e se vogliamo cogliere quello che intendeva rappresentare, quelle condizioni dobbiamo ricercarle
  8. rob

    Tsuba kinko?

    la tecnica dovrebbe essere un TAKABORI inlay to NA KOJI pattern, il materiale è descritto come:iron (tetsu) ma a me sembrerebbe si tratti di: soft metal (kinko). Non ho trovato molta documentazione, le dimensioni sono adatte ad un wakizashi, c'è un kozuka hitsu-ana, mimi: sukidashi. Il colore delle foto non rende perchè in effetti alla luce solare si presenta come nel collage dei quattro particolari spessore 3mm nakago ana: 2.9cm larghezza alloggiamento nakago: sup. 0.8cm - inf. 0.1cm altezza: 6.5cm larghezza: 5.8cm peso 81g
  9. sognare costa poco ma poi i sogni rimangono tali, quindi, per andare sul concreto posto la lama che a me piace veramente molto e cosa più importante, posso toccare attribuzione incerta periodo keicho-shinto, torizori, ko-shinogi lungo hamon suguha e poi gunome-choji midare nei due terzi distali boshi kaen con hakikake ji nie,chikei, yubashiri,sunagashi,yo, muneyaki, ha hada
  10. rob

    prova risoluz. immagini

    prova con queste dimensioni, 4536x3024
  11. rob

    prova risoluz. immagini

    grazie G.Luca, si imparano sempre cose nuove! bella foto Francesco! Ora è decisamente meglio, grazie Simone!
  12. rob

    prova risoluz. immagini

    penso che per evidenziare quegli hataraki sarebbe stata utile una inquadratura lungo l'asse longitudinale con la lama leggermente inclinata e luce incidente. A me a prima vista sembrava ci fosse un utsuri e poi ho visto che c'era altro. Cos'è un nettori?
  13. rob

    prova risoluz. immagini

    certamente, fai pure, però devo dirti che sono foto non buone, la definizione à scarsa rispetto a quanto avrebbe potuto: tempi lunghi, iso alti, mano libera- ora se è per farti un'idea della lama possono andar bene ma se vuoi entrare nei particolari, più ingrandisci e più i difetti saltano fuori. Mi sarebbe piaciuto fare la cosa in condizioni ottimali, ma in quel contesto non sarebbe stato possibile. Magari ci sarà un'altra occasione
  14. rob

    prova risoluz. immagini

    te l'ho fatto appoosta Scherzi a parte, era l'unica immagine di un certo peso che avevo in studio e volevo provare la modifica d Simone. Comunque questi se la sono cercata, hanno fatto tutto quello che non va fatto navigando a vela: pensa che andavano di notte a 300 metri da riva, con una libecciata, hanno incocciato sul secco della salina. Il mare formato li ha portati oltre il secco dove un pò a ridosso hanno acceso il motore ma poi sono andati a cozzare su una piana di scogli, li, dove li vedi. Comunque la tua tachi è tanto bella quanto schiva, è difficile fotografarla!!!
  15. rob

    prova risoluz. immagini

    PROVA IMMAGINI nuovo peso 1990x1157 300dpi 24bit largh.2600 largh.2600x1200 2600x1700 1900x1140 2600x1060 2600x1070 2300x1400x300
  16. PS: salutami la nostra bella Isola!! Juri
  17. ciao Enrico, purtroppo per motivi di voli, mi sono perso la presentazione del tuo data base e poi avrei voluto vedere la tua ultima arrivata, ma non c'è stato tempo, peccato
  18. giornata splendida, bella squadra, mi sono sentito a casa e ho imparato cose nuove, non avevo dubbi d'altra parte al ritorno una riattaccata dell'aereo in fase di atterraggio e poi quaranta minuti di giro intorno all'aeroporto con rischio di sbarcarci ad Olbia per nebbia su Cagliari, poi finalmente atterrati ma nebbia in strada fino a casa. Meno male che vivo in sardegna.... Comunque un paio di scatti ve li metto, tanto per assaggio, alle prossime! la lama illustrata dal segretario, lama austera, forgiata per chi la usava sul serio, senza fronzoli ma con una grana compatta, omogenea e bellissima poi questa tachi, elegante, slanciata e consapevole del fascino dei secoli, lama di Gian Luca, beato lui, che sfuggiva ad ogni tentativo di svelarla, una hada finissima ma con una quantità di movimenti e la sensazione di fotografare una superficie in vetro, che non ha una superficie definita da mettere a fuoco, come fosse trasparente, boh, non mi era mai capitato
  19. Grazie, osservazioni giuste più d una volta mi avevano sfiorato. I professionisti della materia, almeno fino al 1870, avranno sicuramente curato i loro "ferri" per mantenerli funzionali oltre che per il rispetto che ne avevano- Le grandi e preziose lame conservate nei templi, avranno ricevuto anche maggiori cure e c'è da pensare che l'ossidazione maggiore si sia verificata già durante l'invasione della Cina e in seguito a partire da 70 anni fa, in particolare nel decennio a cavallo del 1945, quando in giappone avevano altre gatte da pelare. Poi i politori hanno recuperato le lame ossidate lasciando però inalterati i codoli- per una migliore datazione? non lo so- so che però, quest'ultima rimane possibile anche in presenza di spade in perfetta conservazione. In presenza di suriage poi, il discorso cambia
  20. e lo stesso jap, dopo alcune osservazioni ha concordato che è meglio astenersi
  21. a me di sicuro...già, bisogna studiare ps. quel nakago, è scuola Ray - Rai Kuniyuki
  22. hai ragione, basta guardare questa,Early to Mid Kamakura (ca. 1250), ma è di un'altro pianeta a me sembrava che avessero rifatto il kissaki o perlomeno molato e non rifinito con l'hazujia
  23. rob

    wakizashi scuola Hizen

    purtroppo non si nota con la lama nella posizione della terza foto, si intravede solo con la lama frontale . Mi chiedo se quel muneyaki presente su tutta la lunghezza, più evidente sul lato ura, può essere utile per inquadrare una scuola o un forgiatore?

Chi è I.N.T.K.

La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

Come associarsi ad I.N.T.K.:

Potete trovare QUI tutte le informazioni per associarsi ad I.N.T.K..
Associandovi ad I.N.T.K. accettate in maniera esplicita il Codice Etico e lo statuto dell'associazione ed avrete accesso ad una serie di benefici:
- Accesso alle aree riservate ai soci del sito e del forum;
- Possibilità di partecipare agli eventi patrocinati dall'associazione (ritrovi, viaggi, kansho, ecc...);
- Riceverete il bollettino trimestrale dell'Associazione.

"Una singola freccia si rompe facilmente, ma non dieci frecce tenute assieme."

(proverbio popolare giapponese)

×
×
  • Crea nuovo/a...

Informazione importante

Si prega di accettare i Termini di utilizzo e la Politica sulla Privacy