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GianC.B.

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  1. confermo la firma fino a "Kane", visto che non riesco a leggere bene l'ultimo kanji. la data invece secondo me è: tensho ni nen hachi gatsu hi" e quindi secondo me si tratta del 1574(tensho comincia nel 1573, quindi il secondo anno di Tensho è il 1574). la prima osservazione che mi viene in mente è come sia curioso il fatto che quasi invariabilmente tutti i tanto prodotti a Mino nel Muromachi abbiano questi yasurime intrecciati. Massimo, dicci, cosa trovi di interessante in questa lama? (non che non lo sia, sono solo curioso del tuo punto di vista) G.
  2. GianC.B.

    katate-uchi koto

    grazie Renato, molto interessante! @ Paolo: la inokiri dovrebbe essere un katate uchi o una katana corta, mi sembra che la misura sia 64-66cm, ma non trovo più dove l'avevo letto e quindi è da prendere con le pinze. è comunque una lama più lunga rispetto a quella in oggetto. vedendo dal vivo la lama in oggetto io mi sono fatto l'idea che si tratti di un daito corto piuttosto che di uno shoto lungo. in pratica un katate uchi al limite inferiore come misura... e, sempre secondo me, ben difficilmente andiamo oltre la fine del muromachi, a prescindere che si tratti di una lama di scuola Sengo, Shitahara o Kanabo, infatti non mi da l'idea di essere keicho(se lo fosse dovrebbe ricordare maggiormente le lame del nambokucho, e questo non è) e meno che meno Genna, in cui mi aspetterei hada e hamon differenti, osservando questa lama ho ancora l'impressione di un tessuto e di una tempra tipicamente koto. il kissaki è forte, ma non sembra aver subito danni nel corso del tempo(quindi avrebbe una misura abbastanza simile a quella originale) ed è più piccolo nella "realtà" che da quello che appare in foto. secondo me, da un certo punto di vista, considerare queste lame del tardo muromachi wakizashi è parzialmente fuorviante, molte caratteristiche di questa lama suggeriscono un utilizzo leggermente differente. G.
  3. GianC.B.

    katate-uchi koto

    bella :-) grazie
  4. GianC.B.

    katate-uchi koto

    beh, se ci riuscirai è una cosa sicuramente interessante. a me risultano quelle due li(come Gassan del Nambokucho), oggi provo a guardare sui miei libri se ce ne sono altre. diverso il discorso del Muromachi: ne sono conosciute a decine direi.
  5. GianC.B.

    katate-uchi koto

    per completezza la lama conservata al Sanzan jinjia di Dewa è firmata "Gassan" ed è datata "Joji 2"(1363). l'altra lama nambokucho che mi risulta esistere è quella firmata "Gunsho" e data "Joji"(1362-1368), è a quella che ti riferisci?
  6. GianC.B.

    katate-uchi koto

    di quella del tempio devo aver visto una fotografia, ma secondo me quegli oggetti così particolari sono produzioni per i templi e non lame destinate al combattimento. l'ayasugi hada, se "completa" non irrobustisce la lama e non migliora le capacità di taglio, anzi! il punto è che molte Gassan antiche non hanno un ayasugi "completa" e costituita da onde sovrapposte a più livelli, in certi casi è dovuto a stanchezza, ma non sempre. specialmente nelle lame muromachi non ho mai visto lame che ne avessero molte sovrapposte. che corra per tutta la lama sì, che presenti decine di onde sovrapposte come nelle Gassan shinshinto però non mi è capitato di vederne. e ho visto anche Gassan che avevano ayasugi solo a tratti, da questo nasce la mia perplessità. in alcune Gassan muromachi c'era anche una sola linea di ayasugi a cavallo dell'hamon, sopra l'hada era "normale". e non era una lama particolarmente stanca.
  7. GianC.B.

    katate-uchi koto

    Simone, onestamente devo rispondere "ni"(oppure "so" se ti piace di più :-D), l'ayasugi hada per come spesso la intendiamo noi, cioè onde regolari "sovrapposte" è una caratteristica che sono portato a considerare quasi del tutto(se non del tutto) propria delle Gassan shinshinto. questo perchè la tecnica si era ormai evoluta e c'era pure un certo gusto per questo stile. nelle Gassan koto(ho avuto occasione di vederne un paio del primo/ medio muromachi) o l' ayasugi è "a tratti" oppure, e devo dire che questa lama mi ha molto colpito, era presente un'unica "riga" ondulata (di ayasugi diciamo) mentre sul resto della lama l'hamon era itame "normale" se ricordo bene. credo sia impossibile trovare lame antiche con l'aysugi continuo, sovrapposto e "totale" che si trova nelle lame di fine '800- inizio '900. inoltre credo che le tecniche che originavano questo ayasugi "incompleto" fossero diverse da quelle che hanno dato origine, 400 anni dopo, all'ayasugi "totale". in quest'ottica sono portato a considerare certe ondulazioni(anche se ho visto ayasugi "non regolari", con le onde "schiacciate", irregolari, vagamente "quadrate", perdonatemi l'espressione, anche in lame anni '30) come una forma primitiva di ayasugi, che sarebbe accettabile in una lama muromachi. probabilmente nelle lame antiche il tipo di piegatura e lavorazione che da origine all'ayasugi non era utilizzato per tutto il panetto e non alla stessa maniera. se ingrandisci l'immagine che ho postato sopra, quella relativa alla lama firmata Fujiwara Masazane saku, considerata una rarità assoluta per la presenza di ayasugi su una lama di scuola Sengo, noterai che l'hada è molto diversa da quella che puoi aspettarti su una lama Gassan periodo meiji o taisho ed è inframezzata da molto mokume misto. G.
  8. GianC.B.

    katate-uchi koto

    molto molto interessante... puoi dirci di più? hai foto? grazie G.
  9. GianC.B.

    katate-uchi koto

    un particolare inconsueto di questa lama è una piccola firma(che non mi sento di considerare più di una curiosa stramberia, almeno per il momento) collocata sul nakago mune: G.
  10. GianC.B.

    katate-uchi koto

    l'opposizione più veloce che si può muovere all'attribuzione alla scuola Sengo di questa lama è sicuramente l'assenza di un hamon speculare, una delle caratteristiche che più semplicemente fanno pensare a Muramasa, però, anche in questo caso questa lama non ci vuole semplificare la vita, visto che esistono lame addirittura di Muramasa, firmate e ritenute valide che non presentano la caratteristica dell'hamon speculare: G.
  11. GianC.B.

    katate-uchi koto

    l'hada ayasugi -relativamente al tardo periodo Muromachi- non è prerogativa della scuola Gassan, molte scuole hanno utilizzato(generalmente parzialmente sulla superficie della lama) questo kitae. Non voglio parlare per Andrea, ma penso che due caratteristiche a giustificazione della sua idea siano il boshi hakikake di chiara derivazione yamato e la presenza, seppur parziale, di quella che sembra una vera e propria ayasugi hada, almeno dalle foto. infatti Sengo Masazane(prima conosciuto come Tegai Masazane) utilizzava queste caratteristiche, miscelandole con quelle dalla scuola Sengo. allego una foto di una lama firmata: "Fujiwara Masazane saku" e datata "Daiei Rokunen Hachigatsu Juninichi" ( Agosto 1526) in effetti anche questa lama di Sengo-Masazane presenta qualche somiglianza con la lama in oggetto: per quanto riguarda i nakago si trovano facilmente anche nakago molto simili a questo, poco panciuti e di andamento più dolce, il nakago che stringe improvvisamente concludendosi a punta mi pare sia caratteristica di una sola generazione Muramasa(intesa come forgiatore e non come scuola). lama di Sengo-Masazane: lama di Sengo-Muramasa: @Paolo: ho tirato fuori la scuola Kanabo perchè ha una produzione così varia e incostante che ci sta veramente di tutto... inoltre è strettamente imparentata con la scuola Sengo. l'opzione Shitahara mi piace, devo essere sincero, è una possibilità che io terrei in buon conto. ps. notevole la lama che posti.
  12. GianC.B.

    katate-uchi koto

    da quello che vedo il boshi mi sembra hakikake. il che non contraddice completamente l'opzione Shitahara come dice Paolo, anche se introduce una "componente Yamato" che non vedo così tradizionale della scuola. anche la presenza di ayasugi se confermata non porta molto verso il soshu o il soshu+mino di Shitahara. la forma dell'hamon e il suo andamento in compenso possono far davvero pensare alla scuola indicata da Paolo. giusto per mettere altra carne al fuoco... Paolo, come vedi la scuola Kanabo? certo, anche il discorso che fa Andrea ha senso: effettivamente questa lama ha forti somiglianze con il ramo della scuola sengo con influenze yamato da cui è in seguito originata la scuola Kanabo.
  13. GianC.B.

    katate-uchi koto

    secondo me un punto in cui l'ayasugi(o presunto tale) è molto evidente è questo: Andrea confermi o no? Paolo, cosa ne pensi?
  14. GianC.B.

    katate-uchi koto

    complimenti Andre! sono veramente molto soddisfatto del risultato! G.
  15. GianC.B.

    Ciao a tutti!!!

    tri geisha is megl ke uan ahahah scusa ma non ho resistito. G.
  16. GianC.B.

    Ciao a tutti!!!

    benvenuto! G.
  17. GianC.B.

    buonasera a tutti

    benvenuto! G.
  18. GianC.B.

    Presentazioni

    benvenuto! G.
  19. Paolo, il tuo database è un lavoro immenso, ma il punto è che due lame di-poniamo-70cm possono essere state prodotte in epoche completamente differenti perchè la misura di 70 cm può avere cause completamente differenti. ogni lama ha la sua storia personale. inquadrare storicamente una lama è spesso complessissimo e non c'è un metodo che funzioni per tutte le lame, a volte un tipo di hamon o di boshi, oppure i kanji con cui è incisa la firma possono dare indizi... ma è un po' un'avventura alla Sherlock Holmes. ho visto lame shinto che sembravano lame del medio nambokucho molto(ma molto) di più delle lame shinshinto che generalmente vengono paragonate alle lame koto. quello che voglio dire è che il tuo database è probabilmente un lavoro sufficiente ma non può essere un computer a definire il periodo di una lama, è solo l'intelligenza umana(=il tuo modo di interpretare i dati) che può portare ad una soluzione.
  20. tieni in conto, certo, ma fai sempre e comunque delle ipotesi, e le ipotesi non possono essere precise, ad esempio io posso ipotizzare che la lama fosse 2cm più lunga(è molto, ma è possibile), ma magari la lama era solo di 1,3cm più lunga... a cosa servono i decimali quando in realtà ci giochiamo mm o cm interi?
  21. Paolo, secondo me le misure sono solo indicativamente tipiche di una scuola, tieni presente che nessuna lama che abbia subito più di due politure ha ancora le misure(compresa la lunghezza!) che aveva in origine. se tenessimo in una mano una lama prodotta nel muromachi e potessino, per magia, tenere nell'altra mano la stessa lama com'era in origine, probabilmente non la riconosceremmo. nagasa, kissaki nagasa sori, motohaba e sakihaba, motokasane e sakikasane, fumbari sono tutte misure che cambiano molto velocemente! e se poi c'è stato suriage ancora di più.
  22. GianC.B.

    Salve, konnichiwa!

    benvenuta! G.
  23. l'hai poi fatta vedere all'antiquario? resta il fatto che trattasi imho di un falso palese.
  24. "ho comprato una sua katana venduta x shinshinto quando invece è una gunto" senza parole. potresti postare una foto del nakago della lama in questione? a questo punto reputerei necessario un intervento da parte del proprietario di "Sakura-Matsuri".
  25. molto semplicemente questa NON è una lama giapponese, non è nata per essere montata ne utilizzata. per cosa avrebbe dovuto essere utilizzata? questa lama è molto recente... non ha visto ne la IIWW ne le guerre tra samurai. non ti sto parlando di una semplice firma falsa su di un oggetto autentico, attenzione, ma di un oggetto che con una spada giapponese non ha nulla in comune.

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La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

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