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jagernaut

Kendo E Iaido

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Capisco il discorso; è tipico della cultura occidentale il "pavoneggiarsi" e fa' piu' mo meno parte del comportamento di ciascuno di noi.. dalla mamma che dice "guarda che bello il mio bambino" al maestro di arti marziali che mena uno che ha fatto il figo nel dojo perchè voleva essere al centro dell'attenzione.

 

Riporto una esperienza personale, per dire come queste cose non siano poi cosi' lontane da tutti noi.

 

Quando ero mooolto giovane (sui 12 anni) frequentavo una palestra di karate shotokan dove il maestro era un tipo parecchio silenzioso ma sapeva essere davvero spietato quando apriva la bocca.

 

Un giorno ricordo che andai in un negozio di articoli sportivi con i miei genitori per acquistare la mia prima cintura, in vista di un esame che ero sicuro che avrei passato (e gia' qui si vede come NON bisognerebbe comportarsi)

 

Nel negozio vidi una "patch" (na' toppa..) nera e rossa con scritto "karate" e il disegno di un karateka mentre faceva yokogeri.

Me ne innamorai, l'acquistai e chiesi a mia madre di cucirmela sul braccio destro del kimono.

 

La successiva lezione di karate si svolse normalmente, riscaldamento impietoso, alcuni peti durante lo stretching (eh lo sapete anche voi, succede ) e poi kata e jodan kumite.

Alla fine della lezione, la solita predica in seiza su cosa va', e su cosa non va'.

 

Arrivo al punto.. fu in quel momento che il maestro disse questa frase:

"noi siamo atleti di karate. Il nostro kimono bianco simboleggia la nostra purezza. Non ci servono insegne, e non dobbiamo pensare di poter diventare meglio degli altri con dei vestiti piu' belli."

Senza violenza, senza attacchi verbali diretti e senza nessun comportamento maleducato, mi aveva completamente smontato.

Non si rivolse a me, ma parlo' con i suoi soliti occhi azzurro ghiaccio e quella cicatrice in faccia guardando nel vuoto, cosi' che la lezione valesse per tutti.

 

Bisogna essere dei signori per far capire agli altri che sono in errore... e bisogna avere questo tipo di MAESTRI di fronte per capire i propri errori senza arrabbiarsi e chiudersi sulle proprie posizioni.

 

buona vita :ok:

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gianfranco s tu eri il piu piccolino non oso immaginare il piu grosso

 

sandro anchio sarei onorato di praticare con te

 

jarou mi trovi pienamante d'accordo

 

sai yama ho visto e bazzicato vari ambiente arti marziali.. musica.. il suddetto "fenomeno" lo trovi sempre... e per smontarlo esiste un solo modo.. perche una persona talmente piena di se conosce solo quella lingua.. e non capirà e non ne vorra mai capire un'altra

un esempio sono tanti politori fai da te convintissimi delle loro capacità e pseudo esperti di nihonto

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Esemplare il racconto di Jarou :arigatou:

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Capisco il discorso; è tipico della cultura occidentale il "pavoneggiarsi" e fa' piu' mo meno parte del comportamento di ciascuno di noi.. dalla mamma che dice "guarda che bello il mio bambino" al maestro di arti marziali che mena uno che ha fatto il figo nel dojo perchè voleva essere al centro dell'attenzione.

 

Riporto una esperienza personale, per dire come queste cose non siano poi cosi' lontane da tutti noi.

 

Quando ero mooolto giovane (sui 12 anni) frequentavo una palestra di karate shotokan dove il maestro era un tipo parecchio silenzioso ma sapeva essere davvero spietato quando apriva la bocca.

 

Un giorno ricordo che andai in un negozio di articoli sportivi con i miei genitori per acquistare la mia prima cintura, in vista di un esame che ero sicuro che avrei passato (e gia' qui si vede come NON bisognerebbe comportarsi)

 

Nel negozio vidi una "patch" (na' toppa..) nera e rossa con scritto "karate" e il disegno di un karateka mentre faceva yokogeri.

Me ne innamorai, l'acquistai e chiesi a mia madre di cucirmela sul braccio destro del kimono.

 

La successiva lezione di karate si svolse normalmente, riscaldamento impietoso, alcuni peti durante lo stretching (eh lo sapete anche voi, succede ) e poi kata e jodan kumite.

Alla fine della lezione, la solita predica in seiza su cosa va', e su cosa non va'.

 

Arrivo al punto.. fu in quel momento che il maestro disse questa frase:

"noi siamo atleti di karate. Il nostro kimono bianco simboleggia la nostra purezza. Non ci servono insegne, e non dobbiamo pensare di poter diventare meglio degli altri con dei vestiti piu' belli."

Senza violenza, senza attacchi verbali diretti e senza nessun comportamento maleducato, mi aveva completamente smontato.

Non si rivolse a me, ma parlo' con i suoi soliti occhi azzurro ghiaccio e quella cicatrice in faccia guardando nel vuoto, cosi' che la lezione valesse per tutti.

 

Bisogna essere dei signori per far capire agli altri che sono in errore... e bisogna avere questo tipo di MAESTRI di fronte per capire i propri errori senza arrabbiarsi e chiudersi sulle proprie posizioni.

 

buona vita :ok:

è una gran fortuna trovare maestri così


"Bellezza, gioventù e fascino cominciano ad appassire quando appaiono la prima volta.

Attraverso le prime foschie della primavera, scorgiamo il Ponte d'Autunno"

----

mai confrontarsi con un imbecille, ti trascina al suo livello e ti batte con l'esperienza

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Bhè daccordo smontare i montati ma smontare le ginocchia forse è un pò esagerato!

 

Giusto, ma forse avrei dovuto spiegare di più. In quello sport se non hai "prima" capito come muovere le gambe (e allenarle) in mezzo ad una selva di corpi da oltre un quintale, con maschere in acciaio che ti arrivano addosso in piena corsa e sei con un casco che non ti dà una grande visibilità ... se non hai prima capito, con modestia, cosa devi imparare ... non porti molto lontano i tuoi menischi o i tuoi legamenti, saltano subito. Tanto vale dare una lezione a chi non capisce il senso di squadra e di modestia.

 

Scusate se mi dilungo nei ricordi...

Io nei primi scontri, la botta era spaventosa, d'istinto chiudevo gli occhi. Errore gravissimo perchè non segui la palla in gioco. Mi hanno visto i compagni e lo hanno subito detto all'allenatore il quale mi ha chiesto se volevo vincere la paura. Dissi di sì e tutti cominciarono a richiamare gli altri dicendo forte "Goldrake". Ben presto capii cosa voleva dire.

Una fila indiana di 70 (dico 70) giocatori di Footbaal americano. L'allenatore mi mise di fronte a questa fila, mi diede il pallone e mi disse "Attraversali". 70 botte al risto di una ogni 2-3-secondi. Se cadevi, e non sono caduto, il sucessivo giocatore partiva e ti colpiva anche se eri a terra.

Alla fine avevo ancora in mano il pallone e da allora fui "Ciokka" ed anche uno del gruppo.

 

Scusate ancora, ma mi era venuta un po' di nostalgia di quando avevo meno anni e dovevo raccontarlo a qualcuno.

Beato chi può fare ancora qualche sport. Sono bellissimi tutti !

 

Shirojiro :arigatou:

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" Spesso un uomo di gran valore,rendendosi conto di questo,diventa arrogante.Però è molto difficile esser consci sia delle proprie forze sia delle proprie debolezze,delle virtù e dei vizi insieme...

Si può misurare la dignità di una persona in base alle manifestazioni esteriori.C'è dignità nello sforzo assiduo.C'è dignità nella serenità.C'è dignità nel tener la bocca chiusa.C'è dignità nell'osservare scrupolosamente l'etichetta.C'è anche gran dignità nel digrignare i denti e nel mandar lampi dagli occhi.Tutte queste qualità sono visibili dall'esterno.La cosa più importante è concentrarsi su di esse tutto il tempo ed essere totalmente sincero nel manifestarle.Rimproverare gli altri e correggere le altrui pecche è importante.Bisogna però esercitare tale compito nel modo più acconcio.E' facile riscontrare difetti nell'altrui condotta;ugualmente è facile criticarli.Molti ritengono che sia un atto di cortesia dire in faccia alle persone certe cose ch'esse non vorrebbero udire.E se poi quelle non dan retta alle tue critiche,ebbene te ne lavi le mani,non puoi fare nient'altro.Tale metodo è tutt'altro che lodevole.Non dà risultati migliori che nè se tu ti mettessi,ostinatamente,a insultare e svergognare la gente.E' solo un metodo per sgravarsi la coscienza.La critica deve cominciare solo dopo aver accertato che la persona sia disposta ad accettarla,solo dopo esserle diventati amici,aver condiviso i suoi interessi ed essersi comportati in modo da guadagnarsi la sua completa fiducia ,dimodochè l'altro presti fede a ciò che uno gli dice.

E' sbagliato parlar male degli altri.E nemeno si confà spandere lodi.Un samurai ha da conoscere la propria statura,esercitare la sua disciplina con diligenza,e parlare il meno possibile.

Un uomo dotato di grande virtù possiede,dentro di sè,una tale calma e tanta disinvoltura che non dà mai l'impressione di essere affaccendato.Sono gli uomini dappoco che,non avendo la pace interiore,si agitano tanto,sempre in competizione,scontrandosi e abbattendosi a vicenda."

 

Hagakure

Modificato: da shimitsu masatsune

La vittoria è di colui,

ancor prima del confronto,

che non pensa a sè

e dimora nel non-pensiero della grande origine.

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Shirojiro, il tuo racconto è emozionante. Non sapevo giocassi a livelli così alti!!Complimenti! :arigatou:

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Shirojiro, il tuo racconto è emozionante. Non sapevo giocassi a livelli così alti!!Complimenti! :arigatou:

 

Già ! E ho partecipato anche a 2 Superbowl Italiani, naturalmente serie A

 

Le male lingue direbbero ... a livelli alti e ... larghi :gocciolone:

Se trovo posto una foto del gruppo dei "piccoli"

 

e, ... come diceva Oriano Ferrari .... "voleva fare lo ...sborone !"

Aggiungo che ho rappresentato l'Italia nel '90 a St. Moritz ai campionati europei di biliardo Pool (quello con le 15 bocce).

Medaglia d'argento ai regionali di Scacchi.

Arbitro di pallacanestro con un'amichevole serie A tra Fortitudo e Virtus

Arbitro di Biliardo e consigliere della Federazione (a Milano)

Arbitro di Karate

2 mogli ... azz questo non so se è positivo :brooding:

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Già ! E ho partecipato anche a 2 Superbowl Italiani, naturalmente serie A

 

Le male lingue direbbero ... a livelli alti e ... larghi :gocciolone:

Se trovo posto una foto del gruppo dei "piccoli"

 

e, ... come diceva Oriano Ferrari .... "voleva fare lo ...sborone !"

Aggiungo che ho rappresentato l'Italia nel '90 a St. Moritz ai campionati europei di biliardo Pool (quello con le 15 bocce).

Medaglia d'argento ai regionali di Scacchi.

Arbitro di pallacanestro con un'amichevole serie A tra Fortitudo e Virtus

Arbitro di Biliardo e consigliere della Federazione (a Milano)

Arbitro di Karate

2 mogli ... azz questo non so se è positivo :brooding:

Non lo sapevo proprio, incredibile quante esperienze hai fatto. Soprattutto è ammirevole che tu abbia raggiunto livelli così alti di competizione nel football e nel biliardo!! :arigatou:

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salve, chiedo scusa per l'intromissione a freddo nella discussione.

Intanto i miei complimenti a Shirohjiro per i suoi risultati ed anche per le due mogli (nessuna esprienza è da dimenticare, fa tutto parte del nostro carico di Karma).

Quanto alla discussione si Kendo e jaido convengo che il secondo si possa praticare anche senza il primo. Ricordo, inoltre, che gli "stili antichi", come lo Shoden Katori Shinto Ryu (che, indegnamente, pratico da qualche anno) hanno, al loro interno, la pratica dei kata di Jaido propri della scuola. Non sono raffinati come quelli codificati per il kendo, anzi qualcuno li giudica un pò "rozzi", ma il Katori è una scuola pragmatica e le sue tecniche di jaido rispecchiano questo atteggiamento.

Con questo non voglio cosigliare al nostro amico uno stile invece di un altro, solo rammentargli che le possibilità di praticare la via della spada sono molte e tutte ugualmente valide.

Se proprio vuole delle disciminanti che lo aiutino a decidere gli suggerisco: la vicinanza a casa o raggiungibilità del Dojo e la non interferenza degli orari di pratica con quelli di lavoro e/o studio.

 

Sembra banale, ma per amore di una spada (spesso più che per una donna), ci si mette poco ad incasinarsi la vita, e poi con me e il Katori ha funzionato.

:arigatou:

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salve, chiedo scusa per l'intromissione a freddo nella discussione.

Intanto i miei complimenti a Shirohjiro per i suoi risultati ed anche per le due mogli (nessuna esprienza è da dimenticare, fa tutto parte del nostro carico di Karma).

Quanto alla discussione si Kendo e jaido convengo che il secondo si possa praticare anche senza il primo. Ricordo, inoltre, che gli "stili antichi", come lo Shoden Katori Shinto Ryu (che, indegnamente, pratico da qualche anno) hanno, al loro interno, la pratica dei kata di Jaido propri della scuola. Non sono raffinati come quelli codificati per il kendo, anzi qualcuno li giudica un pò "rozzi", ma il Katori è una scuola pragmatica e le sue tecniche di jaido rispecchiano questo atteggiamento.

Con questo non voglio cosigliare al nostro amico uno stile invece di un altro, solo rammentargli che le possibilità di praticare la via della spada sono molte e tutte ugualmente valide.

Se proprio vuole delle disciminanti che lo aiutino a decidere gli suggerisco: la vicinanza a casa o raggiungibilità del Dojo e la non interferenza degli orari di pratica con quelli di lavoro e/o studio.

 

Sembra banale, ma per amore di una spada (spesso più che per una donna), ci si mette poco ad incasinarsi la vita, e poi con me e il Katori ha funzionato.

:arigatou:

Hai ragione, in effetti la Scuola Katori Shinto Ryu è molto completa. Aggiungo anche che le Sue tecniche di Iaido sono molto belle ( a mio avviso ) e richiedono anche molta concentrazione per eseguirle, non meno di un'altra scuola antica o del Seitei Iai.

In definitiva il consiglio che hai dato è il più saggio :arigatou:

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Hai ragione, in effetti la Scuola Katori Shinto Ryu è molto completa. Aggiungo anche che le Sue tecniche di Iaido sono molto belle ( a mio avviso ) e richiedono anche molta concentrazione per eseguirle, non meno di un'altra scuola antica o del Seitei Iai.

In definitiva il consiglio che hai dato è il più saggio :arigatou:

 

Molte grazie.

Purtroppo non conosco il Seitei Iai, mi chiedevo dove fosse possibile, a Milano, dare un'occhiata alle sue tecniche.

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Molte grazie.

Purtroppo non conosco il Seitei Iai, mi chiedevo dove fosse possibile, a Milano, dare un'occhiata alle sue tecniche.

Qui sul forum c'è il Sensei Giuseppe Piva che lo insegna a Milano, puoi provare a contattare lui :arigatou:

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Sapete per favore dove possa trovare informazioni sulle differenze fra le varie scuole?

Non che abbia molta scelta perche' da me c'e' solo quella che faccio, ma per curiosita' :laugh:

:arigatou:

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Chi è I.N.T.K.

La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

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