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sandro

Nihon Bijutsu Tōken Hozon Kyōkai

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Oggi ho visitato la sede della Nihon Bijutsu Tōken Hozon Kyōkai, la Società per la salvaguardia della spada artistica giapponese, e devo dire che è stata un’esperienza davvero emozionante. Purtroppo oggi è sabato, quindi non era presente il presidente dell’ associazione stessa, al quale avrei chiesto il permesso di fare qualche foto e un video. Avevo con me anche la mia tesi ed inoltre mi sarei presentato come iscritto alla Itaria Nihon Tōken Kyōkai, ma la signorina della reception (di una gentilezza estrema) non se l’è sentita di concedermi tale permesso. Mi ha tuttavia chiesto di lasciarle il mio numero, in modo da fissarmi un appuntamento con il presidente entro le prossime settimane. Oltre a lei, era presente solamente una guardia all’interno della sala dell’esposizione, ho avuto la fortuna di gustarmi la mostra completamente da solo. Potrei scrivere righe su righe cercando di trasmettervi per iscritto la bellezza delle opere che ho visto, ma non sarebbe comunque sufficiente. Spero di poter fare delle foto al più presto. In tutto erano presenti circa trenta lame, che andavano dal periodo Heian fino ai giorni nostri. Come Kokuhō (tesoro nazionale) era esposta una tachi di Kuniyuki della Scuola Rai, periodo Kamakura. Superbamente polita (come tutte le altre lame li presenti del resto), troneggiava nel centro della sala. In esposizione vi erano solo tachi, katana e tantō, ma a quel che ho capito la mostra cambia continuamente, in modo da dare una visione completa della spada giapponese durante il corso dell’anno. La mia attenzione è stata in particolare catturata da altre due lame, una di Ise Muramasa e l’altra di Nagasone Okisato Nyūdō Kotetsu. La prima emanava un senso di leggerezza enorme, mentre la seconda il contrario. Entrambe potentissime, la lama di Kotetsu mi è rimasta particolarmente impressa per lo hamon e gli hataraki che mostrava. Nella stessa sala (ma in maniera estremamente più limitata, purtroppo) erano esposti anche quattro koshirae (di cui uno per kenukigata no tachi e un altro per naginata), una decina di tsuba e alcuni menuki. Infine, erano presenti in bacheca diversi testi antichi sulle Nihontō, molti dei quali a riguardo delle prove di taglio. Tutti gli articoli presenti erano ben disposti, illuminati, e forniti di una spiegazione piuttosto dettagliata. Alla reception è possibile acquistare, oltre a dei katana fukuro di varia dimensione, moltissimi libri sulla spada giapponese, la maggior parte dei quali è ben nota a voi tutti. Nella sede della N.B.T.H.K. è presente anche una libreria contenente circa milleduecento testi consultabili gratuitamente. Le uniche foto che inserisco qui sotto sono quelle che ho potuto scattare senza problemi dall’esterno del palazzo e nel primo piano, dove era descritto il processo di forgiatura di una Nihontō. I mezzibusti che vedete sono rispettivamente di Honma Junji Sensei e di Satō Kanzan Sensei, studiosi che hanno portato l’associazione ai livelli in cui si trova ora.

 

A pochi passi dal Nihontō Hakubutsukan ho trovato il negozio di Aoi Bijutsu (Aoi Art), nel quale sono stato accolto come se avessi dovuto comprare una spada. Mai in un negozio ero stato trattato così bene. Appena entrato ho trovato il Signor Tsuruta Kazushige alle prese con il togi di un kozuka. Dal momento in cui gli ho detto che ero di ritorno dal museo della N.B.T.H.K. abbiamo subito cominciato a parlare, e ho finito per mostrare a lui la tesi che avevo dietro. Alla fine sono rimasto li per più di un’ora, mi ha fatto sedere e invitato a prendere il tè insieme a lui. Inoltre mi ha mostrato un tantō che aveva finito di polire il giorno prima. Ciò che mi ha lasciato sorpreso è la stima che ripone negli stranieri: secondo lui gli giapponesi hanno perso totalmente interesse per questo campo dell’arte, dimenticando anche l’etichetta con la quale una tōken deve essere apprezzata. Al contrario, rimane stupito quando vede gli americani entrare nel suo negozio e portarsi da casa dei guanti bianchi per osservare le lame, e passarsele tra di loro con un inchino. Tra gli esperti dei vari paesi ha detto di reputare più bravi di tutti gli americani, i tedeschi, i francesi e gli italiani. L’ultima cosa che mi ha detto (e spero di non suscitare nessuna polemica in quanto riferisco solo quello che ho sentito) è di essere convinto del fatto che entro venti anni quegli stessi esperti saranno in grado di produrre opere che potranno definirsi Nihontō senza alcun dubbio. Prima di andarmene mi ha domandato se sapessi anche leggerlo il giapponese; alla mia risposta affermativa mi ha invitato a leggere la mei della lama che si trovava all’ingresso del negozio stesso, una bellissima Kanemoto (sono stato fortunato perchè era molto semplice). Sono uscito dal negozio con due bellissimi regali, un Oshigata (che vi mostrerò domattina perché ora è buio e la foto non verrebbe bene) e un libro sulla pittura giapponese. Davvero una persona straordinaria a mio avviso.

 

Mi auguro di non avervi annoiato più del dovuto :arigatou:

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Modificato: da Kentozazen

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Sono partecipe dal Tuo entusiasmo per le cose meravigliose che hai potuto ammirare, certamente cìò che dici del Signor Tsuruta Kazushige è vero, tieni conto che una Persona così è in grado,quasi sicuramente di vedere "linee pulite" non solo nelle lame che espone, forse è per questo che hai ricevuto un accoglienza cosi.


"accorciati la firma". Ernst Jünger

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Ti ringrazio molto Mauri, in effetti il Signor Tsuruta è stato davvero gentile: ha addirittura interrotto il suo lavoro per dialogare con me :arigatou:

Modificato: da sandro

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Beato te che te ne puoi andare a zonzo in Giappone per spade! Se vuoi farti del male fai anche una scappata nel negozio Japanese Sword. Se non hai già l'indirizzo, se riesci invece a fare una capatina da Koshoyama (Koshoyama 117-15 Kawai-cho Wakaba-ku Chiba-shi Chiba-ken 265-0062) che ha un sacco di libri sulle nihonto magari trovi qualcosa. Aggiornaci sulle tue avventure giapponesi

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Grazie per l'indirizzo Cesare. Se ne avrò la possibilità ci andrò di certo. Ovviamente vi terrò informati sui miei spostamenti :arigatou:

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ciao Sandro ....ehm ...visto che il 26 marzo vengo da quelle parti ... magari se ci ritorni per fare le foto mi aggrego ! :happytrema: la prima volta che sono stato a Tokyo pultroppo non sono potuto andare a visitarlo ma questa volta sarà la prima cosa che faccio!

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Ma certo Obake, non ci sono assolutamente problemi. Ci organizziamo ed andiamo insieme, sarà un piacere :arigatou:

 

Come promesso, stamattina ho fatto le foto allo Oshigata regalatomi dal Signor Tsuruta. La mei recita Yamashiro (no) Kuni Jū Minamoto Tsunahiro :arigatou:

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Modificato: da Kentozazen

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Grazie Sandro, Molto bello questo Oshigata.

 

Penso che sia in scala 1:1 - Se è così, puoi ricavare qualche misura ?

 

Grazie :arigatou:

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Esatto, lo oshigata è in scala 1:1. Appena mi libero compro un metro e cerco di ricavare qualche informazione più precisa :arigatou:

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Grazie Sandro per la partecipata narrazione e per le foto... mi raccomando, tienici sempre aggiornati di notizie fresche da Tokyo come queste, per noi che siamo "piantati" qua! La scena che poi hai raccontato col Signor Tsuruta sono di quelle che aprono il cuore... fa piacere pensare alla cordiale e quasi intima comunicazione che si è instaurata tra persone di provenienza così diversa ma accomunate non solo dalla stessa passione ma, evidentemente, anche dal sentimento del "rispetto" come valore tra i più alti che la tradizione giapponese ci può insegnare...

:arigatou:

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Grazie per la Tua disponiblità, e la Tua volontà di condividere, non è da tutti.

Non sò che fai nella Vita, ma è certamente un dono per essere un buon insegnante.


"accorciati la firma". Ernst Jünger

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Ti ringrazio per le tue parole Mauri, mi onorano davvero. In un forum del genere non si può fare a meno di condividere esperienze piacevoli con gente così straordinaria come Voi :arigatou:

Modificato: da sandro

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Grazie 1000 Sandro anche da parte mia! :arigatou: (desialbe mi ha rubato le parole)

:rolleyes:


Alberto

 

"Prega affinchè l'altro non sfoderi, ma alla fine, se non fosse possibile evitarlo, mettilo a morte con un colpo solo, e prega perchè riposi in pace"

"la verità, niente di più sovversivo"

 

Sempre sia lodata la funzione "CERCA"

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Grazie Sandro per la partecipata narrazione e per le foto... mi raccomando, tienici sempre aggiornati di notizie fresche da Tokyo come queste, per noi che siamo "piantati" qua! La scena che poi hai raccontato col Signor Tsuruta sono di quelle che aprono il cuore... fa piacere pensare alla cordiale e quasi intima comunicazione che si è instaurata tra persone di provenienza così diversa ma accomunate non solo dalla stessa passione ma, evidentemente, anche dal sentimento del "rispetto" come valore tra i più alti che la tradizione giapponese ci può insegnare...

:arigatou:

Di nulla Desialbe, nei limiti del possibile cercherò di tenervi sempre aggiornati sui miei spostamenti inerenti alle Nihontō. Il Signor Tsuruta è stato davvero gentile, la sua ospitalità e la nostra conversazione rimarranno per sempre bellissimi ricordi a cui penserò con piacere nel corso degli anni :arigatou:

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Grazie 1000 Sandro anche da parte mia! :arigatou: (desialbe mi ha rubato le parole)

:rolleyes:

Di nulla Alberto, è sempre un piacere :arigatou:

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Troppo gentile Yama. Non io, il forum è una sorgente :arigatou:

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grazie per il tuo tempo Sandro , sei una persona gentile.

:ok:

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Chi è I.N.T.K.

La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

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