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Musashi

Kawasaki Akihira katana

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Ho deciso di aprire questo topic avendo trovato un'immagine dalla definizione strepitosa (12 megapixel -cliccate sull'immagine per ingrandirla), così da mostrare tutti i particolari della lama che anche ad occhio nudo sfuggirebbero.

 

Si tratta di una katana di Kawasaki Akihira, eccone una breve scheda tecnica.

 

katana1.jpg

 

Katana Mei: Akihira Kore

Nagasa: 2 shaku, 3 sun, 8 bu (cm 72,11)

Sori: 7 bu (cm 2,12)

Shinogi zukuri, ha nakago in kurijiri con yasurime katte sagari, lo hamon sembrerebbe un gunome midare, lama in niedeki con ara nie e jinie, abbondanti sunagashi, kitae in itame e mokume, kisssaki medio-corto.

 

Kin Kise Nijū Habaki e Shirasaya

 

Ecco il link della pagina link e il sito ufficiale del tosho

 

 

Kawasaki Akihira

(profilo)

Nasce nel 1968 nella Prefettura di Ōita (Kyūshū).

Nel 1986 si diploma nella Scuola Superiore Provinciale di Ōita Uenogaoka.

Nel 1991 si laurea nel Corso di Scienze Politiche del Dipartimento di Economia e Politica dell' Università Meiji.

Nel 1994 diviene allievo di Miyairi Kozaemon Yukihira a Sakaki, nella Prefettura di Nagano.

Nel 1999 riceve dall' Agenzia degli Affari Culturali il riconoscimento di spadaio. Partecipa per la prima volta con le sue opere ad un'esposizione di Shinsakutō ottenendo un Premio d' Eccellenza (Yūshūshō) e un Premio come Nuovo Spadaio (Shinjinshō).

Nel 2001, presso la stessa esposizione, riceve il premio speciale "Presidente della Kyōkai Meiyō" (intraducibile, a meno che con Presidente dell' Associazione dell' Onore).

Nel 2003 stabilisce il "Dōjō dello Spadaio Akihira" a Misato, nella Prefettura di Saitama. Sempre nella stessa esposizione degli anni precedenti riceve il premio speciale "Segretario dell' Agenzia degli Affari Culturali".

Nel 2004 e ancora nella stessa esposizione riceve il premio speciale "Presidente della Kyōkai".

Nel 2005 presenta le sue opere nella mostra "Le spade della famiglia Miyairi" tenutasi presso il Museo Sano della Città di Mishima, nella Prefettura di Shizuoka. Nell' esposizione delle Mamorigatana riceve il premio speciale"Sindaco della città di Setouchi".

Nel 2006 presenta le sue opere nell' esposizione privata di Miyairi Kozaemon Yukihira denominata "I colori dell' Acciaio" a Takashimaya in Nihonbashi. Partecipa all'esposizione di shinsakutō famose ottenendo il premio speciale Kanzan.

Nel 2007 presenta le sue opere nella mostra "Forgiatori di Nihontō" tenutasi presso il Museo Sano della Città di Mishima, nella Prefettura di Shizuoka. Partecipa all'esposizione di shinsakutō famose ottenendo il premio speciale Kanzan.

Nel 2008 presenta una sua opera nella 3° esposizione di Mamorigatana, ricevendo il premio speciale "Governatore della Prefettura di Okayama". Partecipa inoltre all'esposizione dei capolavori Gendaitō tenutasi a Shibuya nel centro commerciale Tokyū.

Nel 2009 presenta le sue opere all'esposizione dei capolavori Gendaitō tenutasi a Takasaki nel centro commerciale Suzuran. Attualmente è direttore dell' Associazione degli spadai giapponesi della sezione del Kantō.

 

 

 

Un racconto di ferro e spade

di Kawasaki Akihira

 

Dicono che si possa parlare di Meitō (spada famosa) già dalla nascita del ferro. Per creare una buona spada si deve realizzare un jitetsu che contenga un materiale che possa essere definito tale. Sebbene anche il Tamahagane ottenuto oggi nella Prefettura di Shimane sia fatto con un materiale prezioso, tra gli spadai, per creare le opere a cui aspirano, ve ne sono alcuni che producono lo oroshigane e lo zukuoroshi; in altre parole, creano una vera e propria "tatara in ferro" di piccole dimensioni. Anche io sto pensando di creare, in futuro, un mio acciaio a partire dalla sabbia ferrosa ma qui, mi limiterò a spiegare in proposito dei materiali presenti oggi. Nel mondo degli spadai ci sono delle parole che recitano: "E' meglio che il ferro e le persone siano vecchi". In realtà, sembra che anche usando del ferro vecchio le sue proprietà siano ottime. Per quel che riguarda le persone, invece, quelle parole mi sembrano abbastanza discutibili.

 

 

I materiali che compongono lo oroshigane: vari tipi di ferro vecchio

(questi sono i cardini di una porta antica).

x1.JPG

 

 

Chiodi antichi

Prima dell' Epoca Edo le opere che venivano prodotte dalla "tatara in ferro", nella realizzazione dello oroshigane potevano divenire un jitetsu con un'ottima sensibilità.

x2.JPG

 

Hachimezuku

Rispetto agli altri, si compatta un blocco di una certa dimensione riducendolo alla grandezza di un pollice circa e si crea lo oroshigane controllando la quantità del carbone. In questo modo si realizza il materiale della spada; ne deriverà una buona saldatura ed emergerà un chiaro nie. Per quel che mi riguarda è un materiale indispensabile.

x3.JPG

 

 

Tamahagane e Zuku (ghisa grezza)

Il Tamahagane viene chiamato anche korohagane; la quantità di carbone è moderata, pressata, compattata in una grandezza adatta per rendere possibile il processo di orikaeshi (ripiegatura). A partire dalla metà dell' Epoca Edo si sviluppò la tecnica di Keraoshi e il rendimento divenne ottimo. L'attuale Tamahagane viene realizzato in questo modo e, in base alle ricerche del Tesoro Nazionale vivente Amata Akitsugu sembrerebbe che il sentetsu (ghisa grezza), prima del Medioevo con la tecnica Zukuoshi, venisse lavorato con un processo secondario per poi creare la spada.

 

 

Tamahagane

L'acciaio gioiello realizzato oggi nella Prefettura di Shimane con la "tatara in ferro". Probabilmente il materiale più comune come materia prima delle Gendaitō. Facile da lavorare, non presenta fratture eppure, percepisco che in quanto a proprietà sia diverso dal ferro delle spade Kotō.

x4.JPG

Modificato: da Musashi

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Grazie all'indispensabile e preziosissimo aiuto di Sandro ho aggiunto un profilo biografico del tosho e un articolo da lui scritto circa la metallurgia delle nihonto.


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articolo molto interessante e lama mooooooolto bella( immagino anche moooooooooolto costosa :tristissimo: )

Grazie a tutti e due.

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La testimonianza di questo tosho potrebbe integrare le discussioni relative al tamahagane.


La vittoria è di colui,

ancor prima del confronto,

che non pensa a sè

e dimora nel non-pensiero della grande origine.

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Alla Miyairi-Mon appartengono diversi spadai famosi.


La vittoria è di colui,

ancor prima del confronto,

che non pensa a sè

e dimora nel non-pensiero della grande origine.

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La prima frase recita "Dicono che si possa parlare di Meitō (spada famosa) già dalla nascita ferro". Tra nascita e ferro ho dimenticato di inserire "del". Chiedo gentilmente a Musashi di modificare il proprio intervento. Mi scuso per la svista :arigatou:

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Ma quindi dall'articolo si dice che viene usato anche del ferro molto vecchio per la forgiatura di lame, anzi secondo il detto è meglio quello vecchio? Ho capito bene? Ma quale è il sito del forgiatore?

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Ma quindi dall'articolo si dice che viene usato anche del ferro molto vecchio per la forgiatura di lame, anzi secondo il detto è meglio quello vecchio? Ho capito bene? Ma quale è il sito del forgiatore?

 

 

la risposta e' molto semplice e sta nell'imprecisione dei metodi antichi. Cosi' come per lo yamagane, anche l'acciaio per nihonto non puro e' meglio di quanto si possa produrre con processi industriali. Sono le piccole percentuali di altri materiali, impurita', che permettono la nascita di hataraki quali kinsuji ad esempio.

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Quindi da quello che dici l'acciaio magari più pregevole, più resistente, insomma l'acciaio migliore che può mai essere stato prodotto può essere stato fatto per puro caso? Cioè quella particolare impurità che nemmeno il forgiatore sapeva esserci è stata l'artefice di un acciaio migliore di un altro? spero di esseri spiegato...checcevofa.gif

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per caso... forse piu' per esperienza acquisita con la sperimentazione. Cosi' come continuo a chiedermi perche' mai qualcuno abbia deciso di usare cacca di topo per alcuni processi chimici per le patine, e vermi per cerare... mi chiedo anche quanti esperimenti i tosho facevano in passato fino a raffinare il metallo e i processi che poi si passavano con precisione di generazione in generazione.

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Allora certo ovviamente con la sperimentazione e l'esperienza, ma quello che intendevo è che in un pezzo di metallo, potevano esserci comunque tante impurità di cui magari un forgiatore non era a conoscenza, e queste rendevano l'acciaio migliore di un altro...

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Allora certo ovviamente con la sperimentazione e l'esperienza, ma quello che intendevo è che in un pezzo di metallo, potevano esserci comunque tante impurità di cui magari un forgiatore non era a conoscenza, e queste rendevano l'acciaio migliore di un altro...

 

Un forgiatore non ha l'attrezzatura tecnica adeguata per registrare i parametri di temperatura,durezza e purezza dei materiali raggiunti.Il solo modo per confrontare una lama con un altra in termini qualitativi è raffrontare jigane e hamon.Quando parlo di hamon mi riferisco al nioiguchi e ai nie in particolare con relativi hataraki e quando parlo di jigane non mi riferisco all'hada ma all'acciaio in se e alle sue caratteristiche,quali colore e relativi hataraki. :arigatou:


La vittoria è di colui,

ancor prima del confronto,

che non pensa a sè

e dimora nel non-pensiero della grande origine.

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Un forgiatore non ha l'attrezzatura tecnica adeguata per registrare i parametri di temperatura,durezza e purezza dei materiali raggiunti.Il solo modo per confrontare una lama con un altra in termini qualitativi è raffrontare jigane e hamon.Quando parlo di hamon mi riferisco al nioiguchi e ai nie in particolare con relativi hataraki e quando parlo di jigane non mi riferisco all'hada ma all'acciaio in se e alle sue caratteristiche,quali colore e relativi hataraki. :arigatou:

 

Quoto in toto! :ok:


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Spero che questo mio intervento possa essere uno spunto per un ulteriore approfondimento. :arigatou:


La vittoria è di colui,

ancor prima del confronto,

che non pensa a sè

e dimora nel non-pensiero della grande origine.

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A proposito di orosghigane e qualità della lama, eccovi un passo dell'intervista concessa da Miyairi Kozaemon Yukihira, maestro di Kawasaki Akihira, per il testo Modern Japanese swords and swordsmiths: from 1868 to the present di Kapp e Yoshihara.

A quanto sembra aveva le idee abbastanza chiare e, penso, condivisibili.

 

Miyairi Kozaemon Yukihira.jpg


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l'ho stampata su cartoncino ruvido è venuta uno spettacolo :happytrema:

anche se ha perso un bel po' di dettagli..

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la risposta e' molto semplice e sta nell'imprecisione dei metodi antichi. Cosi' come per lo yamagane, anche l'acciaio per nihonto non puro e' meglio di quanto si possa produrre con processi industriali. Sono le piccole percentuali di altri materiali, impurita', che permettono la nascita di hataraki quali kinsuji ad esempio.

"Per essere perfetta non le mancava altro che un difetto"...

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