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Yoda

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Grazie per aver apprezzato la digressione filosofica, Snorri! :arigatou:


"Provare no! Fare o non fare, non c'è provare!"

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La storia delle lame giapponesi ci insegna in prima istanza quanto la forgiatura sia un atto del tutto personale profuso dal maestro forgiatore. Il periodo delle lame Koto, data la moltitudine di scuole e l' abbondanza di fabbri, è contraddistinto da un' ermetismo scolastico che non lasciava trapelare segreti tra i diversi mestri, conservando caratterisctiche uniche in diverse province e stili. Lo scambio di informazioni fra maestri post occupazione americana al fine di recuperare l' arte quasi perduta della forgiatura, ha spinto i maestri a collaborare tra loro, senza però venir meno ad un personale stile costruttivo. Questo si ripercuote anche nella pratica della piegatura del metallo, che vede maestri piegare il kawagane 13 volte a differenza di altri che si spingono fino alle 15 piegature. I secoli hanno fissato questa media di piegature per due principali motivi: la prima è da ricercarsi nella pulitura del tamahagane dalle impurità, che può dirsi ultimata al raggiungimento delle piegature suddette. L' altra è la perdita di durezza dovuta allo slegamento delle particelle di carbonio dal ferro attraverso successivi arroventamenti. I maestri forgiatori per ovviare a tale fenomeno sono soliti rivestire il metallo, prima di ogni riscaldamento, con una miscela di argilla e polvere di carbone che ne mantenga la percentuale di carbonio. Troppe piegature, e di conseguenza troppi arroventamenti, costringerebbero il maestro all' integrazione di nuovo acciaio al fine di mantenere la quantità necessaria di metallo e la percentuale ideale di carbonio (come avviene nell' oroshigane), con un dispendio notevole di materiale.

 

Per ulteriori approfondimenti in materia ti consiglio l' ottimo: The craft of the japanese sword - Leon and Hiroko Kapp, Yoshindo Yoshihara - edito da Kodansha International.


"La maggior parte della gente era matta. E la parte che non era matta era arrabbiata. E la parte che non era né matta né arrabbiata era semplicemente stupida."

 

"Non mi fido molto delle statistiche. Perché un uomo con la testa nel forno acceso e i piedi nel congelatore statisticamente ha una temperatura media!"

 

"La gente è strana: si infastidisce sempre per cose banali, e poi dei problemi gravi come il totale spreco della propria esistenza, sembra accorgersene a stento."

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Grazie per l'ottima integrazione a quanto già detto Emtolor! :arigatou:

 

Proseguendo attraverso codesta logica, allora mi verrebbe da desumere (correggete pure :wacko:!) che già il peso della lama possa suggerire, se pur per sommi capi, ed a parità di altre misurazioni, qualcosa a proposito della compattezza del metallo, quindi del suo peso specifico, quindi "grosso modo" della quantità di ripiegature?

 

:prostro:

 

Y.'.


"Provare no! Fare o non fare, non c'è provare!"

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Bella descrizione filosofica Yoda aaarigatou.gif , Mauri condivido anche il tuo pensiero ma il mio fine è di mantenere una replica destinata al tameshigiri ( della cui sono molto affezionato) nel miglior modo possibile ,essa è destinata a tagliar tatami , sono contrario all'ìolio per armi molto aggressivo su tali katane .

Ps ho un tanto giapponese di basso valore che non cambierei per nessuna lama al mondo e con il quale ho un " rapporto " più filosofico , contemplativo e di studio , non uso il singer per tale lama.

 

 

Ciao Snorri, naturalmente il mio pensiero è generalizzato al rapporto che a volte vedo trasparire anche sul forum, questa molte volte ostentata differenza tra lame da allenamento e Nihonto per studio molte volte mi rimane stretto, sul forum si susseguono persone di tutte le età, ma specie sui giovani l'avvicinarsi a delle Armi anche solo per allenamento se scisso dall'aspetto di Crescita Interiore può risultare pericoloso e pericolante.

Forse la cosa migliore sarebbe di far comprendere a questi nuovi Samurai che l'essere tali è esserlo sempre, anche a casa e mantenere questa armonia nel riporre l'attrezzatura d'uso continuando nella Sacralità propria di queste Discipline

In fin dei conti in questo campo il miglior combattente di tutti i tempi si è battuto nella maggior parte dei casi usando un bastone da Lui preparato al posto di una lama anche blasonata.

Quanti sono coloro che praticano a tutti i livelli e che in questo forum non farebbero carte false solo per aver la possibilità di vederne uno originale, e non mi azzardo a dire di toccarlo.

La differenza la fa l'Uomo sempre, ma sempre dovrebbe ricordarsi di essere tale in tutte le situazioni.

Non una verità, solo un mio modo di vedere.

 


"accorciati la firma". Ernst Jünger

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In realtà il peso della lama è elemento risultante da diversi fattori e non indice fine a se stesso del numero di piegature. Spesso il peso non è incluso nei paramentri del kantei e non viene usato quale indice di provenienza storica di una lama. La stessa tecnica costruttiva può influire sul peso attraverso l' impiego di diverse proprorzioni di kawagane, shingane e hagane, funbari più o meno marcato, lunghezza stessa della lama e altri parametri ancora. Come giustamente riportato da Yama un' idea della struttura della lama (strati ecc..) può darcelo l' hada con una buona approssimazione. Se come dici tu dovessimo ipotizzare due lame di identiche misure e fattura, potremmo desumere qualche ipotesi costruttiva dalla differenza di peso, anche se a mio avviso queste prove teorico/scientifiche sarebbero più adatte ad un laboratorio d' analisi che in sede di kantei.


"La maggior parte della gente era matta. E la parte che non era matta era arrabbiata. E la parte che non era né matta né arrabbiata era semplicemente stupida."

 

"Non mi fido molto delle statistiche. Perché un uomo con la testa nel forno acceso e i piedi nel congelatore statisticamente ha una temperatura media!"

 

"La gente è strana: si infastidisce sempre per cose banali, e poi dei problemi gravi come il totale spreco della propria esistenza, sembra accorgersene a stento."

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Sono pienamente daccordo con te Mauri , ti quoto in pieno , sai a volte sul forum più o meno ci si conosce e si danno per scontati alcuni presupposti da te giustamente enunciati , ( sbagliando a volte ovviamente , ed io per primo ), magari qualche nuovo iscritto potrebbe carpire anche in modo errato alcune nostre considerazioni improvvisandosi samurai della domenica ed arrecandosi o peggio ancora arrecando danno .


Il pino proietta la sua ombra sul muro.

La luna riflette sull'acqua.

Davvero non siamo nulla.

Sia il cielo e dare un lungo grido

 

 

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PS: giusto per prendere la cosa con un po' di filosofia:

 

http://www.japanese-katana.com/samurai_sword_price_guide/samurai_sword_price_guide.html

Sono certo che molti di Voi conoscano già la persona ed i suoi siti, ciò non toglie che ciò che dice sia molto interessante...

 

Ossequi

 

Y.'.

 

PPS: guardando le foto in fondo si capisce a cosa possa assomigliare il Paradiso per qualcuno...


"Provare no! Fare o non fare, non c'è provare!"

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Ho trovato molto interessante l'articolo anche in riferimento al valore commerciale attribbuito alle svariate lame , ho notato la tsuba con la geisha ( almeno a me è sembrato ) molto originale e sinceramente non ne avevo mai vista una prima con tale personaggio. Feci un po di ricerche tempo fà ma mi imbattevo sempre in siti con imitazioni cinesi .

 

Grazie per il link


Il pino proietta la sua ombra sul muro.

La luna riflette sull'acqua.

Davvero non siamo nulla.

Sia il cielo e dare un lungo grido

 

 

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Naturalmente è da prendere con le pinze, a me ha incuriosito la storia dei certificati falsi...

 

Se l'Amministratore del Forum mi autorizza potrei postare una traduzione, credo che possa essere utile a molti (me per primo, naturalmente)!

 

Ossequi

 

Y.'.


"Provare no! Fare o non fare, non c'è provare!"

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No yoda quella già si sapeva 18happytrema.gif


Il pino proietta la sua ombra sul muro.

La luna riflette sull'acqua.

Davvero non siamo nulla.

Sia il cielo e dare un lungo grido

 

 

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per una lama da pratica va benissimo l'olio consigliato da yama e musashi,

per il discorso "manubri da culturista" beh....

noi ci prodighiamo tanto per la conservazione della spada giapponese come oggetto d'arte...

 

siamo come un club della ferrari, ok saranno belle anche le porche ma ricordiamoci che siamo il club della ferrari....

 

chi vuol capire capisca

 

 

io da estimatore e praticante, per la pratica utilizzo una hanwei che tratto esattamente come la mia kaneshige, però mi rendo conto che sono due cose differenti

la loro "nascita" e differente

sarei un grosso ipocrita a non ammettere che per ognuno la propri lama non sia un tesoro, uno Shintai, il luogo dove dimora uno spirito, ci puoi credere o meno

non sono qui per discutere di questo, però credo che comunque meritino lo stesso rispetto

quindi non dico che un'olio vale l'altro ma ci sono questioni piu interessanti su cui approfondire

 

personalemte ho molte riserve sul miglior combattente della storia con il suo fido bokken.... il libro di yoshikawa è un bel romazo, ma ricordiamoci che si tratta di un romanzo... se guardassimo obbiettivamente al mondo che tanto ci affascina tutto si ridurrebbe a un bullo di paese, a una persona che fa unicamente i suoi interessi e a un monaco che di monaco ha solo l'abito

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per una lama da pratica va benissimo l'olio consigliato da yama e musashi,
per il discorso "manubri da culturista" beh....
noi ci prodighiamo tanto per la conservazione della spada giapponese come oggetto d'arte...

siamo come un club della ferrari, ok saranno belle anche le porche ma ricordiamoci che siamo il club della ferrari....

chi vuol capire capisca


io da estimatore e praticante, per la pratica utilizzo una hanwei che tratto esattamente come la mia kaneshige, però mi rendo conto che sono due cose differenti
la loro "nascita" e differente
sarei un grosso ipocrita a non ammettere che per ognuno la propri lama non sia un tesoro, uno Shintai, il luogo dove dimora uno spirito, ci puoi credere o meno
non sono qui per discutere di questo, però credo che comunque meritino lo stesso rispetto
quindi non dico che un'olio vale l'altro ma ci sono questioni piu interessanti su cui approfondire

personalemte ho molte riserve sul miglior combattente della storia con il suo fido bokken.... il libro di yoshikawa è un bel romazo, ma ricordiamoci che si tratta di un romanzo... se guardassimo obbiettivamente al mondo che tanto ci affascina tutto si ridurrebbe a un bullo di paese, a una persona che fa unicamente i suoi interessi e a un monaco che di monaco ha solo l'abito




Ma guarda, la mia estrema semplicità (che molte volte può risultare anche stupidità) non mi ha dato la capacità di pensare minimamente di far parte del club della Ferrari, non penso che questo mezzo possa nemmeno rientrare nei miei sogni proibiti, è talmente superiore alla mia capacità d’immaginazione che mai ci sarei potuto arrivare se non me ne avessi accennato in questo post.
Per questi mezzi si che ci vogliono dei lubrificanti particolari, forse per queste macchine essendo di alto livello potrebbe andar bene l’olio di magnolia, ma sarebbe meglio chiedere a Maranello, perché non sempre avere una macchina come queste vuol dire saperle guidare, nel migliore dei casi servono per placare il nostro smisurato ego, ma in tutti i casi ci avvicinano a Schumacher anche senza meriti particolari (naturalmente parlo della guida).
Allora è per questo che in alcuni di questi post si parla della Via, certo che con una lama, scusate il lapsus volevo dire Ferrari, la Via per forza deve essere più facile, e più bella più veloce e più sicura, insomma più semplice, è questo che cerchiamo, la semplicità.
Raggiunta la sintesi se abbiamo una Ferrari è inutile crearsi dei problemi, è nostra e la possiamo lasciare dormire in un garage, non adoperiamola potremmo rovinarla si potrebbe sporcare, anche solo al nostro contatto.
Dopo tutto, meglio una palestra e i suoi manubri, dove poter sudare.


Dal Tema La Mia Ferrari scritto da mauri di suo pugno


"accorciati la firma". Ernst Jünger

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Chi è I.N.T.K.

La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

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