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Musashi

Setsudan mei

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SETSUDAN MEI

 

 

 

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Se scrutariamo negli anni d'oro del mondo delle nihonto possiamo imbatterci in lame molto speciali in quanto ufficialmente testate per saggiare la propria efficienza di taglio. Anticamente, infatti, la più importante caratteristica per una spada era proprio la qualità e le capacità del filo. Durante il tardo Muromachi e il periodo Momoyama i test sulle lame divennero popolari tra le elite e questa pratica continuò anche nel primo Edo.

Se spesso ci si è concentrati maggiormente sull'arte di eseguire i test, qui di seguito si prenderanno invece in considerazione le lame come oggetto primario di studio.

 

Quando Tokugawa Ieyasu stabilì a Edo il proprio quartier generale, avviò una ricerca sui più talentuosi tosho affinchè realizzassero per lui, in Edo, le proprie opere migliori e in conseguenza di ciò questi spadai avrebbero potuto fregiarsi della più alta reputazione nel Paese.

 

 

 

 

Echizen Yasutsugu fu la prima scelta, fu egli ad introdurre a Edo la "moda" delle lame testate sui corpi umani.

Qui di seguito è mostrato un esempio di Yasutsugu shodai con la quale è stato eseguito un taglio di due corpi da Nakagawa Saheita, maestro di spada della famiglia Tokugawa e maestro di Yamano Nagahisa, il più famoso collaudatore di lame.

 

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Mei: Oite Bushū Edo Echizen Yasutsugu / Futatsu Dō Otoshi (Oroshi) Nakagawa Saheita (Kaō)

Echizen Yasutsugu a Edo nella Provincia di Musashi / Nakagawa Saheita ha eseguito il taglio perpendicolare su Futatsu Dō (sigillo)

 

 

Nagahisa aveva una posizione piuttosto singolare nel Bakufu (Governo dei Tokugawa), secondo le informazioni tratte da testi antichi e da validi studiosi in Giappone era conosciuto come "Kubikiriyakunin", che tradotto letteralmente sarebbe "colui che taglia il collo". In verità fu il migliore kaishakunin (capo giustiziere, responsabile delle esecuzioni) per il Bakufu e divenne celebre per la sua abilità nelle esecuzioni. Molti fra i notabili di Edo ambivano ad avere le proprie lame testate da Nagahisa e molte di queste sono pervenute ai giorni nostri.

 

 

 

 

In competizione con le lame di Edo anche altre province vollero testare le proprie spade con questo sistema.

Un primo esempio è dato dalla rinomata scuola Kaga. La provincia di Kashu era il feudo del facoltoso han di Maeda. Anche le spade della provincia di Kaga erano considerate dall'eccellente potenza di taglio: vi erano esempi di Kiyomitsu, Kanewaka, Nobutomo e Kiyohira.

 

La Nobutomo qui in esame - piuttosto particolare in quanto fu realizzata per il braccio destro del daimyo Maeda (questa lama è peraltro pubblicata nel Kashu taikan) - è di Kashu Nobutomo shodai: le sue opere sono piuttosto rare e la maggior parte delle lame firmate Nobutomo che sono giunte a noi appartengono alle generazione successive.

 

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Mei: Yotsu Dō Dotan Harai. Murai Tōemon Nagaaki (Kaō) Yō Kore Okumura Inaba no Kami Kazutoyo Shoji Kore. Kashū Kanezawa Jūnin Fujiwara Nobuyasu/ Futatsu Dō Dotan Harai Setsugo Murai Tōemon Nagaaki (Kaō). Naka No Okesu wo Ryōdo Dotan Harai Dōnin (Kaō) Yō Kore

Taglio dello Yotsu Dō poggiato sulla base. Questo è stato eseguito da Murai Tōemon Nagaaki (Sigillo). Spada appartenuta ad Okumura Inaba no Kami Kazutoyo. Fujiwara Nobuyasu abitante di Kanezawa nella Provincia di Kaga./Taglio del Futatsu Dō poggiato sulla base. Eseguito da Murai Tōemon Nagaaki (Sigillo). Egli stesso ha poi diviso a metà il corpo poggiato sulla base (Sigillo).

 

 

Questa spada interessa anche per il fatto che in verità non si tratta di una lama d'alto rango e, nonostante ciò, fu scelta da un uomo che, in considerazione del suo importante status, poteva in quel momento permettersi di avere la spada di qualsiasi spadaio. Difatti questa lama di Nobutomo è classificata solamente come Chu Jo Saku ma ovviamente, come ci mostra questo esempio, il nostro spadaio era in grado di realizzare lame capaci di eccellenti prestazioni.

Vi troviamo incisioni kinzogan e ginzogan (in oro e in argento) meticolosamente eseguite di certo da un maestro orafo di Kaga.

Il tester è un samurai appartenente al clan di Kaga, collaudò questa lama dapprima su due corpi e in seconda battuta su quattro corpi, ovviamente con successo. Il nome del proprietario è inciso in argento "Okumura Inaba no Kami Kazutoyo", il nome dell'esecutore è Murai Nagaaki.

La spada si presenta con un mihaba ampio e un kasane modesto, presenta su entrambi i lati un niju hi per tutta la lunghezza della lama. Lo hamon è un vivace saka choji midare e il jigane è piuttosto compatto. Il nagasa è di 70.8 cm, è classificata dalla NBTHK come Tokubetsu Hozon Token.

 

 

 

Uno dei più celebri spadai della scuola Mino di Seki fu Kanesada, meglio conosciuto come "No"sada.

Nosada, il cui titolo era Izumi no Kami Kanesada, operò intorno al 1504. La reputazione del filo delle sue lame era ineguagliabile, anche Hosokawa Sansai – il daimyo di Higo – ne portava una come spada personale.

Anche l'esemplare qui di seguito riportato apparteneva un daimyo, Kuroda Kai no Kami. E' possibile trovare un altro esempio di Nosada mumei, anch'essa testata da Nakagawa Saheita, nel libro dei tesori Kuroda.

 

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Mei: Futatsu Dō otoshi (Oroshi) Kuroda Kai no Kami Takamasa. Setsugo Nakagawa Saheita

Taglio perpendicolare Futatsu Dō. Kuroda Kai no Kami Takamasa. Taglio eseguito da Nakagawa Saheita.

 

Le lame di Nosada erano considerevolmente apprezzate e ammirate dai più importanti bushi per la loro efficienza di taglio, cosa che si ritiene ancor oggi. Molte spade Mino, in quei tempi, venivano preferite per la loro rinomata capacità di taglio.

Spesso in Occidente viene celebrato Kanemoto ma in Giappone Nosada è considerato il migliore, Kanemoto – invece - un prossimo secondo.

Questa lama è stata testata da Nakagawa Saheita sul tronco di due corpi, su espressa richiesta di Kuroda Kai no Kami Dono Takamasa (si dice che vi sia un'altra lama di Nosada testata su nove corpi), presenta un ampio gunome midare, bohi con soe hi; il nagasa è di 67.46 cm, ampio mihaba e kasane discreto.

 

 

 

L'esemplare qui di seguito riportato riguarda invece un tosho le cui lame sono tutte state testate dal medesimo personaggio.

Yoshitake, anch'egli rinomato per il filo eccelso delle sue lame, fece testare le sue lame da un bushi di nome Tomita Shigetsuna.

 

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Mei: Izumo Daijō Fujiwara Yoshitake / Yotsu Dō Setsudan Kore. Enpō Sannen (1675) Shigatsu Futsuka. Tomita Yaichizaemon no Jō Shigetsuna (Kaō)

Izumo Daijō Fujiwara Yoshitake / Questa spada è stata testata con uno Yotsu Dō. 2 Aprile del 3° anno dell'Era Enpō (1675). Tomita Yaichizaemon no Jō Shigetsuna (Sigillo).

 

 

Il test eseguito su questa lama è piuttosto raro anche per Yoshitake in quanto eseguito su quattro corpi (nel terzo anno Enpo, 1675): è tutt'oggi piuttosto difficile trovare lame con test su quattro corpi, anzi è quasi un'impresa. Nell'ultima lista di Juyo Token (07/2010) ammesse, il più alto numero di corpi registrato in una setsudan mei è di tre.

 

Izumo Yoshitake era originario di Kyoto ma in seguito si trasferì a Edo. E' classificato come Jo Saku e la qualità del taglio delle sue lame è considerata di alto livello.

Figlio di Horikawa Kunitake, le sue lame inizialmente seguivano lo stile Horikawa ma dopo il suo trasferimento in Edo cominciarono a modellarsi su quelle dello spadaio di Edo Hojoji Masahiro, anch'egli rinomato per le sue affilatissime spade.

Le sue lame furono tra le ultime a riportare le incisioni dei test nello stile formale in oro, infatti le sue ultime spade – testate da Yamada Asauemon – non riportano incisioni dorate.

 

 

 

La tendenza delle lame ad essere scrupolosamente sviluppate – nel primo periodo Edo – per la loro capacità di taglio conobbe un drammatico incremento a Edo: vi troviamo tosho come Yamato no Kami Yasusada, entrambi i Kaneshige (Izumi no Kami e Kazusa no Suke), Nagasone Kotetsu, Hojoji Masahiro e Yasutsugu.

I tipi di hamon che questi spadai impiegavano per le loro affilatissime lame erano soprattutto suguha, sugu-gunome (juzuba) e o-gunome con notare. Non si trovano invece choji midare tra le setsudan mei con kinzogan nell'area di Edo.

 

 

 

 

Qui di seguito riportiamo la celeberrima lama conosciuta come "Raiden".

Raiden è probabilmente la più famosa lama di Kaneshige, per diversi motivi: per il nome che le è stato dato (fulmine, lampo), per le tre esecuzioni e per il fatto che hanno contribuito a forgiarla tre tosho (è possibile trovare lame forgiate da due spadai ma da tre è veramente una rarità). Kazusa Kaneshige vi partecipò come principale realizzatore, suo figlio Kanetsune e Hojoji Masateru vi collaborarono.

 

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Dall'oshigata dello Juyo Token Zufu si può notare come il tipo di gunome utilizzato fosse involontariamente scelto come uno dei migliori hamon per realizzare le lame con più efficienza di taglio. Il nagasa è di 72.07 cm.

 

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Mei: Raiden. Tsuji Kazusanosuke Kaneshige. Onaji Sukekurō Kanetsune / Migakitsuke to Futatsudō Mitsudō. Tsugō Sando Kiriotoshi (Kiriotoshi). Echizen no Kami Hōjōji Tachibana Masateru

Raiden (Fulmine). Tsuji Kazusanosuke Kaneshige. Realizzata insieme a Sukekurō Kanetsune / Spada provata dopo la politura su Futatsu Dō e Mitsu Dō. Provata anche con tre tagli perpendicolari in occasioni diverse. Echizen no Kami Hōjōji Tachibana Masateru.

 

 

 

 

Il tipo di hamon che invece troviamo qui di seguito appartiene a Musashi Nagakuni. Oltre al wakizashi in esame è stato ritrovato l'oshigata di una katana di Nagakuni con un test simile effettuato dallo stesso Yamano Kanjuro Hisahide nel medesimo anno a soli 8 mesi di distanza. E' possibile che questa lame fossero state concepite come un daisho, ma questo è tuttora motivo di studio.

 

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Talvolta le tameshimei si rivelano utili a datare le lame di tosho che solitamente non datavano le proprie opere. In molti casi riguardanti le spade di Edo, i test venivano effettuati nello stesso anno o a quello seguente la realizzazione della spada. In tal modo è possibile risalire ad una datazione piuttosto precisa confrontando opere e firme.

Questa lama fu testata sul tronco di due corpi nel febbraio 1665, pare il 29° giorno (anno bisestile). Si tratta di una lunga wakizashi, del tipo che usavano i bushi di alto rango per il proprio daisho: queste lame così realizzate (per misura e foggia) venivano forgiate per il reale ed effettivo impiego.

 

L'oshigata di cui sotto si riferisce invece al Daito (Juyo Token).

 

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Mei: Bushū Edo Jū Nagakuni Saku Kore / Kanbun Rokunen (1666) Jūgatsu Nijūkunichi. Yamano Kanjūrō Hisahide (Kaō). Futatsudō Kirioroshi (Kiriotoshi)

Nagakuni abitante di Edo nella Provincia di Musashi realizzò questa spada / 29 Ottobre del 6° anno dell'Era Kanbun (1666). Testata da Yamano Kanjūrō Hisahide (Sigillo). Taglio perpendicolare Futatsu Dō.

 

 

 

 

L'ultimo esemplare preso in considerazione è un'opera di Yasusada shodai. Le sue lame, riconosciute come le più taglienti in assoluto, sono ricercatissime dai collezionisti. Diverse sono le opere di Yasusada che riportano test di taglio, egli stesso aveva una richiesta tanto elevata quanto quella di Kotetsu.

 

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Mei: Meireki Gannen (1655) Kugatsu Jūyokka Mitsudō Kirioroshi (Kiriotoshi) Yamano Kaemon no Jō (Kaō). Yamato no Kami Yasusada / Shōō Sannen (1654) Jūnigatsu Muika. Futastu Dō Kirioroshi (Kiriotoshi) Yamano Kaemon no Jō Nagahisa (Kaō)

Yamato Kaemon no Jō testò questa spada con un taglio perpendicolare al Mitsu Dō il 14 Settembre del 1° anno dell'Era Meireki (1655) (Sigillo). Yamato no Kami Yasusada /6 Dicembre del 3° anno dell'Era Shōō (1654). Testata da Yamano Kaemon no Jō Nagahisa con un taglio perpendicolare al Futatsu Dō (Sigillo)

 

La spada oggetto di studio è fra le prime conosciute con test di taglio di Nagahisa inciso in kinzogan: infatti la prima setsudan mei è datata il terzo anno di Shoo, cioè 1646. Ciò che più interessa è invece il fatto che Nagahisa si firmava col nome di Gaemon e non Kaemon, come invece avrebbe fatto nelle lame dell'anno seguente. Pare infatti che decise di cambiare il proprio nome quando ormai si era consolidata la pratica di incidere nelle lame da lui testate il suo nome.

Questa lama peraltro è la primissima riportata nello Shinto Taikan, a pag. 799: ciò è probabilmente dovuto alla data del test di taglio, che la pone appunto come tra le prime opere di Yasusada.

 

 

Altra nota interessante ai fini di questa discussione è il fatto che è possibile ritrovare rari esemplari di Nakagawa Saheita, riconosciuto ufficialmente come il primo tester in assoluto, poi i suoi discepoli Yamano Kauemon Nagahisa (che – pare – fu a sua volta maestro di Kubikiri Yamada Asauemon) e Hisahide.

 

E' da sottolineare come questi test sulle lame fossero impiegati per determinare la capacità di taglio delle lame medesime e non l'abilità degli spadai esecutori. Vi sono, infatti, due tipi di test: uno che saggia la spada e l'altro che mette alla prova la tecnica del saggiatore. E' bene osservare che non si tratta della medesima cosa.

 

Altro punto degno di nota è la seguente domanda: chi realizzava il kinzogan? Si dice che Umetada o Yoshioka realizzassero questi lavori sulle saidan mei di Yamano. Mentre pare che per le lame della scuola Kaga vi fosse un kinkoshi ad hoc, abilissimo e navigato.

Così come i primi kinzogan Honnami furono realizzati soprattutto da Umetada, anche i recenti kinzogan di Homma Kunzan sensei si trovano nelle lame di cui Gassan Sadaichi effettua un'attribuzione.

 

 

 

Qui di seguito invece sono riportati i nomi (anche in Kanji) dei più celebri tester di lame:

 

 

  • Aoki Hikozaemon Eguyoshi
    [possibile lettura alternativa]

青木彦左衛門抉之

 

(寛永 Kanei)

 

  • Asahina Fujizaemon Tadanori

朝比奈藤左衛門忠則

 

(寛文 Kambun)

 

  • Ashizawa Genzaemon

蘆沢源左衛門

 

(享保 Kyôhô)

 

  • Dei Nizaemon

出井仁左衛門

 

(寛永 Kanei)

 

  • Gotô Gozaemon

後藤五左衛門

 

(享和 Kyôwa)

 

  • Gotô Tameemon

後藤為右衛門

 

(文政 Bunsei)

 

  • Hattori Kanemon

服部勘右衛門

 

(元禄 Genroku)

 

  • Hirano Sadahiko

比良野貞彦

 

(享保 Kyôhô)

 

  • Hitomi Dembê Shigetsugu

人見伝兵衛重次

 

(寛文 Kambun)

 

  • Iba Sakyô

伊庭左京

 

(寛永 Kanei)

 

  • Iga Shirôzaemon

伊賀四郎左衛門

 

(天保 Tempô)

 

  • Imai Umon Nobutada

今井右門信猶

 

(文政 Bunsei)

 

  • Inoue Bunshichirô Masazumi

井上文七郎勝澄

 

(元禄 Genroku)

 

  • Itani Chûzô Yoshikazu

猪谷忠蔵之和

 

(元禄 Genroku)

 

  • Itani Tadashirô Kazuyoshi

猪谷唯四郎和賢

 

(享保 Kyôhô)

 

  • Kakei Hannojô Tamekatsu

筧半之丞為勝

 

(天保 Tempô)

 

  • Kaneko Sukeno

金子助之丞

 

(寛永 Kanei ~ 寛文 Kambun)

 

  • Kaneko Sukezumi

金子助亟

 

(寛永 Kanei)

 

  • Katada Kandayû

片田勘太夫

 

(享保 Kyôhô)

 

  • Komatsubara Jimbê Yoshimasa

小松原甚兵衛良正

 

(文政 Bunsei)

 

  • Kumada Tobê Tomosuke

熊田戸兵衛友輔

 

(寛文 Kambun)

 

  • Kuramochi Takeemon

倉持竹右衛門

 

(享保 Kyôhô)

 

  • Kuramochi Yasuzaemon

倉持安左衛門

 

(享保 Kyôhô)

 

  • Kuwayama Tango no Kami Sadamasa

桑山丹後守貞政

 

(元禄 Genroku)

 

  • Maejima Banemon Tomotsugu

前嶋番右衛門友次

 

(寛文 Kambun)

 

  • Maejima Hachirô Tomohisa

前嶋八郎友久

 

(貞享 Jôkyô)

 

  • Majima Sadazaemon

真嶋貞左衛門

 

(享保 Kyôhô)

 

  • Matsumoto Chôdayû Masatomo

松本長大夫雅友

 

(元禄 Genroku ~ 享保 Kyôhô)

 

  • Matsunami Shirobê

松波四郎兵衛

 

(延寳 Empô)

 

  • Matsunami Tokiemon

松波時右衛門

 

(延寳 Empô)

 

  • Mimura Masanobu

三村正延

 

(元禄 Genroku)

 

  • Miyai Rokubê no Jô Shigeyori

宮井六兵衛尉重頼

 

(寛永 Kanei ~ 寛文 Kambun)

 

  • Murai Fujiemon

村井藤右衛門

 

(慶安 Keian)

 

  • Nagabatake (Nagahata) Shirobê
    [valida lettura alternativa]

長畑四郎兵衛

 

(文政 Bunsei)

 

  • Nakagawa Saheita Hidetsune

中川左平太秀恒

 

(慶長 Keichô ~ 元和 Genna)

 

  • Nakanishi Tomozô (Jûzô) Yukimitsu
    [valida lettura alternativa]

中西十蔵如光

 

(延寳 Empô ~ 元禄 Genroku)

 

  • Narita Iemon no Jô

成田伊右衛門尉

 

(元禄 Genroku)

 

  • Nezu Saburobê no Jô Mitsumasa

根津三郎兵衛尉光政

 

(元禄 Genroku)

 

  • Ogasawara Tsubakinosuke

小笠原椿之助

 

(享和 Kyôwa)

 

  • Ogawa Hachirôemon Shigeharu

小川八郎右衛門重治

 

(寛永 Kanei ~ 寛文 Kambun)

 

  • Okamoto Katsuemon

岡本勝右衛門

 

(貞享 Jôkyô)

 

  • Ôkawa Hachiemon Nagatsugu

大河八右衛門長次

 

(元和 Genna ~ 寛永 Kanei)

 

  • Ônuma Jinzaemon Masashige

大沼甚左衛門正重

 

(寛文 Kambun)

 

  • Ôzawa Utanosuke

大沢雅楽助

 

(享保 Kyôhô)

 

  • Sano Tomonoemon

佐野伴之右衛門

 

(享保 Kyôhô)

 

  • Shibazaki Denzaemon Masatsugu

柴崎伝左衛門正次

 

(寛文 Kambun)

 

  • Sudô Godayû Rikusai
    [possibile lettura alternativa]

須藤五太夫睦済

 

(天明 Temmei)

 

  • Sugisaki Matazaemon Shigesada

杉崎又左衛門重貞

 

(天和 Tenna)

 

  • Sugisaki Shinemon no Jô Morishige

杉崎新衛門尉森重

 

(天和 Tenna)

 

  • Sumi Motooki

角元興

 

(嘉永 Kaei ~ 慶応Keiô)

 

  • Tani Dewa no Kami Hiratomo

谷出羽守衡友

 

(天正 Tenshô ~ 文禄 Bunroku)

 

  • Tomita Yaichizaemon no Jô Shigetsuna

富田弥一左衛門尉重綱

 

(延寳 Empô ~ 天和 Tenna)

 

  • Ukai Jûrôemon no Jô Yoshizane

鵜飼十郎右衛門尉義真

 

(元禄 Genroku)

 

  • Umezawa Rokuzaemon

梅沢六左衛門

 

(寛文 Kambun)

 

  • Utsuki Hachizaemon no Jô Nagatoki

宇津木八左衛門尉長時

 

(寛永 Kanei)

 

  • Watanabe Sannoemon no Jô Shigetsuna

渡辺三之右衛門尉重綱

 

(寛文 Kambun)

 

  • Yamada Asaemon Sadatake

山田浅右衛門貞武

 

(寳永 Hôei)

 

  • Yamada Asaemon Yoshihiro

山田浅右衛門吉寛

 

(明和 Meiwa ~ 天明 Temmei)

 

  • Yamada Asaemon Yoshimasa

山田浅右衛門吉昌

 

(天保 Tempô)

 

  • Yamada Asaemon Yoshimutsu

山田浅右衛門吉睦

 

(天明 Temmei ~ 文化 Bunka)

 

  • Yamada Asaemon Yoshitoki

山田浅右衛門吉時

 

(享保 Kyôhô)

 

  • Yamada Asaemon Yoshitoshi

山田浅右衛門吉利

 

(嘉永 Kaei)

 

  • Yamada Asaemon Yoshitoyo

山田浅右衛門吉豊

 

(安政 Ansei)

 

  • Yamada Asaemon Yoshitsugu

山田浅右衛門吉継

 

(元文 Gembun)

 

  • Yamada Gengorô

山田源五郎

 

(天明 Temmei)

 

  • Yamada Genzô

山田玄蔵

 

(元文 Gembun)

 

  • Yamada Genzô Yoshigimi

山田源蔵珍公

 

(天明 Temmei)

 

  • Yamada Gonnosuke Yoshitaka

山田権之助吉隆

 

(文化 Bunka)

 

  • Yamada Gosaburô

山田五三郎

 

(弘化 Kôkai)

 

  • Yamada Yoshitoyo

山田吉豊

 

(安政 - Ansei)

 

  • Yamanaka Kanzaburô Tomoshige

山中勘三郎智重

 

(萬治 Manji)

 

  • Yamano Kaemon no Jô Nagahisa

山野加右衛門尉永久

 

(寛永 Kanei ~ 寛文 Kambun)

 

  • Yamano Kanjûrô Hisahide

山野勘十郎久英

 

(萬治 Manji ~ 元禄 Genroku)

 

  • Yamano Kichizaemon Hisatoyo

山野吉左衛門久豊

 

(貞享 Jôkyô ~ 元禄 Genroku)

 

  • Yashima Shôbê

矢島庄兵衛

 

(寛文 Kambun)

 

  • Yomogida Andayû

蓬田安太夫

 

(寛文 Kambun)

 

  • Yoshida Bumpei (Fumihira)
    [valida lettura alternativa]

吉田文平

(文化 Bunka)

 

  • Yoshida Gempachirô

吉田源八郎

 

(文政 Bunsei)

 

  • Yoshida Sadazaemon

吉田定左衛門

 

(享保 Kyôhô)

 

 

 

 

 

Illustrazioni di tameshi tratte dal Kaihô Kenjaku 懐宝剣尺 (1797) di Yamada Asaemon Yoshitoshi 山田浅右衛門吉利

 

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Illustrazioni di tameshi tratte dal Kokon Kaji Bikô 古今鍛治備考 (1830) di Yamada Asaemon Yoshimutsu 山田浅右衛門吉睦

 

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Modificato: da Musashi

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Macabro? pensa che per alcuni questo topic è l'essenza delle nihonto...


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Grazie Piero.

Visto lo studio approfondito che hai realizzato volevo chiederti se Tu ti sei fatto una tua idea sulla particolarita di queste lame.

I fattori di un test di taglio certamente non possono essere legati solo alla lama ma abbiamo visto che è altrettanto importante chi lo esegue, oltre al bilanciamento ed al peso, l'affilatura riveste sicuramente un altro fattore decisivo ma sembra passare in secondo ordine perchè non mi risulta che si faccia mai riferimento a chi l'ha eseguita, a meno che non si tratti dello stesso che l'ha forgiata.

Considerato che questi test sono stati realizzati su lame costruite nello stesso periodo in cui sono state testate, non si puo parlare di un operazione commerciale per vendere i propri prodotti?


"accorciati la firma". Ernst Jünger

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Grazie Piero.

Visto lo studio approfondito che hai realizzato volevo chiederti se Tu ti sei fatto una tua idea sulla particolarita di queste lame.

I fattori di un test di taglio certamente non possono essere legati solo alla lama ma abbiamo visto che è altrettanto importante chi lo esegue, oltre al bilanciamento ed al peso, l'affilatura riveste sicuramente un altro fattore decisivo ma sembra passare in secondo ordine perchè non mi risulta che si faccia mai riferimento a chi l'ha eseguita, a meno che non si tratti dello stesso che l'ha forgiata.

Considerato che questi test sono stati realizzati su lame costruite nello stesso periodo in cui sono state testate, non si puo parlare di un operazione commerciale per vendere i propri prodotti?

 

All'inizio e alla fine di questo articolo si legge può notare una sorta di sottolineatura lì dove si dice che il maggiore proposito in questi studi non è quello di valutare o stimare l'abilità di questi famosi esaminatori/esecutori, dal momento che si tratta in ogni caso di maestri d'indiscussa e rinomata reputazione ma anche per il fatto che il vero protagonista in una tameshi mei non è l'uomo ma il binomio spada/tameshi.

 

E' si vero che viene sempre riportato il nome dell'esecutore ma è più rilevante ancora la dicitura "è stato eseguito il taglio X su Y corpi".

Ciò che rende la lama degna di nota non è l'uomo che ha provato questa lama ma come l'ha provata, cosa è stata capace di fare.

Difatti non esiste un ranking specifico per i maestri spadaccini ma ne eiste uno specifico - e correlato appunto a quali tagli riuscivano ad eseguire - per le spade (wazamono).

Secondo me questa classificazione non è in ogni caso attendibile perchè non si basa su dati completi (cioè, non è che vi siano testate lame di tutti i periodi e di tutti i maggiori forgiatori) e assoluti, tenendo anche conto del fatto che - per fortuna - non sono mai state testate le lame dei più grandi spadai come Masamune, Nagamitsu, ecc...

 

E' però, già, un'ottimo solco per lo studio delle lame in questo senso. D'altra parte ciò che ha da sempre reso celebri le nihonto, fin dai tempi antichi, è stato proprio il fenomenale filo che permetteva di tagliare efficacemente e formidabilmente nei campi di battaglia.

Secondo me quella di introdurre la moda di iscrivere i test sulle lame non è solo una sterile operazione commerciale ma una più grande iniziativa volta a far accrescere, in questo modo, la reputazione: 1) dei Tokugawa a Edo che in questa maniera facevano un'operazione di mecenatismo e 2) degli spadai che così avevano la possibilità di "sponsorizzare" le proprie lame e il proprio nome: in questa maniera si riusciva a legare il nome di uno spadaio e la mei su una lama al concetto di massima efficienza ed eccelsa qualità, tutto ciò basandolo non sulla mera popolarità ma su dati di fatto (le esecusioni incise), raggiungendo in questo modo le vette della fama e del successo slegandosi dall'appartenenza a questo o quel daimyo più o meno importante.

 

Ovviamente tutto ciò si rifletteva, e si riflette tutt'oggi, sul valore commerciale della lama ma sembrerebbe sterile ricondurre ogni discorso sulle nihonto al vil denaro.

Certo, io sono tra quelli che però non identifica a tutti costi una lama efficientissima al concetto di bellezza: non potrò farci nulla ma una lama di Mutsu Tadayoshi, con suguha stretto e forme rigorose non potrà mai piacermi neppure se vi fosse inciso un test con taglio su 12 corpi. Poi, de gustibus...


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Queste mie domande nascono da alcuni dubbi che mi sono sorti dopo aver letto il libro La spada di Mishima scritto da Christopher Ross per Guanda, questo libro ricostruisce per quanto possibile la storia documentata della lama che è servita per decapitare Mishima durante il suo Seppuku, in un primo momento sembrava si trattasse di una Kanemoto della prima o seconda generazione, poi però altre ricerche hanno portato ad attribuire questa lama alla quarta o quinta generazione di Kodai Kanemoto si tratta di un'attribuzione in quanto la lama che era lunga 2,1 shaku era priva di firma.

 

Dopo questo suo uso da parte di un secondo che sbaglia il colpo per almeno due volte viene brandita da un altro membro della Guardia di Mishima il quale riesce con qualche difficoltà a portare a compimento la sua opera, la spada risulterà scheggiata in parecchi punti e leggermente ricurva.

 

Ora tenendo conto del fatto che alcune lame di questi spadai, sono state giudicate Sai-jo O-wazamono almeno in questo caso si può ben dire che la differenza la fa chi la adopera.


"accorciati la firma". Ernst Jünger

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macabro o no... è cosi....

mi ha sempre incuriosito lo "tsuka universale" che utilizzavano

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lama che è servita per decapitare Mishima durante il suo Seppuku, in un primo momento sembrava si trattasse di una Kanemoto della prima o seconda generazione, poi però altre ricerche hanno portato ad attribuire questa lama alla quarta o quinta generazione di Kodai Kanemoto si tratta di un'attribuzione in quanto la lama che era lunga 2,1 shaku era priva di firma.

Dopo questo suo uso da parte di un secondo che sbaglia il colpo per almeno due volte viene brandita da un altro membro della Guardia di Mishima il quale riesce con qualche difficoltà a portare a compimento la sua opera, la spada risulterà scheggiata in parecchi punti e leggermente ricurva.

Ora tenendo conto del fatto che alcune lame di questi spadai, sono state giudicate Sai-jo O-wazamono almeno in questo caso si può ben dire che la differenza la fa chi la adopera.

 

Non sapevo di che lama si trattasse ma ho letto in una sua biografia che il kaishakunin del seppuku di Mishina era un suo devotissimo allievo che si fece prendere dall'emozione, pianse disperandosi e sbagliò per più volte il colpo fatale causando anzi più dolore al suo maestro. A quel punto un altro allievo, più freddo e deciso, prese in mano la situazione (e la spada) tirando giù il fendete finale.

E' vero che la lama si rovinò ma è una cosa "normale": per questo anche i bushi si preparavano tagliando il bambù, per imparare gli angoli di taglio, i tipi di tagli stessi, ecc...penso che qualche praticante qui sul forum posso spiegare meglio di me queste evenienze.


<!-- isHtml:1 --><!-- isHtml:1 --><em class='bbc'>Insisti, Resisti e Persisti...Raggiungi e Conquisti!<br /><img src='http://www.intk-token.it/forum/uploads/monthly_11_2008/post-34-1227469491.jpg' alt='Immagine inserita' class='bbc_img' /><br /></em>

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Io invece trovo questo articolo bellissimo oltre che molto ben fatto.

grande musashi!

E' un argomento molto interessante e che torna molte volte nello studio delle nihonto, le informazioni però ben correlate e scritte come in questo caso scarseggiano.

grazie mille, me lo sto leggendo e rileggendo.



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Davvero un bellissimo e completo articolo Musashi, grazie mille. Anche se, come già espresso in precedenza, può sembrare un po' macabro ci invita a ricordare che la Nihontō nasceva prima come arma e poi come opera d'arte. Sul fatto che le spade si rovinino, credo sia una cosa naturale: la stessa letteratura giapponese è piena di episodi in cui vengono descritti degli spadaccini che si allontanano dal campo di battaglia con la spada sguainata (nukimi) dal momento che questa è troppo storta per essere rinfoderata :arigatou:

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In merito a quanto affermavo poc'anzi vorrei mostrarvi questa immagine che ritrare tre spade di alcuni membri della Shinsengumi. Le due lame ai lati sono Mumei, mentre quella centrale (appartenuta a Yamanami Keisuke) reca inciso Sesshū Jūnin Sekishin Okimitsu Saku. Quelle che vedete erano le condizioni presentate dalla spada dopo aver tagliato un nemico :arigatou:

DSC03132.JPG

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Grazie all'impagabile aiuto di Sandro ( :arigatou: )sono state aggiunte le mei sotto le foto di ogni lama!


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mettiamo anche la traduzione in italiano?

 

Come raiden Sandro mi ha inviato la traduzione che ho già provveduto a inserire.


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Grazie Musashi per la tua illustrazione particolareggiata, per quanto fossi ben conscio dell'utilizzo di una spada in battaglia o in un duello, non immaginavo che qualcuno avesse organizzato vere e proprie prove di taglio su corpi umani, una novità impensata.

Innanzitutto voglio sperare che, a parte l'utilizzo della spada per il colpo finale nel seppuku o per giustiziare qualche disgraziato, le prove venissero fatte su cadaveri, questa può essere una curiosità per meglio comprendere le linee di pensiero edll'epoca.

Altra considerazione che ho fatto è a riguardo del danneggiamento delle lame nella pratica del tameshi su corpi umani, ho visto il contributo di Sandro, e non immaginavo che potessero danneggiarsi in tal modo, mentre ritenevo che le katane potessero danneggiarsi soltanto nell'uso contro un'altra lama o, comunque, colpendo materiali più duri delle ossa umane.

Infine, volevo fare considerazioni sulla prova di taglio di una spada che era ed è dipendente da colui che lo esegue, per cui il risultato non poteva che essere relativo alla capacità, senza meno si parla di individui usi a adoperare una katana, dell'esecutore e della sua abilità sicuramente diversa tra un soggetto ed un altro.

In quest'ottica, che non poteva essere considerata diversamente dai maestri bramosi di valutare una propria creazione, come potevano dare valutazioni comparative su prove relative a diverse lame?

 

 

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Grande Musashi, bell'articolo, molto interessante. belle foto inoltre.

 

Certo, io sono tra quelli che però non identifica a tutti costi una lama efficientissima al concetto di bellezza: non potrò farci nulla ma una lama di Mutsu Tadayoshi, con suguha stretto e forme rigorose non potrà mai piacermi neppure se vi fosse inciso un test con taglio su 12 corpi. Poi, de gustibus...

dai, non disperarti, della terza gen. Tadayoshi è molto più facile trovare un choji che un suguha!:checcevofa:

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