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Karrina

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  1. Karrina

    Consigli per la tesi

    salute! XDDDD Comunque per il collezionismo le tsuba del museo di Boston derivano tutte da tre grandi collezionisti che le acquistarono appena riaperti i confini del Giappone, e sono veramente splendide. Fecero una mostra nel 1907-1908 e venne pubblicato un libro "japanese sward guards" di Okabe Kakuya. Io non sono riuscita a trovare il libro con le immagini ma qui c'è l'E-book. http://www.ebooksread.com/authors-eng/okabe-kakuya/museum-of-fine-arts-boston-japanese-swords-guards-hci/1-museum-of-fine-arts-boston-japanese-swords-guards-hci.shtml
  2. Karrina

    Ciao !!!

    Benvenuto ^^ Sì lo so che parlate anche di me, ma se tutto va bene il 9 dicembre la discuto e poi apro un bel post con la parte storica, tecnica e i dati di laboratorio. ^^ non mi sono dimenticata.
  3. non sono queste? O.o ISTITUTO BANCARIO: BANCA INTESA INTESTATARIO: EMILIANO LORENZI COORDINATE: IT41F0616002826100000000151
  4. sono in ritardo o si può ancora prenotare?
  5. Karrina

    Ca' Pesaro

    dopo settembre 2008 non ci sono più stati tentativi? Lo chiedo perché dovendo andare a parlare con la signorra Spadavecchia per altri motivi volevo sapere se faccio disastro parlando dell'INTK. Grazie.
  6. Grazie mille Mauri =^.^=
  7. ti dispiacerebbe postarle per farmele vedere o mandarmele via e-mail? Se non hai lo scanner saresti così gentile da descriverle?
  8. Grazie Yama mi sarebbe proprio utile ^___^
  9. grazie, video molto interessanti. ^_^
  10. Sì sono andata a leggermi i vari post ^^ ma come dicevo nel mio primo messaggio: "la mia professoressa vuole anche che io sottolinei la parte un po' "cerimoniale" del processo di creazione..." L'unico post che faccia riferimento a questo è il post "introduzione alla spada giapponese" però quando ho contattato l'utente che ha scritto questo post non si ricordava da quale libro e se avesse tratto da un libro quelle informazioni. A me servirebbe una base bibliografica, non posso scrivere di un cerimoniale per "sentito dire" per questo mi hanno suggerito di aprire un nuovo post. Confidando nel sapere quasi illimitato di alcuni utenti del forum ^__^
  11. [...]la mia professoressa che mi fa da relatrice vorrebbe un introduzione del genere: 1.a - Contesto Storico 1.b - Costruzione delle spade giapponesi 1.c - La Lacca 1.d - Il Collezionismo [...] ^_^ so benissimo che la costituzione di una spada e la tecnica del mokume gane sono due cose ben distinte. Grazie per il titolo del libro.
  12. Karrina

    Pasqua e primavera

    Buona Pasqua! ^_^
  13. con l'inglese me la cavo, diciamo che capisco all'80% un discorso e con il dizionario arrivo a una comprensione del 99% se non si tratta di un libro particolarmente complicato (es filosofia. quella non la capisco neppure in italiano -.-")
  14. Salve a tutti ^__^ Come da titolo sono una studentessa in tesi e, data la complessità della materia, avrei un poco bisogno d'aiuto per delle informazioni sulla spada. Ma lasciatemi prima spiegare di che cosa parla la mia tesi. Il titolo (non ufficiale) è "Storia e Tecnica del Mokume gane" Il mokume gane è una tecnica che si realizza partendo da un blocco di strati metallici di diverso metallo o lega per ottenere un contrasto cromatico fra i vari strati. Ad esempio il rame che è rosa, l'ottone che è giallo e l'argento che è grigio. Poi da questo blocco simile a un mattoncino si toglie materia con bulino o con altri metodi per creare questi motivi più o meno regolari. Il risultato più semplice è identico alle lacche guri, infatti il nome che il creatore diede a questa tecnica fu guri bori. Il creatore, si dice perché non se ne sono trovati esempi precedenti, dovrebbe essere Denbei Shoami, della scuola Shoami nel periodo Edo. Gli Shoami realizzavano tsuba per le spade. Per quasi duecentocinquanta anni qesta tecnica è stata utilizzata SOLO per la decorazione delle spade, ma con l'editto Haitorei e il divieto di portare armi a coloro che non facevano parte della polizia o dell'esercito arrestarono bruscamente la produzione di lame e di conseguenza tutto l'artigianato per i loro accessori. Questa tecnica venne allora utilizzata per realizzare committenze occidentali quali vasi, strumenti, suppellettili, monili ecc. Esattamente come accadde per le lacche e le porcellane che vennero prodotte per i collezionisti europei e americani. Tuttavia la tecnica metallurgica per realizzare il blocco di partenza era sconosciuta in Occidente, in fisica si chiama "diffusione di stato solido" oggigiorno è il processo che ci permette di avere le pentole di acciaio ramate e le leghe bifasiche, ma il processo era sconosciuto fino agli anni '80. Per questo motivo la realizzazione in oggetti in Mokume gane con metalli non ferrosi è rimasta circoscritta a pochi artigiani giapponesi. I pochi artigiani occidentali che cercavano di replicarla avevano un'informazione sbagliata, tramandata dal manuale di uno studioso inglese che diceva che per saldare i vari piani di metalli si usava una lega da saldatura, ma in questo modo il blocco di partenza era molto difficile da lavorare e manipolare per cui i motivi decorativi erano limitati. Attualmente su questa tecnica ci sono due libri nella lingua inglese che sono "autorità": "Mokume gane, a comprehensive study" di Steve Midgett (che però è introvabile!) e "Mokume Gane" di Ian Ferguson (dal costo più contenuto e di più facile reperibilità) - Ovviamente sono entrambi in inglese. E a parte questi il NULLA! O.o Tralasciando i poveri stress di una ragazza in tesi che sta ancora aspettando le arrivi il primo libro dall'America... la mia professoressa che mi fa da relatrice vorrebbe un introduzione del genere: 1.a - Contesto Storico 1.b - Costruzione delle spade giapponesi 1.c - La Lacca 1.d - Il Collezionismo Vorrei ora portare la vostra attenzione sul punto 1.b! Che è il motivo per cui ho aperto il post (per le anime pie che volessero darmi consigli sugli altri punti in lista ^__^" contattatemi via mp! perfavore, evitiamo di mettere troppa carne al fuoco in un solo post...) Su questo argomento ho fatto almeno una dozzina di false partenze, ovvero scrivo circa una facciata e mezza poi mi blocco -.-""" Ho visto il video italiano sulla spada del samurai e ho letto vari post, visto moltissimi schemi. Ho persino ordinato "Nipponto" il libro in italiano (l'unico x principianti in italia) ma non mi è ancora arrivato. Quindi sommariamente credo di aver capito come funziona il processo tecnico. Ma siccome non voglio scrivere cavolate (anche se la mia tesi NON è sulle nionto Ma la mia professoressa vuole anche che io sottolinei la parte un po' "cerimoniale" del processo di creazione, io sui libri che ho letto e sulle immagini che ho visto ho trovato il vestito cerimoniale, il cappello di lacca nera, la purificazione della persona e della stanza e una corda di riso posta all'ingresso per tenere lontani gli spiriti maligni. Ne "introsuzione alla spada giapponese" di questo forum ho trovato questa parte: " l'armaiolo compie il suo lavoro indossando l'abito bianco simile a quello dei monaci shintoisti. Accompagnato dai suoi assistenti, equipaggiati con martelli dalla lunga impugnatura, recita canti mentre martella sull'incudine con un ritmo particolare e la barra d'acciaio riluce emettendo lapilli luminosi. [...] L'intero rituale si svolge di fronte di un altare scintoista e ad altri paramenti rituali che adornano la forgia, e prevede stadi di conoscenza sia rituale che tecnica noti soltanto al forgiatore." kentozazen purtroppo non si ricorda se queste informazioni le aveva trovate su un libro. Per caso qualcuno è esperto nel cerimoniale dentro ai passaggi di forgiatura di una lama? Sono inoltre interessata, sempre agli aspetti esoterici/religiosi, degli horimono. E se ci sono altri passaggi della costruzione o della rifinitura della lama o di suoi accessori in cui si usava compiere un cerimoniale o che aveva valenza rituale, me li sapete descrivere? Sareste così gentili anche da citarmi le fonti se vele ricordate, così vado a rileggere per controllare di aver capito bene. ^__^ Per ora mi fermo qui perché credo sia meglio vagliare un punto solo per volta. PS. A causa dei problemi di copyright, inesistenti su forum pubblici, spero mi capirete se non posto la mia tesi nella sua interezza, ma mi limiterò a fare domande. Grazie mille a tutti coloro che risponderanno.
  15. Karrina

    Curiosità sul fodero

    Premettendo con tutta umiltà che so davvero poco sulla lavorazione della lacca, rispetto alla prima immagine in cui le tracce di nero fanno pensare, credo giustamente, alla levigatura delle parti più sporgenti, in questo secondo caso mi dà l'idea che gli strati siano stati asportati in cavo. Poi ovviamente siccome uno strato di lacca è sottilissimo non credo che ci sia una differenza percepibile per l'occhio, almeno vedendolo in foto. Secondo me, poi magari sbaglio, c'è uno strato di lacca rosso sottostante poi oro e sopra uno strato nero che con pazienza e maestria sono stati incisi a formare un motivo che mi fa pensare alla pelle di un rettile (drago), non so nemmeno bene io perché, e poi è stato rivestito di uno strato di lacca trasparente. Is it impossible?
  16. Karrina

    Salve

    ^^ wow non lo sapevo, per caso c'è una discussione aperta su questo argomento?
  17. Che bellissima iniziativa ^__^ spero non sarà a tiratura limitatissima, perché quando sarò più esperta vorrei poterlo acquistare anche io. Complimenti a tutti coloro che si sono impegnati per questa realizzazione!
  18. Sono stata anche io a vedere questa mostra, completamente per caso passavo accanto al duomo e ho visto i cartelloni *_* Sono rimasta impressionata dall'abilità con cui vengono rappresentate certe immagini con la china. Un realismo del genere solo grazie ai toni di inchiostro nero è veramente una cosa che toglie il fiato. Se poi si considera che NON c'è possibilità di correggere gli errori c'è davvero da ammirare la pazienza e la precisione degli artisti giapponesi. Ho avuto anche la fortuna di vedere il documentario della rai che parlava proprio degli oggetti della mostra qualche giorno dopo averla vista ^^ Mi sono piaciuti particolarmente due rotoli da parete: il primo con un bellissimo fiore bianco (sembrava vero!) e il secondo quello con il lupo illuminato dalla luna che gira il muso verso lo spettatore (XD c'è da dire che io lo credevo un procione o un altro animale del genere, ma poi nello speciale dicevano che era un lupo! Che lupi strani che hanno in Giappone!) Bellissima la mostra, ma il libro che vendevano con tutte le foto non mi sembrava questo gran ché, poi magari mi sbaglio. Se un giorno cambiassi idea però ho visto che lo vendono anche in libreria qua da me. ^_^
  19. Karrina

    Salve

    Grazie mille per i preziosi e saggi consigli, e per le immagini meravigliose! Sopratutto perché non voglio scrivere scemate e i libri che sto leggendo adesso sono utili ma non possono rispondere alle mie domande ^__^ eheheh Ringrazio tantissimo lorenzo per avermi dato il link del museo di boston, ora mi metto a guardare le immagini ^__^ a dopo.
  20. Karrina

    Salve

    Salve a tutti mi chiamo Erika e sono una studentessa di Padova, mi sto interessando molto alle spade giapponesi a causa della tesi di laurea che sto scrivendo proprio in questi giorni. E' incentrata sulla tecnica giapponese del Mokumé Gane, che è stata utilizzata per prima dal maestro Denbei Shoami durante lo shogunato dei Togukawa per decorare la stuba delle katane. Come modello decorativo ricorda molto i motivi di certe lame però è realizzata con metalli non ferrosi, es rame/shibuici/bronzo/ottone/ecc, per realizzare un effetto cromatico simile ai "guri", le lacche cinesi intagliate, che si importavano nello stesso periodo. Adesso mi metto a gironzolare e a leggere un po' di articoli. Ciao a tutti di nuovo.

Chi è I.N.T.K.

La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

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"Una singola freccia si rompe facilmente, ma non dieci frecce tenute assieme."

(proverbio popolare giapponese)

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